Marco Macrì
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 Marco Macrì è nato a Roma il 04-07-1956 dove risiede, felicemente sposato e padre di un bambino, e dove si è laureato in Medicina e Chirurgia ( nel 1981 ) specializzandosi in Ginecologia ed Ostetricia  (nel 1986 ). Attualmente lavora come Dirigente di I° livello presso l'Ospedale "Vannini" di Roma presso il quale ha, anche,  insegnato per alcuni anni nella scuola per infermieri professionali.
 Durante la sua carriera si è interessato alla medicina orientale ed ha appreso tutte le tecniche dell'Ipnosi Clinica.
 Nel corso degli anni ha svolto attività di volontariato presso la Croce Rossa Italiana presso la quale ha insegnato al  pubblico le tecniche di Primo Soccorso.
 Dal punto di vista letterario ha scritto 19 libri di carattere sanitario ed ha pubblicato 27 lavori inerenti alla sua specializzazione.
 Da molti anni è un profondo studioso di Esoterismo e con l'opera "MANUALE DI ESOTERISMO" (edizioni CRISALIDE, 1998: www.crisalide.com) vuole portare le sue conoscenze, sfidando il disinteresse degli scettici, alla portata di tutti in modo da facilitare lo studio di tale, non facile, disciplina.
      Ultimo libro edito: Conosci te stesso(sempre edizioni CRISALIDE )

                                             

 

 

 

VIAGGIO AL CENTRO DELL’ESISTENZA

 

Intervista dell’editore Costanzo D’Agostino all’esoterista Marco Macrì

 

 

 

D: Nel 1981 lo scienziato John C.Lilly, attraverso esperimenti innovativi sul cervello umano, giunse alla conclusione che l’uomo non coincide con il proprio cervello e neppure con il proprio corpo in quanto dentro di lui sarebbe presente un’essenza spirituale distinta dal supporto corporeo; alla medesima conclusione qualche anno prima era pervenuto Siegel. Questa conclusione, non troppo popolare presso gli ambienti scientifici, era già stata fatta propria da Pearce (1973-74) e da Moody (1976).

E’ questa l’essenza spirituale di fondo di cui parli in questo tuo ultimo libro “Manuale di autocoscienza”?

 

R: All’interno del nostro Essere è presente una Scintilla Divina che comunemente è definita Spirito. Lo Spirito, quando giunge il momento di incarnarsi in una nuova vita, si immerge nella materia e si avvolge in sette involucri che dal più esterno al più interno sono:

 

         il corpo fisico

         il corpo eterico o doppio eterico

         il corpo astrale  o corpo del desiderio

         il corpo mentale inferiore

         il corpo mentale superiore o manas

il corpo buddhico

         il corpo animico o anima.

 

A livello scientifico il corpo eterico ed il corpo astrale, insieme, vengono definiti come il corpo magnetico dell’uomo. A tal proposito ricordiamo che tutte le nostre cellule sono polarizzate (hanno un polo positivo ed uno negativo) e la conseguenza di ciò è un campo magnetico misurabile con le comuni apparecchiature scientifiche.

 

D: John C.Lilly traeva però le proprie conclusioni da esperienze di stati di coscienza alterati, ottenuti permanendo in una vasca d’isolamento buia,  isolata acusticamente, in cui aveva immesso un liquido a concentrazione ultrasalina, talvolta anche utilizzando l’L.S.D. L’essenza  spirituale di cui parla nel suo libro ”The center of the ciclone” potrebbe derivare dalle forti visioni allucinatorie provate durante i suoi esperimenti. La Scintilla Divina che si immerge nella materia e si avvolge dei sette involucri che descrivi, su quali criteri verificabili si sorregge?

 

R: Non esistono criteri verificabili per vedere e misurare tutti gli involucri corporei. Con i nostri sensi comuni, possiamo vedere il corpo fisico ed intravedere quello eterico. Quando andiamo a parlare di corpo del Desiderio, od Astrale, dobbiamo utilizzare macchinari particolari  od avere il dono della chiaroveggenza. Gli altri corpi non sono accessibili all’uomo con uno sviluppo spirituale medio. In tal caso dobbiamo fidarci di quanto riportato dalla letteratura mondiale  sull’argomento. Del resto, riguardo al mondo che ci circonda ancora oggi non riusciamo a provare quanto espresso dalle teorie matematiche. Le religioni ci parlano di Dio, anche in tal caso dobbiamo fidarci di quanto riportato dai profeti. Forse un domani molto vicino ciò che oggi è celato ai nostri sensi sarà palese per i nostri nipoti.

 

D: Infatti... Se cerchiamo di capire cos’è il nostro “spirito”, non riusciamo a dargli forma, né sostanza: tuttavia, innumerevoli manifestazioni fisiche provocate dalla sua presenza, sono inconfutabili. Il filosofo Henry Bergson, nella sua nota opera “Evoluzione creatrice” ci dice che la materia si risolve in una manifestazione dello spirito. Sri Aurobindo, nelle sue opere, esprime l’identica convinzione che mi sembra emergere anche dal tuo libro. Ti chiedo: che posto resta allora alla ragione, nella ricerca della verità e della crescita spirituale dell’uomo e quali problemi si presentano al ricercatore?

 

R: Il cervello razionale dell’uomo proprio perché è definito non può spiegare, raffigurare o comprendere ciò che è infinito. Il corpo fisico dell’uomo è costituito da materia, lo Spirito è pura energia. Tuttavia, in fisica materia ed energia sono accomunati dalla formula E = mC2 ; tale formula spiega che in realtà le due entità dell’equazione sono la stessa cosa, soltanto a differenti gradi di vibrazione. Materia e Spirito, di conseguenza, sono la medesima cosa ma a differenti gradi di addensamento. Il cervello dell’uomo è formato da due parti, emisfero destro ed emisfero sinistro, con differenti gradi di impiego; l’emisfero sinistro è sede della mente concreta, quella che ci permette di relazionare con il mondo fisico, l’emisfero destro, sede della mente superiore, ci permette di entrare in contatto con i nostri veicoli superiori. Tuttavia, facendo uso della sola ragione non si può sperare di ascendere ai piani superiori dell’essere umano: soltanto con il cuore, unito alla ragione, si accede ad essi.

 

D: Ciò coincide con uno dei più grandi insegnamenti del Buddha trasmessici, nei suoi scritti, dalla teosofa Helena Petrovna Blavatsky. Accedere però ai piani superiori dell’essere umano richiede una modalità di coscienza che l’uomo comune non ha e che, sola, permette di porsi in relazione con la realtà noumenica e di raggiungere quell’energia cosmica che è anche conoscenza pura.

Inoltre, secondo il logico Kurt Godel arrivare a ciò non è possibile in quanto nessun sistema cognitivo può conoscersi esaustivamente né convalidarsi completamente a partire dai propri strumenti di conoscenza. Qualcosa di simile ci viene detto anche da Immanuel Kant nei ”Prolegomeni a ogni futura metafisica” .

Come facciamo ad uscire da questo labirinto?

 

R: La strada per arrivare alla “Luce” ed uscire dal labirinto della materia si raggiunge applicandosi in tre attività fondamentali:

        

lo studio delle scienze esoteriche,

        

il servizio verso gli altri (elevare dall’ignoranza la popolazione comune),

 

la meditazione 24 ore su 24, essendo sempre distaccati dalla materialità ed analizzando come spettatori tutto ciò che ci succede e ci circonda (“essere in questo mondo ma non di questo mondo”).

 

Seguendo questi suggerimenti, prima o poi (talvolta non basta una vita),  si accede alla coscienza superiore.

 

D: Esploreremo più avanti i notevoli significati di questa tua risposta. Adesso un breve accenno all’immortalità.

Secondo il fisico Jean Charon l’uomo è immortale, in quanto lo Spirito, inteso come autocoscienza, sarebbe strettamente legato agli elettroni che compongono la parte materiale. A suo parere queste particelle possiedono, oltre le loro ben note proprietà fisiche, anche dei caratteri “psichici” essendo capaci di riflettere e di acquisire come bagaglio proprio le esperienze vissute. Gli elettroni sarebbero le fondamentali entità “pensanti” che costituiscono cosi la base degli “Io” individuali: è una conferma a quanto sostieni nel tuo libro?

 

R: Lo Spirito è pura energia; il corpo mentale, che si divide in superiore ed inferiore, è rispetto ad esso una forma energetica con minor potere vibratorio e, dunque, più pesante. Tali tipi di energia, fanno funzionare la controparte fisica. Il pensiero, sotto lo stimolo dello Spirito, plasma la materia secondo le esigenze della parte superiore. Ogni volta che pensiamo emettiamo energia e, tale energia, si imprime nell’etere che ci circonda lasciando una registrazione di tutto ciò che accade nel mondo fisico. Gli elettroni di cui parli, in realtà, sono pacchetti di energia che seguono gli input del corpo mentale; pertanto non approvo totalmente ciò che Jean Charon afferma riguardo agli “Io” individuali.

 

D: Chiaro. Parliamo ora di Jung. Agli inizi della sua carriera Carl Gustav Jung si convinse che i sogni, i disegni, le fantasie e le allucinazioni dei suoi pazienti contenevano spesso simboli ed idee che non si potevano interamente spiegare come prodotti della loro storia personale. Al contrario, quei simboli somigliavano maggiormente alle immagini e ai temi delle grandi mitologie e religioni del mondo. Presto pervenne alla conclusione che miti, sogni, allucinazioni e visioni religiose scaturiscono tutte dalla stessa sorgente, un inconscio collettivo comune a tutti gli esseri umani. Nascevano gli “archetipi”. La psicanalisi di Jung è soggetta alle stesse leggi di cui hai detto prima?

 

R: L’inconscio collettivo lo possiamo sempre ricondurre alla fissazione nell’etere delle forme pensiero dell’essere umano. Questa registrazione, definita da alcuni le Cronache dell’Acaska, è iniziata con gli esseri pensanti e plasma continuamente i corpi mentali dell’uomo. Anche i pensieri delle persone che ci circondano influenzano la nostra mente; tale influenza dipende dal potere vibratorio dei nostri veicoli: le vibrazioni di una data frequenza attirano quelle vibrazioni che sono loro affini. Pensieri cupi e negativi che causano una riduzione del potere vibratorio dei nostri veicoli corporei, attirano vibrazioni simili determinando un aumento della propria negatività.

 

D: Ritorniamo ad un tema che precedentemente abbiamo solo sfiorato.

In base alle ultime scoperte scientifiche, per l’uomo moderno il cosmo è una commistione di essenza e non-essenza in eterno mutamento. Quando un sistema tenta di descrivere se stesso, significa che sta indagando sulla propria essenza con i propri stessi strumenti. Ed il risultato è, puntualmente, qualsiasi sistema esso sia, che il sistema arriva a descriversi con teoremi sia veri che falsi, sia non-veri che non-falsi. O, in altri termini, sia in termini di essere che di non essere, mai disgiunti e contemporaneamente presenti. Chi non è un mistico, per cui ha accesso a dimensioni e realtà superiori, è condannato a convivere con tali paradossi?

 

R: Il  bruco che vive nella mela difficilmente ha cognizione della forma della stessa. Così l’uomo difficilmente può, con mezzi finiti, avere cognizione dell’infinito. Anni addietro con  parametri adatti alla popolazione bianca si  tentò, in America, di definire il quoziente di intelligenza della popolazione di colore arrivando alla conclusione, a torto, che essa era meno intelligente di quella bianca. A tal proposito ti racconto una storiella su Galileo Galilei. Si dice che lo studioso, studiando i salti di una pulce, annotò che la pulce con tutte le zampe aveva saltato alcuni centimetri. Via via, man mano che asportava le zampe questa distanza si riduceva. In ultimo, dopo aver asportato tutte le zampe della pulce e notando che essa non saltava, arrivò alla conclusione che la pulce era diventata sorda. A parte le storielle, bisogna essere molto cauti quando si tenta di rappresentare  l’infinito con mezzi fisici.

 

D: Bene, andiamo avanti. Nel 1982 i fisici Alan Aspect,Jean Dalibard e Gèrard Roger dell’Istituto di Ottica presso l’università di Parigi dimostrarono che le particelle subatomiche comunicano tra di loro in modo non-locale, violando la legge di Einstein sulla velocità della luce e concludendo che l’aspetto non-locale della fisica quantistica è una proprietà generale della natura. Siamo davanti ad una nuova rivoluzione copernicana che rinnoverà la vecchia concezione del modello dell’universo?

 

R: Fino ad oggi è stato teorizzato che la velocità della luce sia insuperabile per un corpo fisico e, questo, è vero: i viaggi nello spazio soffrono di simile limitazione.  Tuttavia, se prendiamo per vero che esistono varie dimensioni spaziali tutto il ragionamento fin qui esposto risulta fallace. Normalmente, conosciamo la mono-dimensione, la bi-dimensione e la tri-dimensione. Oltre a questo si ipotizza che la quarta dimensione sia il rapporto spazio-temporale e che la quinta dimensione sia rappresentata dalle forme pensiero. Probabilmente i viaggi nello spazio avverranno non nella terza dimensione ma, bensì, nella quinta dimensione. tutto ciò può sembrare assurdo ma, in futuro, questo non lo sarà più; andremo a miliardi di chilometri in un solo istante e senza navicelle spaziali.

 

D: Carl Gustav Jung ci ha, tra l’altro, fornito il concetto di sincronicità spiegando come queste siano coincidenze talmente insolite e significative da essere difficilmente attribuibili al solo caso e legate ai processi psicologici degli esseri umani che li sperimentano. Non riuscendo a concepire come un avvenimento nel profondo della psiche potesse causare degli eventi nel mondo materiale, manifestò l’intuizione che vi doveva essere implicato qualche nuovo principio, unificante, acausale fino allora sconosciuto alla scienza. Attualmente, dopo gli ultimi esperimenti sulla non-località delle particelle subatomiche alcuni scienziati stanno riconsiderando l’intuizione di Jung. Si prevede una schiacciante vittoria delle teorie olistiche nella moderna psicanalisi che porterà nuovo vigore nello studio dello Spirito?

 

R: Non posso che rispondere positivamente alla tua domanda. In un prossimo futuro l’elemento aggregante dell’essere umano, lo Spirito, diverrà una certezza. Nel mio lavoro di medico nell’emergenza (D.E.A.) ho sempre notato la differenza che esiste tra il paziente che sta morendo ed il corpo morto, dello stesso, dopo alcuni istanti. Sono due entità diverse; quello che rimane dopo la morte è solo un corpo inanimato simile ad un burattino di plastica. In quell’attimo lo Spirito si è ritirato dal corpo e, anche se le cellule continuano a funzionare per un piccolo periodo di tempo, non esiste quell’elemento aggregante rappresentato dalla scintilla divina.

 

D: Il mondo della fisica delle particelle somiglia ad un cruciverba: ogni nuova scoperta è una parola del cruciverba; man mano che le scoperte si accumulano, si riempiono dei nuovi incroci e si comincia a vedere uno schema che emerge. Nelle conclusioni della sua opera ”La legge fisica” Richard S. Feynman si domanda: ”quale sarà il futuro della scienza?”

Ti rivolgo una domanda simile: ”Riuscirà la scienza sperimentale, nel tempo, a completare il cruciverba?”.

 

R: Ti rispondo con la stessa risposta che ti ho già dato per una precedente domanda: il finito non può spiegare l’infinito.  La scienza può darci delle armi in più per continuare a comprendere ma, se vogliamo andare oltre, dobbiamo affidarci al nostro intuito ed al nostro cuore.

 

D: Ciò che rende l’insieme di atomi e molecole un organismo vivente è il suo patrimonio di informazione. Ognuno di noi è programmato in seguito alla fecondazione di un ovulo femminile da parte di uno spermatozoo maschile: l’informazione che consente la produzione di un essere umano nella sua complessità  è codificata nel DNA dell’ovocita fecondato ( in tutto sei picogrammi di materia, sei millemiliardesimi di grammo). Questa è la base materiale dell’informazione necessaria a produrre un individuo, le sue caratteristiche e la sua biologia futura. Ma ogni essere vivente, uomo compreso, non è nei materiali che utilizza per formarsi, crescere e riprodursi, bensì nei processi ordinati che rendono possibile l’utilizzo di questi materiali. Se la vita, però, non è altro che un processo ordinato, viene conseguente la domanda:

 ”Qual ‘è l’obiettivo di questo processo?”

 

R: Una Scintilla Divina (uno Spirito), nel momento in cui è venuto il momento della sua incarnazione sceglie un ovulo fecondato che abbia le caratteristiche necessarie per consentire di svolgere al meglio il compito durante l’incarnazione. In tale scelta lo Spirito, aiutato dai suoi Spiriti guida, prende in considerazione anche  altri fattori quali i futuri genitori, l’ambiente del prossimo sviluppo, i legami karmici (trascorsi nelle vite precedenti) con chi lo affiancherà nella presente vita in evoluzione, il compito che si prefissa di svolgere. Pertanto, ogni vita è scelta personalmente dallo Spirito ed è inutile imprecare contro la cattiva sorte; se non si capisce il compito che deve essere eseguito, la successiva vita ripresenterà le stesse caratteristiche della precedente. Non si scappa dal Karma (riguarda le vite trascorse) e nemmeno dal Dharma (riguarda la vita in svolgimento).

 

D: Sidney Brenner,uno dei padri della biologia  molecolare, dice che il segreto della vita, di tutta la vita, dai batteri unicellulari agli esseri umani,  è racchiuso in quel filamento biancastro contenuto nei cromosomi, nei nuclei di ogni forma vivente, che su uno scheletro di zuccheri e fosfati alterna quattro basi: timina, citosina, adenina, e guanina. Questo è l’alfabeto biologico. Puoi  sviluppare meglio, per i lettori, il pensiero di Brenner?

 

R: Egli parla del codice genetico, patrimonio di ogni individuo. Il codice genetico di ogni essere vivente si ricava al 50% dai cromosomi della mamma ed al 50% dai cromosomi del padre, uniti in seguito alla fecondazione. Sui cromosomi esistono due coppie di basi azotate (adenina e timina, guanina e citosina) che  unite tre a tre servono da stampo per produrre qualsiasi proteina del corpo umano. Tutto ciò che viene costruito nel nostro corpo è scritto nel codice genetico. Comunque, questo esula dal nostro discorso.

 

D: Arrivo alla domanda per cui ti ho chiesto il precedente approfondimento. Se il codice genetico è munito di un proprio programma e quindi di una propria memoria, in che rapporto si troverà con la Scintilla Divina, anch’essa dotata di un proprio programma e di capacità di memoria, al momento dell’incontro nell’ovulo fecondato?

 

R: La Scintilla divina determina, agendo sulle triplette, la produzione di quelle proteine che entrano in sintesi con la costituzione del corpo fisico ad Ella ottimale. Normalmente, il codice genetico non ha tutte le basi azotate attive contemporaneamente ma le utilizza a secondo delle necessità del momento; in questo è guidato dallo Spirito.

 

D: Per il premio Nobel Francis Crick, uno dei due scopritori, insieme a Watson, della struttura tridimensionale del DNA, la vita deve essersi generata altrove, in qualche lontano sistema planetario, ed in quella regione aver raggiunto livelli altissimi, molto più elevati di quelli attuali dell’umanità. Giunta alla vigilia della propria estinzione biologica, la “razza sapiente” in cui era culminata quella forma di vita avrebbe deciso di far sopravvivere i propri geni in qualche sistema planetario “giovane” dove avessero la possibilità di ricominciare daccapo. Anche Hoyle e Wickramasinghe sostengono che la materia vivente è giunta sulla Terra dalla spazio, da dove si è lentamente formata nelle nubi di materia interstellare che popolano le galassie, ove in effetti sono state trovate (e tra i primi ad identificarle è stato proprio Hoyle) tracce rilevanti di molecole organiche. Per te, sono ipotesi fondate?

 

R: Certamente. Sarebbe sciocco pensare che in tutto l’Universo la razza umana sia l’unica esistente. La vita sulla Terra proviene da altri pianeti ed ogni pianeta ha una fase ciclica di sviluppo distinta in sette fasi; al termine del ciclo la vita lascia il pianeta in estinzione e si trasferisce in un altro pianeta giovane per permettere  lo sviluppo degli Spiriti più giovani.

 

D: Il filosofo George  Berkeley afferma: “Esse est percipi” ovvero “esistere è essere percepito”. Egli intende con ciò che l’esistenza di una qualsiasi entità in natura può essere ridotta ad atti di consapevolezza, idee, senza la necessità per la materia di esistere oggettivamente. Ne “Il codice Cosmico” il fisico Pagels dice: “La vecchia idea che il mondo esista effettivamente in uno stato definito non è più sostenibile. La teoria quantistica svela un messaggio interamente nuovo: la realtà è in parte creata dall’osservatore. In un altro punto del libro continua: “… La situazione si presenta paradossale al nostro intuito, perché stiamo cercando di applicare un’idea dell’oggettività che sta solo nelle nostre teste, una fantasia”. L’Universo si sta svelando come un unico infinito pensiero o coscienza a cui l’essere umano partecipa in infima parte?

 

R: Il Grande Architetto dell’Universo nel momento che decide di creare l’Universo manifesto emette la forma pensiero che dà inizio alla creazione del tutto, nell’eterno presente. L’essere umano è infinitesima parte del tutto ma ha all’interno la scintilla divina che lo unisce al Creatore.

 

D: L’eminente scienziato Jules Henry Poincarè ci propone questo enigma: “Supponiamo che la scorsa notte, mentre tutti dormivamo, tutto l’Universo abbia raddoppiato le proprie dimensioni. Vi sarebbe un qualche modo di accorgersi di ciò che è successo? C’è una risposta a tale domanda?

 

R: Con i mezzi fisici e le strumentazioni che abbiamo, attualmente, a disposizione, forse, tra decine di anni potremmo rilevare questa evoluzione dell’Universo. Se fossimo persone spiritualmente evolute “sentiremmo” ciò in un attimo.

 

D: Spiega il fisico Bolzmann che la lancetta del tempo, che procede dal passato al futuro, vale soltanto in mondi o sistemi individuali ed unicamente rispetto ad un presente determinato in essi. Per l’Universo intero è, dunque, impossibile distinguere le due direzioni del tempo così come nello spazio non vi è sopra o sotto. Il mondo della fisica moderna sta ripiegando verso la conoscenza insita nelle filosofie orientali?

 

R: Quello che ieri era religione o dogma domani sarà la fisica del futuro. Il tempo (quarta dimensione) è legato alla gravità; nello spazio esso non ha più valore.

 

D: Il fisico matematico Roger Penrose ha pubblicato in passato un libro dal titolo “La nuova mente dell’imperatore” in cui, tra l’altro, scrive: “…la nostra attuale mancanza di comprensione delle leggi della fisica ci impedisce di comprendere il concetto di <mente> in termini fisici o logici”. Se non conosciamo, ancora, la struttura ed il funzionamento della nostra mente, come facciamo ad arrivare alla conoscenza cui è collegata la crescita Spirituale?

 

R: La conoscenza del nostro cervello è limitata. Probabilmente riusciamo a comprenderne soltanto il 10%. Esso, diviso in due emisferi, ha enorme potenzialità e quello che oggi ci sembra metafisico in futuro diventerà scienza. Purtroppo, i materialisti negano ciò che non vedono e gettano una cortina di scetticismo che ritarda tale processo. Anche Galileo era deriso quando promulgava le sue teorie. Il cretino sarà sempre presente nella razza umana ma, nonostante questi, riusciamo comunque ad andare avanti.

 

D: Nella filosofia di Plotino, lo Spirito rappresenta  il principio da cui procede l’anima e quest’ultima è a sua volta la sorgente del corpo. A metà tra corpo  e Spirito, l’anima, ovvero l’intelletto pensante, è un’immagine che appartiene al Principio ma che è volta al mondo esterno: per cui essa ha un aspetto individuale ed uno universale.

Plotino è tuttora attuale?

 

R: L’uomo come ti ho già detto ha 7 corpi a differente grado di densità. I quattro corpi più densi costituiscono il quaternario inferiore o corpo della personalità e sono (andando dal più denso al meno denso):

 

         il corpo fisico

         il corpo eterico o doppio eterico

         il corpo astrale o del desiderio

         il corpo mentale inferiore;

 

i tre corpi meno densi sono detti ternario superiore o corpo causale e sono:

 

         il corpo mentale superiore o manas

         il corpo buddhico

         il copro animico o anima.

 

Tutti questi sette involucri rivestono lo Spirito. L’anima si forma con le successive incarnazioni e costituisce il corpo esperenziale dello Spirito ogni volta che interferisce con il mondo materiale. Alla luce di questi fatti possiamo dire che Plotino è attuale.

 

D: Nella filosofia occidentale di Parmenide, Platone, Plotino, ecc. ed in quella orientale di Gaudapada, Samkara così come nella visione del Cristianesimo, dell’Induismo e del Buddismo, o nelle vie del Vedanta, del Taoismo e dello Zen, la natura umana è sempre apparsa collegata a quella divina ed in diverse forme riproponenti quest’ultima. Nella società occidentale odierna esiste il rapporto con un solo dio: il denaro .E’ un dio che spadroneggia incontrastato ed impone ovunque le proprie leggi: quale nuova filosofia possiamo contrapporre a questa scellerata dittatura?

 

R: Dopo la morte i soldi non te li puoi portare appresso: questa è la risposta. L’effimero ed il materiale scompaiono nel nulla al cessare dell’esistenza; alla fine della vita quello che resta è soltanto lo Spirito.

 

D: Secondo la scienza moderna le costanti naturali fissate all’epoca del Big Bang, come la carica dell’elettrone o la velocità della luce, sembrano straordinariamente calibrate per favorire la nascita dell’attuale Universo: anche variazioni minime non ne avrebbero permesso l’esistenza. C’è un essere soprannaturale che determina ogni cosa attraverso la sua infinita intelligenza?

 

R: “.. Al principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio”(Giovanni 1,1). Il Grande Architetto dell’Universo crea gli Universi materiali dal Caos e nel Caos li riassorbe. E’ Lui il principio e la fine di tutto, l’a e l’w.

 

D: Con l’espansione delle conoscenze umane, sono sempre di più le persone, e tra queste molti illustri scienziati, che dubitano dell’esistenza di una divinità e che abbandonano l’idea che un Dio abbia creato il mondo. E’ parte dalla scienza che travisa alcuni fatti o sono alcuni fatti a far travisare parte della scienza?

 

R: La scienza, talvolta, pretende di misurare ogni cosa per renderla accettabile. Quando si scontra con il metafisico, non potendolo misurare, dice che non esiste. Anche al tempo di Galileo si affermava che era il Sole che girava intorno alla Terra; come vedi la storia si ripete. Gli ottusi sono sempre presenti nel tempo.  Con la scienza il mondo non sarebbe andato avanti se non ci fossero stati coloro che, con la loro caparbietà ed il loro intuito, non si fossero spinti in avanti rispetto al resto degli scienziati.

 

 

D: Il filosofo Martin Heidegger giunse a convincersi che il cosmo doveva essere una sola entità vivente, perché altrimenti i movimenti dell’universo non sarebbero ordinati. I fisici moderni ci dicono che gli eventi quantistici non sono determinati in modo assoluto da cause precedenti.

Su quale piano agisce, allora, questo Grande Architetto dell’Universo?

 

R: Egli agisce al di fuori di tutti i piani: è al di fuori del mondo manifesto.

 

D: Per alcuni scienziati nemmeno Dio può violare le leggi della logica: Dio non può far sì che due sia uguale a tre, o che un cerchio sia quadrato. Dire che Dio può far tutto, per essi non è sufficiente. Bisogna aggiungere: “Tutto ciò che sia logicamente coerente”.

Le possibilità di Dio non sono dunque illimitate?

 

R: Con il termine di Dio identifichi il Dio planetario od il Grande Architetto dell’Universo? Le possibilità del Grande Architetto dell’Universo sono infinite per un mondo finito. Per il Dio Planetario esistono delle limitazioni in quanto ha il suo sviluppo nel mondo manifesto. Comunque, può la logica spiegare l’illogico? Gli scienziati dicevano, anche, che la terra era piatta e tante altre baggianate quali: “solo gli uccelli possono volare” e “soltanto i pesci possono stare sott’acqua”. Ricorda, sempre, che la mamma del cretino non è mai sterile.

 

D: La vita umana è da ritenersi “cosa” divina? Il Grande Architetto dell’Universo, di cui parli, ha manipolato della materia inanimata, contraddicendo le leggi della fisica e della chimica, per creare miracolosamente il primo essere vivente? E poi, migliaia o milioni di anni fa, ha manipolato ulteriormente la struttura genetica di qualche essere scimmiesco per creare l’uomo? Oppure la vita è il risultato di processi fisico-chimici perfettamente naturali, per quanto complessi, e l’uomo e il prodotto finale di uno sviluppo evolutivo lungo e tortuoso?

 

R: L’uomo deriva dalla mutazione del codice genetico di esseri primordiali, avvenuto milioni e milioni di anni addietro, grazie all’intervento di esseri evoluti giunti da altri pianeti;  noi, in futuro, faremo la stessa cosa su altri mondi.

 

D: Dice il grande filosofo Immanuel Kant: “Si supponga che il mondo non abbia avuto alcun inizio nel tempo: in tal caso, sino ad un qualsiasi istante dato è passata un’eternità e quindi è trascorsa nel mondo una serie infinita di stati susseguentisi delle cose. Peraltro, l’infinità di una serie consiste proprio nel fatto che quest’ultima non può mai essere completata mediante una sintesi successiva. Dunque, è impossibile un’infinita serie del mondo, già trascorsa, e quindi, un inizio del mondo è una condizione necessaria della sua esistenza”.

A questo punto a chi chiede: “Chi ha dato inizio al mondo?” il teologo risponde: “Dio”. Se gli viene richiesto: “E cosa spiega Dio?” Il teologo ribatte: “ Dio è essere necessario, che non abbisogna di spiegazione; Dio contiene in se stesso la spiegazione della propria esistenza”. Per alcuni scienziati questo ragionamento non basta per spiegare Dio in quanto lo si potrebbe utilizzare anche per spiegare l’universo. Basta dire: “L’Universo è necessario, e contiene in se stesso la giustificazione della propria esistenza”.

Come spieghi tu l’esistenza di questo Grande Architetto dell’Universo?

 

R: Non la posso spiegare, io, essere materiale; la posso sentire con il cuore ma, questo, lo scienziato non lo accetta.

 

D: Se Dio conosce il futuro, ha senso parlare di disegni divini, e della nostra partecipazione ad essi?

 

R: La nostra Scintilla Divina, lo Spirito, scende nella manifestazione per acquisire determinate caratteristiche che, alla fine del cammino, lo rendono un Dio creatore e lo fanno, alla fine della manifestazione,  ricongiungere al Grande Architetto dell’Universo. Tutto questo ha un senso.

 

D: Se Dio ha un piano riguardo l’universo, piano che si realizza in quanto manifestazione della Sua volontà, perché non si è limitato a creare un universo perfettamente determinato in cui i fini che Egli si propone siano automaticamente raggiunti?

E se l’universo non è determinato, ciò non significa forse che il potere della divinità è limitato al fatto che essa non può prevedere o decidere quale sarà l’esito delle Sue decisioni?

 

R: Nella mente omnipresente del Grande Architetto non esiste passato o futuro ma esiste l’eterno presente; tutto è previsto anche se, ogni essere, è sottoposto al libero arbitrio.

 

D: Il teologo Ernan McMullin scrive che “una religione che non sappia trovare una collocazione per eventuali persone non terrestri nel quadro dei rapporti tra Dio e l’Universo, rischia di incontrare sempre meno consensi nei tempi a venire”.

Gli extraterresti sono sempre più vicini?

 

R: Ci sono sempre stati e ci saranno fino alla fine dei tempi. Anche noi siamo per loro extraterrestri.

Comunque, le religioni con i loro dogmi vanno bene fino ad un determinato livello evolutivo dell’uomo; oltre tale traguardo devono subentrare altri fattori.

 

D: Una volta Sir James Jeans disse: “Dio è un matematico”. Molti scienziati condividono questo punto di vista. Ma perché Dio avrebbe stabilito di realizzare i Suoi disegni attribuendo loro una forma matematica?

 

R: L’Universo si regge secondo rapporti matematici (hai mai sentito parlare della musica delle sfere?). Se sapessi il perché di questo sarei un Dio.

 

D: Nel suo libro “Dal big bang ai buchi neri” il matematico e cosmologo inglese Stephen Hawking predice l’avvento di una teoria unificata che ci consentirà di decifrare <<la mente di Dio>>.

Cominceremo presto a giocare a carte scoperte col Grande Architetto dell’Universo?

 

R: E’ un’illusione. Il verme non può comprendere la mela in cui soggiorna.

 

D: Il vuoto quantistico è il regno della virtualità, un luogo fatato dove tutto è possibile, dove energia, materia, forze, campi possono apparire, concretizzarsi, dilatarsi, interagire, sparire. Un luogo dove, sia pure per piccolissime frazioni di secondo, la legge della conservazione dell’energia non viene rispettata, e la materia appare dal niente. Un vuoto fluttuante, dove si addensano potenzialità infinite. Da queste fluttuazioni sbucano a coppie elettroni e positroni, e si annientano a vicenda restituendo l’energia presa il prestito per venire in essere. E’ qui la centrale operativa del Grande Architetto dell’Universo?

 

R: Ripeto, il Grande Architetto dell’Universo è al di fuori del mondo manifesto.

 

D: La fisica moderna dice che è il processo di osservazione ad estrarre dalla virtualità le particelle subatomiche e a renderle reali, fondandone l’esistenza. Significa cha la coscienza dell’uomo crea le basi per l’esistenza della materia. Ma l’universo che conosciamo esisteva ancor prima del venire in essere dell’uomo. Quale coscienza ne determinava l’evoluzione, prima?

 

R: Il Grande Architetto dell’Universo.

 

D: A proposito della Creazione, leggo nel tuo libro: “Al principio era il caos fino a che la volontà creatrice del Grande Architetto dell’Universo emise il suono creatore (la Parola) e nella materia inerte e caotica comparve un punto ordinato ed organizzato…”.

Creazione dell’Universo può voler dire che la materia si è improvvisamente organizzata da una forma primordiale caotica e amorfa fino a raggiungere quell’attività multiforme che oggi siamo in grado di osservare. Ma può anche voler dire che la materia è comparsa improvvisamente in un vuoto inarticolato; o che l’intero universo fisico, spazio e tempo compresi, sia comparso dal nulla. Dato che tuttora la scienza moderna non ha trovato risposta a tale quesito, sulla base di quale teoria esprimi il tuo concetto?

 

R: Nell’Universo nulla si crea e nulla si distrugge. Dal caos abbiamo la manifestazione e nel caos essa ritorna al termine del suo ciclo.

 

D: Una volta Einstein dichiarò che la questione che lo interessava di più era se Dio, essendo il mondo com’è, fosse stato libero di scegliere. E’ una questione che da tempo sta tormentando scienziati, filosofi e teologi. Il mondo deve essere così com’è o avrebbe potuto essere diverso?

Hai una risposta per questa domanda?

 

R: Se la avessi sarei Il Dio Creatore.

 

D: Nel 1953 Stanley Miller e Harold Urey, dell’università di Chicago, simularono le ipotetiche condizioni della terra primordiale: un’atmosfera fatta per lo più di metano, ammoniaca ed idrogeno, una pozza d’acqua, fulmini (simulati con scariche elettriche). Dopo qualche giorno gli sperimentatori videro che la “pozza” d’acqua, divenuta di colore rosso, conteneva molte sostanze chimiche d’importanza fondamentale per la vita quale noi le conosciamo, tra cui alcuni amminoacidi.

E’ un risultato incoraggiante che porterà alla costruzione di forme di vita in laboratorio, a partire dalla materia inanimata? 

 

R: La formazione della vita potrà essere riprodotta in laboratorio anche se ognuno di noi, una volta raggiunto lo stadio di un Dio planetario, non avrà bisogno in futuro di laboratori; egli sarà, in piccolo, un Dio in grado di plasmare la materia.

 

D: Parliamo di esoterismo. Tra i filosofi greci l’esoterismo  era collegato ad un insegnamento che superava il livello della filosofia stessa e dell’esposizione razionale,  per arrivare a una più profonda verità, capace di dare all’allievo una conoscenza fuori dall’ordinario. Ha ancora senso, oggi,  parlare di esoterismo, mentre la fisica moderna e la biologia stanno sconvolgendo il concetto stesso di conoscenza e la verità sottostante ad ogni cosa dell’universo si manifesta assurda e contraddittoria?

 

R:          L’esoterismo è lo studio dell’occulto: lo studio di tutto ciò che è celato alla “vista” comune, lo studio delle forze  che governano la manifestazione. Tale disciplina tratta di religione, teosofia, teologia, e tutto ciò che é in relazione con la creazione e con Dio. Come vedi è sempre attuale e lo sarà fino a quando l’uomo non conoscerà le proprie origini divine.

 

D: “I Ching” è uno dei libri più importanti dell’intera letteratura mondiale, che alcuni ritengono far risalire al XII secolo a.C. E’ un libro di divinazione, ma anche di saggezza: non per niente ad esso si ispirano uomini come Confucio e Lao-tse. “I Ching” è il libro del mutamento e delle sue leggi universali, in cui è spiegato che finchè il futuro dell’uomo viene interpretato come una tendenza, come in movimento, l’azione dell’uomo può ancora avere una parte preponderante nella sua determinazione concreta.

“I Ching”, che anticiperebbero di oltre 14.000 anni la conclusioni dell’odierna fisica quantistica,  può anche essere considerato tra i più importanti testi esoterici mai scritti da esseri umani?

 

R: Lo considero uno tra i più importanti testi esoterici scritti, ma non è il solo. E’ un testo che è molto vicino alla fisica ed alla matematica; è legato ad un calcolo di probabilità, cosa che si attribuisce anche, secondo la fisica moderna, alla posizione dell’elettrone nell’atomo.

 

D: Per la scienza moderna la realtà oscilla tra due estremi: la coerenza (tutti i teoremi formulabili sul modello del sistema devono essere decidibili) e la completezza (tutti gli enunciati formulabili sono teoremi). Godel insisteva sul fatto che un sistema coerente perde in completezza ed un sistema completo perde in coerenza.

La conoscenza esoterica, su quale piano si colloca?

 

R: Su entrambi e su nessuno di essi. E’ una scienza a se stante che abbraccia varie discipline.

 

D: Dice Sri Aurobindo: “Non possiamo guarire niente al di fuori se prima non lo guariamo dentro di noi, perché è la stessa cosa; non possiamo dominare niente all’esterno se prima non lo dominiamo all’interno, perché è la stessa cosa; non è possibile trasformare la materia esteriore se prima non trasformiamo la materia interiore, perché è ancora la stessa cosa”. Mi sembra che il tuo libro esprima bene questi concetti, ma mi chiedo: non ti sembra che per raggiungere questi traguardi bisognerebbe rinunciare alla vita e agli impegni sociali di tutti i giorni?

 

R: Diceva Gesù “… io sono in questo mondo ma non di questo mondo…”;  la medesima cosa deve essere attuata da noi tutti nel cammino verso la consapevolezza. Dobbiamo vivere, completamente, la nostra esistenza terrena e considerare tutto come un compito da svolgere; tuttavia, non dobbiamo farci coinvolgere dalla vita materiale adottando quel distacco che non deve scadere nella insensibilità.

 

D: Per Valentin Weigel (1533 – 1588) uomo di pensiero tedesco, anticipatore di una dottrina che avrebbe in seguito fatto molti proseliti, non è il Gesù dei Vangeli ad avere valore per l’uomo, ma il Cristo che può nascere dentro ogni essere umano, all’interno della sua più profonda natura, e che deve essere considerato guida ed esempio per ascendere dalle più elementari forme di percezione fino ad uno stato di conoscenza ideale.

Si può dire che il pensiero di Valentin Weigel offre una sintesi dell’intera scienza esoterica?

 

R: Seguendo ed applicando alla vita di tutti i giorni l’insegnamento del Maestro Gesù, basato sull’amore, possiamo far scendere dentro di noi, così come è accaduto a Lui, il Cristo Cosmico. In quel momento l’energia del nostro Spirito si diffonde in tutti i nostri veicoli corporei creando l’illuminazione.

 

D: Quando nel 1916 Einstein elaborò la teoria e le equazioni della relatività generale, base della moderna cosmologia scientifica, era convinto che l’Universo non avesse “storia” e fosse eterno ed infinito. Quando Erdwin Hubbes scoprì la prima <<prova>> del Big Bang, lo stesso Einstein ammise di aver preso il più grande abbaglio della sua vita. L’Universo descritto dagli esoteristi non potrebbe anch’esso essere un grande abbaglio?

 

R: No, non credo. Lo stesso Einstein era uno studioso della Teosofia anche se il suo ragionamento era figlio del suo tempo. L’Universo manifesto si espande fino ad un massimo e, poi, si contrarrà fino a scomparire.

 

D: Negli ultimi decenni in fisica un concetto nuovo si è fatto prepotentemente strada: la nozione di instabilità dinamica associata a quella di “caos”. Ilya Prigogine, premio Nobel per la chimica nel 1977, afferma che il “caos” altro non è che un nuovo potenziale ordine che si fa strada per emergere e che attualmente non può essere sottoposto alle nostre leggi umane se non in termini statistici o probabilistici. L’esoterismo è in grado di dare una risposta?

 

R:  Dal caos il Grande Architetto  creò il suo Universo  emettendo il suono creatore. La vibrazione agendo sulla materia caotica crea ordine e manifestazione.

 

D: L’esoterismo viene spesso classificato nelle più svariate forme, ed attribuito a categorie assai diversificate tra loro. Talvolta viene considerato come una metodologia indispensabile per raggiungere conoscenze di tipo particolare, mentre altre volte viene giudicato come attributo di dottrine anch’esse particolari.

Esistono valori di riferimento certi per distinguere l’esoterismo concreto dall’idea che se ne può fare il profano e cioè di immaginarlo come un contenitore di astrazioni?

 

R: Come ti ho già detto, l’esoterismo è lo studio di quanto risulta occulto alla vista comune e, questo, avviene attraverso lo studio dei simboli. I media lo accomunano alle fattucchiere ed agli imbroglioni non conoscendone il significato. Se preferisci chiamarlo filosofia esoterica, occultismo od in altro modo ciò non altera il suo significato.

 

D: Le scienze esoteriche si sono avvalse dell’opera illuminata di grandi maestri. Riferendoci soltanto a coloro che si sono distinti dalla seconda metà dell’Ottocento, possiamo elencare: Helena Petrovna Blavatsky, Rudolf  Steiner, Max Heindel, Renè Guenon, George Ivanovitch Gurdjieff, Piotr. D. Ouspensky, Tommaso Palamidessi, Massimo Scaligero. Ognuno di costoro ha fondato delle scuole di natura esoterica. Date le differenze legate alle varie dottrine, si può affermare che la conoscenza esoterica è più un orientamento piuttosto che una vera e propria scienza?

 

R: E’ una scienza che presenta vari indirizzi al pari delle scienze universitarie. Per tutti la meta è la stessa;quello che muta è il cammino per raggiungerla.

 

D: Goethe scrisse nel suo diario: “Penso di dover fare più attenzione nel distinguere fra giorni buoni e giorni cattivi nel loro succedersi dentro di me. Emozioni, amore, desiderio, gentilezza, creatività, attività, sincerità, gioia, vigore, fatica, resistenza e piacere: tutto sembra andare secondo un programma”. Il cambiamento repentino di stati d’animo o di condizioni fisiche è determinato dalla parte spirituale dell’uomo, dalla sua parte materiale, o da altri fattori esterni condizionanti?

 

R: E’ determinata dalla sua parte Spirituale che si avvale della intermediazione del pensiero e che risponde alle stimolazioni dell’ambiente circostante e del corpo del desiderio dell’uomo.

 

D: Nel “Catechismo Buddista” vi sono le seguenti parole: “La colpa degli altri è facilmente percepita ma quella di se stessi è difficile da percepire; un uomo esamina le colpe del suo vicino come la paglia, ma nasconde la sua colpa, come un truffatore nasconde il dado truccato da un giocatore (The Buddhist Catechism, 1915 pag. 49, di Herry S. Olcott). Quali sono le colpe principali delle scuole esoteriche?

 

R: Molte diventano sette della peggiore specie quando l’arroganza ed il potere si sostituiscono alla coscienza. E’ necessario rifuggire da coloro che pretendono di iniziare gli adepti  dietro l’esborso di danaro.

 

D: Il grande fisico David Bohm, da poco scomparso, ha spinto l’idea di Einstein sulla continuità spazio-tempo in modo sbalorditivo. Egli dice, nel suo libro “Wholeness and the Implicate Order” che tutto l’universo è parte di una continuità. Nonostante l’apparente separatezza della cose al livello “esplicito” tutto è un’estensione indivisa di ogni altra cosa, e alla fine anche gli ordini “implicito” ed “esplicito” si fondano l’uno nell’altro. Il corpo e lo spirito, tutta la materia e tutta l’energia vibrano nel movimento tra posizione implicita e posizione esplicita. Religioni e filosofie orientali ripetono questi concetti da quasi tremila anni. Se “implicito” ed “esplicito” sono la stessa cosa, morire e vivere dovrebbero esserlo altrettanto. Ma morire, per l’essere umano non è come vivere: la morte è un’incognita irrisolvibile, sempre presente, che condiziona ogni istante.

Rifugiarsi nell’esoterismo, risolve questo quesito?

 

R: Lo studio dell’Esoterismo non è un rifugio; studiando chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo e perché, ci permette di vincere tutte le paure compresa quella della morte. Se uno rinasce perché dovrebbe aver paura del trapasso?

 

D: L’attaccamento alle cose, alle persone, anche al proprio padre e alla propria madre, è sempre stato considerato l’ostacolo principale sulla strada dell’esoterismo. Varie filosofie orientali, tra cui il Buddhismo, di questo concetto ne hanno fatto un incrollabile fondamento religioso. La crescita spirituale può avvenire solo se ci si è liberati dall’attaccamento. Però molti parlano di Spirito, ma se li vai a toccare nei loro beni materiali o nel loro prestigio personale, reagiscono in modi forsennati.

“Tra il dire e il fare” c’è di mezzo il mare?

 

R: Quando inizia una esistenza materiale lo Spirito sceglie la famiglia in cui nascere; in tante vite vi saranno tante famiglie, tanti padri e madri, e quelli che oggi sono i nostri genitori un domani poterebbero essere i nostri figli. Con questo non dico di essere distaccati dai nostri congiunti, bisogna amarli ed adoperarsi per la loro crescita Spirituale. Talvolta, siamo molto severi con i nostri congiunti ma in una vita passata potremmo aver avuto lo stesso comportamento nei loro confronti; bisogna tentare, sempre, di comprendere e perdonare le persone che ci circondano.

 

D: Esiste una teoria della pittura, ma lo studio della teoria della pittura non permette di dipingere quadri. Esiste una teoria della musica, ma lo studio della teoria della musica non permette di suonare strumento alcuno.

Lo studio della teoria esoterica, permette di divenire esoteristi?

 

R: Si diventa esoteristi ma non Iniziati se quanto studiato non viene applicato su se stessi con la mente ed il cuore.

 

 

D: La conoscenza esoterica si basa su un risveglio ed un ampliamento della coscienza che porta, in chi ne pratica gli insegnamenti, alla riscoperta dei legami che lo uniscono alle forze cosmiche e alle entità superiori del Cielo e della Natura vivente. Anche le religioni si propongono questo scopo.

La via esoterica è una strada religiosa?

 

R: L’esoterismo è al di sopra delle religioni; un filosofo dei nostri tempi diceva che la religione è l’oppio dei popoli intendendo che non bisogna fermarsi ad esse. Tutte le religioni, che vanno bene fino ad un determinato sviluppo interiore, hanno il difetto che di porsi come intermediarie tra l’uomo ed un fantomatico Dio antropomorfo dimenticando la divinità insita all’essere umano.

 

D: L’esoterismo si propone di migliorare le condizioni di vita dell’umanità attraverso l’esaltazione della forze energetiche interiori. Non ti pare uno scopo quasi irraggiungibile dal momento che l’azione esoterica va compiuta nell’ambito della cultura e della vita diretta nei confronti di esseri umani resi scettici dalle esperienze negative acquisite, specialmente in campo sociale?

 

R: L’esoterismo tenta di spiegare all’uomo la sua vera natura; ognuno, poi, è libero di seguire o non seguire tali insegnamenti. Dipende tutto dal proprio cammino interiore.

 

D: La nuova fisica ha già spazzato via molte idee tradizionali riguardo Dio, l’uomo e la natura dell’universo. L’esoterismo resisterà alle sue future scoperte?

 

R: Quando la scienza acquisirà come vere le teorie esoteriche,  l’esoterismo non avrà più motivo di esistere.

 

D: L’esoterismo è basato sull’assioma che il mondo sensibile non costituisce che una piccola parte della realtà. Compito delle dottrine esoteriche è sempre stato quello di ottenere la conoscenza del mondo soprasensibile. Siamo ancora al punto di partenza?

 

R: Tanto cammino deve essere ancora compiuto; non siamo al punto di partenza ma siamo, purtroppo, ancora non molto lontani da esso.

 

D: Il processo di sviluppo della coscienza è stato definito da K. Wilber come composto, nella sua forma, di quattro momenti progressivi:

1)   A ciascuno stadio di sviluppo, una struttura più alta, più completa e più unificata dell’inferiore, emerge e si differenzia da quest’ultima

2)   La struttura emergente, che ha una fattezza più organizzata, è introdotta nella coscienza ed il soggetto si identifica con esso.

3)   Nella stesso momento il soggetto si disidentifica, ovvero si distacca, dalla sua esclusiva identificazione con la struttura inferiore e cambia la sua identità in accordo con la struttura superiore.

4)   Quando il soggetto si disidentifica, trascende il livello inferiore e può operare su di esso ed elaborare i contenuti della struttura inferiore da un più alto punto di vista.

Il modello di coscienza di Wilber, coincide con quello della conoscenza esoterica?

 

R: Coincide sorprendemente con la dottrina esoterica.

 

D: Nella parte iniziale del tuo libro, scrivi che l’opera dell’esoterista consiste nel far uscire la qualità nascosta dallo stato latente. Mi sembra di capire che l’esoterismo utilizza metodologie simili a quelle usate dalla psicanalisi.

L’esoterista, allora, è anche psicoterapeuta?

 

R: Forse è la psicanalisi che tenta di utilizzare metodiche conosciute dall’esoterismo. Comunque, un buon esoterista è, sicuramente, un ottimo psicoanalista.

 

D: Gregory Bateson non crede che le singole particelle subatomiche siano “menti”; egli crede che il processo mentale sia sempre una successione di interazioni tra parti. Egli pensa che la spiegazione dei fenomeni mentali debba sempre trovarsi nell’organizzazione e nell’interazione di parti multiple. La mente è la struttura che connette tutta la rete delle informazioni?

 

R: La Mente Superiore o Manas coordina tutta l’attività dei veicoli inferiori e coordina, anche, la interconnessione con il mondo circostante..

 

D: L’idea che i fenomeni mentali siano essenzialmente astratti ed organizzati tramite strutture che costituiscono modelli, la cui funzione è rappresentare il mondo, è il nucleo teorico sul quale si è venuto a costituire il “cognitivismo”. In base a tale approccio teorico, avere una mente equivale ad avere un sistema di rappresentazioni, organizzate in modo sistematico, il quale viene applicato di volta in volta alle varie situazioni concrete consentendoci così di risolvere i problemi specifici che l’ambiente ci pone.

Non ti pare che tale idea, non includendo la presenza degli influssi spirituali in continua evoluzione sui processi mentali, evidenzi qualche limite?

 

R: Certamente. Escludere la parte Spirituale significa ghettizzarsi in un ragionamento materialistico dal quale non c’è via di uscita.

 

D: Uno dei principi su cui basa la psicocibernetica è che la mente, essendo il filtro attraverso cui percepiamo la realtà esterna, non distingue questa realtà da una realtà immaginata, supportata dei sufficienti riferimenti. Attraverso la realtà virtuale gli scienziati di tale settore si preparano a modificare l’immagine mentale che abbiamo delle cose, a ristrutturare, direzionare, cambiare la nostra rappresentazione del mondo. E’ la prova decisiva dell’inaffidabilità della mente umana?

 

R: Gli scienziati potranno lavorare soltanto sulla mente inferiore aiutandola a funzionare in modo ottimale; essi  non riusciranno, invece, a penetrare nella mente superiore.

 

D: Un ricercatore dice: “Amore e odio, successo e fallimento, violenza e pace, potrebbero essere nient’altro che delle manifestazioni di energia, delle forze e degli oggetti che fluiscono attraverso i nostri corpi, i nostri cervelli e le nostre menti, sotto forma di particelle e di onde. Ciò che chiamiamo cervello è il comportamento corpuscolare delle nostre osservazioni. Ciò che chiamiamo la mente è il comportamento di tipo ondulatorio degli oggetti atomici, invisibili e non soggetti ad osservazione. La mente è dunque il prodotto dell’azione delle leggi basilari della fisica quantistica e delle azioni dell’osservatore, che a mio parere non sono altro che degli atti della coscienza”.

Mente e cervello sono realmente guidati dalla coscienza?

 

R: Lo Spirito guida i corpi inferiori, compresi i due corpi mentali.

 

D: Dice Laura Boggio Gilot nel suo libro “Forma e sviluppo della coscienza” che <<la separazione tra materia e spirito ha condotto allo sviluppo di una cultura della fisicità che ha privilegiato l’identificazione dell’uomo con il corpo e la mente concreta, invece che con l’intera unità bio-psico-spirituale…Identificato con l’intelligenza razionale e con la dimensione della fisicità, l’uomo ha sempre più prodotto oggetti e beni di consumo trascurando valori e significati che non trovano una collocazione concreta e spazio-temporale secondo i canoni culturali>>.

Si fa ancora in tempo a cambiare percorso?

 

R: Ogni cambiamento è possibile se lo si vuole realmente. La strada è lunga e difficile ma ogni momento è buono per seguirla.

 

D: La ricercatrice Candace Pert, che opera al NIMH (National Institute for Mental Health, le cui ricerche hanno permesso la scoperta delle endorfine e dei neuropeptidi (molecole che trasmettono le informazioni emozionali e mentali) suggerisce di considerare mente e corpo come un’unica entità integrata, un circuito pensante che abbraccia ogni cellula dell’organismo.

Qual è il tuo parere?

 

R: La Mente inferiore controlla tutte le attività fisiche; la mente superiore o Manas controlla il corpo mentale inferiore.

 

D: La maggior parte delle persone, anche se colte e ragionevoli, trovano l’ostacolo maggiore nell’acquisizione della coscienza di sé nel fatto che sono convinti di possedere già la coscienza di se stessi e tutto ciò che accompagna questo stato d’essere: un “Io” permanente ed immutabile, la volontà, la capacità di fare, ecc.

Come si fa a creare interesse, in queste persone, per qualcosa che credono già di avere?

 

R: Quando è il momento la porta si apre. Possiamo dare degli stimoli ma essi verranno recepiti dalla persona soltanto quando inizia la vera espansione della coscienza.

 

D: La Psichiatria classica considera gli stati alterati di coscienza come patologici, anticamera del manicomio, fughe dalla realtà soggettivamente frustrante. Per il pensiero orientale questa è invece la via per incontrare se stessi e gli altri a livelli percettivi più profondi.

Mistica orientale e psichiatria occidentale continueranno ancora per molto ad operare in così tale contrapposizione?

 

R: La psichiatria, purtroppo, ha come limite quelle pareti fisiche che non le permettono di capire il metafisico.

 

D: Ci sono proprietà della coscienza che non sembrano essere riducibili alle variabili fisiche attraverso la nostra attuale comprensione di essa. La coscienza dovrebbe essere investigata come un fattore a se stante e non come un semplice epifenomeno delle proprietà del sistema nervoso e del cervello fisico?

 

R: La coscienza, la vera coscienza, si crea progressivamente con il crescere del corpo animico. La coscienza di cui normalmente si parla è diversa da essa.

 

D: Per ottenere una radicale trasformazione interiore l’uomo deve accorgersi di essere diviso in due: l’osservatore e l’osservato. E’ l’auto-osservazione intima di se stessi che permette di avanzare lungo la via dell’autocoscienza. Molti invece continuano ad identificarsi con i diversi processi dell’”io” pluralizzato, commettendo così quell’errore di fondo che non permetterà mai di raggiungere alcun risultato di crescita spirituale.

Quali consigli hai da dare a queste persone?

 

R: Bisogna vivere la vita di tutti i giorni completamente e nel migliore dei modi; tuttavia, bisogna essere distaccati da essa come se noi stessi fossimo osservatori di un film sulla nostra vita.

 

D: Adesso parliamo di Massoneria. Qualcuno dice che i riti massonici sono gli strumenti più efficaci per ottenere dagli iscritti piena e totale obbedienza e per conseguire un lavaggio del cervello in piena regola. In proposito non manca nemmeno una consistente letteratura prodotta da ex massoni.

Qual è la verità?

 

R: Per conoscere veramente la Massoneria basta  documentarsi presso le case editrici Atanor e Bastoni per reperire centinaia di volumi scritti da Massoni, oppure collegarsi a siti internet quali quello del Grande Oriente d’Italia e quello di Esonet per avere un’ampia bibliografia sull’argomento. Il veleno divulgato da coloro che sono stati allontanati dalla Massoneria, o che non sono riusciti ad entrarvi per carenze personali, è solo spazzatura: si dice che “quando la volpe non arriva all’uva dice che puzza”... In Massoneria si entra esibendo i certificati penali ed avendo solide basi di onestà e rigorosità; viceversa, si esce da essa in qualsiasi momento e senza alcun problema. I Massoni sono liberi sia nel pensiero che nei costumi; durante la loro permanenza in Massoneria debbono rispettare delle semplici regole di convivenza con gli altri fratelli basate sul rispetto del pensiero altrui e sulla tolleranza.

 

D: La storia della Massoneria italiana è sempre stata caratterizzata da una certa litigiosità a livello di vertice, che si è spesso tradotta in scissioni. Si litiga per controversie spirituali o per motivi prettamente pratici?

 

R: Purtroppo la Massoneria è fatta di uomini e taluni portano nella Istituzione i loro complessi  e le loro tare. Tali persone sono deleterie alla Massoneria generando pensieri negativi ed assumendo atteggiamenti contrari all’Istituzione; tuttavia, il vero Massone tollera tali persone e cerca se possibile di far loro capire il cattivo comportamento. Ove ciò non sia possibile il fratello in contrasto con i principi dell’Istituzione è invitato a mettersi in sonno o a dimettersi. Per le controversie spirituali non si litiga, anzi, ci si confronta costruttivamente per arricchire tutti i fratelli; le liti insorgono per argomenti profani.

 

D: Negli antichi Misteri esisteva un ordine iniziaziatico che preparava i suoi adepti in modo graduale e progressivo. Per essere elevato al livello superiore ogni studente doveva passare attraverso un corso graduale di preparazione. Soltanto dopo aver esaurito tutti i test e provato che la sua preparazione era stata seria e condotta secondo le giuste direttive, gli venivano aperte le porte della conoscenza che gli permettevano di penetrare più profondamente all’interno del tempio dell’iniziazione.

Funziona così anche per l’attuale Massoneria?

 

R: Il cammino è il medesimo.

 

D: Dice Sri Aurobindo: “La guerra e la distruzione sono principi universali che governano non soltanto questa nostra vita nei suoi aspetti puramente materiali, ma anche la nostra esistenza morale e mentale. E’ evidente perciò che nell’attuale vita umana, sia in campo intellettuale, politico o morale, è impossibile fare un passo avanti senza sferrare battaglia, senza una battaglia fra ciò che esiste e vive e ciò che tenta di venire all’esistenza e alla vita, senza una lotta fra tutto ciò che si muove entro questi due poli”. Sulla base delle parole di questo grandissimo maestro spirituale, ti chiedo: fino a che punto i costruttori dell’umanità (quindi anche i massoni) sono anche i suoi più evidenti distruttori?

 

R: Nel costruire i buoni pensieri devono essere vinti i cattivi pensieri ed i cattivi comportamenti, sempre nel pieno rispetto del libero arbitrio dell’uomo. Il chirurgo è costretto spesso ad un’opera di demolizione se vuole salvare la vita del paziente.

 

D: Gianni Cipriani nel libro “I Mandanti” afferma che la Massoneria è ancora troppo”conservatrice”, troppo poco laica (legata com’è a forme arcaiche di spiritualismo e di esoterismo) per quanto ami sventolare la bandiera della laicità, troppo poco convertita all’idea dello stato sociale moderno e ferma ad un liberalismo e ad un liberismo individualisti.

E’ proprio cosi?

 

R: L’esoterismo senza Spiritualismo è puro egoismo. A che serve parlare di filosofia esoterica se si nega l’esistenza di un Creatore dell’Universo? Inoltre, grazie alla Massoneria abbiamo avuto la nascita di molti stati occidentali (U.S.A. , Repubblica Francese, Repubblica Italiana ecc..) così come ancora oggi li abbiamo.

 

D: Ho letto in Internet:

“L’iniziazione in Massoneria è un processo destinato a realizzare psicologicamente nell’individuo il passaggio da uno stato inferiore dell’essere ad uno stato superiore: è la trasformazione del profano in iniziato. Attraverso atti simbolici ad in un’allegoria particolare, con prove morali e fisiche, il profano acquisisce la sensazione di <<morire>> per poi <<rinascere>> a nuova vita: ovvero avanzare in un mondo superiore, spiritualmente più evoluto, in uno stato fisico più prossimo alla perfezione di quello precedente. Al limite estremo, l’iniziazione diventerebbe una vera <<deificazione>> proponendo all’iniziando la possibilità di collocarsi oltre qualsiasi stato condizionato: l’acquisizione di Libertà”.

Non trovi esagerato questo modo di spiegare l’iniziazione?

 

R: Premesso che si tratta, solamente, di una iniziazione simbolica e non reale, il concetto esprime dettagliatamente il cammino dell’iniziando. La Massoneria elargisce gli insegnamenti ma se non sono seguiti difficilmente si arriva ad una espansione della coscienza. Riguardo al tuo quesito finale, sicuramente qualche termine potrebbe essere modernizzato ma il concetto non cambia per chi cerca i concetti e non le parole.

 

D: Dice Flavio Barbiero:

“Le origini della massoneria sono uno dei problemi più discussi e discutibili di tutto il campo della ricerca storica. La tesi più accreditata in campo scientifico, quella di un’origine da corporazioni di scalpellini e muratori, ad un’analisi approfondita appare, oltre che inverosimile, anche desolatamente priva di basi storiche e riscontri reali. I dotti studiosi sull’argomento non sono in grado di produrre documenti probanti in proposito, e non fanno che citarsi l’un l’altro, nell’illusione che ciò possa trasformare semplici ipotesi ed illazioni in verità comprovata”.

Qual è il tuo punto di vista, in proposito?

 

R: L’origine della Massoneria è Templare che, a loro volta, acquisirono tutta la conoscenza iniziatica dell’antico Egitto attraverso il Tempio di Gerusalemme.

 

D: Il maestro Diwal Khul (detto il Tibetano), ci ricorda che il primo requisito per riuscire a realizzarsi nella vita è quello di essere soli, perché così soltanto si impara ad essere liberi. “Liberatevi dall’autorità dei maestri – dice – di società esclusive e segrete, e dei misteri dove non ci sono misteri, perché non esistono misteri nell’insegnamento esoterico. E critica chi segue gli altri ed offre obbedienza e lealtà ai propri maestri in quanto così facendo limita la propria libertà e si immiserisce.

Condividi il suo pensiero?

 

R: Pienamente. Egli dice, inoltre, che la Massoneria è quella scuola Occidentale che meglio tramanda la conoscenza iniziatica. D.K. è stata una delle mie prime letture ed ho apprezzato i suoi insegnamenti anche se, oggi, avrebbero bisogno di una revisione letteraria.

 

Caro Marco, alla fine di questa intervista, voglio dirti di aver ritrovato in Te il “grande cervello” di sempre, oggi ancor più arricchito dalle nuove esperienze derivanti dallo studio della scienze esoteriche. Anche se siamo amici da molti anni, Ti assicuro come del resto si renderà conto il lettore, di non averti affatto posto dei quesiti facili. Anzi, ma solo per amore della conoscenza, Ti confesso che alcuni di essi erano addirittura provocatori. Grazie per quanto hai saputo dare.

In chiusura, voglio dedicarTi una vecchia storiella che ha come protagonista l’antico filosofo greco Protagora.

 

“Si racconta che Protagora avesse insegnato legge a un povero studente di nome Eualto, a condizione che questi lo ricompensasse appena vinta la sua prima causa. Eualto però completati gli studi, abbandonò il proposito di praticare l’avvocatura e decise, invece, di svolgere la carriera politica. Protagora, stanco di aspettare quanto gli era dovuto, citò l’ex allievo in giudizio. Le argomentazioni dei due di fronte alla corte furono impeccabili.

Protagora faceva questo ragionamento: se Eualto avesse perso la causa, allora avrebbe dovuto obbedire alla corte e quindi pagare; se, invece, avesse vinto, allora, avendo vinto la sua prima causa avrebbe dovuto adempiere al suo obbligo.

Senonchè anche Eualto aveva le sue buone convinzioni: egli pensava infatti che se avesse vinto la causa non avrebbe dovuto pagare Protagora; se d’altronde avesse perso, nemmeno in questo caso avrebbe dovuto pagare l’ex maestro, perché non avrebbe ancora vinto la sua prima causa!!!”

 

 

P.S.  Protagora è la scienza esoterica;

        Eualto, quella sperimentale.

 

 

 

 

 

 

 

 

                             

 

 

 

 

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