Affabula Theater
Home Up Il Teatro in Tribunale Teatro di Giustizia Affabula Theater

 

               

                                          TEATRO ALLO SCALO

 

                                  PRESENTA

 

                AFFABULA THEATER ALLO SCALO

                   ... (TEATRO AFFABULANTE)

                                                   

 

L’Affabula Theater o Teatro Affabulante è un teatro che coniuga intrattenimento da caffè pomeridiano col teatro rappresentato e rivelato.

Dopo la rappresentazione breve (un monologo, un corto etc.) l'autore, il regista, gli artisti intratterranno il pubblico per aprire la scatola magica dello spettacolo parlando, tra una caffè e una bibita, di forma, contenuti, problematiche etc. connesse all'Arte di Melpomene e Talia.

Una strategia nuova nella comunicazione teatrale utile agli spettatori puri ma anche al pubblico degli addetti ai lavori, per rilassarsi informandosi e nel contempo intessere pubbliche relazioni sul teatro e col teatro.

 

Quando: ogni venerdì del mese dall 18 alle 19,45

Dove: Teatro allo Scalo

Via dei Reti 36 tel. 06-83602262 - 340-6485291

 

 

 

 

 

Si comincia venerdì 19 novembre h. 18 con

 

KAROSHI(Morte da eccesso di lavoro) di G. Francione che cura la regia con Fiore Ranauro

 

Monologo. Karoshi è termine giapponese indicante "morte per eccesso di lavoro". Di eccessiva fatica si muore ed è quello che capita a Ciro Sciancalepore, amico dall'infanzia di Gennaro Esposito il quale, tra una maledizione, un ricordo e un discorso politico, santifica l'abitudine napoletana della fannulloneria. Meglio non lavorare o lavorare poco che morire stecchiti in un ufficio, divorati dalla macchina mostruosa della società pseudolibertaria che rende schiavi, lanciando slogan orwelliani del tipo "il lavoro nobilita l'uomo". Una valanga saettante di meditazioni, di gesti, di sussulti fino all'esito finale rivelatorio: lavorare non solo stanca e stressa, come diceva Cesare Pavese, ma per davvero uccide.

 

http://www.facebook.com/home.php#!/event.php?eid=148531785192825

 

http://www.facebook.com/home.php#!/event.php?eid=124070020987618

 

ADRAMELEK THEATER:  Il TEATRO MAGICO E  UROBORICO DI   

GENNARO FRANCIONE:                

              http://www.antiarte.it/adramelekteatro

 
Venerdì 26 novembre va
A FAMMA 'E PULLECENELLA
Monologo musicato con Fiore Ranauro di Gennaro Francione che cura la regia.
Pulcinella è alle prese con la fame senza fondo. Egli fa parte del 70 % di affamati del mondo essendo affamato al 100 %. In un parallelismo incrociato tra l'amore cieco per la riottosa cuoca Palummella e la fame inestinguibile si sviluppa il monologo della maschera napoletana in chiave d'ignoranza "struita".
Grafica Fiore Ranauro
Costumi Vittoria Luongo e Ranauro Giovanni
Arrangiamenti musicali Mirko Ferraro e Fiore Ranauro
Ufficio stampa e P. R. Maya Francione

Oggetto: Teatro allo scalo di Roma. "Il fondo del barile" di Fiore Ranauro

 IL FONDO DEL BARILE

 

Al Teatro allo scalo di Roma (zona San Lorenzo) via dei Reti 36 (da Stazione Termini bus 492 per 8 fermate) 

Venerdì 3 dicembre 2010 alle ore 18.00.

 Uno spettacolo da avanteatro in chiave satirica sulla condizione di precarietà e sui temi di attualità...

 "Salve mi chiamo Flex. Sono un precario a tempo indeterminato full time. Sto seguendo un corso sulla sicurezza per l'elevato rischio di cadute dai tetti. Sono talmente precario che mia madre dice che quando sono nato il cordone ombelicale era griffato INPS."

 Diogene diceva: "Anche il sole entra nelle latrine, ma non è contaminato."

 

Vi aspetto numerosi. Non mancate.

 

Per prenotazioni e informazioni si prega contattare: tel. 06-83602262 - 340-6485291 - 340-4050407
http://www.teatroalloscalo.it/

 

http://www.facebook.com/event.php?eid=163340957038396

 

 

                                                Il 10 dicembre h. 18  va

 

   APHRA BEHN, LA PROSTITUTA DELL'INTELLIGENZA

 (Vita e morte di una spia, poetessa e drammaturga a pagamento del  ‘600 inglese) del giudice    drammaturgo Gennaro Francione, recitato da Giuliana Adezio che cura la regia

 

                Un monologo protofemminista e libertino su Aphra Behn (1640-1689) 

 

       Prima donna inglese che scrive per denaro, guadagnandosi l'appellativo di "poetessa prostituta":   vende il suo ingegno, non il suo corpo.

       Soprannominata Astrea, per il nome di copertura  come agente segreto inglese ad Anversa, la commediografa descrive la sua vita avventurosa e soprattutto la battaglia per affermare la libertà della donna di scrivere letteratura, elevata - come da sempre facevano gli uomini - fino alle soglie di un universale anticopyright.

   "E tutte le donne insieme dovrebbero cospargere di fiori la tomba di Aphra Behn, che si trova assai scandalosamente, ma direi giustamente, nell'abbazia di Westminster, perché fu lei a guadagnare loro il diritto di dar voce alla loro mente.
È lei - quella donna ombrosa e amorosa - che questa sera mi permette di dirvi abbastanza realisticamente: guadagnatevi cinquecento sterline l'anno col vostro talento" (1) 

[1] Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé, Newton Compton, Roma, p. 63.

 

Per altre informazioni: http://www.antiarte.it/adramelekteatro/aphra_behn.htm

 

Venerdì 7 gennaio  h. 18 si comincia il nuovo anno con

 LA CELLA DI ALESSIO di Gennaro Francione.

 Fëdor Michajlovič Dostoevskij:  Vincenzo Sartini

Il principe Miskin:  Giancarlo Martini

Il giudice Vladimir Todorov:  Gennaro Francione.

Grafica: Maya Francione

     Regia Gennaro Francione. Aiuto regia Vincenzo Sartini.

 

Fëdor Dostoevskij, nella cella tetra, s'imbatte nel suo doppio, il principe Myskin che immortalerà nell'Idiota. A lui rivela le sue ambasce, le sue visioni di futura sofferenza personale nel campo di concentramento siberiano, fino ad arrivare, attraverso incontri con altri personaggi delle sue opere come Raskolnikov uccisore dell'usuraia, a visioni apocalittiche di sterminio dell'intera razza umana. Sull'onda dell'aura sacra generatagli dell'epilessia egli godrà il miraggio finale di un mondo salvato dalla bellezza e dal sogno.

 

Altre informazioni

 

http://www.facebook.com/home.php#!/event.php?eid=115468928524630

 

 

Venerdì 14  gennaio  h. 18 

                          Poesia romanesca musicata e non

    Vincenzo Sartini canta accompagnato dalla sua chitarra le più belle

 canzoni romane inframezzate da poesie di Trilussa, Zanazzo, Petrolini

ed Aranci.

 

Venerdì 21 gennaio  h. 18 mis en espace

 

MIODESOPSIE (LA VISIONE DELLE MOSCHE)  monologo di Gennaro Francione

                     Mis en espace  con Vincenzo Sartini che cura la regia

 

Le miodesopsie [dal greco myodes, 'simile a mosche' e òpsis 'visione'] o mosche volanti sono la manifestazione di ombre mobili nel campo visivo dell'occhio dovute ad una non perfetta trasparenza del corpo vitreo. Ne è affetto in seguito a un trauma subito l'oculista Geremia Santorino,  il quale dà una lezione di anatomia confidenziale per spiegare come si è liberato dal suo male inguaribile, con la consapevolezza che la Mosca è il suo Spirito Guida  e che l'intero universo esterno è attraversato da insetti-mali fastidiosi da neutralizzare con la mente e col cuore.