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            UNO PER TUTTI, TUTTI PER RAI

IL DIRITTO DI OGNI ARTISTA ALL'IMMAGINE TELEVISIVA

                  Ciao ragazzi

sono Andrej Adramelek, qui a proporvi, come webmaster del sito Movimento Utopist-A, un'azione non più di sola critica a un sistema televisivo ma di spinta operativa per il miglioramento dello stesso e il benessere del nostro essere di artisti in una nuova visione di par condicio universale nella trasmissione della propria immagine.

Con la legge 6-8-1990(Disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato; cd. Legge Mammì) si è statuito che il sistema radiotelevisivo italiano(inteso nella sua globalità di emittenza pubblica e privata) s'informa ai principi di libertà di manifestazione del pensiero e di pluralismo dettati dalla Carta Costituzionale ma ciò va inteso non solo a vantaggio dei megaorganismi produttivi di comunicazione ma anche favore di tutti i cittadini. Infatti, secondo, la detta legge il pluralismo, l'obbiettività, la completezza, l'imparzialità dell'informazione e l'apertura alle diverse opinioni socioculturali, politiche e religiose nel pieno rispetto dei principi costituzionali,rappresentano gli scopi principali e fondamentali del sistema radiotelevisivo.

La RAI è un servizio pubblico d'informazione radiotelevisiva e come bene pubblico dev'essere utilizzato da chiunque non solo nella ricezione dei programmi ma anche nei passaggi atti a testimoniare la propria esperienza e la propria arte. Ciò anche perché è un servizio che viene pagato dai cittadini con le sovvenzioni statali indirette(le convenzioni  coi vari enti per programmi che il regime di quasi monopolio assicura)  e poi col canone obbligatorio(una vera imposta) per cui tanto più s'impone la partecipazione attiva e non meramente passiva e ricettiva dei programmi.

La figura geometrica testimoniante la democraticità di un servizio è LA SFERA. Nella RAI attuale, invece, vige ancora il sistema piramidale e la cultura viene gestita da pochi che si arrogano il diritto di stabilire chi deve passare e chi no.

La Sfericità della Rete ha dimostrato il fervore artistico-culturale del nostro paese e la legittima pretesa di tutti gli operanti di usufruire di passaggi televisivi in RAI per attuare il fondamentale principio di eguaglianza dei cittadini, sancito dall'art. 3 della Cost., e il diritto di ciascuno di creare e manifestare la propria arte a livello universale, gratuitamente, per rendere effettivo il teorema costituzionale dell'arte e della scienza libere(art. 33 della Cost.).

Oggi invece assistiamo allo scempio che lo stesso libro, neppure di gran valore, venga diffuso in mille trasmissioni della RAI(per non parlare di MEDIASET), mentre opere che davvero valgono sono destinate a circolare come immagine in un ristretto numero di persone. Tutto ciò è idilliaco, dite?

"Basta col romanticismo infruttuoso!" diciamo noi.

"Basta coi pianti consolatori degli artisti incompresi e sconosciuti!".

C'è stato anche un romanticismo combattivo e a quello ci appelliamo per ribaltare la situazione e rientrare nella "costituzione e nello stato dei diritti politici e comunicativi- attivi e passivi".

L'azione della RAI appare specificamente in contrasto con l'art. 41 della Cost. secondo cui l'iniziativa economica "non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana". Solo una diffusione aperta e totale dell'immagine televisiva, una televisione alla portata di tutti, può essere a livello produttivo umanitaria e sociale come richiesto dalla Costituzione, per far sì che davvero tutti - piccoli o grandi artisti che siano non importa - possano godere e far godere al massimo dei loro prodotti artistici.

Il MOVIMENTO UTOPIST-A, in alleanza con lo STUDIO CELENTANO, l'ANTIARTE, l'EUGIUS(Unione Europea dei giudici scrittori), l'ADRAMELEK THEATER e altri siti in fase di adesione, organizza un'AZIONE PACIFICA DI ACCESSO IN MASSA ALLA RAI DI TUTTI GLI SCRITTORI E GLI ARTISTI al fine di rendere sferica la piramide RAI.

La prima azione COMBAT si sviluppa lungo la via canonica dei programmi dell'accesso, per cui UN PROGRAMMA DI ACCESSO DI TUTTI GLI ARTISTI DELLA RETE E NON verrà proposto alla "Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi - sottocommissione permanente per l'accesso"

Siamo fiduciosi nell'accoglimento della proposta, alias, insceneremo altre forme di lotta, pacifiche e gandhiane, nel cyberspazio e nell'ulespazio, finché non vinceremo.

Dobbiamo lottare, fratelli, affinché la democraticità sferica di Internet diventi modello universale per le altre produzioni massmediali; dobbiamo lottare ex converso contro il tentativo contrario di piramidare la Rete(vedi legge-censura ai siti del 7 marzo 2001, n. 62, "Nuove norme sull’editoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5 agosto 1981, n. 416", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 marzo 2001).

Per tutto questo invitiamo tutti i siti alleati ad aderire all'iniziativa nominalmente e dando la massima diffusione a questo messaggio.

Gli ARTISTI DEL CYBERSPAZIO sono invitati singolarmente a presentare la loro lettera d'adesione, il curriculum e le opere che intendono manifestare in RAI, eventualmente con una scaletta sul tipo d'intervento gradito. Sono pregati di diffondere questo messaggio agli amici non di rete.

Chiunque abbia un libro, un quadro, una musica, un foglio dattiloscritto o manoscritto si rivolga a noi per coagulare le forze di spinta.

L'UNIONE FA LA FORZA! E da soli non combineremo mai nulla.

Ragazzi, partecipate numerosi.

Cordialmente, il vostro

Andrej Adramelek

Per qualunque comunicazione, informazione, adesione scrivere a: 

azuz@inwind.it

(N. B. Evitare, per favore, allegati che saranno cestinati per ovvi motivi di sicurezza).