UOMO INDIZIATO, UOMO CONDANNATO? EVOLUZIONE DEL PROCESSO INDIZIARIO
Saluti
Dott. Gerardo
Boragine Presidente
della sezione
penale del Tribunale di Lucca
Avv.
Maria Grazia Fontana
Presidente Ordine
Avvocati
di Lucca
Avv.
Eros
Baldini
Presidente
Camera Penale di Lucca
Sen. Dott. D’Anna
Presidente Ordine Nazionale
dei
Biologi
Modera Avv. Arianna Tabarracci
Foro di Pisa
Lucca, Biblioteca Agorà
– Venerdì 29 Marzo
2019
ore
14.30
Nel corso del convegno
sarà presentato il libro
argomento
di
dibattito
CRIMINOLOGIA DINAMICA. LA VIA DI POPPER
AL DNA
Il presente
saggio, scritto a più mani
dà i
fondamenti
di una
rinnovata
disciplina,
la Criminologia Dinamica
che,
superando
la stasi
riduttiva
dell’impostazione
classica,
pone a
fondamento dell’ausilio
forense
prove rigorosamente
scientifiche,
assunte secondo
l’epistemologia popperiana
in
chiave
d’interrogazione
multipla
del
dato. Il
saggio è
anche
un vademecum e offre
strumenti
utili di
conoscenza e
approfondimento della
materia,
in particolare del DNA,
validi
sia
per
addetti ai
lavori
che
per appassionati
dediti
a seguire
con
fervore i tanti processi
eclatanti del
nostro
tempo.
RELATORI
Il giudice
Gennaro Francione
(Magistrato sez.
penale
Tribunale
di
Roma Presidente
del Movimento
per il
Neorinascimento
della Giustizia) introduce
la Criminologia
dinamica.
Ne spiega
i caratteri
che la
distinguono
dalla
criminologia
classica,
prima di
tutto l’utilizzo dell’epistemologia popperiana
secondo la
quale una
scienza criminologica
valida
può soltanto inserirsi in
un quadro
di prove
forti,
tali
per
cui
davanti a
qualunque sperimentatore
si raggiunga lo stesso
risultato.
Gli indizi sono valevoli
solo per
congetturare
ma
se non portano
a prove, queste
sì gravi,
precise e
concordanti,
il processo
è fallito.
La
chiave
della
criminologia
dinamica
è la
metodologia
specifica
che deve
rispondere alla
sequenza "Quis
quid ubi quibus
auxiliis
cur
quomodo
quando,
quantum”.
Se il
metodo rigoroso
attiene
all’oggettività
dell’indagine
è sempre
necessario, però,
che
dietro
al suo
uso
vi sia
un
soggetto onesto
e neutrale. L’autore, alla
fine, illustra
un decalogo
per purificare
l’approccio
psico-mentale
dello scienziato
e dei giudici
nella sperimentazione.
@@@
Il biologo
forense Prof.
Eugenio
D'Orio
(Biologo forense Docente al
Corso
di Perfezionamento in
Genetica
Forense Univ.
Federico II
Napoli)
tratta il
DNA
sotto il
profilo scientifico, spiegandone
dettagli di
natura biologica
e tecnica
che rendono
peculiari le
analisi
genetiche in
contesto
forense.
Particolare
rilievo
assume il
trattamento
della
fonte di
prova del DNA
nel processo
penale, per
cui se
ne analizzano
i dispositivi
legislativi
inquadrati
nel dettato
costituzionale. Si
disaminano
anche
alcune
sentenze passate
in giudicato,
che hanno
"fatto storia"
circa
canoni
e
criteri
di analisi
del DNA,
quale elemento
valido
sotto il
profilo probatorio. Infine, vengono
trattati
aspetti di
natura
civilistica
(come il
riconoscimento di
paternità) e
si
sviluppano
focus
su particolari
tipologie
di fatti-reato,
per la
cui
definizione,
in modo innovativo, può essere validamente
impiegata
anche la fonte di
prova
del DNA.
@@@
L’avvocato
prof. Eraldo
Stefani
nella prefazione
mette in
rilevo le
nuove
frontiere della criminologia
aperte dal saggio
@@@
Nella
postfazione Massimo
Pezzuti,
biologo molecolare,
genetista
forense
e direttore
presso i laboratori
scientifici
delle
forze
di polizia,
esamina
il rivoluzionario
progetto della banca
dati del DNA.
I GIUDICI E IL PROCESSO
INDIZIARIO
-
Procuratore
Generale Firenze dr. Nicola Miraglia
Del Giudice
GLI AVVOCATI
E IL PROCESSO INDIZIARIO
-
Avv.
Irene Saba Foro di
Pisa
-
Avv.
Francesco
Ungaretti dell’Immagine
Foro di
Lucca
GLI INVESTIGATORI E IL PROCESSO
INDIZIARIO
-
Cav. Davide
Cannella
Esperto di criminal
profiling
Evento
accreditato
presso
l’Ordine
degli
Avvocati
di
Lucca
per
3
crediti
formativi
ed
anche presso
l’Ordine
Nazionale dei
Biologi
ha
ottenuto il
patrocinio morale ai
sensi
dell’art.
5 del
regolamento interno.