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Serie A gratis dal sito cinese
ora il giudice dà il via libera
IL GIP del tribunale di Milano, Nicola Clivio, ha dissequestrato oggi i siti internet che consentivano di vedere gratis le partite di calcio: il motivo è che il reato è stato consumato in Cina. I server infatti si trovavano non in Italia ma in territorio cinese: ma in Italia erano stati oscurati i siti "Calciolibero.com" e "Coolstreming.it" dalla Guardia di Finanza. Erano stati denunciati anche due giovani. Così venivano aggirati i diritti tv. Ogni utente si poteva collegare infatti al sito, gratis, avere il link con le gare del nostro campionato. Un danno per i club, oltre che per le emittenti italiane che avevano venduto i diritti in tutto il mondo. A Sky, che avevano fatto la denuncia, ora sono preoccupati. Stessi timori anche a Mediaset e La7. "Il calcio non ha più valore, non si può più andare avanti così", sostengono i dirigenti delle principali emittenti televisive. C'è sempre più preoccupazione per la pirateria tv, probabile un intervento della Frt, l'associazione che raggruppa le principali emittenti italiane. Verrà interessata anche la Lega calcio. Perché, sostengono le tv, "con questo via libera ci si troverebbe di fronte ad un avallo formale di un sistema gratuito di fruizione del calcio che non giustificherebbe alcun ulteriore investimento".
http://www.repubblica.it/2003/h/rubriche/spycalcio/cinavialib/cinavialib.html
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Si alle partite gratis sul Web!
Nel ringraziare tutti gli utenti, www.calciolibero.com
ma soprattutto www.coolstreaming.it
rifiutano l'accusa rivolta loro di "rubare" il
segnale video.
"Coolstreaming non è un portale per poter vedere partite di
calcio ma il nostro obiettivo è di divenire uno dei più grandi
aggregatori streaming della rete. Molti utenti , esteri, nazionali ci
hanno ringraziato del servizio che offrivamo e offriamo, chi ha ritrovato
un pò d'Italia
, chi studia lingue estere, chi è appassionato della tv in genere e tanto
altro ancora. Gli oltre 400.000 download (tracciati) dimostrano
l'interesse a tale tecnologia
che non può essere ridotta a 3 partite di calcio alla settimana ripetute
in differita. Il nostro scopo è di dare voce
anche a chi voce non ne ha. Emittenti locali, radio locali/web, che da
sempre hanno collaborato con noi attivamente chiedendo di essere inserite
nel nostro mediacenter. Non vogliamo affossare nessuno ma questo è il
corso della tecnologia
non potete fermarla", si legge sulla home page di CoolStreaming.
Secondo il magistrato che ha disposto il dissequestro c'è stato un
danno per Sky che è perseguibile in sede civile ma per i due siti
incriminati non c'è reato in quanto entrambi rimandavano a tv estere
che, in possesso dei diritti, mostravano le gare anche on-line
scaricando dei programmo in Internet.
Il giudice di Milano Nicola Clivio ha inoltre motivato il dissequestro
dei due siti negando la sussistenza del diritto d'autore e contestando
che il reato sarebbe stato commesso in Cina.
L'inchiesta, partita nell'ottobre scorso dopo un esposto presentato da
Sky, aveva portato alla scoperta dei due portali che permettevano la
visione delle partite. I gestori erano stati iscritti nel registro degli
indagati.
Il meccanismo era piuttosto complesso.
Il segnale video veniva preso da due network cinesi che trasmettevano
lecitamente le partite. Chi prendeva il segnale lo metteva poi su
Internet. Gli utenti dei due siti oscurati potevano visionare le partite
scaricando un programma peer to peer che permetteva di condividere il
contenuto di un altro pc con gli utenti di tutto il mondo.
A Sky, Mediaset e La7 si
dicono preoccupati per la decisione del giudice: "il
calcio non ha più valore, non si può più andare avanti così",
dicono e per questo forse sarà programmato l'intervento della Frt,
l'associazione che raggruppa le principali emittenti italiane e
l'interessamento della Lega Calcio.
Ciò perchè "con questo via libera ci si troverebbe di fronte
ad un avallo formale di un sistema gratuito di fruizione del calcio che
non giustificherebbe alcun ulteriore investimento".
http://www.dgmag.it/hi-tech/articolo1805.html
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Una sentenza ordina il ritorno del calcio gratis
di Giacomo Dotta 15/02/2006 - 11:25
La convergenza tra Internet e TV inizia ad evidenziare le sue prime
vere problematiche: l'entità sovranazionale della Rete non si adatta
infatti alle necessità dell'ordine nazionale dei diritti televisivi ed in
questa discrasia rischia di consumarsi il castello economico messo oggi in
piedi attorno al mondo del calcio. È facile prevedere in tal senso un
intervento sollecito sia da parte delle istituzioni che da parte della
Lega Calcio, dunque la libertà vigilata a cui sono stati rimessi i due
siti incriminati durerà presumibilmente poco. Al momento, però, lo
streaming rimane una realtà e per il mondo della tv il problema si fa
rilevante.
http://webnews.html.it/news/3328.htm
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Calcio sul web,siti di nuovo online
Sono stati dissequestrati dal giudice
I siti web che indirizzavano gli utenti su come e dove vedere le
partite di calcio gratis sono di nuovo online. Calciolibero.com e
coolstreaming.it, messi "off line" dalla Procura il 27 gennaio,
sono stati dissequestrati da un giudice. Secondo quest'ultimo, il reato
sarebbe commesso in Cina, visto che le emittenti a cui i siti rimandano
sono di quel paese. Ma i responsabili sarebbero comunque perseguibili
in sede civile.
Gli appassionati di calcio che, invece che guardare le partite in
diretta tv con Sky o Mediaset Premium, seguivano le gare su internet senza
sborsare un euro (se non quelli per la connessione) possono tornare
ad essere comodamente indirizzati dai siti italiani. Non che, dal 27
gennaio ad oggi, le gare in questione non si potessero vedere: bastava
sintonizzarsi sugli stessi canali esteri di prima (soprattutto cinesi) e
le partite ovviamente venivano comunque trasmesse. Oppure, come appoggio
per link e orari, bastava prendere come riferimento siti esteri, come ad
esempio il puntuale www.tvmix.net.
Proprio su questa tesi si basava la protesta dei siti italiani in
questione, che contestavano la chiusura ordinata dalla Procura su denuncia
di Sky. Calciolibero e Coolstreaming, infatti, non trasmettevano nessuna
immagine protetta da diritti, ma rimandavano soltanto a tv estere che, in
possesso dei diritti, mostrano le gare anche on-line. Tv visibili
scaricando appositi programmi facilmente (e gratuitamente) scaricabili in
rete. Il giudice di Milano Nicola Clivio ha motivato il dissequestro
negando la sussistenza del diritto d'autore e contestando che il reato
sarebbe stato commesso in Cina. Ma i due siti avrebbero comunque provocato
danni alle emittenti titolari in Italia dei diritti, quindi sarebbero
perseguibili in sede civile.
Grande soddisfazione, ovviamente, per i siti in questione e per i loro
responsabili. Sulla homepage di "Calcio Libero" campeggia un
grosso "Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto" e una
promessa di tornare presto alla versione originale. Lo staff di "Coolstreaming"
spiega invece la sua posizione sulla vicenda e rimanda, per ora, al
"gemello" coolstreaming.us.
http://www.tgcom.mediaset.it/sport/articoli/articolo296601.shtml
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CALCIO
IL CASO: TV E CLUB ALLEATI CONTRO IL CALCIO GRATIS SU INTERNET. SI CHIEDE LA MODIFICA DEL DECRETO URBANI
«Ora il copyright sulle partite»
Il pressing su Galliani: «Impariamo dalle case discografiche». Telecom fa l’offerta a Calcio Italia
17/2/2006
di Guido Boffo
Un intervento del Parlamento, come quello che ha colpito gli scambi di file musicali su Internet (peer to peer): il calcio si accoda all’industria discografica e chiede una modifica del decreto Urbani in tema di immissione nella rete di materiale coperto da diritto d’autore. Tutela che non riguarderebbe le partite del campionato italiano, secondo l’interpretazione del gip di Milano che ha dissequestrato i siti del calcio gratis. Il decreto emesso dal giudice Nicola Clivio apre una voragine, nella quale rischiano di perdersi gli investimenti delle emittenti televisive. Se le partite possono essere trasmesse sul web e scambiate liberamente, attraverso un ponte con i server cinesi, nessuno avrà più interesse a comprare le schede di Sky, Mediaset e La7. Le conseguenze sono state immediatamente percepite dalla Frt, la Federazione delle radio e delle televisioni private, nel cui comunicato si sottolinea il «precedente gravissimo», e finalmente dalle stesse società calcistiche. Il timor panico che una delle principali entrate finanziarie venga frustrata dalla lacuna legislativa si è già tradotto in iniziative presso Galliani, presidente di Lega. Telefonate preoccupate e carteggi annunciati.
La lobby del pallone dovrà attendere la prossima legislatura perché il Parlamento metta mano alla materia, intanto gli uomini di Murdoch hanno già investito della questione presidente e vicepresidente della commissione di indagine conoscitiva sui diritti tv, Lolli e Adornato. Si chiede di estendere il copyright alla trasmissione delle partite di calcio, in modo da sanzionare penalmente l’utilizzo delle immagini su Internet. «La Cassazione ha qualificato come opera dell’ingegno la trasmissione televisiva dello spettacolo sportivo quando è realizzata con “elevato livello tecnico e con l’ausilio di complessi impianti”», ricorda l’avvocato Enzo Morelli, esperto di diritti tv. «La decisione del gip non tiene conto che le emittenti godono di un diritto esclusivo sulle immagini da loro stesse prodotte, nè che la giurisprudenza recente punisce l’attività di linking».
In compenso, parlano di «normale corso della tecnologia» i responsabili di coolstreaming.it, uno dei due siti (l’altro è calciolibero.com) che hanno mandato in onda le partite carpendo il segnale delle emittenti cinesi, alle quali i diritti sono stati regolarmente ceduti da Sky. «Il nostro lavoro va avanti anche se ci togliessero il calcio, strumento che è servito unicamente per far conoscere il fenomeno p2p-tv e web-tv». Alle televisioni vengono offerte due soluzioni: obbligare le tv cessionarie a non inserire streaming su Internet («sempre che lo possiate fare»), ovvero collaborare («i ricavi forse diminuiranno ma ne guadagnerete in immagine»).
Va da sè, le emittenti di collaborare non hanno alcuna intenzione. E i club nemmeno.
http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200602articoli/435girata.asp |
COMUNICATO STAMPA
UFFICIALE - COOLSTREAMING.IT 13:07 - 15/02/2006
Lo staff di coolstreaming.it esprime la
sua soddisfazione per il provvedimento di dissequestro emanato dal GIP di
Milano in data 8 febbraio u.s. Il sito www.coolstreaming.it
ha quale suo unico obiettivo quello di contribuire, nell’ambito della
libertà di manifestazione del pensiero garantita dall’articolo 21 della
nostra Costituzione, alla discussione sul tema della IPTV, un tema
emergente di estremo interesse.
Coolstreaming si è sempre e solo
limitato a discutere del mondo delle web TV, per loro natura sottratte a
limiti territoriali, anche tramite semplici link ad altri siti.
Coolstreaming confida pertanto nella
magistratura e nel fatto che il procedimento penale si concluderà con una
archiviazione nei suoi confronti per totale infondatezza della notizia di
reato e intraprenderà, tramite il suo legale, ogni più opportuna
iniziativa a tutela dei suoi diritti.
email: info@coolstreaming.it
stampa : ufficiostampa@coolstreaming.it
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