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ROMA, AL TEATRO DUSE VA IN SCENA IL CASO “COGNE”


Pubblicato il 14 aprile 2010 da redazione

Gennaro Francione, autore teatrale, e l’attrice-regista Giuliana Adezio hanno già da tempo dato vita a un binomio artistico vincente, portando sulle scene di Roma e Provincia una singolare pièce dal titolo “I dadi di Temi”: Temi, dea della giustizia, che può giocarsi a dadi un verdetto processuale. Ben chiaro è l’intento polemico, condito da una satira colta e sottile, su un tema di scottante attualità. La piéce si muove sulle orme del tanto controverso “caso di Cogne”, che ha spaccato l’Italia a metà tra “innocentisti” e “colpevolisti”. Francione, ex giudice, può ben dirsi che gioca in casa, sapendosi destreggiare su un terreno di cui conosce le asperità, i cavilli, i risvolti, il tutto condito da quelle citazioni latine che, tra il serio e il faceto, sanno accentuare l’ampollosità di certo gergo forense. L’affianca Giuliana Adezio con una regia quasi surreale, che fa muovere i protagonisti come marionette guidate da fili invisibili: sono quelli delle pastoie procedurali, prove tecniche, prove scientifiche, prove documentali,  depistaggi, testimonianze contraddittorie, anomalie  che restano  senza approfondimenti seri, per cui, alla fine di un processo, non verrà mai alla luce la “verità vera”...

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 Angela Arcuri

 

AL “TEATRO DUSE”, A ROMA, TERMINA IL 18 APRILE LA RASSEGNA “IL TEATRO DI GIUSTIZIA”

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Roma, 15 aprile ’10 (Fuoritutto) Termina domenica 18 aprile, al “Teatro Duse” di Via Crema a Roma, la rassegna “Il teatro di giustizia”, in collaborazione con l’Adramelek Theater e l’EUGIUS, Unione Europea dei Giudici Scrittori: il tutto a cura di Gennaro Francione, presidente dell’EUGIUS, consigliere emerito della Corte di Cassazione, drammaturgo autore di varie pièces d’impegno civile.

”Il Teatro di Giustizia”, spiega lo stesso Francione, “giudice pentito”, “porta in scena azioni drammaturgiche connesse ai giudici e al loro mondo, fatto di situazioni drammatiche, ma anche comiche e grottesche. Cercando – come penso sia compito di tutto il teatro – di far capire meglio agli spettatori la realtà di tante situazioni della vita: indicando anche soluzioni alternative ai problemi sociali, dalla giustizia al degrado della politica e della Pubblica amministrazione”.
Portati in scena da più registi, i vari testi di Francione focalizzano i nodi del rapporto giustizia –società.      
(Bri)

 

http://www.agenziafuoritutto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1632:al-teatro-duse-a-roma-termina-il-18-aprile-la-rassegna-il-teatro-di-giustizia-&catid=124:numero-15-15042010

< FABRIZIO FEDERICI>

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DADI DI TEMI

Avv. Nadia Gentili Trovo tragico il senso dell'opera I dadi di Temi, ma realistico. Un'incapacità del sistema giudiziario che decide a sorteggio la punizione da infliggere all'imputata. Molto bene espressa l'idea di un processo fine solo a se stesso. Una sorta di cantiere ricco di scartoffie ed atti difensivi che si sovrappongono disseminati lungo l'iter procedurale. La centralità delle riserve mentali del giudice il quale fonda la sua decisione sull'evidente insufficienza probatoria. Il diritto punitivo che prevale sul diritto ad essere ritenuti innocenti in caso di carenza di prove. L'antigiuridicità ed il libero arbitrio che la fanno da padrone e governano il giudizio.