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“La lanterna di Mephisto” è un romanzo
eclettico e profondo, teso alla ricerca dell’armonia e della bellezza,
alla scoperta della modernità e della nascita di un uomo “nuovo”.
Il percorso del mite borghese che ha imparato a sognare che intraprende
un viaggio nell’anima dove l’uomo è sensazione, passione, dove
l’istinto, vera forza della natura, rivela il desiderio di realizzazione
dei propri sogni attraverso il colloquio continuo con la sua stessa
anima, che affronta le perplessità e l’ansia di conoscenza, e che si
arricchisce ad ogni nuova scoperta.
Pare proprio di trovarsi di fronte ad uno scrittore che abbia vissuto
direttamente il periodo storico che fa da cornice agli avvenimenti, che
abbia attraversato le barriere dello spazio e del tempo, per descrivere
con cura il cambiamento di una borghesia che si appresta a conoscere
nuove ritualità sociali, l’incontro dell’arte con le ultime tendenze
tecniche, gli spaccati storici ed i momenti salienti dei primi anni del
secolo, con attenzione al sociale e con una dovizia di particolari tali
che le atmosfere sono rivissute dal lettore con naturalezza.
Tutto questo grazie ad una notevole forza espressiva che dà vita a
sonorità, colori e caratteri tradotti da un amore sensuale della parola
che descrive la straordinaria varietà delle passioni umane traducendole
in arte e quindi in poesia; in cui si fondono fantasia, conoscenza
profonda, ricerca interiore, eros, sensualità e senso di libertà. Ed è
proprio la bellezza della scrittura che colpisce già a primo acchito,
quella stessa bellezza tesa a trasmettere la conoscenza.
Colpisce la creazione di una figura poetica a metà tra il
mondo romantico, col bisogno di credere al
sogno e di piegare la realtà in sua funzione, e
il decadentismo, che vuole creare un mondo nuovo
nell’arte.
E’, poi, sempre presente il cammino esoterico, la
trasformazione della materia, il potere simbolico delle
mutazioni chimiche e la loro conoscenza quale metafora
della conoscenza delle trasformazioni interiori del mondo della psiche.
Ho fatto anche io un bel viaggio, è la summa di tante cose che mi
appassionano, in particolare il cinema degli albori(Carmen
Spadea). |
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