Gentilissimo Francione,
ricevo con piacere, costantemente, Tuoi messaggi sulle poliedriche
attività in cui sei impegnato. Complimenti.
Onore al merito a chi, come Te, ha avuto il merito, fra le altre cose,
di riportare alla luce gravi fatti come quelli riguardanti "il treno
maledetto"; funesti fatti che sono ancora sconosciuti ai più, ma va da
se visto che oggi siamo circondati e sopraffatti da presunti "storici" e
"politici" che si sciacquano la bocca con il termine Memoria solo ad uso
e consumo dei personalissimi interessi di bottega o se va bene, di
parte.
Da parte mia, mi sono battuto per anni per fare giustizia per quell'altra
orrenda strage, avvenuta ormai "solo" 11 anni fa, con l'affondamento da
parte della Marina Militare di una piccola corvetta albanese carica di
profughi al largo di Otranto, e di cui nessuno rammenta neppure i fatti.
INVECE DI GIUSTIZIA UNA ATROCE ED AMARA BEFFA E' STATA LA RISPOSTA DELLO
STATO.
Ironia della sorte, ad oggi, la lunga teoria di stragi e misfatti
avvenuti nell'Italia del dopo guerra si è aperta con il massacro di
bambini e lavoratori arberesh (albanesi d'Italia) il 1° Maggio a
Portella della Ginestra e si è chiusa con l'affondamento della Qater i
Rades il venerdì di Pasqua del '97 ad Otranto.
Ti saluto,
Giuseppe Chimisso
- |