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da Redazione Martedì 07 Dicembre 2010
10:00
Una tesi spericolata e coraggiosa dell'ex magistrato e autore
teatrale Gennaro Francione, proposta nel fine settimana con "I dadi di
temi"al Nuovo Sala Gassman nell'ambito della nuova stagione promossa
dalla Blue in the Face. Una buona prova dei quattro attori da meritare
un pubblico più numeroso.
Il processo indiziario non ha valore, perché non ci sono prove
certe. È la tesi del magistrato autore Gennaro Francione nel suo "I dadi
di temi", proposto al Nuovo Sala Gassman e seguito da un confronto con
il pubblico. Il processo messo in scena dal giudice Brigliadoca,
interpretato da Alberto Ruocco, dal cancelliere Triboulet, Gino Romano,
ricorda la vicenda di Cogne con la madre imputata interpretata da Monica
Porcellato. Nella disquisizione volutamente esasperata nella
contraddittorietà fra giudice e cancelliere, si arriva all'ammissione
della propria impotenza nel dover esprimere un giudizio equilibrato.
Entra in scena una medium, interpretata dalla regista Giuliana Adezio, a
voler sottolineare l'inadeguatezza del metodo di giudizio. Il finale è
ancora più provocatorio con il giudice che dichiara che almeno il 50%
dei condannati è innocente e tanto vale giocarsi la sentenza ai dadi. I
dialoghi assurdi, lo scambio di opinioni grottesche fra giudice e
cancelliere danno il tono al lavoro condotto con mestiere dai quattro
attori, sanno creare un'atmosfera surreale che tocca la farsa con la
medium Medea e si contrappone al dramma della madre indiziata. Il
balletto finale con i due rappresentati della giustizia che
significativamente si spogliano degli abiti e quindi del loro ruolo dopo
il lancio dei dadi per loro liberatorio esalta la tesi dell'autore che
nel dopo spettacolo chiede al pubblico di pronunciarsi sul delitto di
Cogne. Bravi gli attori, tutta da discutere la tesi dell'ex magistrato,
come del resto è stato dopo la rappresentazione. Ancora una proposta
molto valida, di un teatro fatto con impegno e preparazione che certo
meriterebbe un pubblico più adeguato nella partecipazione, come premio
meritato per gli sforzi degli ospiti e di Blue in the face di Enrico
Maria Falconi, alla quarta stagione con un cartellone molto corposo e
stimolante.
http://www.trcgiornale.it/news/cultura-e-spettacoli/39107-al-nuovo-sala-gassman-un-bel-processo-purtroppo-per-pochi.html