Mamma Napoli
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La violenza e il dolore, la rassegnazione e il coraggio, una “Gomorra” vista con gli occhi delle vittime e dei protagonisti di un possibile riscatto: “Mamma Napoli” è un atto d’amore verso la città di Napoli
                                   

                                                   

e i suoi figli, la sua cultura e la sua umanità, ma è anche un grido di aiuto, un invito a combattere l’indifferenza dinanzi ai problemi che da sempre affliggono la città partenopea e non solo. Lo spettacolo teatrale – autore, interprete e regista il salernitano Emiliano De Martino – va in scena venerdì 8 gennaio ore 21 a Napoli, al teatro Sannazaro, e sabato 9 gennaio al Teatro Nuovo di Salerno, ore 21.
 In “Mamma Napoli” Napoli la città è specchio di povertà di valori sociali regnante nelle metropoli mondiali, dove troppe volte l’unico sbocco di sopravvivenza è rappresentato dal delinquere.
Quattro anime (un camorrista, un barbone, un giornalista affermato, e una emergente), apparentemente molto diverse tra loro, formano il mosaico umano attraverso il quale filtrano i vari colori di una Napoli contesa tra il dolce e l’amaro, la luce e l’oscurità, il bene e il male.
Romina Zaffiro, giovane giornalista rampante, vuole realizzare un reportage importante sulla città di Napoli. Per riuscirci, prova a coinvolgere il famoso ed affermato giornalista campano Carlo Sorrentino. Nel frattempo, tra i vicoli e le strade della città, si consumano le vicissitudini quotidiane del giovane camorrista Umberto Polese e del barbone Paolo. L’indagine giornalistica di Romina farà sì che le vite dei quattro personaggi si incrocino e, specialmente, porterà alla luce una tragedia rimossa nella coscienza popolare, la prima tra quelle ferroviarie in Italia e in Europa per numero di  vittime: la sciagura del treno 8017 del 1944, meglio nota come il disastro di Balvano.
Il produttore esecutivo è Salvatore Pagano, anch’egli salernitano, una vasta esperienza nel campo della produzione cinematografica. Il cast: in scena Emiliano De Martino, Claudio Lardo, Antonio Angrisano, Rossella Pugliese; musiche di Lino Cannavacciuolo, collaboratore alla regia Gianmario Cuciniello, scenografia Bruno Colella, costumi Caterina Nardi, foto di scena Gianluca Lo Grasso, operatore di ripresa Andrea Bucchioni, back stage Davide Maria Marucci, scenotecnica Luciano Cappiello, direttore di produzione Raffaele Monti.



Emiliano De Martino, classe ’82 e di origini salernitane, è alla sua opera prima da autore e regista. Da attore, diplomato all’Accademia La Stazione, vanta un’esperienza teatrale iniziata nel 1997: diretto tra i vari da Lucio Pappacena, Franco Angrisano, Antonello Avallone, e Claudio Boccaccini, ha interpretato adattamenti da De Filippo e Scarpetta, ma anche da Cechov, Pirandello, Tornatore e la nota coppia di sceneggiatori Age-Scarpelli.
E’ noto soprattutto per la lunga militanza tv in La nuova squadra (nel ruolo di Umberto Polito), ma lo si ricorda pure nelle fiction Questa terra è la mia terra 2, Carabinieri 7, Il Commissario De Luca, Bruno e i suoi (con Claudio Amendola), e al cinema in Manuale d’amore 2 di Giovanni Veronesi e con Carlo Verdone. Lo vedremo prossimamente impegnato nella nuova serie de I Cesaroni.

Claudio Lardo è nato a Salerno nel 1969. Vanta al suo attivo numerose esperienze artistiche di vario genere, dal teatro d’autore al teatro comico, dalla fiction TV al cinema, passando per la radio, il cabaret, il pianobar (dove ha suonato e cantato) e l’animazione turistica. Tra i vari lavori teatrali in cui ha preso parte, ricordiamo Enrico IV di L. Pirandello con Riccardo Garrone per la regia di Claudio Boccaccini, e In effetti infatti l’effetto non ha fatto effetto affatto (un titolo a effetto) recital satirico scritto a quattro mani con Giampiero Moncada. Per la tv ha recitato in vari episodi di Un posto al sole, Il bello delle donne (serie III), La Squadra (serie V e VII), Incantesimo (serie IV), Grandi Domani,…. Al cinema, in Ladri di barzellette di Bruno Colella e Leonardo Giuliano. E’ autore ed attore per Ho perso il trend (di e con Ernesto Bassignano e la partecipazione di Ezio Luzzi), programma radiofonico di satira sociale, politica e di costume, in onda tutti i giorni su RAI RadioUno.

Antonio Angrisano, nato nel 1956 a Salerno, figlio del grande attore Franco, ha fatto parte della compagnia di Eduardo De Filippo (La donna è mobile, La fortuna di Pulcinella). Al teatro, è stato anche diretto, tra i tanti nella sua ultra-trentennale carriera, da Paolo Todisco (Jesus sacra rappresentazione, O juorno ‘e San Michele), Sergio Bargone (Un due tre… fanti briganti e re), Enrico La Manna (L’ereditiera) e Paolo Modugno (Merci beaucoup, Thank You, Grazie tante Gorni Kramer). Parallelamente molto attivo in televisione, più recentemente ha recitato in Incantesimo 5, Tequila & Bonetti, Crimini Bianchi, Distretto di Polizia 8 e 9, e, per ultimo, Due imbroglioni e mezzo di Franco Amurri. Vanta anche esperienze cinematografiche (come Razza selvaggia di Pasquale Squitieri) e, soprattutto, in numerosi sceneggiati radiofonici. Infine, è un affermato doppiatore (è sua la voce italiana del noto attore Alfred Molina).

Rossella Pugliese, calabrese classe ’86, è diplomata presso l’Accademia La Stazione di Roma.In teatro è molto attiva per le regie di Claudio Boccaccini (Faust e Le belle notti le due ultime partecipazioni). In tv, ha recitato in Piper di Carlo Vanzina e in Il ritmo della vita di Rossella Izzo. Infine, è una ballerina professionista con diplomi rilasciati dalla British di Londra e dall’AID di Roma.                              

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