Pay-tv, usare una
carta "pirata" non è reato
Sentenza del gip di Crotone: è soltanto un illecito amministrativo.
Possedere una smart taroccata non comporta gli estremi delle violazioni
delle norme sul diritto d'autore.
ROMA – Avere una scheda pirata, e farla in
barba a Tele+ o Stream, non è reato. Ma un semplice illecito
amministrativo. Quindi possedere una smart card cosiddetta taroccata per
le tv satellitari, o anche la strumentario, non violerebbe alcuna norma
penale. A stabilirlo è stato il gip di Crotone, accogliendo la richiesta
della procura della repubblica presentata il 18 marzo 2002.
Tutto è iniziato, riferisce “Italia Oggi”,
con un procedimento ai danni di due soggetti, indagati per il possesso di
smart card e del materiale per installare i software idonei alla
decodificazione dei codici attraverso i quali l'emittente Tele+ invia il
proprio segnale di trasmissione.
L'atto della procura rileva che sono facilmente
disponibili sul mercato sia il decoder sia una smart card, sia il
programmatore, cioè l'apparecchio che serve per inserire sulla scheda i
codici, che tra l'altro sono reperibili anche via Internet in numerosi
siti. Su questa base, il magistrato ha affrontato la questione giuridica
dell'eventuale responsabilità penale di chi possieda una smart card non
originale e, nel caso analizzato era evidente che i due indagati avessero
uno scopo commerciale.
Il tribunale è arrivato a una risposta negativa
a proposito della rilevanza penale, sulla base del decreto legislativo
373/200 che ha introdotto una specifica sanzione amministrativa per la
detenzione, manutenzione, sostituzione ai fini commerciali di apparecchi
per accedere a servizi protetti senza autorizzazione del fornitore del
servizio. La sanzione consiste in una multa che va dai 5.164 euro ai
25.822, oltre ad una somma che va dai 51,65 euro ai 258,23 per ciascun
dispositivo illecito.
Ma, in questo caso, l'applicazione delle
disposizioni penali prescritte dalla legge sul diritto d'autore può
essere esclusa perché il possesso di smart card pirata non trova tutela
penale neanche ad altro titolo, ne' come “intercettazione illecita di
comunicazione informatica o telematica” o come “installazione di
apparecchiature atte a intercettare tali comunicazioni”. Disposizioni
queste, che si riferiscono ai delitti contro l'inviolabilità dei segreti.
Mentre una trasmissione televisiva, anche se criptata, non può mai essere
considerata segreta. E, tanto meno, il sistema di trasmissione utilizzato
dalle emittenti satellitari non può essere considerato ne' un sistema
telematico ne' informatico per i quali andrebbe invece applicato, in caso
di abuso, l'articolo 615 ter e quater del codice penale.
(21 AGOSTO 2002, ORE 11:30)
http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,147968,00.html
http://www.studiocelentano.it/editorial/articolo.asp?id=336