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FESTIVAL DEL TEATRO
FORENSE 2016 – III edizione
Ritorna anche quest’anno al Teatro Golden il Festival del Teatro
Forense. La rassegna che si svolgerà dal 19 al 23 maggio 2016, al Teatro
Golden, vede impegnate quattro compagnie formate da avvocati che daranno
vita alla 3^ edizione del Festival. Le linee guida rimangono invariate,
in quanto le opere in gara hanno tutte ad oggetto il tema della
giustizia. L’originalità è data dal fatto che gli interpreti sono quei
giudici e quegli avvocati che ogni mattina amministrano la giustizia.
Dove finisce la realtà? Dove inizia la finzione? Sarà questo il problema
dello spettatore che si troverà proiettato all’interno di un processo,
dove parole, gesti, cavilli sono gli stessi
di quelli che si celebrano nelle aule dei Tribunali. La disposizione del
teatro su tre lati consente a tutti gli spettatori di essere parte
integrante della rappresentazione finendo per essere i veri giudici del
processo. Ed allora: “La parola ai giurati”. Per la regia dell'avv.
Luigi Di Majo il 23 maggio va in scena FRATI, MAFIA E DELITTI di
Francione, Nardi, Di Majo tratto dal romanzo di Francione "I delitti dei
Beati Padri di Mazzarino (Novecento editore, Milano 2014). Trasposizione
teatrale di un clamoroso processo ad un gruppo di frati che, negli anni
50, a Mazzarino, in Sicilia, si trovarono al centro di un giro di
estorsioni, ricatti, suicidi, delitti e stupri.
La vicenda ha dato origine ad un clamoroso processo, sul finire degli
anni '50, che ha diviso l'Italia in colpevolisti e innocentisti, aprendo
un aspro dibattito sul problema "Mafia e Religione"
Non si è trattato solo di gravi episodi isolati che hanno interessato
determinati religiosi ma di una più vasta ed estesa mentalità e diffuso
costume, ormai secolare, tendente ad eludere, ostacolare e violare i
cardini e i principi dello stato laico e democratico. Ciò spiega in
parte le ragioni storiche e culturali della tolleranza, dell'ambiguità e
a volte della connivenza di una parte del clero e del ceto altolocato
nei confronti del fenomeno mafioso.
La vicenda, tragica ma anche grottesca e con alcuni spunti
inevitabilmente comici, sarà rappresentata da giudici ed avvocati a
simboleggiare un'unione artistica ed umana tra categorie contrapposte
nelle aule di giustizia.Il 23
maggio, giorno della messinscena a Roma di questa
storia di antica "mafia agraria", ricorre
l'anniversario della strage di Capaci l'attentato messo in atto da Cosa
Nostra in Sicilia, il 23 maggio 1992, sull'autostrada A29.
Nell'attentato persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone,
sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani,
Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
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