L’Associazione
“ Uniti per il decentramento ” nasce il 12 aprile 2007 come
ulteriore sviluppo e inevitabile punto di arrivo di un percorso di impegno
civico iniziato il 18 giugno 2005 con la costituzione del
“Nuovo Coordinamento Civico di Fiumicino” che
comunque continuerà il proprio impegno di rappresentazione di
problematiche generali, che ha visto la maggioranza dei
soggetti costituenti, presidenti o rappresentanti di comitati cittadini
– proloco – associazioni della zona centro nord del Comune, riprendere
e rilanciare la battaglia intrapresa anni prima sulla necessità
improcrastinabile di un concreto ed equo decentramento degli
uffici e servizi comunali sul territorio comunale.
Riteniamo infatti per
questo Comune imprescindibile il decentramento politico-amministrativo per
avviare un processo di reale e sentita identificazione nelle istituzioni
locali delle tredici comunità originarie costituenti di Fiumicino
– Isola Sacra – Porto – Focene – Maccarese – Fregene –
Torrimpietra – Palidoro – Passoscuro – Aranova – Testa di Lepre
– Tragliata e Tragliatella ed a maggior ragione per gli
ulteriori tre insediamenti di Castel Campanile – Le Vignole ed
il nuovissimo insediamento di Parco Leonardo. L’obiettivo
strategico è quello di recuperare, il senso di abbandono dovuto
all’assenza locale di intervento da parte dell’amministrazione
generato dallo squilibrio nell’impiego dei fondi e delle tasse versate
da tutti : in pratica chiediamo l’applicazione dell’articolo 18
dello Statuto comunale che “prevede il decentramento comunale ed
assicura negli uffici decentrati la medesima qualità dei servizi resi
all’utenza”.
Abbiamo infatti
presentato nel 2001 alla precedente giunta di centrosinistra un progetto
di decentramento politico-amministrativo che prevedeva l’istituzione di
due circoscrizioni comunali, rispettivamente una per il territorio di
Fiumicino-Isola sacra-Focene-Le Vignole ed una per il restante territorio
da Maccarese sino a Tragliatella allegando alla proposta uno
studio di fattibilità che dimostrava la reale possibilità di suddividere
una parte del personale in servizio senza ulteriori assunzioni in due sedi
decentrate, senza ottenere alcun riscontro concreto salvo la
sottoscrizione firmata del progetto e l’appoggio unanime dell’allora
opposizione di centrodestra guidata da Mario Canapini.
L’esperienza negativa
con il centrosinistra ci aveva indotto a credere che invece il
centrodestra avesse interesse a mettere in pratica quanto sottoscritto e
ripetutamente confermato in campagna elettorale ma ci siamo dovuti
arrendere all’evidenza che non solo non è stato fatto nulla in
proposito dall’attuale giunta Canapini ma addirittura è stata anche
osteggiata la proposta del Nuovo Coordinamento Civico per l’istituzione
di una Consulta comunale per il decentramento.
Infatti il primo
atto del Nuovo Coordinamento Civico è stato quello di chiedere
l’applicazione di un regolamento comunale del 1997 che prevedeva la
possibilità di richiedere l’istituzione di una consulta tramite la
sottoscrizione di almeno 500 firme di residenti : ne abbiamo
depositate 700 nei termini nel gennaio 2006 e sebbene il
Consiglio comunale si dovesse determinare a norma di regolamento entro
90 giorni si è arrivati al 21 giugno 2006 per
ottenere l’approvazione unanime della deliberazione di istituzione della
consulta sul decentramento e dopo innumerevoli solleciti solo dietro
nostra denuncia per omissione in atti di ufficio nell’ aprile
2007 il sindaco si è deciso a pubblicare il bando relativo.
Queste
premesse ci hanno indotto alla considerazione condivisa che la classe
politica attuale di Fiumicino sia di centrodestra che la precedente di
centrosinistra (tuttora in servizio) non hanno alcuna intenzione di
attuare un reale decentramento di strutture, personale e soprattutto di
potere di decisione, che non tiene conto del peso demografico dei
quartieri ma del peso specifico elettorale degli stessi che spesso non
coincide con il primo.
Proponiamo
quindi ai cittadini una nuova prospettiva civica che veda una
rappresentanza politica nel Consiglio comunale degli stessi cittadini in
quanto rappresentanti riconosciuti di comitati, associazioni, pro-loco e
comunque soggetti individuali che volontariamente e gratuitamente da
sempre sono coinvolti nel rappresentare i bisogni e le aspettative del
proprio quartiere o località, con una posizione espressamente APARTITICA
che prende atto che persone con convinzioni politiche più o meno radicate
ed esperienze civiche diverse.INSIEME ritengono di unire le proprie forze
positive per la riorganizzazione di un Comune DECENTRATO, EQUO ED APERTO
AD UNA VERA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA POPOLARE.
Proponiamo
quindi che la struttura amministrativa comunale debba riorganizzarsi sulla
base del decentramento in due macrostrutture, una a Fiumicino ed una a
Fregene/Maccarese, che veda la suddivisione degli uffici aperti al
pubblico e dell’attuale personale in servizio con particolare
riferimento agli uffici anagrafe-stato civile, vigili urbani, tributi,
tecnico-manutentivo, sociale, scolastico, cultura e sport, gestione
ambientale comprese tutte le aziende di gestione di pubblici servizi a
partecipazione comunale.
Tali
strutture debbono avere la capacità di autonomia gestionale e
finanziaria, con appropriate risorse economiche assegnate alla dirigenza,
per garantire il funzionamento delle attività quotidiane sia
amministrativa che di assistenza, manutenzione e controllo della vita
delle località di riferimento.
Pensiamo
ad un progetto di decentramento politico-amministrativo che veda
finalmente attuata una vera partecipazione popolare alle gestione delle
istituzioni locali come prescrive la legge nazionale n. 267/2000
sull’ordinamento degli enti locali, cominciando dalle costruzione di una
rete di comitati di quartiere realmente rappresentativi della maggioranza
dei cittadini, con reali poteri di consultazione sulle previsioni di
bilancio e sulle opere pubbliche importanti e su quelle previste nel
proprio quartiere, organizzati in una Consulta comunale dei quartieri che
svolga una funzione istituzionale nel fornire pareri ufficiali e proposte
al sindaco ed al consiglio comunale.
Infatti nei quindici anni
di vita di questo Comune quasi nulla è stato fatto per dare voce
e dignità istituzionale alle rappresentanze di quartiere, salvo
il reiterare il finanziamento ad alcune delle sagre tradizionali ed al
sostegno spesso sbilanciato per la Pro-loco di Fiumicino rispetto a quelle
di Fregene e Passoscuro ignorando quella di Torrimpietra.
Parliamo di voce e dignità
istituzionale perché per ottenere l’effettivo coinvolgimento popolare
ed il riconoscimento dell’intera comunità negli organi
politico-amministrativi locali occorre prendere atto che esiste un
tessuto civico da valorizzare da sempre polverizzato in decine di
comitati cittadini o di zona che hanno una rappresentanza del tutto
minoritaria del quartiere spesso originata dalla strumentalizzazione
politica dei rappresentanti degli stessi comitati, se non quando vengono
appositamente costituiti con scopi elettorali, senza contare le
innumerevoli associazioni culturali e sportive di cui molte referenti ad
un patron locale che svolge funzioni di promoter finanziario ed ovviamente
elettorale.