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Convegno 17 gennaio 2012 "Una Voce Emotiva"

Ospiti della regione lazio nella sede di via della Pisana, si svolgerà il convegno "Una voce emotiva", iniziativa promossa dall'associazione Noi Voci di Donne e da Progetto Vittime. Anche in questa occasione ci sarà la presenza di ospiti di caratura nazionale per ribadire ancora una volta il bisogno di affrontare in maniera esaustiva il problema della violenza.
 

Orario Interventi


 
ore 10.00 saluto delle autorità
On. Isabella Rauti
On. Claudio Bucci
ore 10.30
dott.ssa Imma Giuliani
ore 10.45
dott. Gennaro Francione. Violenza alle donne.La via medicinale.
ore 11.00
dott.ssa Pina Farina
ore 11.15
dott. Igor Patruno
ore 11.30
Rosa Tripoli
ore 11.45
avv. Matteo Santini
ore 12.00
Daniela Giordano
Ore 12.15
Pietro Orlandi
ore 12.30
dott. Danilo Levote
ore 12.45
Laura Martinelli
ore 13.00
Pausa Pranzo
ore 14.00
dott. Fabrizio Mignacca
ore 14.15
Lorenzo Muscoso
ore 14.30
Letizia Lopez
ore 14.15
Stella Bonetti
ore 14.30
Avv. Paolo  Carnevali
ore 14.45
Claudia Vincenzi
ore 15.00
Chiusura Lavori

http://progettovittime.it/Convegno%2017%20gennaio.html

 

http://www.facebook.com/events/306986666011870/
http://www.comunicati.net/comunicati/istituzioni/regioni/lazio/196130.html
http://www.torreomnia.it/forum/leggi.asp?id=14601

Convegno in Consiglio sulla violenza contro le donne

17/01/12 - Roma

Il Consiglio regionale del Lazio ha ospitato oggi il convegno "Violenza: prevenzione e contrasto", organizzato a cura delle associazioni "Noi voci di donne" e "Progetto vittime". Il convegno intendeva fare il punto sul problema della violenza alle donne attraverso le esperienze delle due associazioni che ne hanno curato l'organizzazione, di cui sono state offerte testimonianze numerose e varie.

Ha portato il saluto istituzionale del Consiglio regionale il Vicepresidente Raffaele D'Ambrosio (UDC): "In un mondo sempre più materialistico e conflittuale, la crisi economica ed etica determinano sempre più fenomeni di violenza" - ha affermato. "Ad esserne vittima sono soprattutto i più esposti, i più deboli: i bambini e le donne. Dopo il momento acuto della violenza e i conseguenti danni fisici, psichici e sociali, spesso si determina un "isolamento nel lutto" della vittima, dei suoi familiari, dei professionisti che vorrebbero dare un contributo attivo, fattivo e continuativo, non solo di conforto e di assistenza momentanea. Il convegno di oggi - ha continuato D'Ambrosio - "Violenza, prevenzione e contrasto" ha posto l'attenzione in maniera pregevole non solo al "prima", come prevenzione, ma anche e soprattutto sul "dopo" e sulla necessità di un progetto integrato di assistenza delle vittime di violenza, e dei loro familiari, da parte di uno staff professionale adatto soprattutto "dopo", nella fase più delicata, quando solo il silenzio assordante del lutto, e del dolore, resta."

Il consigliere membro dell'UdP Claudio Bucci (IDV), nel suo intervento, ha ricordato l'impegno del Consiglio regionale su questi temi fino ad oggi. "Quando si parla di violenza sulle donne, e in generale di argomenti cosi delicati credo che non debba esserci colore o parte politica", ha dichiarato; "Questo è uno dei tanti terreni dove la politica ha il dovere di dare il meglio di sé. Forse finora non siamo riusciti a dare le risposte giuste: secondo i dati pubblicati dall'Istat, in Italia le donne che hanno subito violenza sono circa 7 milioni e la maggior parte di loro ha subito violenza dal proprio partner. Il dato che più colpisce è che per oltre il 90% dei casi questi casi passa nel più totale silenzio, non vengono denunciati. Proprio in questi giorni sta iniziando l'iter di approvazione della proposta di legge regionale contro lo stalking - ha ricordato Bucci - un fenomeno in continua crescita, che si accentua maggiormente con il proliferare dei mezzi di comunicazione. La legge va in due direzioni, quella di dare assistenza alle vittime e di cercare una forma di recupero per gli stalker. Molto c'è da fare, ma un passo come questo potrebbe significare molto: darebbe l'avvio ad una fase di attenzione e presa in carico del problema".

"La violenza contro le donne ha molte forme e molti volti, ed è anche una reazione ai cambiamenti sociali ed alla modificazione nei rapporti di genere", ha affermato la Consigliera Isabella Rauti (PDL), anch'essa membro dell'UdP. "Le Istituzioni devono declinare linee-guida e di intervento per il contrasto al fenomeno delle violenze. Lo stalking, in particolare, è dal 2009 finalmente un reato, grazie alla legge nazionale, che ha fatto emergere un sommerso quantitativo e qualitativo, che solo oggi è identificabile e perseguibile; il Consiglio regionale ha approvato due mozioni bipartisan, ha proposto una legge anti-stalking ed ha stanziato fondi per il contrasto alla violenza sulle donne. La legislazione esiste ma è una condizione necessaria e non sufficiente; per la prevenzione serve una rivoluzione culturale, di costume e di mentalità che educhi al rispetto delle diversità", ha sottolineato Rauti. "Le associazioni impegnate nel contrasto alle violenze, come "Noi voci di donne" e "Progetto vittime", possono contribuire a diffondere questa cultura, in sinergia con le Istituzioni perché ognuno deve fare la sua parte come una responsabilità sociale assunta e condivisa".

La parola è poi passata alla dott.ssa Farina, presidente dell'associazione "Noi voci di donne", che ha illustrato l'impegno della sua associazione, che consiste nell'attuazione presso gli enti locali di Caserta e della provincia degli sportelli antiviolenza; con rammarico la dott.ssa Farina ha rimarcato la poca volontà di collaborazione su questi temi da parte delle istituzioni scolastiche, che, quando si tratta di violenza, temono sempre di veder compromesso di fronte alla pubblica opinione il buon nome dell'istituto. La dott.ssa Vitagliano ha poi mostrato in concreto le modalità operative che l'associazione, il cui staff è composto, oltre che da psicologi e psicoterapeuti, anche da avvocati, tiene nei casi ad essa sottoposti; particolarmente delicata,a suo avviso, è la perdita di autostima indotta nelle donne vittime di violenza dall'episodio subito.
E' intervenuto quindi l'avvocato Santini, presidente del Centro studi e ricerche sulla violenza sulla famiglia e sui minori, il quale ha affermato che il singolo episodio di violenza è sempre la punta di un iceberg e che spesso la resistenza nel denunciare alle autorità gli episodi di violenza deriva soprattutto dal timore di subire delle ritorsioni, anche di carattere economico, su se stesse e in particolare sulla prole. Successivamente, anche la dott.ssa Giuliani, presidente di "Progetto vittime", ha spiegato di cosa si occupa la sua associazione e le modalità di intervento che essa tiene nei casi di cui viene a conoscenza.

E' seguito un toccante intervento di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, scomparsa ormai da 28 anni, nel quale egli ha portato la testimonianza del caso specifico vissuto da lui e dalla sua famiglia. Ha chiuso la sessione mattutina un intervento decisamente controcorrente, quello del dott. Francione, ex magistrato, che ha spostato il focus sulla violenza delle istituzioni, con particolare riferimento a quella carceraria, con il noto problema del sovraffollamento delle carceri, e ha affermato che purtroppo il valore rieducativo della pena non esiste e che ciò vale anche con riferimento allo stalking, a proposito del quale egli vedrebbe molto più utile un'azione educativa piuttosto che una previsione di reato.

I lavori sono proseguiti nel pomeriggio, con altri interventi, tra cui particolarmente sentito quello di Letizia Lopez, sorella di una delle donne vittime della violenza perpetrata nel massacro del Circeo nel 1975, e si è concluso con la proposta di creare un gruppo di lavoro su queste tematiche, che veda riunirsi con cadenza periodica gli "addetti ai lavori" del settore, al fine di formulare proposte legislative agli organi competenti.

http://www.regione.lazio.it/consiglioweb/iniziative_dettaglio.php?id=438

http://www.cinquegiorni.it/Archivio/7/18_gennaio%281%29.pdf

http://www.liberoquotidiano.it/news/912307/Violenza-su-donne-Lazio-convegno-per-fare-punto-sul-problema-3.html

 

ANSA – Violenza donne: convegno in Consiglio Lazio con associazioni

(ANSA) – ROMA, 17 GEN – Il Consiglio regionale del Lazio ha ospitato oggi il convegno ‘Violenza: prevenzione e contrasto’, a cura delle associazioni ‘Noi voci di donne’ e ‘Progetto vittime’, che ha fatto il punto sul problema della violenza alle donne attraverso le esperienze delle due associazioni. Ha portato il saluto istituzionale il vicepresidente del Consiglio regionale Raffaele D’Ambrosio (Udc): ”In un mondo sempre piu’ materialistico e conflittuale, la crisi economica ed etica determinano sempre più fenomeni di violenza, e a esserne vittima sono soprattutto i bambini e le donne. Il convegno di oggi ha posto l’attenzione non solo alla prevenzione, ma anche e soprattutto alla necessità di un progetto integrato di assistenza delle vittime. Il consigliere Claudio Bucci (Idv) ha ricordato l’impegno del Consiglio: ”Quando si parla di violenza sulle donne, e in generale di argomenti cosi delicati credo che non debba esserci colore o parte politica. Proprio in questi giorni sta iniziando l’iter di approvazione della proposta di legge regionale contro lo stalking”. ”La violenza contro le donne ha molte forme e molti volti, ed è anche una reazione ai cambiamenti sociali ed alla modificazione nei rapporti di genere – ha affermato Isabella Rauti (Pdl) – Le Istituzioni devono declinare linee-guida e di intervento per il contrasto al fenomeno delle violenze. La legislazione esiste ma e’ una condizione non sufficiente; per la prevenzione serve una rivoluzione culturale”. La dottoressa Farina, presidente dell’associazione ‘Noi voci di donne’, ha illustrato l’impegno della sua associazione e ha rimarcato la poca volontà di collaborazione su questi temi da parte delle istituzioni scolastiche. La dottoressa Vitagliano ha poi mostrato in concreto le modalità operative dell’associazione. L’avvocato Santini, presidente del Centro studi e ricerche sulla violenza sulla famiglia e sui minori, ha affermato che il singolo episodio di violenza è sempre la punta di un iceberg. Anche la dottoressa Giuliani, presidente di ‘Progetto vittime’, ha spiegato di cosa si occupa la sua associazione. E’ seguito un intervento di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, scomparsa ormai da 28 anni. Ha chiuso la sessione mattutina il dottor Francione, ex magistrato, che ha spostato il focus sulla violenza delle istituzioni, con particolare riferimento a quella carceraria. I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con altri interventi, tra cui particolarmente sentito quello di Letizia Lopez, sorella di una delle donne vittime della violenza perpetrata nel massacro del Circeo nel 1975. (ANSA)
http://www.isabellarauti.it/?p=13950

 

Più aumentano le leggi più aumentano i criminali (Confucio) Prevedere il reato di stalking o aggravare le pene per i reati sessuali non serve. Serve un nuovo diritto medicinale con funzione di cura preventiva e successiva. Ma soprattutto serve un conciliatore di quartiere che affronti queste problematiche intime per far sì che le vittime possano risolvere il problema già in fase di allarme senza ricorrere , inutilmente, alla galera quando ormai è troppo tardi e il danno irreparabile(Francione)
http://www.liberoquotidiano.it/news/912307/Violenza-su-donne-Lazio-convegno-per-fare-punto-sul-problema-3.html

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