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BLISSETT COLPISCE ANCORA: LIBERCOLO CYBERUNDERGROUND   



a cura di Luther Blissett??


Visita il sito vuvuvù

 
Internet - Cyberunderground
 


 
La Beat Generation ci ha fornito le quattro vie della rivoluzione giovanile della quale fu profeta Herbert Marcuse: l'Antiletteratura, l'Antiarte, l'Antipolitica e la Mistica. L'autore ha qui inteso andare oltre la Rete di Superficie e verificare, con rapidissimi salti, le strutture della filosofia sotterranea per far sì che chiunque possa conoscere il fervido mondo del cyberunderground, fatto di meraviglie, miscele esplosive, coniugazioni alchemiche, ma soprattutto di soluzioni geniali. Questo cyberlibercolo, attraverso balenanti messaggi, Url, documenti originali, testi antologici, foto, disegni, bibliografie, link, è dedicato a tutti coloro che, giovani e vecchi, vogliano addentrarsi senza paura nelle acque dell'Oceano profondo di Internet col coraggio che fu proprio del nostro avo mediterraneo, il mitico CyberUlixes.

Di rilievo un'intervista sull'Antiarte di Blissett ad Andrej Adramelek,  webmaster nella Cyberflotta del Movimento Utopista. 

Per ulteriori informazioni e per leggere qualche pagina del libro visita il sito vuvuvù:

 

http://www.simone.it/vuvuvu/cyberunder/index.htm

 

                  

 ANTIARTE 2000.LA RIVOLUZIONE DELL'ESTETICA NEL CYBERSPAZIO. Dgt: http://antiarte.studiocelentano.it

                               Movimento Utopist-A: http://movimentoutopista.studiocelentano.it

 

 

 
Rutelli o Berlusconi?
VOTA TARKOWSKI
Il sistema - l'ideologia - i partiti
 
Da "Vincent"
di Vincenzo Tarkowski

capitolo 26


Passo davanti alle discoteche e rimango disgustato.
- Siamo ribelli! - sento dire.
Ribelli del mio cazzo penso. Oggi siamo tutti ribelli. Lottiamo tutti. chi per avere una paghetta maggiore, chi per la figa più stretta, chi per il cazzo più lungo, chi per il centro sociale più ampio, chi per la gita scolastica più divertente, chi per la merda meno puzzolente e più commestibile.
Oggi siamo tutti comunisti col mito del Che, la maglia del Che, il mate del Che, la frase del Che. Sappiamo dire solo Hasta la victoria siempre e se non la pensi come me ti spacco il culo perché noi siamo contro la violenza.
Oggi siamo tutti fascisti. Dux nostra lux!. Andiamo tutti a Predappio, sputiamo sui negri non vogliamo i marocchini e poi li cerchiamo per avere quelle venti di fumo e ce ne freghiamo della morale fascista.
Oggi votiamo tutti Pannella o Verdi perchè fa figo. PDS e AN perché sono cambiati in meglio. Forza Italia e Ulivo perché sono nuovi.
Alla fine però ce la ritroviamo sempre nel culo.
Oggi siamo tutti religiosi. Crediamo in dio e dopo la messa ci masturbiamo perché quella seduta a fianco porta la minigonna.
Oggi tutti sanno che ci siamo laureati con 110 e lode perché dobbiamo far bella figura agli occhi degli altri, quando su quella carta da culo invece c'è scritto 104 o molto meno.
Oggi siamo i migliori del mondo perché abbiamo la macchina lussuosa e ostentiamo disperatamente le nostre cose. Siamo noi le calamite e loro il ferro, e per fortuna la vita funziona così altrimenti se ci apprezzassero per quello che realmente siamo saremo tutti dei miserabili.
Oggi siamo i più furbi del mondo perché abbiamo inculato lo Stato non dichiarando il reddito e abbiamo fatto la spia su quello che ha pisciato in un angolo buio di una sperduta via perché non ne poteva più. Cazzo abbiamo occhio, l¹abbiamo beccato quel piscione bastardo! Siamo grandi, immensi, unici, ineguagliabili, inestimabili. cazzo, sono io che faccio andare avanti questo lurido mondo, sono IO!
Oggi, siamo più cretini e codardi che mai.

© Vincenzo Tarkowski
http://www.vincenzotarkowski.it
Prospektiva Rivista Letteraria
www.prospektiva.it
Prospektiva Rivista Letteraria
www.prospektiva.it
 
 
 
 
Artisti contro le guerre
 
 
 
LETTERA APERTA ALLE FORZE SINDACALI

- comunicato stampa -

Invito al  2 giugno con gli Artisti
 


Ai gentili Colleghi e ai Capi Redattori,

La Rete degli Artisti contro le guerre, il 2 giugno in occasione della interposizione di pace contrapposta alla parata delle Forze Armate nella Festa della Repubblica invita con forza i sindacati, i comitati unitari e i comitati di base a prendere atto della vertenza culturale degli Artisti.

La Rete degli Artisti ribadisce che l'Arte in ogni sua manifestazione è radice prima della Cultura, anche nazionale e, come tale, patrimonio comune dell'umanità. L'Arte è, attraverso i lunghi secoli della storia, l'elemento tracciante della tradizione e della memoria.

Nel febbraio scorso la Rete degli Artisti ha segnalato il baratro di una vertenza cagionata dai tagli nella Finanziaria imposti ai lavoratori del settore Spettacolo dal Governo. Al diritto di tutti gli Artisti e degli operatori di questo settore della Cultura ad un equa retribuzione per il proprio lavoro, si sposa un eguale diritto della popolazione italiana ad un equa accessibilità alla Cultura e all'Arte.

L'egida dell'attuale politica economica italiana nella guerra globale permanente e per il finanziamento della lunga e sanguinosa occupazione irachena, più tutti i recentissimi costi sostenuti dallo Stato italiano per la flotta navale, per i nuovi aerei, per il mantenimento delle Basi di guerra sulle coste del Mediterraneo e tutti nuovi armamenti in dotazione all'esercito, inseriscono la vertenza spettacolo in predominante allarme nel quadro della deriva totalitaristica già ampiamente delineata dai precedenti tagli agli Istituti di Ricerca, alla Sanità, alle Università e alle Scuole e la radicano in modo devastante nel settore occupazionale, conclamando le nuove precarietà e le reali proporzioni delle problematiche della questione migranti.

Oggi, alle riduzioni imposte agli artisti maggiori del panorama italiano, corrispondono vere e devastanti riduzioni nei badget del popolo degli Artisti minori, numeroso come le foglie di un bosco. Ogni giorno schiere di piccole compagnie teatrali o di danza affrontano i costi per ottenere una sala prove e scontano l'assenza di spazi di espressione. Ogni giorno molte piccole band musicali scontano lo scotto economico di un mercato discografico, dai costi di produzione vertiginosi i cui spazi di espressione sono asfittici, fors'anche per la parziale cecità di talune amministrazioni pubbliche, che lasciano piovere contributi solo sul più pubblicistico già bagnato.

Ogni giorno di più la libera circolazione delle Idee e la naturale evoluzione dell'Arte è assoggettata alla strategia del terrore e della guerra, in uno scenario iper competitivo in cui si contrappongono in modo frontale coloro che "aprono" e coloro che "chiudono" le frontiere della libera accessibilità alla Cultura per la popolazione.

Non solo Moratti, quindi, ma che sia Cultura per tutti gli italiani!

La Rete degli Artisti contro le guerre, impegnata nelle campagne artistico umanitarie del Festival del Munzur in kurdistan turco a luglio e con i campi profughi palestinesi a Beirut in Libano, per tutte le ragioni di cui sopra invita con forza i sindacati, i comitati di base e i comitati unitari a partecipare al dibattito aperto con gli artisti sui temi fondativi della Repubblica Italiana, la Pace e il Lavoro, nel pomeriggio del 2 giugno sul Ponte di Castel S. Angelo, in orario da concordarsi.

La Rete degli Artisti, informando che parteciperanno alla manifestazione gli artisti: della comunità romana dello Sri Lanka, gli artisti della Comunità Palestinese e i Tamburi Kurdi dei fuochi del Newroz, invita la Libera Stampa, la società civile e tutti i cittadini a partecipare all'iniziativa all'Isola Tiberina (dalle 9 alle 14.00) e per tutta la giornata al Ponte di Castel S. Angelo.

La Rete Artisti contro le guerre
Roma, Bologna, Trieste, Milano, Torino, Modena, Firenze, Pescara, Messina, Quartu S. Elena, Cagliari, Castelnuovo Val di Cecina, Novi Sad, Thessaloniki, Frankfurt
 
per la Rete Artisti contro le guerre
Loredana Morandi -  348/7490558
Pres. Ass.ne Argon - Bloggersperlapace 
www.bloggersperlapace.org

 

Ted Levitt

il futuro appartiene alle persone che vedono le possibilità prima che diventino ovvie