Bestie imputate
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PROCESSO AGLI ANIMALI(IL BESTIARIO DEL GIUDICE)con     prefazione della dottoressa Monica Cirinnà, Consigliere Comunale    delegato all'Ufficio Diritti Animali del Comune di Roma(il primo ufficio del genere al mondo)- Gangemi<distr. Mondadori>, Roma,   settembre 1996;www.arpnet.it/%7Eenpa/pubblicazioni.htm

 http://www.gangemi.com/collane.asp?page=2&titolo=Sociologia,%20Politica,%20Diritto,%20%20Economia&categoria=04&find=n

 

Ci sono stati tempi in cui gli uomini processavano le bestie. Tempi che sono iniziati nell'antichità ma che poi, stranamente, si sono protratti sino alle soglie dell'Illuminismo.

Come mai uomini di grande cultura, addirittura alti esponenti di stato come l'avvocato francese Chassanée, perdevano il loro prezioso tempo a processare gli animali o a difendere sorci?

La risposta è in questo libro. Per darla l'autore ha dovuto ripercorrere in chiave moderna la via dei bestiari medioevali conscio di una mancanza: l'inesatta conoscenza dei limiti tra l'uomo e la bestia.

Come ha scritto in prefazione la dottoressa Monica Cirinna, Consigliere Comunale delegato all'Ufficio Diritti Animali del Comune di Roma(il primo ufficio del genere al mondo) la civiltà di un popolo si misura dal modo con cui vengono trattati detenuti e bestie.

Gli animali oggi da un lato sono stati laicamente ridotti a poco più che oggetti, mentre in altro versante i loro fans sono arrivati a stilare una Dichiarazione universale dei diritti degli animali.

E il gatto si morde la coda. Là dove c'è diritto c'è dovere. Ritorneremo allora a rifare i processi alle bestie? Oppure l'uomo è anch'egli bestia e va assolto dal male in radice?

                   Un libro che è anche un percorso per decifrare chi siamo, una tavola analogica per     esplorare i vizi baconiani  che     ancora oggi riempiono le nostre testi facendoci scambiare     antiscientificamente la fantasmagoria per la realtà.

 

 
 
                            

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Cose antiche? Leggete qua.

Connecticut, Lewis, 5 anni, ha attaccato con morsi e graffi
La padrona: "Lo trattano male, si difende". Le vittime: "E' pazzo"
Gatto agli arresti domiciliari
"Ha aggredito i vicini di casa"

                             


Il gatto Lewis
agli arresti, in casa

FAIRFIELD (Connecticut) - Sottoposto a misure restrittive come un criminale, solo che ha quattro zampe e quando è di buon umore può fare le fusa. Il gatto Lewis, cinque anni, pelo lungo bianco e nero, è diventato un pericolo pubblico, quando a Fairfield, una tranquilla piccola città della provincia americana, ha aggredito almeno sei persone e teso un agguato in piena regola a una venditrice a domicilio. E' la prima volta che una simile ordinanza viene emessa nei confronti di un gatto.

A Fairfield le gesta di Lewis sono diventate il mito della cittadina, tanto che ormai è chiamato "il terrore di Sunset Circle" il quartiere delle sue malefatte. "Sembra il personaggio dei fumetti, Felix il gatto - dice una delle vittime del felino, accreditato anche di un'anomalia anatomica - ha sei dita con artigli lunghissimi che usa come armi letali". Quel che colpisce in Lewis è però l'astuzia con cui ha preparato le sue sortite, da vero genio del male, visto che ha messo tutte le sue vittime con le spalle al muro in un cul de sac. "Ti arriva alle spalle, si attacca alle gambe e graffia e morde - riferisce un'altra vittima - quando ho cercato di cacciarlo è saltato come una molla, attaccandosi all'altra gamba"

Le sue vittime sono finite in ospedale con graffi e morsi e l'ufficiale del servizio di controllo animali è corso ai ripari, ordinando che Lewis debba restare chiuso in casa. Nei guai è finita anche la proprietaria, Ruth Cisero, che è stata multata per incauta custodia e per non aver osservato l'ordine dell'ufficiale. La donna ha cercato di sedare il gatto, senza successo: Lewis ha eluso la sorveglianza ed è uscito, aggredendo un'altra persona.

"L'ho raccolto dalla strada tre anni fa - dice la proprietaria del felino malefico - non ha mai fatto del male a nessuno della famiglia. E' però capitato che la gente lo abbia tormentato e secondo me si sta solo difendendo". Uno dei vicini però la pensa diversamente: "La gente è terrorizzata. Lewis è capace di fissarti a lungo con cattiveria, non si sa mai che cosa farà dopo".

( 30 marzo 2006 )

http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/esteri/terrorcat/terrorcat/terrorcat.html

 

http://www.swissinfo.org/sit/swissinfo.html?siteSect=107&sid=6332082


swissinfo 20 dicembre 2005 14.10 



I difensori degli animali lanciano una nuova iniziativa (Keystone) 
La Protezione svizzera degli animali (PSA) ha deciso di lanciare una nuova iniziativa popolare che prevede l'istituzione di un avvocato delle bestie.

L'associazione, che ha inoltre deciso di ritirare una sua vecchia iniziativa, non è soddisfatta della nuova legge sulla protezione degli animali adottata recentemente dal Parlamento.

 

Abbai contro un sospettato. «Ma forse non basterà come prova di colpevolezza...»

E il giudice chiama il cane come testimone

L'animale «sentito» dal magistrato durante un sopralluogo in un caso irrisolto di omicidio a Nanterre

 

NANTERRE (Francia) - Un cane ha testimoniato in Francia su richiesta del giudice: è accaduto a Nanterre (Parigi), dove il magistrato ha chiesto di «sentire» l'animale, verificando le sue reazioni nei confronti di un sospetto durante un processo per omicidio. L'informazione è stata diffusa stamane dall'emittente France Info.

 

L'«UDIENZA» - Secondo quanto si è appreso, l'«udienza» con il cane protagonista risale a luglio, quando a Nanterre è stato discusso il caso di una donna di 59 anni trovata impiccata, due anni e mezzo fa, in casa sua: suicidio secondo la polizia, omicidio stando ai familiari. A luglio, a casa dei familiari della vittima, si sono presentati un giudice, Thomas Cassuto, il cancelliere, un veterinario esperto di comportamento degli animali e l'unico testimone della morte della donna: il suo cane. Il magistrato ha disposto l'inedito «interrogatorio», di fatto un confronto sui luoghi del presunto delitto fra il testimone (il cane) e un sospetto, parente della vittima. In presenza di quest'uomo, il cane ha abbaiato e il cancelliere ha trascritto, sul verbale, tutte le manifestazioni dell'animale.

 

DUBBI DI EFFICACIA - Resta un interrogativo a tormentare la giustizia: il fatto che il cane abbia abbaiato è un'accusa o un'assoluzione? «Sappiamo quanto sia fragile la testimonianza di un uomo, figuriamoci quella di un cane», ha detto uno dei magistrati coinvolti nel processo e rimasto piuttosto scettico. Un altro ha fatto notare che una «testimonianza» canina due anni e mezzo dopo i fatti equivale a quella di un uomo a distanza di 17 anni. Thomas Cassuto, il magistrato che ha fatto ricorso al cane, si è di recente messo in luce per aver tentato invano di far perquisire la redazione del settimanale di politica e satira Le Canard Enchainée.

(Ansa)

 9 settembre 2008

http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_09/cane_testimone_al_processo_nanterre_aec501ee-7e52-11dd-8ebb-00144f02aabc.shtml

 

 

Le vespe (Σφῆκες) è una commedia di Aristofane rappresentata nel 422 a.C.. Il titolo è tratto dal coro di vespe (talvolta reso in italiano anche con "Calabroni"; in greco è "sphekes"), che, in realtà, fuor di metafora sono nient'altro che i vecchi giudici popolari ateniesi, avvelenati e pungenti appunto come vere e proprie vespe.

Trama

Filocleone(o Amacleone), vecchio affetto dalla mania di fare processi, è stato rinchiuso in casa dal figlio Bdelicleone (o Schifacleone). Sostenuto dai compagni di tribunale, mascherati da vespe, Filocleone discute con il figlio e comincia così fra i due un agone: Filocleone dovrà dimostrare che il ruolo dei suoi vecchi compagni nei giudizi è fondamentale per la città di Atene; Bdelicleone ne sosterrà invece l'inutilità, dimostrando che i vecchi sono strumentalizzati dai demegoghi. Per accontentare il vecchio padre, nostalgico dei processi, Bdelicleone intenta un grottesco processo in casa propria: l'imputato è il cane Ladrete, reo di aver mangiato un pezzo di formaggio siciliano, accusato dal cane di Cidatene, demo ateniese a nord dell'acropoli. Filocleone è propenso a condannare il cane imputato, spinto dagli audaci discorsi del cane di Cidatene. Bdelicleone però inganna il padre, facendolo votare a favore dell'assoluzione di Ladrete. Alla fine Bdelicleone vuole educare il padre alla vita mondana e a questo scopo lo conduce ad un banchetto, dove però il vecchio si comporta da screanzato, suscitando risse e sottraendo ai convitati un'avvenente prostituta. Bdelicleone tenta invano di calmare il padre, che preso da un incontenibile entusiasmo, chiude la commedia con un κωμος, corteo di giubilo a cui partecipano tutti quanti fra salti e piroette.

 

BOSTON: UN GATTO CHIAMATO COME GIURATO IN TRIBUNALE

A Boston un gatto è stato convocato come giurato in tribunale. Nonostante le proteste della sua padrona che ha più volte ripetuto che si è trattato di un malinteso. Tutto nasce dal fatto che Anna Esposito, la padrona dell'animale, «Sal», lo ha inserito nel censimento 2010, ben specificando che si trattava di un felino, fatto, questo, probabilmente sfuggito alla macchina burocratica Usa. La notizia è stata riportata dal quotidiano inglese «Daily Mail». Sal si dovrà dunque presentare come giurato alla corte Suprema di Boston il 23 marzo. E la signora Esposito si chiede ironicamente come farà a rispondere all'eventuale avvocato dell'accusa o della difesa: «Quando gli chiederanno colpevole o non colpevole cosa farà? Dirà miao?». Anche il marito di Anna Esposito è molto sorpreso: «Com'è possibile? Gli piace stare seduto sulle mie ginocchia mentre guardiamo le serie poliziesche alla tv, ma nonostante tutto non è qualificato per fare il giurato». (Fonte: Apcom 17-01-11)

http://stranomavero.myblog.it/archive/2011/01/17/boston-un-gatto-chiamato-come-giurato-in-tribunale.html