Scritto da Redazione
Martedì 21 Dicembre 2010 10:49
Il palcoscenico del Nuovo sala Gassman si trasforma in aula di
tribunale. Al centro il presidente, il pubblico ministero e l'avvocato a
difesa. A sinistra gli imputati: i frati del convento del diavolo, i
cappuccini di Mazzarino, protagonisti negli anni '50 di un clamoroso
processo che denunciava le collusioni fra mafia e clero. Una vicenda di
avvertimenti, estorsioni, omicidi che porta al convento della città
siciliana, ai segreti che nasconde, agli enigmi di non facile soluzione.
I quattro frati: padre Agrippino, padre Carmelo, padre Vittorio e
padre Venanzio sono accusati di associazione a delinquere e concorso in
estorsione e omicidio. Il dibattimento che divide il pubblico fra
innocentisti e colpevolisti, che coinvolge numerosi testimoni, riporta
fatti circostanziati e ricostruisce l'espansione della mafia nel
dopoguerra e le sue ramificazione. A proporre questo lavoro per la regia
di Luigi di Majo sono avvocati e magistrati di professione che sanno
portare sulla scena le fasi salienti del processo con chiarezza e
semplicità, attraverso l'esperienza diretta in uno schema molto
realistico. Viene ricostruito il contesto storico e sociale in cui
operano i frati, e proposto il difficile ruolo della giustizia di fronte
a realtà complesse e difficili da svelare come nel caso della mafia e
del vasto mondo che gli dà asilo e copertura. Soddisfatti e divertiti
gli attori non professionisti al termine della rappresentazione
costruita da Lucia Nardi, Gennaro Francione e Luigi di Majo sugli atti
del processo. La storia grottesca e drammatica, i suoi risvolti comici
sono stati proposti con bravura e senza forzature, mostrando al pubblico
i fatti e chiamandolo a un giudizio difficile. Il dibattito che è
seguito ha infatti visto sul fronte contrapposto dei colpevolisti e dei
dubbiosi gli stessi magistrati. Dunque ancora una proposta di livello
nella stagione di Blue in the face che meriterebbe l'attenzione di un
pubblico più numeroso.
http://www.trcgiornale.it/news/cultura-e-spettacoli/39446-i-frati-di-mazzarino-dividono-il-pubblico-del-nuovo-sala-gassman.html