Up
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EVENTO - DOMINEDDRACULA: SPETTACOLO ITINERANTE AL CASTELLO DEL PIAGNARO A PONTREMOLI
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Il giorno 8 agosto alle 21 presso il castello del Piagnaro di Pontremoli
(http://www.lunigiana.net/pontremoli/visita/visita04.htm)
sarà rappresentato DOMINEDDRACULA spettacolo itinerante tra sale e logge del castello tratto dal romanzo omonimo di Gennaro Francione
CAST
CHIARA PAVONI
PIERRE BRESOLIN
MUSICHE ORIGINALI: TIZIANA RADIS
ORGANIZZAZIONE, P.R. E UFFICIO STAMPA: ASTRID AGIUS
REGIA: CHIARA PAVONI
Sarà presente l'autore Gennaro Francione che mostrerà il suo libro
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Il Il
giorno 7 settembre alle
22 per "Invito alla Lettura" sul
Lungotevere Tor di Nona(tel .06.7811047)
sarà
rappresentato DOMINEDDRACULA tratto dal
romanzo omonimo di Gennaro Francione per la regia di
CHIARA
PAVONI
Sarà
presente l'autore Gennaro Francione che mostrerà il suo libro
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Finalmente è uscito per i caratteri di D'Agostino Editore in Roma
l'atteso.
DOMINEDDRACULA.VITA,GESTA,MORTE E RESURREZIONE DI VLAD TEPES L'IMPALATORE.Pag.
664.Presentato dal Direttore dell'Accademia di Romania a Roma, prof. Eugen
Uricaru.
Si tratta di un romanzo storico-biografico, descrivente gli orrori
draconiani di Vlad Tepes l'Impalatore,voivoda rumeno ertosi
coraggiosamente col suo piccolo popolo contro i turchi di Mohammed il
Conquistatore. L'operazione di scrittura vampirica è rovesciata rispetto
al Dracula di Stoker:non più dalla realtà di Vlad al mito del Vampiro,ma
dal sanguinario dell'inconscio collettivo leggendario alla storia reale.
Prezzo di copertina euro 23. Per acquisti postali scrivere ad
azuz@inwind.it
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E' uscita per i caratteri di
Costanzo D'Agostino Editore in Roma l'opera multimediale
Scanderbeg,
un eroe
moderno(Multimedial hero)
con
prefazione di Alessandro e Giulio Castriota Scanderbeg d'Albania
Narra di Giorgio Castriota Scanderbeg l'imbattibile piccolo
grande principe d'Albania che nel '400 salvò il suo paese dai continui
tentativi d'invasione dei turchi, la più potente armata del mondo
all'epoca.
L'opera drammaturgica finale La
scala di Scannerebecco descrive la rinascita
dell'eroe grazie all'amore rievocativo e ritualizzato delle generazioni a
venire, che non lo dimenticano e pregano per il suo riemergere dal mondo
dell'aldilà.
Il dramma è preceduto da una serie di saggi introduttivi: la
storia di Scanderbeg e le meraviglie della sua strategia alla luce
dell'arte della guerriglia del maestro cinese Sun Tzu; le tradizioni
giuridiche e focloriche skipetare e arbëreshë; l'anima islamica dell'Albania
soprattutto attraverso la tradizione dei dervisci Bektashi; l'introduzione
didascalica alla costruzione dell'opera teatrale.
Prezzo
di copertina euro 18.
Per informazioni inviare e-mail ad azuz@inwind.it
INTERVISTA
DI GENNARO FRANCIONE AD ALESSANDRO E GIULIO CASTRIOTA SCANDERBEG D’ALBANIA(PRIMA
PARTE)
1) FRANCIONE:
Egregi
dottori
nel
libro sull'eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Scanderbeg da qualche
giorno uscito per conto dell'editore Costanzo D'Agostino, col titolo
"Scanderbeg un eroe moderno", si legge un'introduzione firmata
"Alessandro e Giulio Castriota Scanderbeg d’Albania, Roma e Lecce
aprile 2003".
Tale
introduzione è destinata a sollevare sia presso i paesi arbereshe
d'Italia, che presso il popolo d'Albania, non poche curiosità, dal
momento che ben poche sono le notizie che si hanno sulla sorte dei
discendenti dei principi d'Albania.
Quest'intervista
ha lo scopo di colmare in qualche modo questa lacuna storica ed informare
i lettori su chi sono, cosa fanno, in che contesto vivono i pronipoti del
grande Giorgio.
Da
dove preferite cominciare?
1) I CASTRIOTA
SCANDERBEG:
Innanzitutto
vorremmo rivolgere un saluto affettuoso agli albanesi di tutte le regioni
d’Italia, e manifestare i sensi della nostra fraterna e antica vicinanza
che ci lega indissolubilmente al popolo d’Albania.
Sebbene la nostra
famiglia viva in Italia dal 1468, anno in cui cade la morte del nostro
illustre antenato e l’abbandono del territorio albanese da parte della
moglie e del figlio di lui, sentiamo ancora l'appartenenza ideale alla
terra d'Albania, e seguiamo con partecipe sollecitudine le vicende recenti
del Paese delle Aquile che, liberato da decenni di dittatura, vive
l'esperienza di una democrazia compiuta, e si accinge come tale ad entrare
nella Unione Europea.
Dunque, la storia
della nostra famiglia coincide con quella dell’Albania fino al 1468,
anno sventurato in cui la morte di Giorgio lascia il Paese senza guida e
protezione. Il figlio Giovanni si trasferisce nel Regno di Napoli per
insediarsi nelle terre pugliesi lasciategli dal padre, beneficiato dei
feudi di S. Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo dal re Ferdinando
d’Aragona, poi permutati con il ducato di S. Pietro in Galatina e la
contea di Soleto, in provincia di Lecce. La vedova di Scanderbeg,
Andronica, viene accolta a corte a Napoli, dove vivrà fino alla morte in
stretta vicinanza e familiarità con le “tristi Regine” (e cioè la
vedova di Ferrante I, e sua figlia Giovanna, vedova di re Ferrandino)
presso la Residenza Reale al Maschio Angioino. Giovanni Castriota
Scanderbeg, primo Duca di Galatina e Conte di Soleto, diede luogo a
discendenza, generando dalla moglie Irene Branković Paleologa, ultima
discendente diretta della famiglia imperiale di Bisanzio, Ferdinando,
secondo Duca di Galatina e Conte di Soleto. Da Ferdinando nacque Pardo, e
da lui – per via mascolina primogenita – discendiamo noi stessi. Da
Galatina la famiglia si trasferì dapprima a Copertino, quindi a Lecce a
far data dal 1682, anno in cui cade il matrimonio di Alessandro - nostro
diretto antenato - con Donna Caterina Giustiniani, figlia del marchese
Giovambattista. Nel corso dei secoli, la nostra famiglia è stata per lo
più a Lecce, in un palazzo - oggi purtroppo demolito -
situato in via dei Perroni, a fianco del maestoso palazzo dei
marchesi Giustiniani, nostri parenti. Negli anni 1752-1754 Vitantonio
Castriota Scanderbeg, figlio del prefato Alessandro, è stato sindaco di
Lecce, in rappresentanza del ceto dei nobili, mentre una sorella di
questi, Isabella, è stata poetessa assai celebre tanto da conquistare un
posto nel Dizionario degli Italiani Illustri, opera in corso di
pubblicazione a cura dell’Istituto Treccani.
Poi,
alla fine del 1700, la famiglia si trasferì ad Amalfi e a Napoli, a
seguito della nomina di Alessandro, figlio di Vitantonio, a Governatore
Regio. Un figlio di Alessandro, Giorgio (nostro diretto antenato), fu
giudice della Gran Corte Criminale di Avellino e Lecce; un altro,
Federico, fu celeberrimo avvocato del foro di Napoli, difensore di Silvio
Spaventa, Filippo Agresti, Luigi Settembrini ed altri celebri imputati nei
processi politici del 1848; Ferdinando, fratello dei precedenti, fu
responsabile della Guardia d’Interna Sicurezza del Re Ferdinando di
Borbone; mentre la sorella Carolina, sposa del Ministro Santangelo, fu
donna di grande prestigio e influenza a Corte. Fino alla metà del 1800 la
famiglia ebbe la sua residenza a Napoli, sempre tuttavia conservando un
forte legame con la Terra d’Otranto, dove peraltro rimanevano i
principali interessi patrimoniali dei nostri avi. Con il ritorno a Lecce
nel 1860, la famiglia torna a radicarsi in quella terra, e vi rimane fino
ai nostri giorni. Dalla fine del 1800, quando il nostro avo Alessandro
Castriota Scanderbeg restaurò il cinquecentesco palazzo di famiglia che
elesse a propria residenza, la nostra famiglia vive a Ruffano (Lecce).
Nostro padre Giorgio, prematuramente deceduto nel 1996, è stato un noto
avvocato del foro di Lecce, stimato per le sue capacità professionali e
per la sua dirittura morale. Insieme con nostra madre, donna di grande
dolcezza, sempre dedita ai figli e alla famiglia, ci ha trasmesso il senso
del dovere, che egli aveva altissimo, e l’importanza della tradizione
familiare, nel cui culto siamo vissuti.
Noi
figli siamo tutti laureati, Alessandro in Medicina, Giulio e Paola in
Giurisprudenza, e quindi inseriti nel mondo delle professioni: Alessandro
è medico neuroradiologo a Roma, Giulio è magistrato amministrativo,
Paola è avvocato civilista del foro di Lecce”.
2)FRANCIONE:
Vorrei
approfondire un po' meglio il significato del vostro sentire ancora
l'appartenenza ideale alla terra d'Albania e della vostra partecipazione
emotiva al travaglio del popolo albanese che in questo momento
storico, come avete ricordato, sta lottando per il raggiungimento
della piena democrazia ed il conseguente ingresso nella Comunità Europea.
Come possono esserci ancora legami di forte valenza ideale e
psicologica
tra i discendenti di
Giorgio Castriota Scanderbeg ed il Paese delle Aquile, ad
oltre 5 secoli dalla morte
dell'eroe?
2) I CASTRIOTA
SCANDERBEG:
Vede,
ci rendiamo conto che non è facile spiegare il senso di un tale legame
affettivo, che tuttavia sentiamo profondissimo. Il rischio, che proprio
non vorremmo correre, è che le nostre parole possano leggersi come legate
da un filo rosso di sottile ma non per questo meno insopportabile
ipocrisia. Questa lettura sarebbe per noi inaccettabile. Confidiamo nel
buon senso dei lettori e della loro capacità di cogliere il significato
vero del nostro pensiero.
Il
discorso è complesso.
Il
forte legame con la terra dei nostri padri è stato per noi, almeno
finora, un fatto meramente intimistico, che ha coinvolto sempre e solo le
nostre coscienze e che non ha mai avuto e, probabilmente, mai conoscerà
forme esteriori di manifestazione. Invero, siamo italiani da più di mezzo
millennio e sarebbe - questo sì - davvero ipocrita da parte nostra
presentarci agli occhi degli stessi albanesi come dei loro connazionali a
tutti gli effetti. D’altra parte, mai nessuno di noi discendenti ha
vissuto in una comunità albanese, pur non essendo poche quelle stanziate
nell’Italia meridionale; tuttavia nel leccese, dove la nostra famiglia
ha prevalentemente vissuto e dove pure le migrazioni dal vicino Oriente
sono state spesso massicce, non ha mai messo radici una comunità
albanofona, come è accaduto altrove.
Le
ragioni del forte legame con la terra dei nostri antenati non vanno perciò
ricercate in fattori significativi di comunanza di vita e di esperienze.
Resta il fatto però che l’Albania rappresenta per noi un tratto
significativo di storia familiare anzi, se vuole, il momento più alto
della nostra storia. Le imprese di Scanderbeg ne hanno reso immortale il
nome, consegnandolo definitivamente alla Storia, e noi, si
parva licet, siamo certo ben orgogliosi di perpetuarlo e di portare
ancora le sue insegne araldiche; ma per noi Scanderbeg rappresenta
qualcosa di più familiare, lo sentiamo vicino, è un faro che illumina
a giorno i secoli che ci separano e che ancor oggi rischiara il
cammino delle nostre esistenze. Egli è per noi esempio impareggiabile di
uomo virtuoso e di perfetto cavaliere; in lui ammiriamo la grande
strategia militare, il coraggio, la fede, il senso della giustizia e di
appartenenza ad un gruppo gentilizio che si dà dei valori e che per la
loro affermazione combatte fino a mettere a repentaglio la stessa vita, in
un momento in cui la drammatica alternativa è resistere all’oppressore
o lasciare il campo al nemico.
Ma
Lei si rende conto della grandezza di quest’uomo? Con pochi uomini e
male armati riesce a tener testa al più temibile esercito di quei tempi,
quello - per intenderci - che nel 1453 fa cadere Costantinopoli.
Ecco
allora che veniamo alla sua domanda.
E’
questo glorioso passato il collante attuale tra noi ed il popolo albanese;
come non considerare che un momento così significativo del passato di
questo popolo, nel quale ogni albanese si riconosce, è anche il nostro
passato, e che vi è perciò piena condivisione di un patrimonio storico
così significativo ed entusiasmante. Senza il sostegno del suo
valorosissimo popolo anche a Scanderbeg sarebbe stato difficile resistere
ai turchi. Un momento storico così alto (ma non il solo) per la gente
d’Albania rappresenta al contempo anche la fase del nostro apogeo
familiare. Le pare poco?
L’intensità
del nostro rapporto attuale, sia pure sul piano ideale, con l’Albania è
in definitiva il riflesso di come noi siamo abituati a vivere la nostra
tradizione familiare. Senza mai indulgere nella vanagloria e
nell’autocompiacimento (debolezze che il grande Giorgio avrebbe di certo
disapprovato), noi coltiviamo tuttavia il culto della nostra storia
familiare e serbiamo sempre fresca la memoria dei nostri antenati.
E, ci
creda, non è un esercizio fine a se stesso, perché non è raro che in
questa fonte noi ritroviamo la forza per le nostre piccole battaglie
quotidiane, costretti a muoverci in una società sempre più competitiva e
secolarizzata, che sembra aver smarrito il significato di alcuni valori
portanti.
3)FRANCIONE:
Forse i valori a cui
fate riferimento si potrebbero recuperare riflettendo meglio
sul significato della vita, sull’importanza del rispetto dovuto
alla dignità degli altri esseri umani, evidenziando con maggior forza
come solo una società globale, più giusta, può portare la singola
persona ad un reale senso d’appartenenza
e ad una più elevata realizzazione personale.
Servirebbe
un recupero della cultura intesa non più in termini nozionistici quale
emanazione di menti soprattutto meccaniche,
ma come conoscenza lata, come capacità di capire la vita nel suo
insieme, come base per lo sviluppo di un’intuizione capace di creare
nell’uomo una visione del mondo in cui l’insieme è correlato ed
indivisibile, in cui ogni cosa interagisce col tutto, in cui il molteplice
- come insisteva anticamente Plotino -
altro non è che semplice espressione dell’Uno. Insomma nel caso
specifico, grazie soprattutto a Scanderbeg, c’è comunanza e unità
tra il Popolo d’Italia e il Popolo
d’Albania. Siete d’accordo?
Indubbiamente, se
si pensa all’Albania di Scanderbeg, il patrimonio ideale che
storicamente unisce i due popoli frontisti, colmando le poche miglia di
mare che la geografia frappone, non può che assumere consistenza omogenea
ed è rappresentato da quei valori che, incarnati da Scanderbeg,
appartengono alla cultura universale di ogni epoca.
Certo,
non si vuole con questo stemperare il forte movente politico-religioso che
stava dietro la grande alleanza anti-ottomana, e che fu il propellente più
efficace della stessa azione militare di Scanderbeg. Ma è indubbio che i
tratti di universalismo e di condivisione di un comune patrimonio ideale
che si rinvengono nella antica storia del popolo albanese rappresentano
ancor oggi, all’alba di questo nuovo millennio, le credenziali più
apprezzabili per il rafforzamento dei rapporti tra le due sponde
dell’Adriatico e, più in generale, per la stessa collocazione sul piano
geo-politico dell’Albania tra i Paesi dell’Occidente evoluto e
democratico.
Come
non ricordare che Scanderbeg fu uomo di grandi vedute, la cui azione si
dispiegava entro un preciso disegno
politico di respiro europeo. Egli fu anche certamente un raffinato
diplomatico, abile nel tessere una fitta tela di alleanze strategiche con
le maggiori potenze della sua epoca, dal Regno di Napoli al Papato, dalla
Signoria di Venezia al Ducato di Milano. Le imprese di Scanderbeg, di cui
vi è testimonianza sovrabbondante nei più importanti archivi pubblici
italiani e nella sterminata bibliografia su di lui, sono parte
inestinguibile della storia europea
del XV secolo. Senza quelle imprese, la storia d’Italia e del mondo
occidentale, e il destino della Chiesa di Roma, sarebbero stati certamente
molto diversi da quelli che conosciamo.
Eppure,
partendo anche solo dai fatti di cui si rese protagonista, s’intuisce
facilmente l’insieme dei valori morali attorno a cui il suo mondo
ruotava: fedeltà alla religione cristiana, amore per la propria terra e
per il proprio popolo, indomita ed estrema resistenza all’occupazione
del suolo patrio, sete di libertà, senso profondo della giustizia. E’
provato che fu prodigo con i suoi uomini - cui sempre destinò il bottino
delle molte guerre -, che fu umile oltre l’immaginabile, che fu leale
con ciascuno, e che esercitò il perdono e la pietà. Insomma, fu il
coacervo delle qualità che solo gli uomini eccezionalmente virtuosi
possiedono.
Fu
questo incredibile concentrato di virtù cavalleresche la vera arma
segreta di Scanderbeg: ciò che fece di lui una figura mitica, un Eroe
amato e rispettato da tutti, al di là delle credenze religiose o
dell’appartenenza etnica, in tutte le epoche. Scanderbeg incarna i
valori umani per antonomasia, il coraggio, la lealtà, lo spirito di
sacrificio, l’abnegazione, l’intelligenza fulgida posta al servizio di
una causa giusta, l’incorruttibile fermezza dell’animo. Questi valori,
validi ora come allora, sono il grande lascito morale dell’Eroe, la luce
che promanando dalla sua figura si riverbera su tutto il suo popolo.
Al
quale siamo certi non faranno difetto la forza ed il coraggio, sotto la
guida di una classe dirigente capace e ben determinata, per affrontare le
difficili sfide di questi giorni, e per portare al più presto la nostra
Albania nel novero dei Paesi dell’Unione Europea.
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IL PROGRESSO GIURIDICO
PRESENTA
Processo al Decalogo
di Gianluigi Capitanio
Sabato 13 dicembre 2003
ore 17,30
Sala Uno
Piazza di Porta San Giovanni, 10 Roma
INIZIO PRESENTAZIONE - ORE 7,30 La Parola all'Autore
INTERVENTI:
Rosa Simonelli Macchi: Il Linguaggio della Poesia nel
Linguaggio
della Poesia di Gianluigi Capitanio
Gennaro Francione: Processo al "Processo al
Decalogo"
Paolo Merenda: La Dimensione Biblica nell'opera di
Gianluigi Capitanio
Antonio Valentini: Segno e Liminarità nella poetica di
Gianluigi Capitanio
LETTORI: Thea Farina, Marcello Forti, Alessandro
Marcigliano, Gabriella Montano
COORDINATORE:
Rosa Simonelli Macchi
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Il titolo dell'Opera di Gianluigi Capitanio potrebbe
condurci a pensare ad aule di Tribunale dove la stessa
«Legge" subirebbe un processo. Il gioco di parole,
però, si chiarisce appena ci si trova di fronte ad una
lettura sostenuta da uno schema preciso che va ripetendosi
nell'ambito di ogni capitolo.
In forma, oseremmo dire, solennemente scenica, si muovono i
personaggi che l'autore chiama "isolate icone". Sono
legati, ogni volta, dal filo comune di un
"Comandamento" e proiettati nel ruolo di Giudice, di
Avvocato difensore, di Pubblico Ministero, di Mitico Peccatore
"imputato : figura polarizzante questa ultima,
estrapolata dalla Bibbia o dall'Inferno Dantesco con geniale
intuizione logica ed equilibrato spessore emotivo e trasferita
nelle sensibili "regioni" della poesia.
Un'Assemblea di tipo "popolare" rappresentante di
correnti religiose o di pensiero, si esprime al termine di
ogni "quadro", in sentenza collettiva affiancando il
giudizio del giudice unico.
Questi personaggi escono dalle ricche parabole della Storia
per abitare nell'impalcatura poetica di Gianluigi Capitanio e
si descrivono , o sono descritti, in versi legati dalla forma
del libero sonetto dove convivono denotazioni e connotazioni
da rendere veramente la struttura "il cuore
dell'analisi".
Il Linguaggio della Poesia nel Linguaggio della Poesia di
Capitanio, la Dimensione Biblica, l'Area suggestiva dello
svolgimento del "Processo" e il Segno e la
Liminarità della poetica dell'autore sono soltanto alcuni tra
i tanti aspetti che ogni lettore "vero e definitivo
giudice" potrà cogliere e sottolineare.
ANTIARTE 2000: LA RIVOLUZIONE DELL'ESTETICA NEL CYBERSPAZIO:
http://www.antiarte.it
Roma - L'EUROPA GIUDIZIARIA
UNITA PER LA LIBERTA' E SICUREZZA DEI CITTADINI
DELL'UNIONE è il titolo dell'incontro-dibattito che si
terra' il 19 dicembre, presso il C.d.O. degli avvocati
di Roma.
La nuova Europa deve nascere all’insegna di un
ideale di giustizia e di sicurezza che va coltivato
prima di tutto nelle strutture politiche, sociali ed
economiche affinché il ricorso alle leggi e ai giudici
sia limitato ai minimi termini. Il convegno che si tiene
al Tribunale di Roma in questa problematica non poteva
fare a meno di verificare il senso della bozza di
costituzione europea che tanto dibattito sta ancora
provocando in questi giorni. Alla tavola dei relatori
siedono parlamentari, magistrati, avvocati, professori
di diritto e addetti ai lavori per alternarsi tra gli
osanna alla emananda Costituzione d’Europa al monito
di débacle nei contenuti e nei metodi lanciato dal
giudice-drammaturgo Gennaro Francione con la sua
relazione “La Contro-Costituzione dell’Europa
Sociale”.
L'EUROPA GIUDIZIARIA UNITA PER LA LIBERTA' E
SICUREZZA DEI CITTADINI DELL'UNIONE;
Presiede On. Avv. PAOLO CAVEZZALI, Presidente
dell'Associazione ex Parlamentari della Repubblica -
Membro Onorario del Consiglio di Europa. Relaziona Dott.
GENNARO CALABRESE, Presidente Aggiunto On. della Suprema
Corte di Cassazione e del Centro Studi Azione
Internazionale Giustizia.
Intervengono: Dott. ETTORE TORRI Procuratore Aggiunto
f.f. del Tribunale di Roma;
Dott. ANTONIO PETRONI della Direzione Nazionale
Antimafia;
Avv. GIOVANNI CIPOLLONE,componente del Consiglio
dell'Ordine degli Avvocati di Roma;
Avv. SALVATORE ORESTANO, componente del Consiglio
dell'Ordine degli Avvocati di Roma - Coordinatore del
Centro Studi.
Dott. PAOLO MEUCCI v.Dirigente Ufficio Informazioni
per l'Italia nel Parlamento Europeo;
Dott. CATIA SUMMARIA Sostituto Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale Penale di Roma -
Componente della Giunta Distrettuale dell' Associazione
Nazionale Magistrati.
Dott. GENNARO FRANCIONE Giudice del Tribunale di
Roma, Presidente dell'EUGIUS(Unione Europea Giudici
Scrittori).
Dott. VALENTINO DE NARDO Giudice del Tribunale di
Roma;
ANITA GARIBALDI Presidente dell'Associazione
"Mille Donne per l'Italia ";
Dott. FEDERICO BRUSCA Direttore del settimanale
"Il Mondo Giudiziario";
Avv. NICOLA MARIA DE ANGELIS;
Dott. DANIELA OTTAVI.
Conclude il Dott. GENNARO CALABRESE, Presidente
Aggiunto On. della Suprema Corte di Cassazione e del
Centro Studi Azione Internazionale Giustizia
Per ulteriori informazioni visita
http://www.studiocelentano.it/newsflash_dett.asp?id=4404
http://it.news.yahoo.com/studiocelentanohitech.html
http://www.excite.it/news/hitech
http://www.interfree.it
http://www.aziende.it
http://www.itloox.com/news/newsinternet.php
UNIONE EUROPEA GIUDICI SCRITTORI(EUGIUS): LA NUOVA
UNIONE DEI GIUDICI UMANISTI D'EUROPA:
http://www.antiarte.it/eugius
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ANTIARTE - ARTISTIKA -
ASSOCIAZIONE CULTURA NOI E GLI ALTRI - CHACRA ENERGY UNIVERSAL
- EUGIUS(UNIONE EUROPEA GIUDICI SCRITTORI)
PRESENTANO IL
CONVEGNO "IMMIGRAZIONE E ANTICOPYRIGHT"
L'antiarte come comunicazione interrazziale e produzione di
mercato-lavoro ridondante.
L'antiarte crea comunicazione reale tra le razze superando
gli steccati ideologici, economici, religiosi, sociologici ma
getta anche le basi per una rivoluzione copernicana
nell'economia della produzione del sapere, affermando il
primato del sapere sull'economia.
L'arte forte nei paesi democratici vive e prolifera
economicamente in un sistema piramidale, grazie allo
schiacciamento dei deboli, siano essi artisti, produttori,
distributori, venditori al minuto.
In una nuova visione non globalizzata l'arte, nel nuovo
sistema sferico, consente a chicchessia di esprimersi,
favorendo così sia gli artisti deboli degli stati
industrialmente avanzati che quelli del terzo mondo. Inoltre
foraggia in maniera equanime i produttori d'arte garantendo
loro, piccoli o grandi che siano, uguali reali possibilità di
accesso ai media per diffondere le opere pubblicate.
Nella nuova visione antiartistica si verifica il
ridimensionamento del diritto di proprietà intellettuale in
nome della detentio(l'artista possiede le sue opere in nome
dell'umanità di cui è debitore) con la conseguente
disintegrazione progressiva del copyright.
Ciò comporta la nascita di mercati paralleli dei prodotti
artistici, ora legalizzati e non più criminalizzati, con
creazione di nuovi posti di lavoro leciti soprattutto per gli
immigrati.
In definitiva nella rivoluzione copernicana
dell'anticopyright: "Chi possiede e paga ottiene il
prodotto primario. Chi ha poco acquista al mercato parallelo.
A chi non ha nulla l'arte viene regalata".
Questo è, in chiave umanistica, il primato del sapere e
della creatività sull'economia.
Intervengono:
il giudice drammaturgo Gennaro Francione,
il consigliere comunale Maurizio Mariani,
la scrittrice Aliria Perez,
l'antropologo Angelo Lucano Larotonda
il poeta Stefano Loconte,
l'editore Costanzo D'Agostino.
Coordinatore Paolo Gentile.
QUANDO: SABATO 25 OTTOBRE, ore 17,30
DOVE: C/O EX CIRCOLO NENNI DI VICO PISANO 91 - (ZONA
MAGLIANA) ROMA
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LUNEDI 25 AGOSTO ORE 21,30 AL MUSEO DEL CINEMA VIA PORTUENSE 101
ROMA
TAVOLA ROTONDA SUL TEMA
^ I MINORI RAPITI ^
********************************************************
In occasione della settima edizione internazionale della GIORNATA
DEL MINORE RAPITO, lunedì 25 agosto a Roma si svolgerà a partire
dalle 21,30 in via Portuense 101 a Roma un'importante tavola rotonda
su questo argomento di grande drammaticità e attualità.
Particolarmente attesa è la relazione del giudice Gennaro
Francione,
divenuto un punto di riferimento anche su questo argomento, il
quale
tratterà il tema "DAL TRIBUNALE DEI DEBOLI AL TRIBUNALE
SOVRANAZIONALE EUROPEO PER LA TUTELA DEI GENITORI E DELLE PARI
OPPORTUNITA'".
Presiederà il dibattito lo storico e filosofo Giuseppe Amedeo
Pantieri.
E’ prevista la partecipazione di specialisti e di “testimoni
diretti” come quella di Tommaso Scappaticci
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GIOVEDI 10 LUGLIO DALLE ORE 21,30
AL M.I.C.S. – MUSEO INTERNAZIONALE DEL CINEMA E DELLO
SPETTACOLO
In Via Portuense 101 (Trastevere-Porta Portese) nell’ambito
della XXII Settimana Internazionale del Cinema Muto , si svolgerà
una importante ^Tavola Rotonda^ sul tema
“ LO SVILUPPO DEL CINEMA NEL TEMPO” con la partecipazione di
specialisti e di personalità che, con il pubblico, svilupperanno un
dibattito.
Lo storico e filosofo JOSE’ PANTIERI introdurrà con una
relazione, seguito dal giudice –scrittore e commediografo GENNARO
FRANCIONE.
Com’è noto questi due vivaci esponenti della cultura
contemporanea, da diversi anni, portano avanti coraggiose iniziative
allo scopo di vivacizzare, migliorare e diffondere un nuovo stile di
vita e di impegno sociale. Il ^ Tribunale dei deboli^ e quello più
recente ^ Il tribunale dell’arte^ sono alcune delle loro
iniziative di successo.
Coloro che desiderano partecipare, anche con brevi interventi,
sono pregati di segnalarlo temepstivamente
Tramite fax 063700266 o E-mail “ cinemuseo@supereva.it”.
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...è
arrivato
ARCISTREGHE
un viaggio allucinante alla ricerca delle origini della
stregoneria
di Luigi Boccia e Antonio Daniele
Il Foglio Edizioni, 2003 - € 11,00
Introduzione di Fabio
Giovannini
Il triangolo delle streghe
Il corteo divino: Pantheon e mitologia delle streghe
I simboli del potere: La gerarchia magica e il Libro del Comando
La cucina magica: Le erbe del delirio, le formule e gli attrezzi
Rendez-vous diabolici: Il Noce e gli incontri delle streghe
Un viaggio nel paese delle
streghe, attraverso i sentieri di un patrimonio folklorico intriso di
leggende, tradizioni, dicerie, credenze ancora oggi vive nel tessuto
culturale della Campania. Una accurata ricerca – volta tra l’altro ad
individuare con minuzia topografica anche il famoso Noce di Benevento –
che affronta i molteplici aspetti dell’arte della “striaria”, dalle
ricette “stregate” agli amuleti magici, dai luoghi di ritrovo ai testi
proibiti, dalle formule ai rituali, fino ad arrivare alla narrazione di
specifici episodi, storici o leggendari, pervasi da quel senso del macabro
e del raccapricciante che è peculiare delle più truci fiabe. E accanto a
figure mitiche che si cibano di carne umana o si dilettano a spezzare le
ossa degli infanti nei loro lettini, ci sono anche personaggi reali, le
cui nefande imprese vengono osservate attraverso un’ottica inusuale
quale appunto è quella di una ricerca tesa a svelare il sotterraneo,
insospettato reticolato di vasi sanguigni culturali che attraversano la
cronaca e la storia.
Per
informazioni ed acquisti postali scrivere a: macabroshow@libero.it.
Per saperne di
più clicca su
Sito
Internet: www.macabroshow.com.
http://www.macabroshow.com/indice1.htm
E' uscito per i caratteri dell'editrice
Ianua di Roma
L'ERRORE
DEL GIUDICE
- CONTRO IL
PROCESSO INDIZIARIO
un pamphlet di
Gennaro Francione contro gli'indizi a favore del processo
scientifico, l'unico in grado di attuare una giustizia realmente
uguale per tutti e probabilisticamente più vera, con
interventi di Enzo Albano, Giuseppe Dante, Ferdinando Imposimato e
Angelo Macrì
Per informazioni ed acquisti(euro 16) scrivere a editriceianua@libero.it
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E'
uscita per i caratteri della Edizioni D'Agostino di Roma la serie completa
dei saggi sulla SENTENZA ANTICOPYRIGHT
La
sentenza anticopyright emessa dal giudice Gennaro Francione il 15 febbraio
2001 è una delle pietre miliari del Nuovo Mondo in cui il sapere e l'arte
ridiventeranno patrimonio dell'intera umanità (Costanzo
D'Agostino).
Ecco i titoli:
-
SENTENZA ANTICOPYRIGHT ATTO I
IMMIGRATO - Sì, QUESTO E' UN UOMO (Costanzo D'Agostino) - Ed. D'Agostino,
Roma maggio 2002
-
SENTENZA ANTICOPYRIGHT ATTO
II (Costanzo D'Agostino con interventi di Raul Karelia e Severino
Proietti) - Ed. D'Agostino, Roma settembre 2002
-
SENTENZA ANTICOPYRIGHT ATTO
III - BIOPIRATERIA - DROGA MEDIATICA (Costanzo D'Agostino e Raul Karelia)
- Ed. D'Agostino, Roma novembre 2002
-
SENTENZA ANTICOPYRIGHT ATTO
IV - BREVETTI SULLA VITA - CRISI DELLA GIUSTIZIA (Costanzo D'Agostino e
Raul Karelia) - Ed. D'Agostino, Roma dicembre 2002
-
SENTENZA ANTICOPYRIGHT ATTO V
- DEMOCRAZIA, GLOBALIZZAZIONE E
GIUSTIZIA (Costanzo D'Agostino con poesie di M. G. Colombo) - Ed.
D'Agostino, Roma dicembre 2002
-
SENTENZA ANTICOPYRIGHT ATTO
VI - AGONIA E MORTE DEL DIRITTO D'AUTORE - INTERVISTA (IMMAGINARIA) A
ERICH FROMM(Costanzo D'Agostino con poesie di M. G. Colombo) - Ed.
D'Agostino, Roma dicembre 2002
-
SENTENZA ANTICOPYRIGHT ATTO
VII - INTERVISTA IMMAGINARIA A GEORGE IVANOVIC GURDJIEFF - DA GURDJIEFF
ALL'OLISMO MODERNO (Costanzo D'Agostino con poesie incarcerate di Visar
Zhiti) - Ed. D'Agostino, Roma dicembre 2002
SENTENZA
ANTICOPYRIGHT ATTO VIII -
INTERVISTA IMMAGINARIA A JIDDU KRISHNAMURTI (Costanzo D'Agostino
e Visar Zhiti, Poeta dell'Abisso) - Ed. D'Agostino, Roma dicembre
2002
Ciascun saggio costa euro 2,50; la serie completa 20 euro.
Per informazioni aggiuntive cliccare su http://eugius.studiocelentano.it/sentenza_anticopyright1.htm
oppure
scrivere ad azuz@inwind.it.
Cari amici,
l'Ordine del Drago è felice di invitarvi alla mostra "Vlad
Tepes, il mito di Dracula" a Santa Maria di Sala
(VE) dal 17 maggio al 2 giugno!!!
La prestigiosa Villa Farsetti di Santa Maria di Sala
ospiterà dal 17 maggio al 2 giugno 2003 due mostre
storiche dedicate a temi di grande fascino, finora mai allestite
nel Veneto. Si tratta di Vlad Tepes, il mito di Dracula
e Le macchine da guerra medievali. L'iniziativa
nasce dalla collaborazione fra Media Free Time di Cremona,
specializzata nell'ideazione e allestimento di mostre,
l'Ordine del Drago e la Pro loco di Santa Maria di
Sala, organizzatrice fra l'altro delle Feste Cortesi, rievocazione
medievale di grande successo.
Orario
Dalle 10.00 alle 12,30 dal lunedì al venerdì.
Il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12,30 e dalle 15.00 alle
19,00.
Ingresso
Ingresso unico per entrambe le mostre: € 2,00.
Durante le Feste Cortesi, dal 31 maggio al 2 giugno: € 1,00.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!
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ZK [spazioccupatoliberato]
presenta
VENERDI' 21 MARZO 2003
SUL
SAPERE NON SI LUCRA!
iniziativa di controinformazione sul copyright e sulla biopirateria.
SPAZIO LIBERATO-OCCUPATO....ZK
presenta:
VENERDI' 21 MARZO 2003
SUL SAPERE NON SI LUCRA!
iniziativa di controinformazione sul copyright e sulla biopirateria.
Con il termine copyright si definisce quell'insieme di leggi
istituite per ridurre il sapere collettivo a proprietà privata.
Opere artistiche e invenzioni scientifiche vengono inserite in un
sistema economico retto da leggi ben definite che in realtà
tutelano non certo l'autore-inventore quanto invece gli interessi di
stutture ben al di sopra di lui. Di quelle strutture che certe leggi
fanno proprie per far sopravvivere questo sistema di cose odioso e
prepotentemente legato alla logica del mercato. Il sapere è una
ricchezza comune destinata all'evoluzione e alla crescita
dell'umanità tutta. In questo scenario proviamo a disegnare
strategie per la diffusione sistematica e tendenzialmente gratuita
di materiali, espressioni, creazioni, parole, suoni liberati dai
vincoli imposti dal copyright. X Resistere all'appropriazione
privata dell'intelligenza collettiva!
programma:
@------>>ore 18
..:incontro dibattito sull'anticopyright.
percorsi di resistenza all'appropriazione privata dell'intelligenza
collettiva.
dalla sentenza anticopyright alla diffusione del fenomeno MP3.
dall'autoproduzione radikale negli spazi occupati all'antiarte.
interverranno:
Costanzo D'Agostino, "Editoria anticopyright"
Gennaro Francione, "Diritto e nuove frontiere
dell'anticopyright"
Stefano Loconte, "Antiarte e Anticopyright"
ZK_info "progetto infopoint@zk"
ZK_ware "laboratorio di technologie autogestite"
@------>>ore 21
..:cena autofinanziante del progetto infopoint@zk.
Per la diffusione-creazione delle autoproduzioni.
@------>>ore 22
..:selezioni musicali rigorosamente a base di
Mp3. 100%nocopyright
stop musik business.
--->>>inoltre:
..:in funzione birreria autogestita
..:diffusione materiale autoprodotto
..:computer-point (zk_ware)
..:angolo della masterizzazione selvaggia.
..:baratto.ware scambia i pezzi del tuo vecchio pc
ZK si trova in via epaminonda 12, tra Ostierdam e
PaloccoHills (c.colombo da roma 5° semaforo [via canale della
lingua] gira alla tua destra per 1km c.a. poi ci vedi ;-P )
le informazioni devono essere libere e accessibili a tutti!
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MOVIMENTO UTOPIST-A
Subject: [PoesiAzionArte]
Reading poetico domenica 16 Marzo ore 17 a ROMA -
AAA CERCANSI POETI!!!
>> COMUNICATO STAMPA / INVITO <<
AAA CERCANSI POETI!!!
Reading poetico domenica 16 Marzo ore 17 a ROMA
"I poeti sono i legislatori dell'Umanità"
Alle ore 17;00 di domenica 16 Marzo p. v. Presso Viale Vico Pisano n. 91
(Magliano) a Roma si terrà una "MARATONA POETICA" dal titolo
"I poeti sono i legislatori dell'Umanità" organizzata dal
Movimento "Giovani Poeti d'Azione", dal Centro Culturale
"Teorema" e
con il sostegno logistico del Movimento "Roma e Provincia".
Tutti gli autori di versi sono invitati a partecipare ed intervenire.
Nel Corso del Pomeriggio l'attore-musicista Emanule Palmieri
reciterà "Il gioco dei potenti", prologo all'Enrico IV di
Shakespeare,
L'avvocato Mimmo Raco reciterà "Programma Politico in Versi"
Il poeta Alessandro D'Agostini dopo un intervrento dal titolo "La
poesia come lotta e come liberazione" si produrrà nel monologo
poetico "Stati Congiunti e Cangianti".
Il poeta Alessandro Perrotta leggerà una suite di brani poetici
tratti dalla silloge "Di nuvole e sassi"
Presenzierà il giudice-poeta Gennaro Francione presidente del
Movimento "Antiarte - la rivoluzione dell'estetica nel cyberspazio"
e
il Presidente del Movimento "Roma e Provincia" Paolo Gentile.
Per informazioni, contatti, iscrizioni, Ufficio Stampa:
poetidazione@poetidazione.it
Cell. 329 4287192
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Questa è una CIRCOLARE VIAGGIANTE, diffondila:
http://www.circolareviaggiante.poetidazione.it
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>> Comunicato http://poetidazione.it
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MYSTERIA
presenta
LE
CONFERENZE
"AI CONFINI DELLA REALTÀ"
Organizzazione
a cura di MYSTERIA e WWW.POPOBAWA.IT
Warner
Village - Viale Parco dei Medici - Roma.
Ingresso
GRATUITO per conferenza
Sabato 18 Gennaio 2003
Storie,miti,
leggende e misteri di Roma e provincia
Roma - la Porta ermetica
Il culto persiano misterico di Mitra: analogie con la religione cristiana
Itinerari magico - esoterici
Leggende di Roma e Provincia
I misteri degli etruschi.
Roma e i suoi Fantasmi
MODERATORE: ALESSANDRO ACHILLE (consulente in
informatica e telecomunicazioni)
RELATORI: Dott. Gennaro Francione (Scrittore - Giornalista
- Ricercatore)
Dott.ssa Laura Scafati ( Sociologa - Ricercatrice -
Caporedattore del Portale del Mistero)
Gianluca Flabiano ( Master in Cristalloterapia - Studioso
di Esoterismo e Medicina Olistica)
Benedetto Zapicchi (ricercatore archeologico, esperto
civiltà etrusche)
Lorenzo Ostuni (autore televisivo e studioso di simbologia)
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(Del 18/1/2003 Sezione: Vivere Roma Pag. 11)
La conferenza di oggi inizia alle 10: partecipa tra gli altri anche la sociologa Anna Scafati
Si chiude oggi con un appuntamento da non perdere Mysteria, il viaggio emozionante iniziato ad ottobre in The Village (Viale Parco de' Medici 141, tel.: 0665670268), percorso da tanti eventi straordinari, segreti, enigmi, miti, miracoli, profezie e fenomeni inspiegabili del tutto o solo in parte, giunti da tutto il mondo. Oltre ad una mostra multimediale che evidenzia i misteri dell'origine della storia del Cosmo nati da Atlantide, l'esposizione ripercorre anche gli X-Files (Ufo e Crop Circles), gli Enigmi della Terra (Piramidi e Nazca), i Fenomeni paranormali (Poltergeist), la Magia alle Scienze di Frontiera (Aura, Reiki), oggi alcuni studiosi, parteciperanno ad un incontro pubblico gratuito dal titolo: "Storie, miti, leggende e misteri di Roma e provincia". La conferenza, che inizia alle ore 10 e si conclude alle 13,30 con il ricercatore Gennaro Francione, la sociologa Laura Scafati, e gli esperti della materia Gianluca Flabiano, Benedetto Zapicchi e Vitaliano e Alessandro Marcon, che parleranno dei siti Ipogei nell'area romana, ripercorrendo le tracce degli etruschi, il culto persiano di Mitra, gli itinerari magico-esoterici, le leggende di Roma e Provincia con e senza i suoi fantasmi.
VALENTINO CASTALDO
http://www.lastampa.it/search/AlbiCerca/risultato.asp?IDarticolo=721304&testo=
]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]]
INCONTRI MYSTERIA
Per il ciclo "Le conferenze ai confini della realtà" incontro
su "Storie, miti, leggende e misteri di Roma e provincia". Tra
gli argomenti affrontati: "La civiltà Ipogea", "Sulle
tracce degli Etruschi", "Roma, la porta ermetica",
"Roma e i suoi fantasmi". Tra i relatori, Gennaro Francione,
Laura Scalfati e Vitaliano Bilotta.
The Village Parco de' Medici, viale Parco de' Medici 141, alle 10.
Infoline: 06.90623703.
http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=CRONACA_DI_ROMA&doc=CARNET
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