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Economista bengalese, ha fondato un Istituto che concede prestiti ai più
bisognosi
Nobel per la Pace al 'banchiere dei poveri'
Il riconoscimento a Muhammad Yunus e alla sua Grameen Bank ''per il loro
impegno nel creare sviluppo economico e sociale dal basso''
Oslo,
13 ott. (Ign) - Il Nobel
per la Pace 2006 è stato assegnato a Muhammad
Yunus, l'economista 66enne originario del Bangladesh fondatore
della Grameen
Bank, anch'essa insignita del premio, ''per
il loro impegno nel creare sviluppo economico e sociale dal basso'':
''Una pace duratura - sottolinea la motivazione del premio Nobel per la
Pace 2006 - non può esser conseguita se non facendo sì che riescano a
superare la povertà ampi strati della popolazione. Il micro-credito
è uno degli strumenti''. La Grameen Bank è infatti una banca rurale ('grameen'
in bengalese vuol dire contadino)
che concede prestiti e supporto ai più poveri, esclusi dal sistema di
credito tradizionale. Fondata in Bangladesh nel 1976, è un modello
anche per la Banca Mondiale. Fino
ad oggi ha concesso prestiti a oltre 2 milioni di persone, il 94% delle
quali donne. La storia della sua fondazione è stata raccontata
dallo stesso Yunus nel libro autobiografico dal titolo 'Il banchiere dei
poveri' (in Italia edito da Feltrinelli e appena uscito).
''Sono
felicissimo, non posso credere che sia accaduto davvero'': questo
il primo commento di Yunus all'emittente norvegese Nrk, alla notizia che
era stato insignito del premio Nobel per la Pace 2006. ''Quando abbiamo
avviato, con piccoli prestiti, il sistema che in seguito è diventato
noto come 'Grameen Bank' non avremmo mai immaginato di raggiungere un
giorno centinaia di migliaia, figuriamoci 5 milioni, di persone'', si
legge sul sito dell'organizzazione Grameen, che attualmente ha 1.048
filiali ed è presente in 35 mila villaggi e in diverse città nel
mondo.
Lo scorso anno, il Premio andò al direttore dell'Agenzia internazionale
per l'energia atomica (Aiea) El
Baradei. Con l'assegnazione del Nobel per la Pace si conclude la
serie dei Premi di quest'anno, dopo quelli per la Fisica,
per la Medicina,
per la Chimica,
per la Letteratura
e per l'Economia.
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Esteri&loid=1.0.565020140
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"Il microcredito permette ai poveri e agli scalzi di accedere a
una opportunità che di solito è esclusivo appannaggio dei ricchi. Accade
così che quegli aspetti della società che sembravano rigidi, fissi e
inamovibili comincino a diventare più fluidi, e attraverso lo sviluppo
economico le persone si affranchino da tutto un insieme di ingiunzioni e
regole".
(Muhammad Yunus, Graamen Bank)
Il
microcredito è uno strumento di sviluppo economico, che permette alle
persone in situazione di povertà ed emarginazione di aver accesso a
servizi finanziari. Nei Paesi in via di sviluppo, milioni di famiglie
vivono con il reddito delle loro piccole attività economiche rurali ed
urbane, nell'ambito di quella che è stata definita come economia
informale. La difficoltà di accedere al prestito bancario, a causa
dell'inadeguatezza o assenza di garanzie reali e delle dimensioni delle
microattività, ritenute troppo ridotte dalle banche tradizionali, non
consente alle microimprese di svilupparsi o di liberarsi dai forti vincoli
dell'usura.
I
programmi di microcredito propongono alternative soluzioni per queste
microattività economiche.
http://unimondo.oneworld.net/article/frontpage/281/4597
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