Fabio Bottaini
Home Up Alessandro Barberis Anticoiguanti Marcello Appignani Giuseppe Biondo Ferdinand Bjanku Fabio Bottaini Enzo Brancaleone Angelo Cacciato Davide Caprelli Christy Disamistade Gabriella Di Luzio Daniele Guidazzi Gianni Mirizzi Peppe Militello Ginevra Petrucci Claudio Nato Alessia Pacifici Aldo Pizzolo Elio Polizzi Claudio Ronco Niuri Te Sule Tiziana Radis Sfairos

 

Up 

!manifes3.jpg (35090 bytes)

Fabio Bottaini

 

    Nasce a Lucca il 10/02/1958. Fin dalla prima infanzia dimostra interesse per gli strumenti a tastiera. A 19 anni inizia gli studi classici di pianoforte, ma ben presto si accorge di essere molto più attratto dal creare musica che non dall’interpretarla, decidendo così di continuare gli studi come autodidatta.  Inizia anche a lavorare come tastierista in alcuni gruppi jazz-rock, svolgendo con successo attività concertistiche che gli danno modo di proporre le proprie composizioni. Ma lo studio assiduo del pianoforte e la scoperta di musicisti come Chick Corea, Herbie Hancock e in seguito Bill Evans e Keith Jarrett, lo orientano sempre più verso il jazz acustico e, nel 1985, comincia a lavorare professionalmente nei clubs.

    Col passare del tempo, il piano solo e il trio diventano le situazioni da lui preferite. Nell‘86 costituisce i “First Trip”, con Roberto Fatticcioni (b.) e Gianni Parodi (batt.); nell ‘87 l’ “Estatic Trio”, con Giuliano Passaglia (b.) e Angelo Ferrua (batt.); nell ‘89 l’ “Ecto Jazz Ensemble”, con Nicola Vernuccio (b.) e Stefano Bambini (batt.), ai quali si sostituiscono, nel ‘91, Lello Pareti (b.) e Walter Paoli (batt.). Infine, nel ‘92, subentrano Amedeo Ronga (b.) e Paolo Corsi (batt.). Nel ‘93, insieme alla cantante pisana Roberta Pierazzini, da vita al progetto “Jazz in Italiano”, con testi di Roberta in italiano su composizioni proprie.

Afo Sartori, giornalista e critico jazz, così lo tratteggia:

    <Pianista compositore, dal 1985 vive professionalmente di jazz, dopo aver passato anni in studi furibondi e autodidatti. Musicista dal “garbo spericolato”, per certe reminiscenze romantiche che gli vengono da Bill Evans, per l’amore d’avventura alla Keith Jarrett,  per talune estasi dove ribollono echi di Cecil Taylor, rivela ben degne attitudini musicali, messe a punto da una tecnica raffinata e dalla tendenza netta a non soffermarsi sull’acquisito, ma propenso a scavare nell’arte del pianoforte con “tocco” sapiente e senza mai disdegnare lampi di finezza armonica. Inoltre detiene anche la classe, rarissima di questi tempi, di evitare la presunzione di farci sentire quanto è bravo, poggiandosi esclusivamente sull’enfasi tecnica e su esercizi di meccanica scontata e virtuosistica. Uno di quei musicisti, insomma, che gli iniziati chiamano “talenti degni di maggiore attenzione”.>

 

    Dall’ ‘86 è anche impegnato in un suo particolare progetto: si tratta di continue improvvisazioni eseguite cercando di ignorare gli “influssi” tipici dell’emisfero cerebrale sinistro (spirito critico, giudizio estetico, razionalità). Il risultato è una musica libera da qualsiasi tipo di vincolo strutturale armonico che lui chiama “Ecto Musica”. Questa favorisce negli ascoltatori una maggiore consapevolezza dei propri livelli energetici.

    Ha all’attivo 3 CD: “Ecto Musica allo Chalet dei Tigli”; “Connessione cosmica”, con la collaborazione di Anna Federighi nel ruolo di canalizzatrice; “Vibrazioni cristalline”, con la collaborazione di Anjori e i suoi Cristalli.

 

 

 

 
http://www.sfairos.it/flibor.htm  
 

Copyright ANTIARTE2000 (anno 1999).
For problems or questions regarding this web contact adramelek@tin.it.
Last updated: maggio 08, 2005.