La moneta va restituita al popolo e tolta alla Banca Centrale
La banca centrale è autorizzata, in regime di monopolio, a
stampare carta-moneta che però non viene accreditata ai
cittadini come dovrebbe essere, ma gli viene addebbitata.
Di fatto, è come se la moneta creata dal nulla dalla banca
centrale fosse di sua proprietà e la prestasse allo stato che ne
diventa debitore (diventandone così debitori anche i cittadini)
dovendola infatti restituire alla banca centrale con gli
interessi.
La banca ci ha rimesso solo il costo tipografico di
produzione del denaro, ridicolo rispetto al valore che tale
denaro porta scritto.
Tra i progetti di rivoluzione di sfasciamento della Casta
Finaziaria c'è il Faz, che vuole restituire al popolo il potere
di emettere moneta. Il principale progetto che attualmente si
propone è l'introduzione di una moneta a tempo indipendente
dallo stato, associandola all'erogazione di un reddito di
esistenza.
A questo i napoletani hanno aggiunto una moneta basata invece
sullo spazio e la funzione d'uso. È l’obiettivo dello Scec,
uno strumento che permette ad artigiani, commercianti o piccole
imprese, di creare una rete di solidarietà e cercare di
resistere alla crisi accettando di guadagnare qualcosa di meno.
Lo Scec ha l’aspetto di una banconota, con tagli che vanno da
0,50 a 50 euro. L’acronimo sta per “Sconto che cammina” e a
inventarlo è stato un gruppo di economisti e imprenditori.
Concudendo la Rovoluzione e lo Sfasciamento della VI Casta
passa attraverso progetti semplici. Basta ridare al popolo il
potere di emettere banconote levandolo alle banche cnetrali. Il
danaro ha un valore simbolico e non bisogna temere con nuove
emissioni l'inflazione ché anzi più soldi ha la gente più
l'economia cammina.
Prima chiave è il reddito di cittadinanza a giovani precari,
disoccupati, famiglie povere etc. per consentire loro di avere
un minimo di sopravvivenza. Ciò impedisce il formarsi di sacche
di criminalità nascente dal fabbisogno economico (Ecco
l'identikit del riottoso: giovane, povero e disoccupato;
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=348&ID_articolo=1&ID_sezione=754)
tanto più che dai rapporti Istat 2010 sulla povertà relativa
relativa e assoluta risulta che in Italia spiegano che 2 milioni
734mila famiglie vivono in condizione di povertà relativa. Una
santabarbara pronta ad esplodere e invadere vieppiù le nostre
carceri già starcolme di poveracci e affamati.
Seconda chiave è il valore economico progressivo della "posta
regalata". Spesso nei giochi del casino viene regalata una posta
per far cominciare il gioco. Senza quella posta una persona x
non parteciperebbe. Con quella posta viene stimolata a
partecipare, investire nel gioco, cercare altre risorse etc. E'
lo stesso meccanismo che in economia porta alla necesità di
avere ognuno qualcosa da spendere di base e in tranquillità.
Terzo elemento è il fattore psicologico. La recessione è un
fatto psicologico oltre che fisico(mancanza di solid, soldi che
si depauperano etc.) A fronte del martellamento terroristico di
questi giorni per una crisi nummaria provocata e alimentata dai
mostri finanziari un'economia positiva e umanistica
consentirebbe al popolo di riacquistare fiducia con ciò
rialimentando i mercati.
E' la filosofia di fondo dello Scec to Scec lo “Sconto che
cammina" in chiave new economy. Donare in qualche modoal popolo
bisognoso per la ripresa globale dell'economia. (Gennaro
Francione)