Anfibio
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                                                            .caterint@yahoo.it

 

ANFIBIO via Ferdinando Ughelli 16d         info-line    347.788.00.31

 appio-latino M   F. Camillo, bus 87-628

 

 

aqi Eventi MARZO 2006 iqa

 

 

Rassegna teatrale “Quarta parete” a cura di

associazione artistico-culturale     www.circoloattori.com   

ADRAMELEK THEATER  http://www.antiarte.it/adramelekteatro

 

biglietto euro 7, ridotto euro 5

 

abbonamenti : 2 spettacoli € 12, 3 spettacoli € 18

4 spettacoli € 20

 

Giovedì 02 marzo ore 21.00

“L’odore del fieno”

di Floriana Campi

interpreti Giovanna Floris e Wandja Justin

 

Venerdì 03 marzo ore 21.00

                                              “L’orgia del terzo  potere”

di Gennaro Francione

interprete Salvatore Gioncardi

 

Sabato 04 marzo ore 21.00

                                       “Come le bestie”

di Carla Guidi

interpreti Salvatore Gioncardi e Chiara Gioncardi

 

 

 

Domenica 05 marzo ore 21.00

                                    “Non dimenticare mai”

L’ultima stazione        Il  marciapiede 2

            Il passaggio      Ho provato a dimenticare     

di Marco Moriconi

interprete Andrea Testa

 

Ideato, organizzato e diretto da    Salvatore Gioncardi

 

presso ANFIBIO ARTE/VIDEO/MUSICA via Ferdinando Ughelli 16d - Roma

 

  

 

 

http://www.comunicati.net/comunicati/societa_civile/associazioni/20625.html

http://www.lapilli.capitoloprimo.it/

http://www.capitoloprimo.it/lapilli/?p=291

http://www.dramma.it/cgi-bin/stampa/categorie.pl?categoria=festival

http://www.macchianera.it/Files/html/eventi.html

http://www.abruzzovirtualtour.it/modules.php?name=News&file=article&sid=504

http://www.pariopportunita.antoniodipietro.it/CdD/Appu/2006/marzosm.htm

http://www.buongiornoroma.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=133

http://www.poetilandia.it/modul@zioni/modul@zioni4.html

http://www.culturaitalia.com/news/franco.htm

http://www.circoloattori.com/notizie/notizia1.htm

http://www.viaoberdan.it/index.php?title=Manifestazioni_Culturali_Marzo_2006

 

 

Malinconico umorismo e provocatorie verità venerdì sera all’ANFIBIO, circolo estetico-culturale diretto con maestria dalla brava  Caterina Russo.

La rappresentazione de “L’Orgia del Terzo Potere” di Gennaro Francione, e la forza interpretativa di Salvatore Gioncardi, hanno suscitato nel pubblico emozioni contrastanti e fornito spunti riflessivi di ampio respiro.

 Scaranzano, Giudice ultra-conservatore della Corte Suprema, sfoga, in un acceso monologo, frustrazioni e astrusità della vita quotidiana, intravedendo nelle “sane orge” l’unica scappatoia dalle ipocrisie legate al suo ruolo istituzionale.

Ricorrendo alla precettistica retorica antica utilizzata da Cicerone nelle “Partitiones Oratoriae”, Scaranzano descrive le orge e dimostra come esse siano un’ottima soluzione per disinnescare le tensioni sociali: esse liberano “dalla voglia di condannare il mondo intero”, producendo un potente effetto liberatorio e rigenerante.

Il rispetto e la fratellanza tra gli uomini, in contrapposizione alle convenzioni etiche legislativamente previste, richiamano nobili valori di eguaglianza e condivisione, attraverso una comicità provocatoria e grottesca. La partecipazione e, appunto, la condivisione di emozioni forti ed estremamente intime realizzata nell’orgia, eleva gli animi restituendo serenità ai rapporti sociali.

La purezza dell’amore vince, dunque, la noia delle attività quotidiane, vince la divisione creata dalla competitività, vince la parzialità e le ingiustizie con cui il magistrato si ritrova spesso a dover competere.

Gennaro Francione, Autore dell’Opera e Giudice presso il Tribunale Penale di Roma, ripercorre la tradizione teatrale napoletana, riproducendo le ansie e le tensioni quotidiane degli uomini in chiave tragi-comica, dimostrando come l’etica convenzionalmente accettata sia preconfezionata a discapito della libertà e dell’uguaglianza. La pia illusione che ne discende rende, infatti, l’Uomo schiavo di una morale che non gli giova, creando sterili tensioni sociali.

L’approccio dell’Autore a temi politicamente scottanti colpisce e rigenera effettivamente l’ascoltatore perché restituisce fiducia nella giustizia fatta da Uomini che vivono il dramma del processo ed il rapporto con la verità con autentico tormento. Tale sensibilità e raffinatezza estetica creano spesso, tuttavia, solitudine ed emarginazione ed obbligano i due magistrati (Scaranzano e Francione) a ricercare  nuovi espedienti per sopravvivere: l’arte e le orge. Queste ultime da intendere, fuor di metafora, come capacità di ricreare il mondo in chiave  creativa, pacifica e collettiva, ogni giorno come se fosse il primo dì del mondo.

(Piefrancesca Metallo)

    http://www.buongiornoroma.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=133