Programma del Partito - Pirata Italiano
Il Partito-Pirata si attiava politicamente per la
difesa dei diritti dei cittadini in particolar modo è interessato
alla Cultura libera, al Diritto d'Autore e alla Privacy dentro e fuori
la rete ed enuncia i seguenti punti per i quali intende operare:
1.Principio di Legalità
Il Partito dei Pirati non promuove e non appoggia, nè
esplicitamente nè implicitamente, nessuna azione che vìoli le leggi
esistenti. Il Partito dei Pirati promuove invece la modifica delle
leggi esistenti al fine di salvaguardare i diritti dei cittadini, dei
consumatori, degli autori e degli operatori economici in modo
equilibrato e socialmente accettabile. Il Partito dei Pirati si
riserva il diritto di promuovere delle azioni dimostrative tese a
mettere in evidenza le contraddizioni di una legge, od i suoi effetti
negativi sull'individuo o sulla società, nei limiti di una normale ed
accettabile dimostrazione democratica a carattere episodico e limitata
nel tempo.
2.Riforma del Copyright
Il Partito dei Pirati intende promuovere una estesa e radicale
azione di riforma della legislazione che riguarda il Diritto d'Autore
(Copyright), al fine di ripristinare l'equilibrio ora perduto tra gli
interessi degli operatori economici, quelli dei consumatori, quelli
degli autori e quelli della società nel suo complesso.
L'elemento fondante di questa riforma dovrà essere il concetto che i
materiali protetti da copyright rappresentano la Cultura di una
Nazione e come tale possono essere sottoposti a vincoli di utilizzo
solo per brevi periodi di tempo e solo per determinate applicazioni di
carattere commerciale. L'accesso a questi materiali deve essere
garantito anche per coloro che non possono permettersi l'accesso al
mercato per ragioni economiche, ad esempio grazie ad opportune
sovvenzioni o attraverso l'opera di pubbliche mediateche.
In particolare, è nostra intenzione affrontare il tema del
"corretto uso" dei materiali coperti da diritto d'autore
("Fair Use"), il tema della creazione e dell'uso di copie
per uso personale ed il tema dell'uso di sistemi DRM per la protezione
dei contenuti. Su tutti questi temi è nostra intenzione chiedere
modifiche, anche estese e radicali, alla legislazione esistente.
3.Riforma del Brevetto
Il Partito dei Pirati intende promuovere una estesa azione di
riforma della legislazione che riguarda il Brevetto (Patent), al fine
di ripristinare l'equilibrio ora perduto tra gli interessi degli
operatori economici, quelli dei consumatori, quelli degli inventori e
quelli della società nel suo complesso.
L'elemento fondante di questa riforma dovrà essere il concetto che i
materiali protetti da brevetto rappresentano la Tecnologia (anche
medica) di una Nazione e come tale possono essere sottoposti a vincoli
di utilizzo solo per brevi periodi di tempo e solo per determinate
applicazioni di carattere commerciale. L'accesso ad alcuni tipi di
queste conoscenze ed ai prodotti che ne derivano, in particolar modo
nel campo della medicina, deve essere garantito anche per coloro che
non possono permettersi l'accesso al mercato
per ragioni economiche, ad esempio grazie ad opportune sovvenzioni o
attraverso l'opera di pubbliche strutture.
Il Partito dei Pirati vuole garantire che le popolazioni locali non
siano ingiustamente private dei materiali e delle tecniche (culinarie,
mediche e di altro tipo) che fanno parte della loro tradizione a causa
di un brevetto.
Il Partito dei Pirati vuole garantire che non sia possibile sottoporre
a brevetto un qualunque elemento del nostro ecosistema, dal DNA
all'essere vivente nel suo complesso.
Il Partito dei Pirati vuole garantire che non sia possibile sottoporre
a brevetto idee astratte, codice per computer, algoritmi e formule
matematiche
Il Partito dei Pirati vuole ottenere il riconoscimento del diritto di
un governo sovrano ad espropriare un brevetto in caso di necessità.
Il Partito dei Pirati intende chiedere che su queste questioni venga
delegato a decidere un organismo sovrannazionale e super partes di
cristallina affidabilità, come potrebbe essere l'ONU od il Parlamento
Europeo.
Il Partito dei Pirati vuole garantire che i brevetti non vengano
utilizzati per impedire l'accesso dei cittadini ad una tecnologia, per
impedire l'accesso al mercato ad aziende concorrenti o come strumento
di scambio tra aziende. In tutti questi casi, riteniamo che sia
necessario l'annullamento immediato del brevetto.
Il Partito dei Pirati vuole garantire che i brevetti siano validi solo
nella misura in cui vengono effettivamente utilizzati per rendere
disponibile una tecnologia sul mercato. Riteniamo che un brevetto che
non viene utilizzato, per qualunque motivo, debba essere annullato
dopo solo un breve periodo di attesa.
4.Riforma del Trademark
Il Partito dei Pirati intende promuovere una modesta azione di
riforma della legislazione che riguarda i Marchi, i Disegni ed i
Modelli, al fine di ripristinare l'equilibrio ora perduto tra gli
interessi degli operatori economici (aziende) e quelli dei
consumatori.
In particolare, il Partito dei Pirati vuole garantire che non sia
possibile sottoporre alla registrazione di Marchio dei nomi e dei
simboli che già caratterizzano delle realtà simboliche riconosciute
ed utilizzate dalla popolazione ma ancora non consolidate (ad esempio,
neologismi non ancora inseriti in nessun dizionario ma già ampiamente
riconosciuti dalla popolazione).
Il Partito dei Pirati vuole garantire che le popolazioni locali non
siano ingiustamente private delle denominazioni dei prodotti e delle
tecniche che fanno parte della loro tradizione a causa di un marchi
che viene registrato da una azienda o da un consorzio di aziende.
Il Partito dei Pirati vuole garantire che non sia possibile sottoporre
a registrazione di Disegno o Modello idee astratte ,o comunque vaghe,
di un prodotto ma solo una sua effettiva e ben definita
implementazione stilistica.
Lo scopo finale di questo intervento è quello di permettere una più
ampia concorrenza sul mercato, tra operatori diversi, in settori in
cui l'elemento
predominante è di tipo stilistico (prodotti di moda) o di tipo
produttivo (prodotti alimentari tipici).
5.Riforma del Segreto Industriale
Il Partito dei Pirati intende promuovere una estesa azione di
riforma della legislazione che riguarda il Segreto Industriale, al
fine di ripristinare l'equilibrio ora perduto tra gli interessi degli
operatori economici (aziende), quelli dei consumatori, quelli dei
ricercatori e quelli della società nel suo complesso.
L'elemento fondante di questa riforma dovrà essere il concetto che le
informazioni raccolte durante il lavoro di ricerca all'interno delle
aziende e delle università sono un bene di pubblica utilità che deve
entrare a far parte del pubblico dominio nel minor tempo possibile. A
questo fine, il Partito dei Pirati intende riconoscere alle aziende il
diritto ad un breve periodo di riservatezza, utile alla stesura di una
richiesta di brevetto od alla conclusione di una parte sostanziale del
processo di ricerca e sviluppo. Il Partito dei Pirati intende anche
chiedere che i ricercatori dell'industria siano liberi di rendere
pubbliche le informazioni da loro raccolte in tempi brevi, dell'ordine
di non più di 3 anni dal momento della rivelazione delle informazioni
al management aziendale.
Il Partito dei Pirati intende chiedere che il ricercatore sia tenuto
per legge a divulgare immediatamente ogni informazione che possa
contribuire a salvare vite umane o che possa evitare danni alla salute
dei cittadini od all'ambiente in cui essi vivono.
6.Diritto di Accesso alla Tecnologia
Il Partito dei Pirati intende ottenere il riconoscimento legale del
diritto del cittadino ad accedere alla Tecnologia che è disponibile
in ogni singolo momento storico nel suo paese.
Il Diritto di Accesso alla Tecnologia viene violato ogni volta che una
azienda si rifiuta di produrre un oggetto di cui possiede i brevetti
per ragioni economiche (scarsa remuneratività) o strategiche (logiche
di scambio con altre aziende). In questo caso, la responsabilità è
dell'azienda e l'intervento dovrà essere teso all'esproprio del
brevetto.
Il Diritto di Accesso alla Tecnologia viene violato ogni volta che un
cittadino non può accedere ad una tecnologia di carattere medico, e
di rilevante importanza per la qualità della sua vita, per ragioni
economiche o di altro tipo. In questo caso, la responsabilità è
dello Stato e l'intervento dovrà essere teso alla copertura dei costi
ed alla soluzione dei problemi tecnici di fornitura.
7.Diritto di Accesso alla Cultura
Il Partito dei Pirati intende ottenere il riconoscimento legale del
diritto del cittadino ad accedere alla Cultura che è disponibile in
ogni singolo momento storico nel suo paese.
Il Diritto di Accesso alla Cultura viene violato ogni volta che una
casa editrice, od un altro operatore economico, si rifiuta di produrre
e/o distribuire un'opera di cui possiede i diritti per ragioni
economiche (scarsa remuneratività) o
strategiche (logiche di scambio con altre aziende). In questo caso, la
responsabilità è dell'azienda e l'intervento dovrà essere teso
all'esproprio dei diritti.
Il Diritto di Accesso alla Cultura viene violato ogni volta che un
cittadino non può accedere ad un'opera, per ragioni economiche o di
altro tipo. In questo caso, la responsabilità è dello Stato e
l'intervento dovrà essere teso alla copertura dei costi ed alla
soluzione dei problemi tecnici di fornitura. Naturalmente, lo Stato ha
tutto il diritto di decidere i tempi ed i modi dell'Accesso (Differita
TV, DVD, visione/ascolto presso una medioteca, prestito gratuito od a
prezzo politico, etc.).
8.Diritto ad una Fornitura Leale
Il Partito dei Pirati intende ottenere il riconoscimento legale del
diritto del cittadino ad ottenere una fornitura di Beni e Servizi che
sia caratterizzata dalla massima lealtà nei suoi confronti da parte
del Fornitore.
Il Diritto ad una Fornitura Leale viene violato ogni volta che vengono
imposti dei limiti arbitrari al Bene od al Servizio che viene fornito.
Consideriamo casi eclatanti di violazione di questo diritto le
limitazioni sul traffico Internet imposte dai fornitori di accesso
("Traffic Shaping" e "Filtering") e le limitazioni
imposte al funzionamento dei PC da parte dei produttori grazie a molte
tecnologie di tipo DRM (Digital Rights Management) e di tipo Trusted
Computing.
Consideriamo assolutamente inaccettabili le limitazioni d'uso imposte
ai sistemi per pure ragioni di marketing, come la limitazione d'uso a
sola Game Console della XboX di Microsoft (che, di fatto, è un vero
PC). Consideriamo assolutamente inaccettabili le limitazioni d'uso
imposte ai sistemi per pure ragioni di strategia aziendale, come l'uso
di formati proprietari che limitano la possibilità di interazione con
sistemi equivalenti prodotti dalla concorrenza e come l'assenza delle
opportune funzioni di import/export necessarie a scambiare dati con
sistemi equivalenti prodotti dalla concorrenza.
La fornitura di un Bene o di un Servizio deve essere improntata alla
sua massima utilizzabilità sul mercato ed alla sua massima versatilità
d'impiego.
9.Diritto alla Libertà di Scelta e di Azione
Il Partito dei Pirati intende ottenere il riconoscimento legale del
diritto del cittadino ad avere la più totale liberta di scelta
nell'acquisto di Beni e Servizi e nel loro uso dopo l'acquisto.
Il Diritto alla Libertà di Scelta e di Azione viene violato ogni
volta che il cittadino/consumatore viene obbligato o condizionato ad
un acquisto a causa della esistenza di vincoli imposti dai suoi
fornitori. Consideriamo un esempio eclatante di violazione di questo
diritto la politica di molte aziende che non forniscono strumenti
adatti per l'interazione dei loro sistemi con sistemi prodotti dalla
concorrenza o la integrazione dei loro sistemi in sistemi di
complessità superiore ("scarsa o nulla interoperabilità").
Il Diritto alla Libertà di Scelta e di Azione viene violato ogni
volta che al cittadino/consumatore viene negato un particolare tipo di
utilizzo di un bene regolarmente acquistato senza che questo utilizzo
rappresenti un danno
diretto per il fornitore. Consideriamo un esempio eclatante di
violazione di questo diritto la negazione del diritto al Reverse
Engineering dei sistemi quando questa attività non è rivolta al
superamento dei sistemi di protezione del diritto d'autore (DRM) ma
invece alla interazione con altri sistemi od alla integrazione in
sistemi di complessità superiore.
10.Diritto alla Privacy
Il Partito dei Pirati intende pretendere il riconoscimento concreto
del diritto del cittadino alla privacy, già più volte enunciato
nelle Costituzioni Italiana ed Europea ed ancora largamente negato
proprio ad opera di quei Governi che dovrebbero garantirlo.
In particolare, il Partito dei Pirati intende rivolgere la propria
attenzione alla riservatezza delle comunicazioni ed intende ottenere
la equiparazione di qualunque tipo di comunicazione (audio,
telefonica, radio, digitale, etc.) alla comunicazione postale che è,
tradizionalmente, l'oggetto di elezione di questo diritto all'interno
della legislazione esistente.
Il Partito dei Pirati intende anche richiedere l'esplicito
riconoscimento del diritti del cittadino ad usare sistemi
crittografici per garantire la riservatezza della proprie
comunicazioni.
11.Diritto alla Comunicazione
Il Partito dei Pirati intende ottenere il riconoscimento legale del
diritto del cittadino a comunicare con qualunque altra persona in
qualunque momento ed in qualunque modo.
Il Diritto alla Comunicazione viene violato ogni volta che al
cittadino viene negato l'uso di un canale di comunicazione per ragioni
tecniche o commerciali risolvibili con ragionevole facilità.
Consideriamo un esempio eclatante di violazione di questo diritto la
negazione del libero uso di sistemi Wi-Fi dentro e fuori del domicilio
privato. Consideriamo un esempio eclatante di violazione di questo
diritto la negazione o la limitazione dell'uso di sistemi di File
sharing (Peer-to-Peer) già messa in atto da alcuni governi.
12.Diritto alla Espressione
Il Partito dei Pirati intende pretendere il riconoscimento concreto
del diritto del cittadino alla libertà di espressione, già più
volte enunciato nelle Costituzioni Italiana ed Europea ed ancora
largamente negato proprio ad opera di quei Governi che dovrebbero
garantirlo.
In particolare, il Partito dei Pirati intende chiedere la modifica
della legislazione esistente in fatto di attività giornalistica in
modo da liberare la figura emergente del "blogger" dai
vincoli che erano stati pensati per i giornalisti professionisti.
Chi parla a proprio nome, od a nome di una associazione di qualunque
tipo, e non a nome di un giornale, deve essere libero di dire ciò che
vuole, nel modo e nei tempi che ritiene più opportuni. L'unico limite
accettabile a questo diritto è quello rappresentato dal reato di
diffamazione e dall'offesa personale.