Ex Lanificio Luciani
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Manifesto               

Ogni  lunedì l’Atelier del Teatro,salotto artistico multimediale,  mette a disposizione il suo spazio.
L'obiettivo di questi lunedì è quello di creare un punto di incontro tra artisti, attori e autori contemporanei.
A cadenza settimanale si esibiscono cinque/sei attori, ognuno dei quali potrà porta un testo, un monologo o un pezzo a due (massimo tre personaggi), di un autore contemporaneo della durata massima di 10/15 minuti.

Lunedì 16 marzo alle 20,30 ci sono due monologhi  di Francione

All’ex Lanificio Luciani Via di Pietralata 147b

MONOLOGHI


1)KAROSHI(MORTE DA ECCESSO DI LAVORO) di G. Francione che cura la regia con Fiore Ranauro.


Monologo grottesco. Karoshi è termine giapponese indicante "morte per eccesso di lavoro". Di eccessiva fatica si muore ed è quello che capita a Ciro Sciancalepore, amico dall'infanzia di Gennaro Esposito il quale, tra una maledizione, un ricordo e un discorso politico, santifica l'abitudine napoletana della fannulloneria. Meglio non lavorare o lavorare poco che morire stecchiti in un ufficio, divorati dalla macchina mostruosa della società pseudolibertaria che rende schiavi, lanciando slogan orwelliani del tipo "il lavoro nobilita l'uomo". Una valanga saettante di meditazioni, di gesti, di sussulti fino all'esito finale rivelatorio: lavorare non solo stanca e stressa, come diceva Cesare Pavese, ma per davvero uccide.

http://www.antiarte.it/adramelekteatro/karoshi.htm

 

1)SANTA TECLA DEI NANI DA GIARDINO

Monologo di Gennaro Francione, con Ilaria e Vincenzo Sartini. Regia di Vincenzo Sartini. Fonica e luci: Carlo di Odoardo:
Monologo di Tecla, la brigatista nanista. La ragazza è seguace del movimento per le liberazione dei nani da giardino, quel "Front de libération des nains de jardin" nato in Francia nel 1995 e poi diffusosi in tutto il mondo. Il suo programma politico è semplice: liberare i nani dalla loro vita alienante per riportarli nel loro habitat naturale, la foresta. Dopo l'ennesimo furto Tecla perora la sua causa davanti al pubblico con toni tra tra il grottesco e il patetico, per rivelare come siamo tutti, volenti o nolenti, nani di gesso per decorare i prati dei Signori del Vapore.

http://www.antiarte.it/adramelekteatro/santa_tecla.htm

 

 

http://www.tgshow.net/23.html