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DI SEGUITO UNA SERIE DI PROTOTIPI DI MACCHINE COSTRUITE CON ENERGIA ALTERNATIVA


                                    MACCHINE AD ACQUA


22 agosto 2006
I misteri delle macchine ad acqua
La ricerca e lo sviluppo delle nuove tecnologia ristagna e la 
stessa introduzione di macchine che sfruttano o producono energia 
alternative si fermano al fotovoltaico e all'eolico. Eppure 
esistono tecnologie di una portata innovativa sconcertante, perché 
precursori della cd. Free energy, ma nessun governo o ente di 
ricerca ha ufficialmente denunciato la loro esistenza o 
pubblicamente dichiarato la loro posizione sulla possibilità di 
produrre nuove meccanismi per il risparmio energetico. I comitati 
scientifici sono troppo occupati a perseguitare i maghi, 
dimenticando la vera scienza, mentre i nostri politici sono ancor 
più presi dallo stringere accordi con le maior del petrolio e del 
gas e a recepire direttive europee che uccidono l'economia degli 
Stati. Questa è la realtà in cui loro vivono, e per il fatto che 
non accettiamo questa situazione, nel tentativo di essere coerenti 
con noi stessi, non ci sentiamo di appartenere a questo mondo o a 
questi tempi. La congiuntura economica non è delle migliori, così 
come quella politica, allora cos'altro occorre fare per convincere 
le persone a cambiare sistema? Non vogliamo portare una 
rivoluzione culturale devastante, ma vorremmo che siate pronti a 
rispondere almeno ad una delle nostre domande . Perché non 
investite nel futuro, perché vi aggrappate ancora all'energia 
delle guerre e della schiavitù?

Tempo fa venne timidamente pubblicizzato il progetto di 
Hector-Pierre Vaes, che intendeva portare sul mercato un motore da 
istallare su di un'automobile, che consente di consumare limitate 
quantità di gas e dell'acqua, utilizzando degli elettrodi 
costituiti di membrane metalliche porose. Il nostro eroe ha 
costruito un motore funzionante e circolante a tutti gli effetti, 
e, attraversando così molti Stati con la sua Chevrolet ad acqua, è 
arrivato sino alle corti del Tribunale di Ginevra, presso il quale 
dimostrò ai giudici l'innovatività del suo ritrovato onde avere il 
conoscimento della sua invenzione. Il Sig. Vaes ha mostrato il 
montaggio sul suo Chevrolet modificata per circolare a GPL, di una 
cellula elettrolitica che produce idrogeno e ossigeno, un gas che 
veniva poi iniettato nel carburatore per fornire il carburante. Il 
responsabile demandato dal tribunale mise i sigilli sul serbatoio 
di GPL di 60 litri, e l'automobile circolò per più di 56 giorni 
percorrendo 1855Km sulle strade della Francia e del Belgio. Una 
volta rimossi i sigilli fu facile constatare che il serbatoio 
conteneva ancora il GPL, e anche il deposito d'acqua era rimasto 
invariato; lo stesso consumo degli elettrodi a corrente continua 
fu ridicolo. In base alle testimonianze di coloro che lo hanno 
costruito, la macchina dalla forma cilindrica emanava un chiarore 
arancione, il riflesso dell'intensa luce blu nell'energia prodotta 
all'interno della cella. Per lunghi anni Vaes sperò che la Francia 
di Mitterrand adottasse una politica più favorevole al suo 
progetto, a vecchio ed in cattiva salute, morì alcuni mesi più 
tardi.

La sua invenzione tuttavia non è andata persa, perché grazie ai 
suoi studi è stato possibile progettare il Processore 
Multi-carburante di GEET, una nuova tecnologia brevettata ( 
n.patent US 005794601A1 ) dall'inventore Paul Pantone. A 
quest'eccellente inventore va anche il merito di aver avuto la 
tenacia e il coraggio di sviluppare la sua idea senza l'aiuto di 
industriali, e per rendersi credibile ha avuto l'eccellente idea 
di diffondere gratuitamente i piani per attrezzare un piccolo 
motore con un attrezzamento fai da te con un costo inferiore a 400 
franchi.

Questo sistema rivoluzionario permette alla maggior parte dei 
convenzionali motori a quattro tempi di funzionare mediante la 
miscela di acqua e idrocarburi. È capace di utilizzare ogni tipo 
di carburante grazie al suo reattore al plasma "a reazione 
endotermica". Questo motore consente di ridurre l'inquinamento per 
l'emissione di gas tossici dell'85% rispetto ad un motore 
convenzionale. Il sistema si applica per ogni motore termico, a 4 
tempi, motori di automobile e camion a benzina o diesel, gruppo 
elettrogeno, caldaia di riscaldamento centralizzata a nafta. Lo 
scopo è quello di utilizzare un carburante che contiene il 25% di 
idrocarburi e il 75% di acqua.
Il motore porta in ebollizione in un serbatoio la miscela di 
idrocarburi, simulando un processo chimico simile a quello della 
raffinazione, perché ritroviamo lo stesso procedimento di 
distillazione del petrolio grezzo utilizzato dall'industria 
petrolifera. La vaporizzazione di questa nuova mescolanza nella 
camera di ammissione crea dell'idrogeno disponibile che, mescolato 
al carburante, genera un idrocarburo ad alto rendimento.
La cosa più incredibile, che conferma, se ancora ce ne fosse il 
bisogno la Teoria e la Scienza di Tesla, è che questa cella di 
energia produce energia fredda, realizzandosi al suo interno una 
fusione nucleare. La chiave di lettura che vi mostriamo è quella 
che costruisce un filo logico tra la joecell, la fusione fredda, e 
dunque la Z-machine, e così l'energia cosmica scoperta da Tesla.

Vorremmo tuttavia aggiungere ancora un altro elemento di 
riflessione a tutto questo, che potrebbe condurre molti sulla 
strada della ricerca della verità e dell'origine dell'uomo. Nel 
1938, un archeologo austriaco, il Dr Wilhelm König, ha ritrovato a 
Bagdad dei reperti archeologici molto particolari. Si tratta di un 
piccolo vaso in terracotta di 15 centimetri di altezza su circa 
7,5 centimetri di diametro. Dal tappo bituminoso emerge, un tubo 
di ferro è inserito all'interno di un cilindro in rame ed isolato 
alla sua base da un tampone in bitume. Questi reperti furono 
definite dagli archelogi delle "pile" risalenti alla civiltà 
sumera (2500 anni a.C. ). Differenti specialisti hanno riprodotto 
la pila utilizzando del succo di uva come elettrolito e hanno 
ottenuto effettivamente una corrente elettrica, introducendo una a 
0,5 e 1,5 volt.

Se tutto questo è vero e reale, se qui non c'è alcuna truffa, 
allora da più di centinaia di anni l'uomo possiede un grande 
potere e una potente arma che è stata occultata e solo oggi 
timidamente sta riaffiorando. Per secoli hanno tramato contro 
l'umanità che sin dai tempi antichi aveva ricevuto il grande dono 
della scienza e del sapere, della matematica e della filosofia che 
aveva reso grandi le civiltà del passato.

Articolo riportato sotto Etchetta: Tesla con ricche immagini su 

http://etleboro.blogspot.com/2006/08/i-misteri-delle-macchine-ad-acqua.html


                        MACCHINE AD ARIA COMPRESSA

VIVAMO IN UN MONDO DOVE DEI BASTARDI CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE 
IL PETROLIO E' IMPORTANTE QUANTO L'ACQUA QUESTA DEVE DAVVERO FARE 
IL GIRO DEL MONDO!

Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha 
lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al 
Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la "Eolo" 
(questo il nome originario dato al modello), era una vettura con 
motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio 
tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima ed 
ultraresistente.

Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una 
velocità di 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive 
nell'uso urbano. Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura 
di circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per l'impianto di 
condizionamento.

Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di 
circa 6 ore il compressore presente all'interno dell'auto riempiva 
le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo 
funzionamento.

Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o 
meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a 
quella di una bicicletta.

Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle 
vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.

Qualcuno l'ha mai vista in Tv?

Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito 
www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: chi 
vi scrive fu uno dei tanti a mettersi in lista d'attesa, lo 
stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire 
all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi 
per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai 
rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai 
costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato 
sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.

Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure 
stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie.

Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo 
www.eoloauto.it risulta essere in vendita.

Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per 
l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo 
venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un 
sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia.

A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la 
traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno 
passato parola, hanno usato Internet per far circolare 
informazioni.

Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola "Eolo", 
nella prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a 
questa strana storia.

Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti. Il 
progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la 
bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi 
continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento 
produttivo sono attualmente in cassa integrazione senza aver mai 
costruito neanche un'auto. I dirigenti di Eolo Auto Italia 
rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi, di anno 
in anno.

Oggi si parla, forse della prima metà del 2006...

Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? 
Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del 
petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti.

La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi 
guinzagli molto ben progettati. Una macchina che non abbia quasi 
bisogno di tagliandi nè di cambi olio, che sia semplice e fatta 
per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa 
guadagnare abbastanza. Quindi deve essere eliminata, nascosta 
insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui parlava Beppe 
Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della 
Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed intaccare la grossa 
torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e 
le case costruttrici, senza che "l'informazione" ufficiale dica 
mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le briciole 
sotto al tavolo....

invece delle inutili catene di S. Antonio, facciamo girare queste 
informazioni!!!
LA GENTE DEVE SAPERE!!!!!!!

Per quanto riguarda Eolo secondo notizie acquisite da 
Quattroruote, il vero problema era che l'aria compressa 
dilatandosi ghiacciava i tubi e li otturava.... e l'auto si 
fermava.

http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20060720043940AARH8H0

 

 


                      MACCHINE IBRIDE BENZINA ED ELETTRICHE

esistono macchine che vanno ad idrogeno ma non credo siano 
commercializzate e il costo è alto.
la toyota ha commercializzato una macchina ibrida (benzina ed 
elettrica) che è gia un bel passo avanti.

 

                                           MACCHINE SOLARI

Ciliegina sulla torta: nel 1930 esistevano già prototipi di auto a 
energie solare e ... funzionavano!