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TRC. giornale.it

Al Nuovo Sala Gassman un bel processo purtroppo per pochi

Attenzione: apre in una nuova finestra.

Una tesi spericolata e coraggiosa dell'ex magistrato e autore teatrale Gennaro Francione, proposta nel fine settimana con "I dadi di temi"al Nuovo Sala Gassman nell'ambito della nuova stagione promossa dalla Blue in the Face. Una buona prova dei quattro attori da meritare un pubblico più numeroso.

 Il processo indiziario non ha valore, perché non ci sono prove certe. È la tesi del magistrato autore Gennaro Francione nel suo "I dadi di temi", proposto al Nuovo Sala Gassman e seguito da un confronto con il pubblico. Il processo messo in scena dal giudice Brigliadoca, interpretato da Alberto Ruocco, dal cancelliere Triboulet, Gino Romano, ricorda la vicenda di Cogne con la madre imputata interpretata da Monica Porcellato. Nella disquisizione volutamente esasperata nella contraddittorietà fra giudice e cancelliere, si arriva all'ammissione della propria impotenza nel dover esprimere un giudizio equilibrato. Entra in scena una medium, interpretata dalla regista Giuliana Adezio, a voler sottolineare l'inadeguatezza del metodo di giudizio. Il finale è ancora più provocatorio con il giudice che dichiara che almeno il 50% dei condannati è innocente e tanto vale giocarsi la sentenza ai dadi. I dialoghi assurdi, lo scambio di opinioni grottesche fra giudice e cancelliere danno il tono al lavoro condotto con mestiere dai quattro attori, sanno creare un'atmosfera surreale che tocca la farsa con la medium Medea e si contrappone al dramma della madre indiziata. Il balletto finale con i due rappresentati della giustizia che significativamente si spogliano degli abiti e quindi del loro ruolo dopo il lancio dei dadi per loro liberatorio esalta la tesi dell'autore che nel dopo spettacolo chiede al pubblico di pronunciarsi sul delitto di Cogne. Bravi gli attori, tutta da discutere la tesi dell'ex magistrato, come del resto è stato dopo la rappresentazione. Ancora una proposta molto valida, di un teatro fatto con impegno e preparazione che certo meriterebbe un pubblico più adeguato nella partecipazione, come premio meritato per gli sforzi degli ospiti e di Blue in the face di Enrico Maria Falconi, alla quarta stagione con un cartellone molto corposo e stimolante.

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