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FILM DI GRAMISCI SACRO CODICE

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Ciak in Calabria del film “Sacro Codice”

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Ciak in Calabria del film “Sacro Codice”

Dopo Roma, la troupe si sposta nel Parco Nazionale

 

Dopo la volta degli studios romani per il virtual-set su greenscreen, la magia del set del Sacro Codice del regista Franco Gramisci si sposta nel Parco Nazionale della Calabria.

La pellicola è prodotta dalla 'Corbec Film' in associazione produttiva con l'Advanced Virtual Research e con il supporto della Calabria Film Commission.

Un film, un’opera capace di sorprenderci e ‘rapirci’ già in fase produttiva, ossia quando sul set del Lago Cecita, al centro di una delle aree più affascinanti del sud, la  troupe stende binari, carrelli, macchine da presa ad alta definizione ed entrano in scena, subito dopo aver acceso le lampade, due giovanissime promesse del cinema: due bimbi di soli sette anni, la splendida Rebecca Mulè [ diverse le sue esperienze: protagonista in alcuni short-film, varie partecipazioni televisive nazionali in Rai come ‘La prova del cuoco’ (Rai 1), ‘Domenica in’ (Rai 1), ‘Uno mattina’ (Rai 1)... un concerto al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica, due Zecchini D’oro incisi con il Piccolo Coro dell’Antoniano… ] e lo spigliato Lorenzo Audia (al suo esordio per il grande schermo), entrambi in scena con costumi che richiamano il ‘900 nei panni dei protagonisti da piccoli.

In teatro di posa sono state già girate alcune scene centrali e finali del film, sequenze in cui ci saranno molte scenografie ricostruite digitalmente: perciò l’utilizzo del teatro di posa per il virtual-set su greenscreen. Sul set a Roma per il casting l’attrice Maya Francione e il maestro di lotte orientali Francesco Perrone, ‘performer’ nelle sequenze dei monaci guerrieri templari. Altre scene, invece, hanno visto coinvolto il noto attore teatrale di San Giovanni in Fiore Salvatore Audia. Per la parte tecnica, la troupe assieme al regista, il direttore della fotografia del film Stefano Lombardo, allievo del premio oscar Storaro, nonché, presente sul set a Roma, anche il supervisor agli effetti visivi Gianfranco Confessore.

Affascinante anche il costume della protagonista da grande, ideato e realizzato appositamente per il film Sacro Codice seguendo la natura del personaggio. L’idea è stata sviluppata da un’esperta stilista romana e l’abito realizzato da una sartoria che opera nel cinema da oltre 50 anni. Tale scelta è stata fortemente voluta dallo stesso regista per marcare ulteriormente l’originalità dell’opera.

Le riprese effettuate in Sila (Parco Nazionale della Calabria) i primi giorni di agosto, riguardano sia le prime scene in esterni girate in Calabria sia anche le sequenze iniziali del Sacro Codice, che tornerà a far parlare di sé dopo la pausa estiva, con i prossimi ciak, previsti per il prossimo autunno-inverno. La troupe tecnica e le sofisticate attrezzature cinematografiche hanno raggiunto nei giorni scorsi le spettacolari località calabresi silane, ivi compreso il cinemobile, che è entrato in funzione per fornire di elettricità le aree a ridosso del lago dalle prime ore del mattino di questo agosto afoso. Luogo che, grazie alla magia del cinema, sembra animarsi di energia e di quella contemplazione che solo il set e gli autori della settima arte sono riusciti a profondere nelle vicinanze del lago, che per il regista Gramisci, così come per la storia delle pellicole, è sempre stato elemento simbolico nei racconti fantastici, metafora e specchio della vita, cuore in cui scorre tutta la linfa della terra.

http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=6579

 

 

Nel cast del "Sacro Codice" anche un magistrato

Il “Sacro Codice” trasforma un magistrato in un mendicante

Nel cast del film anche un personaggio fuori dalle righe

 

21/06/2006 - Roma

L’immaginario collettivo, i gusti difficili del pubblico e della critica, si troveranno forse un po’ in imbarazzo, colpiti ed affascinati da tale decisione: un uomo istituzionale, un uomo che svolge un ruolo di un certo segno all’interno della società per la società, al di sopra forse, in un certo senso, della società stessa, cambia veste ed indossa, al posto di toga e di cappello (il ‘tocco’), gli stracci dei mendicanti, coloro che vivono sotto i ponti e che si guardano spesso con diffidenza e sospetto.

Il Magistrato - Giudice presso il Tribunale di Roma Gennaro Francione - Membro Accademico dell’Internationale Burckhardt Akademie, fondatore dell’Unione Europea dei Giudici Scrittori (Eugius), ideatore del Movimento Utopista-Antiarte 2000, membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio CSIG (Centro Studi Informatica Giuridica) di Firenze nonché ideatore della ‘DUDDA‘ (Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Arte) - diverrà così un mendicante, uno dei personaggi più caratteristici ed enigmatici del film, dal doppio corpo e dalla doppia anima.

Ma chi è Gennaro Francione? Uomo di mondo e di cultura, si può ben dire. Di mondo nel senso che il mondo lo vive e lo viaggia, attraversandolo tutto, per portarvi la sua genialità di artista e di scrittore (predilige il genere gotico e fantastico), di pittore patafisico e di compositore di musica classica e folk, oltre che di romanziere, saggista, giornalista, drammaturgo (ha pubblicato oltre 20 libri tra romanzi e saggi). Ha ricevuto il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per gli anni 1995-1997-2003 ed è autore e regista di teatro internazionale (ha rappresentato in Italia e all’estero molte sue opere teatrali). Il film cui quest’uomo, artista poliedrico ed eclettico operatore culturale, presterà, con amichevole partecipazione, il suo volto e la sua unicità, è il “SACRO CODICE” (uscita prevista per il 2007), un fanta-mistery, una storia del tutto nuova ed inedita nel panorama del cinema, e non solo di quello italiano: ambiziosa produzione made in Italy con la regia di Franco Gramisci, intraprendente regista calabrese, che ha già destato l’attenzione dei media e dell’esportazione internazionale, porterà sul grande schermo le vicende di una donna, che sola viaggia attraverso il tempo alla ricerca di ciò che ha perso, incontrando luoghi fantastici e misteriosi, strane creature dei boschi, buffi personaggi, monaci-guerrieri, figure oscure e malefiche ed i suoi stessi familiari… la scelta fatta per le location è veramente ad hoc: l’altra Calabria, quella sconosciuta, arcaica e mistica, quasi onirica, fatta di torri spaccate, natura selvaggia, ruderi di antichi monasteri, canyon (tra i più grandi d’Europa), fiumi e gole profonde, nonché di strane e misteriose sculture della Magna Grecia e dei resti dell’antica città di Sybaris (sepolta oggi nelle viscere della terra, sotto altre due città), quella che parla di civiltà antichissime, forse più di quanto si pensava (c’entra qualcosa il mistero di Atlantide?! gli indizi sono stati davvero rivelati tutti?), capaci di erigere titanici monoliti, risparmiati dal tempo, che nel folto della natura incontaminata della Terra dei Bruzi occhieggiano con la loro pietra, rievocando affascinanti figure d’uomini e di animali, immensi e possenti, rarefatti sotto i giochi d’ombra e di luci. Il Mediterraneo ricco ed insolito, il centro del mondo che Sybaris (definita da Platone polis ideale) fu per quest’area e le sue genti, nonché tali recentissime scoperte archeologiche (che storia c’è sotto la storia della preistoria? c’è ancora storia, o è già tutta lì, esaurita in sé e per sé, sotto gli occhi di tutti?), con gli effetti speciali e le magnifiche ricostruzioni 3D che verranno affidati a geniali esperti del settore, fanno del “Sacro Codice” (www.sacrocodice.com ) molto più di un semplice viaggio nella dimensione magica e (sur)reale del fantastico. Il video-promo del film (in avanzato stato di sviluppo, con alcuni provini già fatti in questi giorni a Roma ed altri da farsi per la ricerca di attori, attrici e comparse), a breve on-line per il download, giura squarci ed atmosfere particolari, intrisi di fascino e di mistero, anticipando già, seppur in breve, la colonna sonora: autore della musica è infatti il maestro Carlo Ambrosio, musicista d’eccezione noto in tutto il mondo, che scriverà la musica del film (anch’essa del tutto inedita ed originale), avallando così la promessa del giovane regista, Franco Gramisci, di offrire al pubblico ed alla critica non solo siti paesaggistici ed archeologici mozzafiato, belle storie e bei personaggi, ma anche e soprattutto la dimensione naturale dell’uomo, titanica ed umana al contempo, così com’è la grande musica dei grandi musicisti.

Ufficio stampa - Roma, 21 giugno 2006
ufficio.stampa@corbec.it

 

 

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Last updated: maggio 08, 2005.