I firmatari di questo manifesto
(singole personalità, associazioni, liste civiche, organizzazioni
politiche e indipendenti) promuovono una campagna di informazione e
di iniziativa politica su questioni che l'attuale ceto dirigente
ignora (con la complicità dell'informazione televisiva) poiché
affrontarle significherebbe mettere in discussione se stesso e gli
equilibri di potere sui quali ha costruito le proprie fortune.
I firmatari si pongono l'obiettivo di restituire
dignità alla Politica, intesa come servizio al Paese, di rilanciare
Democrazia ed economia, dopo anni di decadenza, attraverso la
partecipazione dei cittadini, il controllo democratico sulle azioni
del potere politico e l'impegno diretto nella gestione della cosa
pubblica.
Centro sinistra e centro destra non sono uguali.
Sono complementari ed ormai si sostengono a vicenda. Lo dimostra,
tra l’altro come l' attuale proposta di legge sul conflitto di
interesse "riprende l'ispirazione di fondo della legge Frattini"
, il conflitto di interesse non è tra le 12 priorità di Prodi e
nessuna delle cosiddette leggi-vergogna è stata abrogata.
La riorganizzazione del centrosinistra in due
poli mantiene i difetti dei partiti preesistenti. Il Partito
Democratico si annuncia come la somma di due nomenclature politiche
in sella da oltre 20 anni, somma di errorie responsabilità della
grave malattia in cui versa il paese.
La sopravvivenza di due piccoli partiti comunisti
è garantita da battaglie ideologiche che coprono l’assenza di
cultura istituzionale, da carenze progettuali e da pratiche
spartitorie. Pertanto, una parte significativa dell'elettorato di
centrosinistra non potrà essere rappresentata dai nuovi aggregati
ed è ora orientata all'astensionismo. Analogo problema riguarda
rilevanti settori moderati del centro destra che hanno a cuore i
valori della Costituzione.
Chiedere all'attuale ceto politico di cambiare
politica, regole e comportamenti sarebbe come chiederne il suicidio.
Intreccio tra politica, amministrazione ed
affari, costi della politica, conflitti di interesse, mettono in
crisi la separazione dei poteri e l'uguaglianza dei cittadini di
fronte alla legge, principi senza i quali la democrazia è un guscio
vuoto e si riduce ad una somma di oligarchie.
Per porvi rimedio è necessario rendere attuali i
valori costituzionali riguardanti la responsabilità
dei partiti di fronte alla legge, contrastare i conflitti
di interesse e ridurre drasticamente i costi
della politica.
L'assalto al territorio e all'ambiente
e la scarsezza delle risorse producono danni incalcolabili alla salute
dei cittadini e distruggono il patrimonio che dovremo consegnare
alle future generazioni.
Il potere e la ricchezza delle mafie competono
con quelli dello Stato, scoraggiando tutte le forme di economia
legale e mantenendo sotto il tallone della sopraffazione intere
regioni del territorio nazionale.
Il Comitato promotore, i firmatari del Manifesto
e i Garanti, presenteranno nel corso della manifestazione, convocata
a Roma in piazza Farnese il 6 Ottobre, il progetto politico con le
proposte da dibattere nel paese, le Petizioni
al Parlamento e le proposte di legge di iniziativa
popolare.
Se i cittadini saranno sensibili e i promotori
saranno onesti e credibili, alla conclusione del percorso che ci
separa dalle prossime elezioni nazionali, si potrà promuovere una
grande iniziativa Civica per garantire rappresentanza politica a
quei milioni di elettori che oggi ne sono privi.