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"DISAGIO SOCIALE E DROGA OGGI" A NETTUNO
 

L’ISTITUTO PER ISPETTORI DELLA POLIZIA DI STATO DI NETTUNO

ED IL LICEO SCIENTIFICO ‘INNOCENZO XII’ DI ANZIO

ORGANIZZANO UN INCONTRO CULTURALE

PROMOSSO DALLA SCRITTRICE MARIA GRAZIA COLOMBO

SUL TEMA

‘DISAGIO SOCIALE E DROGA OGGI’

CHE SI TERRA’ SABATO, 21 APRILE 2007 ALLE ORE 09.00

PRESSO LA SALA MULTIMEDIALE DELL’ISTITUTO DI POLIZIA

VIA SANTA BARBARA, 98 - NETTUNO

CON IL GRUPPO DI LAVORO IMPEGNATO SUL TERRITORIO NAZIONALE IN UN CICLO DI INCONTRI CON I GIOVANI SUI PROBLEMI DEL DISAGIO SOCIALE E DELLA DROGA, COSTITUITO DA:

Giudice Gennaro Francione (Tribunale Penale di Roma) - psichiatra e criminologa Carmela Carrieri (Ospedale di Albano) - scrittrice del sociale Maria Grazia Colombo - avvocato Maria Antonietta Corsetti - responsabile SERT Laura Orazi (Via dei Riari 48, Roma) – direttore editoriale Roberto Boiardi (Herald Editore, Roma).

Interverrà sul tema Rosario Varriale, Capo della Segreteria dell’Ufficio del Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio, on. Angiolo Marroni.

Sarà gradita ospite l’assistente sociale Maria Pia Comberiati, operatrice del SERT e persona di grande sensibilità.

L’iniziativa nasce da un progetto di reciproca e fruttuosa collaborazione fra il Liceo Scientifico ‘Innocenzo XII’ di Anzio (dirigente scolastico Giuseppe Berretta), l’Istituto per Ispettori della Polizia di Stato (il più grande ed importante complesso scolastico della Polizia in Italia ed uno dei più prestigiosi d’Europa, diretto dal dirigente superiore Pietro Ieva) ed il Gruppo di Lavoro, onde affrontare i problemi giovanili con i giovani stessi, sia studenti del Liceo Scientifico, sia allievi dell’Istituto di Polizia, in un contesto di solidarietà, di reciproco scambio di idee e di esperienze, lontano da concetti preconfezionati ed obsoleti che vedono la polizia come esclusivo elemento repressivo ed inquisitore.

Saranno presentati due libri editi dalla Casa Editrice Herald di Roma, la quale si occupa, tra l’altro ed in maniera attiva, dell’inserimento lavorativo e sociale degli emarginati((i libri vengono stampati presso la tipografia INFOCARCERE scrl).

http://www.heraldeditore.it/

LE NUOVE FRONTIERE DELLA DROGA: LA VIA MEDICINALE - di Gennaro Francione.

In questo testo, l’autore sottolinea l’inutilità della repressione penalistica nell’uso delle droghe, proponendo la nuova via medicinale che sostituisce al carcere la cura (preventiva e successiva), le sanzioni amministrative, le misure di sicurezza sul territorio. Come artista (Francione è Presidente dei Giudici Scrittori Europei), egli propone il TEATRO, che aggrega ed unisce i giovani, come UNA DELLE TERAPIE alla solitudine ed alla droga, raccontando la sua esperienza nel testo “ ‘A Scigna”.

http://www.antiarte.it/adramelekteatro/a scigna.htm

http://www.antiarte.it/adramelekteatro/nuova.htm

VIA DEI RIARI,48 – La stanza morta – di Maria Grazia Colombo.

Pagine che danno voce ai giovani ‘perduti’ sia nell’incubo della droga, sia in una società colpevolista ed emarginante che chiede repressione e non prevenzione, protesa ad ‘avere’ e non a ‘pensare’.

“Un’idea geniale quella di Maria Grazia Colombo di trasformare sterili archivi di un SERT in materia da cui attingere per descrivere le vicende tragiche, grottesche, sempre doloranti di persone che sono passate in quella struttura alla ricerca di una salvezza dallo stupefacente, il più delle volte rivelatasi vana chimera. Dal dolore della poesia del mondo come è, alla speranza di un mondo come sarà, un mondo di giovani liberati dallo stupefacente con l’aiuto dell’arte, della cultura e dello stare insieme”. (da Prefazione di Gennaro Francione).

“Storie di persone, di donne e di uomini, di ragazzi e di ragazzi, storie di vita a volte violente, sempre laceranti da cui tuttavia appare una straordinaria sensibilità, pari, e non a caso, alle evidenti fragilità.” (da Commento del Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio, on. Angiolo Marroni).

Hanno gentilmente prestato la propria immagine per le fotografie artistiche contenute nel libro gli artisti: Alberto Ruocco, Massimiliano Bonafede e Leandro Cassarà.

Da ‘Via dei Riari, 48’ saranno letti alcuni brani dall’autrice, da Alberto Ruocco e dagli studenti Leandro Cassarà e Marianna Paolino.

Gennaro Francione presenterà infine la sua opera: APOXIOMENOS (L’ATLETA DI LUSSINO).

L’atleta Koroibos, ex cuoco, esprime i peggiori vizi della Grecia di un tempo, che sono quelli di adesso. Ovvero la ricerca di un arrivismo senza scrupoli che non esita a ricorrere al doping pur di primeggiare nello sport e nella vita sociale. Allora come ora, infatti, il primeggiare in una disciplina dava accesso alle più alte cariche politiche.

Brani del testo saranno letti dall’autore e dall’attore Alberto Ruocco.

Chiuderà l’incontro il dialogo con i presenti.

http://www.comunicati.net/comunicati/arte/teatro/37774.html

http://www.capitoloprimo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1570&Itemid=446

 

 

 

        CONVEGNO-SPETTACOLO A NETTUNO PER COMBATTERE LA DROGA

 Sabato 21 aprile 2007  si è tenuto presso la  sala  multimediale dell'Istituto di polizia di Nettuno un convegno-spettacolo  sul tema Disagio sociale e droga oggi.

Il direttore della scuola  dott. Pietro Ieva ha iniziato i lavori che hanno visto l'intervento  del GRUPPO  DI  LAVORO PHARMACOS (GLF).  Questo gruppo è impegnato sul territorio nazionale in  un ciclo di incontri con i giovani sui problemi del disagio  sociale e della droga.

Il gruppo comprende: il  Giudice-Drammaturgo  Gennaro Francione (Tribunale Penale di Roma), la psichiatra e criminologa Carmela Carrieri (Ospedale di Albano), la scrittrice del sociale Maria Grazia Colombo, promotrice dell'iniziativa a Nettuno, la responsabile SERT  Laura Orazi (Via dei Riari 48, Roma),  infine il direttore editoriale Roberto Boiardi della Herald Editore di Roma.  

Sono intervenuti sul tema  anche la dottoressa Ivana Gregoretti Lombardo, Assessore alla Pubblica Istruzione di Anzio e  Rosario Varriale, Capo della Segreteria dell'Ufficio del Garante  dei Diritti dei Detenuti del Lazio, on. Angiolo Marroni.

Infine è stata gradita ospite l'assistente sociale Maria Pia Comberiati, operatrice del SERT e persona di grande sensibilità. 

L'iniziativa è nata da un progetto di reciproca e fruttuosa collaborazione fra il Liceo Scientifico Innocenzo XII di Anzio, presente con l'appassionato dirigente scolastico Giuseppe Berretta) e l'Istituto per Ispettori della Polizia di Stato, che è il più grande ed importante complesso scolastico della Polizia in Italia ed uno dei più prestigiosi d'Europa, diretto dal  dirigente superiore Pietro Ieva. Automedonte  il Gruppo di Lavoro Pharmacos che ha iniziato il suo tour dal Lazio per affrontare i problemi giovanili in un contesto di solidarietà, di reciproco scambio di idee e di esperienze.

Sono stati presentati due libri editi dalla Casa Editrice Herald di Roma, la quale si occupa, tra l'altro ed in maniera attiva, dell'inserimento lavorativo e sociale degli emarginati.

LE NUOVE FRONTIERE DELLA DROGA: LA VIA MEDICINALE - di Gennaro Francione.

In questo testo, l'autore sottolinea l'inutilità della repressione penalistica nell'uso delle droghe, proponendo la nuova via medicinale che sostituisce al carcere la cura (preventiva e successiva), le sanzioni amministrative, le misure di sicurezza sul territorio. Come artista (Francione è Presidente dei Giudici Scrittori Europei), propone  il teatro, che aggrega ed unisce i giovani, come una delle terapie alla solitudine ed alla droga.

Nel libro VIA DEI RIARI,48 (La stanza morta) Maria Grazia Colombo dà voce ai giovani perduti sia nell'incubo della droga, sia in una società colpevolista ed emarginante che chiede repressione e non prevenzione, protesa ad avere e non a pensare. "Un'idea geniale quella di Maria Grazia Colombo di trasformare sterili archivi di un SERT  in materia da cui attingere per descrivere le vicende tragiche, grottesche, sempre doloranti di persone che sono passate in quella struttura alla ricerca di una salvezza dallo stupefacente, il più delle volte rivelatasi vana chimera. Dal dolore della poesia del mondo come è, alla speranza di un mondo come sarà, un mondo di giovani liberati dallo stupefacente con l'aiuto dell'arte, della cultura e dello stare insieme". (da Prefazione di Gennaro Francione).

Da Via dei Riari, 48  sono letti alcuni brani assai commoventi dall'autrice, da Alberto Ruocco e dagli studenti Leandro Cassarà e Marianna Paolino.

Infine il vulcanico Gennaro Francione (nato sotto il Vesuvio) ha presentato la sua opera che sarà rappresentata a Nettuno: APOXIOMENOS (Il dopato di Olimpia).

L'atleta Koroibos, ex cuoco, esprime i peggiori vizi della Grecia di un tempo, che sono quelli di adesso. Ovvero la ricerca di un arrivismo senza scrupoli che non esita a ricorrere al doping pur di primeggiare nello sport e nella vita sociale. Allora come ora, infatti, il primeggiare in una disciplina dava accesso alle più alte cariche politiche.

Brani del testo sono stati interpretati dallo stesso l'autore (che ha rivelato doti di rappresentazione inaspettate) e dal bravissimo attore Alberto Ruocco.

Ha chiuso l'incontro un fervido dialogo con i presenti guidato dall'infaticabile promotrice Maria Grazia Colombo.

 

Gigi Trilemma

 

                    

Il giudice Gennaro Francione ed il Comandante Ieva

 

http://www.antiarte.it/eugius/nettuno.htm

http://www.comunicati.net/comunicati/arte/teatro/37774.html

http://www.capitoloprimo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1570&Itemid=446
http://www.capitoloprimo.it/lapilli/?p=1012

http://chicasdelujo.uni.cc/videos-de-putas.February/

http://www.ilpontino.it/litorale/articoli/anzio/disagio_sociale_00007863.php

CONVEGNO/SPETTACOLO ALLA SCUOLA DI POLIZIA DI NETTUNO PER COMBATTERE LA DROGA

 

Siamo un paese veramente strano! Metodicamente giunge un “allarme droga” al quale fa stranamente eco una richiesta di maggiore clemenza nei confronti di chi ne fa uso e, di conseguenza, di chi la vende. Non comprendendo a chi dare retta, il cittadino non capisce se la droga fa male o se la si può consumare. Soprattutto, nessuno sembra preoccuparsi che il drogarsi è assai diffuso tra i giovani dai 14 ai 18 anni: 1.038 denunciati nel 2006, come diffuso di recente dal Ministero dell’Interno. Ma non esistono dati ufficiali relativi a quanti non si sono mai fatti scoprire e a quanti lo fanno prima di compiere il quattordicesimo anno d’età, limite valido per poter essere denunciato. Tra i 1.038, ben 38 hanno 14 anni. Dei 38, nove usano cocaina.

Al di là delle droghe tradizionali, inoltre, tra i giovanissimi appare assai diffuso il fenomeno di quelle improvvisate, “derivate” da colle, gas, carburanti, diluenti e lacche per capelli.

In occasione della recente relazione annuale del Ministero dell’Interno, oltre a lanciare l’allarme producendo i numeri, si è sterilmente strillato per ricordare la persistenza dell’eterna emergenza droga. Per sconfiggerla, però, non si fa altro che mantenere infruttuosamente delle pene assai elevate, che colpiscono gli insignificanti terminali di un florido commercio internazionale, del quale sorge il dubbio non si vogliono scoprire i veri vertici e soprattutto distruggere le fonti di produzione.

Alla distruzione delle fonti di produzione della droga dovrebbe, in ogni modo, procedere in parallelo l’eliminazione delle cause che spingono ad usarla. Ideali e interessi morali sono sconosciuti negli anni attuali. Bisognerebbe tornare ad insegnarli. Lo studio è diventato un optional e il lavoro un’incognita. Meglio vivere in un bivacco, gustandosi uno spinello o provando l’emozione di una sniffata, sempre pronti a giustificare le proprie scelte sbagliate, addossando le responsabilità alla famiglia o alla società, accusate di non saper comprendere. Pochissimi sono i drogati che hanno il coraggio di ammettere che la loro è una libera scelta, determinata dalla vigliaccheria di affrontare la vita.

Un importante passo verso una completa informazione sulla droga e sui suoi effetti devastanti è stato compiuto di recente con il convegno/spettacolo “Disagio sociale e droga oggi” tenutosi presso l’Aula Magna dell’Istituto di Polizia di Stato di Nettuno. 

L’importante iniziativa è stata il frutto di una sinergia tra il Liceo Scientifico “Innocenzo XII” di Anzio diretto dal Prof. Giuseppe Berretta, e l’Istituto di formazione degli Ispettori della Polizia di Stato diretto dal Comandante Pietro Ieva, a cui ha attivamente partecipato Maria Grazia Colombo, valida cittadina di Nettuno, autrice di una pubblicazione proprio sulla tematica della droga dall’emblematico titolo “Via dei Riari, 48” ed il Gruppo di Lavoro Pharmacos, onde affrontare i problemi giovanili in un contesto di solidarietà e di reciproco scambio di idee e di esperienze. 

Ai lavori, aperti dal dirigente superiore della Scuola di Polizia Pietro, hanno preso parte, tra gli altri, Ivana Gregoretti Lombardo (Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Anzio), Rosario Varriale (Capo della Segreteria di Angiolo Marroni, Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio), il giudice-drammaturgo Gennaro Francione (del Tribunale Penale di Roma), la psichiatra e criminologa Carmela Carrieri (dell’Ospedale di Albano), la responsabile Ser.T. Laura Orazi (via dei Riari 48, Roma), il direttore editoriale della Herald Editore Roberto Boiardi.

Oltre alla disamina degli “addetti ai lavori”, il delicato tema “Disagio sociale e droga oggi” è stato affrontato con attenzione e “conoscenza” dai numerosi studenti del liceo scientifico, pronti a recepire gli insegnamenti degli “studenti” di Polizia.

 

Pietro Ieva, nel suo intervento introduttivo ai lavori, ha evidenziato come “l’iniziativa persegue la duplice finalità di trattare il tema della droga e del disagio giovanile unitamente al tema dell’educazione alla legalità” ed ha voluto portare a conoscenza degli studenti di come loro coetanei di altre città italiane –in accordo con le Istituzioni- si sono fatti promotori di importanti iniziative per far tornare la legalità nei territori in cui vivono.

In particolare il Comandante Ieva ha parlato della Provincia di Caserta, con un progetto rivolto ai figli dei Camorristi; di Trapani, dove dopo tantissimi anni i cittadini (dati Censis) hanno dichiarato di sentirsi al sicuro e questo proprio grazie ai tantissimi progetti realizzati; di Brindisi dove da una indagine compiuta su un campione di 10.000 giovani delle scuole superiori, ben l’80% ha dichiarato la propria disponibilità a lavorare nella Polizia, non per il mito del posto fisso, bensì per mettersi al di là della illegalità e farsi promotori della sicurezza.

 

Rosario Variale , dopo aver spiegato i contenuti della Legge regionale 31 del 2003 (che istituisce l’Ufficio del Garante dei Diritti dei detenuti dei Detenuti, attualmente diretto dall’On. Angiolo Marroni) ed illustrato i dati relativi al recente provvedimento dell’indulto, ha sottolineato la responsabilità della gestione dei soldi pubblici.

Il Preside del Liceo Scientifico, Berretta, ha puntato sulla Cultura della vita, dove “sono proprio queste occasioni di incontro ad essere non solo incontri istituzionali bensì familiari che permettono di convergere in sola cosa: scegliere la vita al posto della morte”.

L’intervento del giudice Francione si è invece soffermato sulla figura del “giudice Giusto” e sulla legge Fini-Giovanardi.

Numerosi gli interventi finali degli studenti, sia civili che in “Divisa”: il Vice Ispettore Francesco ha parlato della famiglia come base fondamentale della Legalità, Brigitta (del 4° anno) ha rivolto la patata bollente delle responsabilità non solo ai giovani ma alle famigli stesse, alla incomunicabilità che oggi padroneggia; Maia ha voluto esprimere come esistano altre droge, ben migliori di quelle sintetiche: l’arte, l’amore, l’amicizia.     

Nell’ampio contesto dell’iniziativa si è inserita la presentazione di due libri editi che saranno prossimamente editati dalla Herald Editore di Roma, che sono stati illustrati dagli stessi autori.

Maria Grazia Colombo, nel suo “Via dei Riari,48 (La stanza morta)”, dà voce ai giovani perduti sia nell’incubo della droga, sia in una società colpevolista ed emarginante che chiede repressione e non prevenzione, protesa ad avere e non a pensare. La lettura di alcuni brani, ad opera della medesima, dello  studente Leandro Cassarà e dell’attore Alberto Rocco, ha provocato una reazione positiva tra i presenti, che hanno potuto apprendere come anche i “drogati” siano esseri umani, carichi di sensibilità.

Presentando il suo “Le nuove frontiere della droga: la via medicinale”, Gennaro Francione ne ha ribadito i contenuti sostenendo l’inutilità della repressione penalistica nell’uso delle droghe, proponendo la nuova via medicinale, che sostituisce al carcere la cura (preventiva e successiva), le sanzioni amministrative, le misure di sicurezza sul territorio.

Per concludere, Gennaro Francione, che è Presidente dei Giudici Scrittori Europei, ha lanciato la sua proposta di un teatro, «che aggrega ed unisce i giovani», come una delle terapie alla solitudine ed alla droga, parlando della sua opera che sarà rappresentata prossimamente a Nettuno: “Apoxiomenos (Il dopato di Olimpia)”. Si parla dell’atleta Koroibos, ex cuoco, il quale esprime i peggiori vizi della Grecia di un tempo, che sono quelli di adesso. Ovvero la ricerca di un arrivismo senza scrupoli che non esita a ricorrere al doping pur di primeggiare nello sport e nella vita sociale. Allora come ora, infatti, il primeggiare in una disciplina consentiva pure di avere accesso alle più alte cariche politiche. Brani del testo sono stati interpretati dallo stesso autore e da Alberto Ruocco.

                                             
 

Giancarlo Trovato

http://www.lavocedemocratica.it/giugno2007.pdf