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È carina a
vederla da qui, con il caschetto bruno, le gambe pienotte, i
pensieri che se ne vorrebbero andare da qualche parte.
Per risolvere ogni dubbio deve andare alla Scuola
dell'estasi, deve andare dove la vita scorre e prende
una piega.
Deve imparare l'arte dell'oratoria politica, dell'ingordigia
culinaria, del sesso sempre e comunque, specialmente con chi
mi piace e a cominciare da subito.
Gennaro Francione con questa storia che racconta un viaggio
interiore e che finisce come tutti i viaggi interiori nei
pressi di uno sciamano molto attraente, fa senza
esplicitarlo una critica sociale, lancia un sasso contro i
potenti dietro le cattedre, dentro la televisione, da sopra
una cultura che esclude lui che è considerato estremo, o
peggio ancora genuino.
L'Allegra brigata di Bruno Gentile & l'Associazione
Rinascimento 2000 hanno ridotto e costruito uno spettacolo
teatrale intorno a questo viaggio, a quel caschetto bruno,
testimoniando ancora una volta se ce n'era bisogno che il
teatro è il luogo di tutti, anche dei rifiutati, dei
"fuori dal giro".
Il risultato è un festival di corpi, di contorsioni, di
parole al vento come nella migliore tradizione del teatro
popolare napoletano, le ragazze si fanno vedere in posizioni
che molti di sognano di realizzare ma non faranno mai con la
propria partner, i ragazzi gridano, parlano, sudano a tal
punto che vorresti pagare un altro biglietto alla fine dello
spettacolo per quanto si sono impegnati.
Il risultato positivo sta in un assieme che non si può
distinguere, perché l'assieme fa spettacolo, sta in scena,
deborda da dietro le quinte e non fa capire al pubblico meno
smaliziato - purtroppo - quando e come cominciano i meriti e
finiscono le colpe.
La presunzione del testo è bella perché si sente, si
avverte come in un circo fiero delle sue attrazioni,
l'adattamento semplifica sicuramente alcune parti e rende
tutto più leggero, ma non conduce dove ci sarebbe spazio
per gli attori, dove ogni cosa, anche i viaggi interiori,
trovano la fine.
Da vedere perché Francione è dotato di quello che molti
sottovalutano, la fantasia, e vederla in primo piano è
sempre un bel vedere.
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