Cyberaeropago
Home What's EUGIUS Statuto-Membri Gennaro Francione Biblioteca News Cyberaeropago Siti associati Bacheca Convegni EUGIUS Avanguardie del Diritto Movimento Neorinascimento Giustizia Come contattarci

 

 

        Pagina per discussioni, incontri, posta pubblica.

"Ho dato un'occhiata
ad EUGIUS e siete una Treccani completa a favore dei deboli"(Giampiero Labbate),
http://www.ricordati.com

 
              COMMENTO A  SENTENZA BIPARTISAN

E' un gran momento!

 
Costumi che superano l'anomia...
La Carta, infatti, è stata imbrattata da troppe antinomie e dal caos delirante del potere dello Stato diviso e astrattamente bilanciato.
Ardiope ne era il Mito, mentre il tempo scorreva inutilmente, perso ogni interesse sincero per la cultura, le arti e la scienza.
 
L'era della comunicazione telematica è iniziata da pochi mesi e già ha superato La Carta: fascicoli, documenti, atti e libri, nonostante la Santa Inquisizione, presto spariranno.
La Carta e le leggi hanno lo stesso destino?
Ai posteri e ai Giudici le ardite sentenze ;-)
 
La divisione del lavoro, secondo un'ottica settorializzante e contraddittoria, ha portato alla formazione di alcuni funzionari speciali, i quali vengono destinati ad accusare i miserabili, a condannarli, ad interessarsi della esecuzione di pene, etc.
Purtroppo, il rancore delle vittime è tale che l'istituzione del rito penale si rende in molte epoche necessaria: la coercizione deve essere assicurata e, inoltre, deve essere brutale, per consentire al pastore di guidare il gregge. Infatti, è un *ramo* del diritto pubblico: diciamo pure che è il bastone delle leggi, per definizione, il giudice penale.
Nella Storia si è praticato molto il rito penale, perché diverte gli spettatori e potrebbe dare soddisfazione alle vittime. Certe tradizioni naturali, secondo me, andrebbero conservate anche dopo il neomedioevo e la new economy: il rito dovrebbe essere cortese, ma deciso. L'autorità dovrebbe tentare di costringere le parti a cessare le ostilità, cercare di trovare un loro punto d'incontro, e, se non ci riesce, dovrebbe statuire sulle reciproche manifestazioni di insoddisfazione e di rancore.
 
Se l'autorità è il giudice politico naturale, l'esecuzione della sua decisione definitiva del caso concreto è spontanea o coartata dal gruppo.
Ma il giudice naturale è un'utopia, una frase buttata così, giusto per riempire La Carta, come il nome del Popolo Italiano o altre forme dissimulanti il potere occulto della Inquisizione e dei dogmi settari della segregazione e dell'internamento?
 
Dal 13 luglio u.s. possiamo essere sicuri che quell'utopia già esiste nel Foro di Roma e che lentamente ma inesorabilmente la natura prenderà nuovamente il sopravvento sui dogmi e sulle vetuste costruzioni, grazie al coraggio dei migliori e alla buona volontà dei soliti quattro gattibonsai ...
Da Guzzo 17-7-2001

 

 

 
CONTROPUBBLICITA'. - MAX

scusate tanto ragazzi di questo intervento forse non desiderato - ma non vi
scriverò un'altra volta e se lo desiderate vi cancello immediatamente - se
invece potete - fatelo circolare.

sono una ragazzo - diciamo per dire - di 39 anni - scapolotto e senza
nessuna intenzione per ora di avere figli. non che io non li desidera, ma
faccio una professione piuttosto caotica e per ora non posso tirarmi dietro
perché mi piace tanto,  mi impegna per il benessere della collettività.
comunque eliminate queste ciance,per presentarmi, vi dico cosa e' accaduto.
l'altra sera mia nipote e' rimasta con me, ha 5 anni - cenetta rapida, come
cucina lo zio, e un bel paccone di patatine per vederci il film che
mandavano a canale 5 - ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. tutti e due sul
divano, pronti a mangiarci le schifezze del mondo, che certo non sono
salutari, ma uno strappo alla regola ogni tanto bisogna pur darlo, perché
fanno malissimo ma sono stramaledettamente buone. inizia il film dopo il
telegiornale di mentana ? - no .... niente ....inizia  STRISCIA LA
NOTIZIA... e' d'obbligo, e lo trovo anche sciocchino forte, si sofferma
ripetutamente sugli occhiali di di pietro che scivolano via  - sul suo
sbattere al microfono, quando in realtà c'erano tante altre cose da
comprendere e dire, magari con ironia senza cambiare cioè la base della
trasmissione. non mi fermo mai a vedere la tv, soprattutto quella che sembra
fare auditel - di solito preferisco fare altro - ma questa era una sera
speciale, quindi mi sono autorimbrottato spingendomi all'allegria. finita
STRISCIA LA NOTIZIA e' iniziato il film - preceduto da pubblicità. dopo un
quarto d'ora un'altra serie di pubblicità, poi altre ancora - alla fine sono
crollato..... si proprio cosi'... mi sono addormentato nelle braccia della
mia bambina preferita....russando.... d'improvviso mi sveglio alle 23,00 -
con mia nipote che sorrideva..... - ZIO STAI DIVENTANDO VECCHIERELLO ....
porca miseria, scusate il termine, ma mentre mi si aprono gli occhi - ancora
una volta pubblicità. il film e' terminato alle 23,00 passate....stiamo
scherzando ? - con mia nipote che si doveva svegliare all'alba per andare a
scuola. mi sono chiesto - ma se quell'umano - bravissima persona di costanzo
dirige questa tv - canale cinque - perché permette,  nei film per bambini,
di trasmettere tanta pubblicità ? - il giorno dopo ho letto sul giornale che
ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE e' stato un film molto seguito. da chi ? -
dai bambini. cosi' li ho immaginati sul banco di scuola - addormentati -
persi nella trama del film che tentavano di ricucire eliminando le
pubblicità, magari parlavano solo di quelle - e mia nipote che cosa aveva
capito ?

desidero avere la vostra firma - inviatemi la firma in email - CONTRO LE
PUBBLICITÀ NEI FILM TRASMESSI DALLA TELEVISIONE  - PER BAMBINI.
andiamo sotto natale e saranno tanti a trasmettere programmi per loro, ma
perché mi domando dobbiamo per forza di interessi metterci le mani sopra ?

inviatemi una email CONTRO LA PUBBLICITÀ NEI FILM DEI BAMBINI - cerchiamo di
aiutarli a comprendere che la vita non e' interrotta sempre da qualcuno che
vuole venderti qualcosa, che non siamo in un supermercato vivente, che un
film - una fiaba - sono belli perché ci lasciano sognare senza commercio
alcuno che le interrompa.

io nel frattempo ho trovato l'email di costanzo - invierò a lui tutte le
nostre email - vi prego - proviamoci ... pensiamo anche noi, almeno a
natale, che questa quotidianità sempre più folle si può arrestare,
trasformandola in un momento tranquillo almeno nella fantasia dell'infanzia.

vi aspetto - aiutatemi a difendere quei piccoli esseri che sono il nostro
futuro - che siamo il nostro passato.
porca miseria -  - reagiamo....

PERMETTIAMO AD ALICE MERAVIGLIE REALI.

inviatemi le firme e la vostra partecipazione ad -
africaafrica@genie.it


max.

trovero' un sito in cui pubblicare tutte le risposte.

 

 
Dott. Francesco Raimondo

Caro Gennaro ho letto il tuo intervento alla XV Rassegna Internazionale

Cinetelevisiva. Che dire? Sono considerazioni più che giuste quelle intorno

alla condanna della violenza sui minori e sugli inermi da qualsiasi parte e

per qualsiasi ragione. In effetti non vi è ragione quando l'uomo si scaglia

contro l'altro uomo minore o maggiore che sia e soprattutto quando essi sono

inermi e quindi nella impossibilità di difendersi. Terrorismo massificato è

quello che da parte di tante nazioni potenti viene perpetrato nei confronti

di popolazioni che hanno il solo torto di essere diverse e non "civilizzate"

in grado "adeguato". Ma le nazioni potenti hanno avuto ed hanno tutto

l'interesse a che questo grado rimanga non adeguato checchè si dica o si

sbandieri in maniera così vergognosamente ipocrita. La menzogna è sovrana

sin dai tempi di Caino. Proprio per questo la lotta contro di essa è

necessaria, doverosa, inevitabile e sorge spontanea in quelle menti ed in

quei cuori che si sforzano di scorgere la Verità nel grandissimo oceano

dell'Esserci. Nella grande Babele moderna la mistificazione sociale si

trasmette da subito come una malattia nelle menti delle nuovissime

generazioni in virtù o meglio per colpa di una comunicazione velocissima,

varia e per questo confusa. Il concetto della storia umana come un

progressivo sviluppo dall'epoca del Padre a quella del Figlio e quindi a

quella dello Spirito Santo ha un suo fascino particolare. Quest'ultimo

periodo sarebbe percorso da valori umani quali il senso della misericordia

,della comprensione e del perdono nei riguardi dell'"altro" visto come

singolo o come collettività. Valori tipicamente cristianiu fondati sulla

fratellanza universale predicata al sommo grado dal Poverello.

 
 
Autore: costanzo d'agostino  - Email: costanzodagostino@libero.it  - Data: venerdì 6 maggio 2005 Ore: 19.18

Vediamo come funziona la legge italiana. Il nostro legislatore, per esempio, nel caso dell'art.7 della legge 22 aprile 1982, n° 168, per comunicare che chi aveva comprato casa entro il 1983 poteva detrarre dall'imposta il costo dei mutui fino a 7 milioni, ha ritenuto imporci questa incomprensibile tiritera:
"Nei confronti degli acquirenti di immobili acquisiti a propria abitazione ovvero di immobili di nuova costruzione ad uso di abitazione non di lusso, secondo i criteri di cui all'art. 13 della legge 2 luglio 1949, n° 408 e successive modificazioni, e comunque non aventi le caratteristiche previste per le abitazioni classificate nelle categorie catastali A1,A7,A8,A9, ubicati nei comuni con popolazione superiore ai 300.000 abitanti secondo i dati pubblicato dall'ISTAT per l'anno 1980 e nei comuni confinanti, nonchè nei comuni compresi nella aree individuate con le modalità previste dall'art.13, secondo comma, del decreto-legge 23 gennaio 1982, n° 9, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 25 marzo 1982, n° 94, e concessi in locazione alle condizioni di cui al titolo I, capo I, della legge 27 luglio 1978, n° 392, il limite di 4 milioni di cui alla lettera c) del primo comma dell'art.10 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n° 597 e successive modificazioni, è elevato a lire 7 milioni a condizione che la parte eccedente detto limite sia costituita da interessi passivi e relativi oneri accessori nonchè da quote di rivalutazione per effetto di clausole di indicizzazione per i mutui indicizzati di cui all'art. 15 della legge 5 agosto 1978, n°457, pagati per l'acquisto degli immobili medesimi."
Ripeto la domanda: LA LEGGE E' UNA RAGNATELA?
Costanzo D'Agostino
ID: 1795  Risposta da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: sabato 7 maggio 2005 Ore: 16.27

Signori, Dott. D’Agostino,

è difficile rispondere a queste proposte di discussioni così settoriali. Complimenti al dott. Editore in quel di Roma per l’erudizione a riguardo. E’ lapalissiano che non esiste legge che vada contro i legislatori, quindi contro il potere vigente. Le abrogazioni e gli emendamenti avvengono con cambiamento di “gestione” politica. Sin dai greci le leggi che vengono ignorate o che possono aspettare sono quelle che vanno contro i poveri cristi.
Nessuna “legge divina”, d’altronde va contro il clero, e così via. Il grande papa Vojtyla ha sottolineato gli errori della Chiesa. Alcune leggi vengono generalmente “coniate” in maniera che possono essere applicate addosso ai potenti e addosso ai deboli usando metodologie differenti. Il cavillo nasce prima della Legge; è in questo modo che alcune leggi diventano non uguali per tutti. Fare le leggi è un'arte, ancora prima di legiferare.
E’ come nel linguaggio, una stessa parola, in un contesto diverso del discorso, o con una virgola in più o in meno, cambia significato fino a voler dire la cosa opposta.
E poi il “latinorum” Non c’è liguaggio più astruso e ambiguo di quello di certe leggi, e quando questo non è sufficiente basta combinarne una diecina per ottenere quello che si vuole e non quello che è giusto sia secondo la logica comune che dovrebbe stare alla base di ogni legge. E questo in democrazia, figuriamoci sotto i regimi.

Altro, pro e contro, (stranamente più contro che pro) lo faccio dire agli autori della letteratura universale i quali sicuramente sono più ferrati e meno generalizzanti e qualunquisti di me.

Ove son leggi / tremar non dee chi leggi non infranse.
Vittorio Alfieri, Virginia, Atto II, Scena II (Appio).

Anche quando le leggi sono scritte, non dovrebbero mai rimanere immutate.
Aristotele, La politica.

Le leggi sono ragnatele che le mosche grosse sfondano mentre le piccole ci restano impigliate.
Balzac, (La casa Nucingen).
Questa locuzione ha disparati autori a partire da Solone. Ma viene citato l’autore e il testo da cui è stata tratta.

Nun zerve qua de mozzicasse er dito: / la legge e p’er cencioso: e che te credi? / annera sempre come sempre è ito.
Belli, (Er portone d’un zignore, dai Sonetti).

Una stessa legge per il leone e per il bue è oppressione.
William Blake, (II matrimonio del cielo e dell’inferno).

La legge è fatta esclusivamente per lo sfruttamento di coloro che non la capiscono, o ai quali la brutale necessita non permette di rispettarla.
Brecht, (L’opera da tre soldi (Peachum); tr. it. di E. Castellani).

Silent enim leges inter arma. (Fra le armi, tacciono le leggi).
Cicerone, (Pro Milone).
La paura è uno stimolo di cui non bisogna abusare; non bisogna mai fare una legge severa quando basta una più dolce.
Montesquieu, (Cahiers).

E’ una cosa che si è sempre vista, che buone leggi, che hanno fatto grande una piccola repubblica, le diventano di peso quando è ingrandita.
Montesquieu, (Considerezioni intorno alle cause della grandezza del Romeni e della loro decadenza).

Le leggi inutili indeboliscono quelle necessarie.
Montesquieu, (Lo spirito delle leggi).

Fare una legge e non farla rispettare equivale ad autorizzare la cosa che si vuol proibire.
Richelieu. (Memoires).

Nel silenzio delle leggi nascono le grandi azioni.
Sade, (Storia di Juliette).

Le lunghe leggi sono calamità pubbliche.
Saint-Just, (Frammenti sulle istituzioni repubblicane).

Noi non dobbiamo fare della legge soltanto uno spauracchio, sbandierandola a intimorire gli uccelli da preda, per poi lasciar che serbi sempre la stessa forma fino a che l’abitudine la muti, dall’oggetto del loro terrore ch’era dianzi, nel loro posatoio.
Shakespeare, (Misure per misura, Atto II, Scena I (Angelo); tr. it. di Gabriele Bsldini).

Le leggi sono come ragnatele, che rimangono salde quando vi urta qualcosa di molle e leggero, mentre una cosa più grossa le sfonde e sfugge.
Solone (attr. Da Plutarco, Vite parallele).



Le leggi son, ma chi pon mano ad esse
Dante, (Purgatorio, XVI, 97 (Marco Lombardo).

”Se la legge suppone questo,” disse il signor Bumble... ”la legge è un asino! un idiota!”
Dickens, (Oliver Twist).

La legge, nella sua maestosa equità, proibisce cosi al ricco come al povero di dormire sotto i ponti, di elemosinare nelle strade e di rubare pane.
Anatole France, (II giglio rosso).

II diritto è la più efficace scuola della fantasia. Mai poeta ha interpretato la natura cosi liberamente come un giurista la realtà.
Jean Giraudoux, (La guerre de Troie n’aura pas lieu).

Leggi e diritti si ereditano / come un’eterna malattia. Si strascinano / da una generazione all’altra. Si propagano / di luogo in luogo, piano piano. / La ragione diventa assurdità, / il pubblico vantaggio una calamità; / che disgrazia essere un postero!
Goethe, (Faust, Studio, 1972-77 (Mefistofele); tr. it. di F. Fortini).

Gli uomini sono naturalmente inclinati al bene; in modo che a tutti, quando non cavano piacere o utilità dal male, piace più el bene che el male; ma perché la natura loro è fragile, e le occasioni che gli invitano al male sono infinite, si partono facilmente per interesse proprio dalle inclinazione naturale. Perché non per violentargli, ma per ritenerli in sul naturale suo, fu trovato da’ savi legislatori lo sprone e la briglia, cioè el premio e la pena; e’ quali quando non si usano in una repubblica, rarissimi cittadini di quella si truovano buoni.
Guicciardini, (Ricordi politici e civili).

Nulle lex satis commoda lex est. (Non c’è legge che torni comoda ai legislatori).
Livio, (Ab urbe condita, XXXIV, 3).

La legge in Italia, è come l’onore delle puttane.
Curzio Malaparte, (II battibecco).

[...] per cui [...] esclamò: La legge e uguale per tutti, e l’eco gli arispose: Ma lei esaggera!
Oronzo E. Marginati, (Come ti erudisco il pupo).

Penso che prima dovremmo essere uomini, e poi sudditi. Non è desiderabile coltivare un rispetto per la legge né per il diritto.
Thoreau, (I boschi del Maine).

Corruptissima republica plurimae leges. (Nella somma corruzione della cosa pubblica, infinito il numero delle leggi).
Tacito, (Annali, III, 27).


Luigi Mari

ID: 1797  Risposta da: costanzo d'agostino  - Email: costanzodagostino@libero.it  - Data: sabato 7 maggio 2005 Ore: 18.53

Caro Luigi,
Ti ringrazio per i complimenti di cui continui ad onorarmi e del fatto che mi chiami dottore,qualifica che non possiedo in quanto,all'epoca, la Fortuna non mi è stata favorevole e dall'originaria Messina dovetti trasferirmi a Roma per sopravvivere.A 20 anni però,cioè nel 1970, entrai a far parte di un'importante Casa editrice e da allora mi sono sempre occupato di libri e di Cultura.
Anche a proposito dell'erudizione voglio chiarire il mio pensiero:da sola,cioè se non accompagnata da una capacità di pensiero olistica essa vale ben poco.
Vedi,la Cultura di cui mi occupo non è solo informazione,il cui accumulo diviene nel tempo erudizione.La Cultura di cui mi occupo è Rivoluzione dei costumi,è ribaltamento del pensiero collettivo corrente:è Utopia.Come quella che accompagna da molti anni il lavoro e l'opera del Tuo conterraneo Gennaro Francione,che si sta affacciando nel panorama europeo e mondiale con proposte culturali veramente d'avanguardia,che fanno spesso tremare le fondamente stesse di consolidate strutture sociali
che si occupano di Cultura senza sapere cosa essa sia.
Costanzo D'Agostino

ID: 1809  Risposta da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: domenica 8 maggio 2005 Ore: 13.29

Carissimo Costanzo,
dicendo Dottore non onoro nessuno. Dire "dottore" ad un uomo di cultura è solo riduttivo in diversi casi. E' la sostanza che conta, non la forma.
L'aneddoto torrese del "Tottorino Cianni" ha fatto il giro del mondo. Una madre disperatamente perbenista e provinciale, tra l'altro estremamente ignorante, disposta ad annullare totalmente l'esistenza stessa del figlio per sostituirla col il solo termine "Dottore". Meglio morto che, non già senza cultura, ma senza titolo. Perché un titolo formale farebbe un uomo nobile, un non titolo ne farebbe un altro pezze da piedi.
La mania dell’uomo non già di distinguersi, ma di prevaricare se non di sopraffare. Non potendo più mostrare arene con i pollici versi, si è inventato la competizione, “sana”, salutare.
Una delle più antiche piaghe dell’umanità è la competizione ufficializzata per antonomasia da secoli nello Sport, estesa, poi, in tutte le attività umane e nella scuola, favorendo il fenomeno dei baronati, mai debellato.
E qui dovrei citare per l'ennesima volta i grandi uomini di cultura mai laureati a partire da Benedetto Croce, Alberto Moravia, Roberto Bracco, ecc. ecc.
Quindi il consolidamento del "pezzo di carta" ha niente da spartire con la cultura, anzi spesso stagna e paradossalmente abbrutisce il suo titolare in termini di evoluzione e rinnovamento culturale. Forse la laurea, appunto, riguarda un tantino l'erudizione, cioè la capacità di alcuni individui di immagazzinare le norme degli altri, è qui è determinante solo una buona memoria; ma la cultura è un'altra cosa, è soprattutto inventiva, creazione. E' come paragonare la religione alla magia.
Quindi parlare di "onore" e qualifica come accreditamento, in relazione alla "laurea" è improprio.
E ancora ri-cito Galilei: "La differenza che passa tra un filosofo e un laureato in filosofia è quella che intercorre tra uno che crea un quadro ed un altro che lo copia".
Qualcuno ha notato nella vasta opera del Giudice Francione assenza di "pedanteria didattica" nel linguaggio, quelle che alle elementari e alle medie vengono sottolineate con la matita rossa. Nessun grande autore è "precisino" nello scrivere, altrimenti non sarebbe creativo. Produrrebbe zavorra e basta. Ecco perché spesso la scuola "è la tomba della cultura" come il matrimonio in diversi casi "lo è dell'amore".
Sappiamo bene che Leopardi, ad esempio, sapeva anche scrivere in maniera lineare didattica, ma le sue poesie sono zeppe di trasgressioni letterarie volute dall’esigenza artistica dette solo per “accomodamento” dai pedanti cattedratici “licenze poetiche”.
Ma solo “l’irregolarità” della vita fa grandi le opere e l’artista. Il disordine, persino l’incuria della persona fisica fa parte del gioco complesso del genio. Alcuni biografi sono stati spietati sul poeta di Recanati, quasi a significare che per fare grandi cose si deve soggiacere sotto le anormalità, si deve puzzare. Questa è solo l’esasperazione del concetto, per rendere chiara l’idea di come la creatività e l’arte non si fa negli asettici e lindi banchi di scuola.
La forma scolastica imposta è un altra VIOLENZA perpretata a scapito della libertà espressiva, della forma creativa e di rinnovamento, con la sola stupida scusa che il linguaggio scritto deve avere parametri totalmente convenzionali per la intelligibilità totale. Tutti uguali come marionette. Il sanguinaccio e la pastiera a Pasqua; il capitone e il panettone a Natale; i diciotto anni" in discoteca; i venticinque anni di matrimonio al ristorante. Poi "Festa del Papà, Festa della Mamma, Festa della Donna, tutto all'insegna del business ancorato sulla fragilità umana dei sentimenti che offuscano ogni razionalità. La massificazione delle idee e dell'espressione, l'identità collettivizzata, la personalità unificata, globalizzata, lo stordimento sistematico dal malessere epidemico epocale sotto le etichette di sport, mass-media, reality, ecc. Il moderno, oppio dei popoli ben architettato a tavolino, di chi tende a fregare, in fondo, se stesso: cioè il genere umano che comprende i propri figli, nipoti e pronipoti.
E poi non tralasciamole le biografie dei grandi come paradigmi, dove la genialità è incardinata tra irregolarità, trasgressioni, precarietà, aticonformismo, quasi tutti liberi, quasi tutti "folli" di Giustizia, Amore e Libertà.
Questo è il modello di onore che conta. Altro che laurea.
Luigi Mari
ID: 1817  Risposta da: costanzo d'agostino  - Email: costanzodagostino@libero.it  - Data: domenica 8 maggio 2005 Ore: 20.34

Caro Luigi,il Tuo pensiero si avvicina molto a quello dei nostri antiartisti.Allora voglio lanciarTi un'altra chicca.
La legge 28 dicembre 1995,n° 549,detta "Misure di razionalizzazione della finanza pubblica"e le distribuisce in appena tre articoli.E' un'estensione decisamente più bassa della media; in compenso il suo art.1 si fraziona in 90 commi,spesso suddivisi in lettere,o talvolta in numeri.Neanche questo è un record:se si ha la pazienza di sfogliare qualche altra pagina della "Gazzetta Ufficiale",dopo l'art.2 formato da 59 commi si incontra l'art.3,che di commi ne ha ben 244.Mi dirai:come mai? Per comprendere come funziona devi pensare che deputati,commissari,esperti,consulenti,ecc.con questi giochetti ottengono due obiettivi:salvaguardano gli interessi del loro elettorato insieme al consolidamento del loro portafoglio. Sono coinvolti tutti i partiti,caro Luigi,altrimenti ci sarebbe da pensare che i nostri giuristi sono degli incapaci.E i nostri uomini di diritto,tutti sanno,sono tra i migliori al mondo!Dunque la legge è una ragnatela perchè ad essa sono collegati troppi business.
Costanzo D'Agostino


ID: 1851  Risposta all'azione pro immigrati di cui alla sentenza anticopyright da: Tobia Ascione  - Email: asciotoba@libero.it  - Data: mercoledì 11 maggio 2005 Ore: 14.42

Buon giorno,
Diceva Ghandi: esiste solo una razza, quella umana. Ci sono molti predicatori di uguaglianza sulla rete, ma proprio nella mia città dovevo trovare un forum che parlasse di Amore e Libertà in modo nuovo. Nella nostra città si parla solo di danari e affini. Desidero dire la mia proprio nella discussione del Giudice francione che tratta proprio l'argomento della uguaglianza dell'essere umano in maniera laica. Non cioè la solita solfa con prediche e sermoni religiosi classici. Sono cattolico praticante, lo premetto. Non voglio postulare nulla a nessuno, ma col timore di dire cose stantie e retoriche finiamo col nascondere la testa nella sabbia.

PARAMETRI PER MISURARE UN UOMO DI LIBERTA', VERITA', AMORE E GIUSTIZIA secondo lo spirito che ho scoperto in qiesto forum.

Alla base un uomo tale non ha bigogno di comandare né di obbedire. Per sincerarti se possiede queste quattro virtù fondamentali ospitalo in casa. Mettigli a disposizione i tuoi beni, i tuoi affetti, il tuo onore, poi stenditi a terra inerme, terminale, e offrigli solo la luce della speranza dei tuoi occhi.
Un uomo "normale" ti pugnalerà alle spalle con l'eutanasia. Chi crede nella libertà, nella verità, nell'amore e nella goistizia, ti solleverà sulle braccia, ti condurrà in cortile e ti mostrerà il cielo azzurro, ti irradierà di sole e ti chiamerà fratello, e tu ti rimetterai sulle gambe per l'unico vero miracolo possibile oggi giorno, la forza dell'amore.
Qualsiasi altra cosa farà sarà un misero esistenzialdipendente. Una vittima disperata del mistero della vita e della morte.


****GUERRA
----
sofferenza
crudelta
pace
bombe
pericolo
----
battaglia
scontro
incontro
dissidenza
incomprensione
----
fucile
morte
violenza
odio
innocenti
----
dolore
sangue
morte
distruzione
armi
----
armi
morte
pianti
distruzione
finevita
----
armi
multinazionali
eccidietnici
sangue
morte
----
conflitto
soppressione
sterminio
sangue
----
violenza
morte
sangue
armi
poverta
----
conflitto
pace
serenita
opposizione
ostruzionismo
----
annullamento
distruzione
perdita
violenza
ingiustizia
----
pace
violenza
carestia
morte
armi
----
disgusto
distruzione
annientamento
pazzia
follia
----
odio
terrore
paura
tristezza
lacrime
----
lotta
crisi
carestia
distruzione
paura
----
pace
sofferenza
distruzione
morte
fame
----
pace
morte
conflitto
dialogo
ambiente
----
brutta
violenza
bombe
fumo
potenza
----
violenza
distruzione
odio
dolore
pianto
----
morte
distruzione
armi
eserciti
profughi
----
morte
violenza
impotenza
paura
disperazione
----
morte
dolore
distruzione
sangue
nero
----
ingiustizia
fame
discriminazione
razzismo
violenza
intolleranza
inquinamento
sottosviluppo
----
morte
distruzione
fame
sofferenza
follia
----
nero
sofferenza
angoscia
divisione
solitudine
----
dilagante
distruttiva
mondiale
inevitabile?
----
affari
pretesto
pregiudizio
violenza
terrore
----
miseria
dolore
odio
nero
fuoco
----
nero
morte
poverta
----
pace
violenza
stupidità
carriarmati
morte
----
distruzione
dolore
trasforuomo
annullamento
strumentalizzazione
----
battaglia
armi
jugoslavia
morte
militari
----
film
fucili
milosevic
jugoslavia
tien-a-men
----
chiusura
odio
intolleranza
interessi
politica
----
armi
morti
distruzione
eserciti
militari
----
odio
intolleranza
nazionalismo
omologazione
nonconoscenza
----
difesa
stupida
distruttiva
costretta
morte
----
morte
distruzione
sofferenza
odio
separazione
-----
distruzione
azzeramento
soldi
morte
grigio
-----
rancore
ostinazione
rabbia
cecita
dolore
----
dolore
----
distruzione
disarmo
tragedia
onu
----
pace
giustizia
popoli
morte
nonviolenza
----
brutture
paura
devastazione
tristezza
disperdersi
----
male
morte
notte
brutto
negativo
----
male
----
male
odio
negativo
inutile
costosa
----
morte
sofferenza
ingiustizia
armi
poverta
----
male
stupida
crudele
negativa
terribile
----
male
dolore
morte
ipocrisia
distruzione
----
morte
orrore
stupidita
odio
male
----
armi
sangue
follia
violenza
abusi
----
odio
rumore
arma
rabbia
violenza
----
violenza
distruttivita
fratricidio
genocidio
male
----
morte
sangue
divisione
distruzione
male
----
distruzione
affari
dominio-politic
male
negativa
----
odio
sangue
dolore
nero
schiavitu
----
dolore
lutto
catastrofe
fuga
disperazione
****PACE
----
tranquillita
armonia
no-conflitto
guerra
dono
----
comprensione
convivenza
sacrificio
serenita
tranquillita
----
serenita
sviluppo
amicizia
convivenza
liberta
----
colomba
serenita
democrazia
giubileo
fede
----
amore
guerra
dolore
armi
gioia
----
beatitudine
celeste
armonia
soave
interiore
----
amore
rispetto
moderazione
----
giustizia
armonia
lavoro
salute
famiglia
----
conflitto
risoluzione
fatica
esperienza
appoggio
----
liberta
uguaglianza
quiete
vittoria
fratellanza
----
tranquillo
solidarieta
amicizia
amore
leggi
----
ciao
amico
ok
responsabilita
verita
----
dio
liberta
serenita
----
tranquillita
vita
gioia
felicita
amicizia
----
giustizia
liberta
dialogo
fratellanza
unione
----
gioco
guerra
solidarieta
marcia
costruzione
----
serenita
colomba
felicita
bianco
allegria
----
serenita
sorriso
amore
liberta
giustizia
----
giustizia
sviluppo
benessere
democrazia
serenita
----
sole
dialogo
fiducia
incontro
tolleranza
----
sole
colori
verde
amore
sorriso
----
giustizia
diritti
tolleranza
solidarieta
nonviolenza
sviluppo
ambiente
----
gioia
convivenza
accettazione
giustizia
rispetto
----
sicurezza
bellezza
amicizia
dialogo
universalita
----
equilibrio
popoli
----
giustizia
partecipazione
democrazia
nonviolenza
disarmo
----
amore
serenita
luce
riposo
ricchezza
----
bianco
solidarieta
giustizia
----
guerra
colomba
arcobaleno
chiesa
simbolo
----
convivenza
costruzione
realizzazione-uomo
incontro
rispetto
----
nonviolenza
chiesa
religione
pacifista
----
telepace
colomba
amicizia
tranquillita
arcobaleno
----
uguaglianza
liberta
amore
unita
giustizia
----
popoli
giustizia
disarmo
nonviolenza
liberta
----
fratellanza
tolleranza
diversita
conoscenza
solidarieta
----
necessaria
difficile
sogno
bella
non-redditizia
----
utopia
unione
volonta
perseveranza
difficile
----
crescita
scambi-idee
vita
liberta
giallo
----
nonviolenza
tolleranza
solidarieta
sorriso
amore-universale
----
serenita
----
nonviolenza
disarmo
onu
----
nonviolenza
testimonianze
incontro
informazione
stati
----
bellezza
benessere
armonia
baciarsi
bene
----
bene
vita
gioia
luce
positivo
----
vita
----
gioia-vivere
bene
bellezza
amore
amicizia
----
difficile
perdono
riconciliarsi
viaggiare
amicizia
----
amicizia
simpatia
liberta
amore
solidarieta
----
bene
armonia
benessere
calma
gioia
----
shalom
comunicazione
nonviolenza
vivere-bene
amare
----
insieme
dialogo
impegno
armonia
diversita
----
ascolto
comprensione
condivisione
nonviolenza
soluzione
----
nonviolenza
apertura
giustizia
liberta
fraternita
----
bonta
amicizia
comunicazione
bellezza
gioia
----
bene
difficile
importante
scomoda
destabilizzante
----
bianco
bonta
amicizia
liberta
amore
----
benessere
convivenza
serenita
calma
armonia
giustizia
****CONFLITTO
----
rabbia
menefreghismo
pace
azionenonviolenta
scontro
----
scontro
opposizione
ostruzionismo
guerra
difesa
----
tensione
scontro
vincitore
vinto
danno
----
violenza
aggressivita
rabbia
interessi
mondiale
----
problemi
risoluzione
parole
discussione
voglia-di-vincerli
----
dimensione
vitale
guerra
bipolo
risoluzione
----
guerra
scontro
----
litigio
opinioni-diverse
urla
diplomazia
scontro
----
guerra
opposizioni
incomunicabilita
sforzi
risoluzione
----
male
divisione
guerra
amarezza
ingiustizia
----
discussione
mediazione
controparte
soluzione
idee
----
reale
ineliminabile
problema
gestibile
affrontabile
----
angoscia
rabbia
tristezza
----
paura
violenza
ignoranza
sottomissione
ingiustizia
----
mediazione
guerra
pace
discussione
gestione
----
dialogo
parola
nonviolenza
aperto
apertura
----
ostilita
palestinesi
rivalita
soldi
interessi
----
arroganza
egoismo
ricordi-negativi
prevaricazione
scontro
----
confronto
idee
societa
manifestazione
sciopero
----
intolleranza
rigidita
chiusura
pugni
dolore
----
guerra
televisione
aerei
fucili
morte
----
confronto
nonviolenza
positivo
negativo
superamento
----
superamento
confronto
disponibilita
risoluzione
interessi
----
degradazione
disordine
sporcizia
odio
----
normale
quotidiana-situazione
rapporti-interpersonali
----
dialogo
trattativa
garante
sciopero
accordo
----
problema
antagonismo
dicussione
ostilita
incompresione
----
scontro
dialogo
risoluzione
----
sangue
instabilita
mediazione
----
diversita
confronto
scontro
soluzione
fatica
----
guerra
battaglia
armi
stato
----
lotta
guerra
interiore
ottusita
ignoranza
----
insofferenza
scontro
ignoranza
incomprensione
esclusione
----
litigio
soluzionenonviolenta
dialogo
mediatore
scontro
----
incomprensione
diversita
non-comunicazione
paura
prevaricazione
----
scontro
panico
disgrazie
odio
incomprensione
----
odio
intolleranza
rabbia
dolore
poverta
----
bellico
interiore
ideologico
stupido
assurdo
----
instabilita
paura
incertezza
diffidenza
impotenza
----
risorsa
----
naturale
utile
complesso
soluzione
nonviolenza
----
interessi
armi
governi
denaro
religione
----
fatica
prova
realta
necessita
opportunita
----
ambivalente
utile
inutile
buono
cattivo
----
buono
cattivo
----
buo-cattivo
bello-brutto
utile-inutile
giusto-ing
vero-falso
----
naturale
nonviolenza
risolvere
coraggio
difficolta
----
paura
oppressione
disperazione
male-bene
buono-cattivo
----
normale
ambivalente
utile
da-controllare
disordine
----
realta-umana
ambivalente
capirlo
gestirlo
contrasto-forze
----
interno
interessi
denaro
politica
repressione
----
orgoglio
stupidita
morte
disperazione
fuga
----
scontro-incont
pos-neg
distrut-costrut
utile-pericolo
sano-malato
----
divisione
separazione
scontro
violenza
guerra
----
utile-superato
necessario
polivalente
contraddittorio
naturale
----
odio
paura
miseria
violenza
sopraffazione
----
lotta
dolore
contrasto
divisione
crescita
====



ID: 1852  Risposta da: costanzo d'agostino  - Email: costanzodagostino@libero.it  - Data: mercoledì 11 maggio 2005 Ore: 14.59

Ciao,voglio rispondere prendendo un prestito da Erich Fromm:
"...L'uomo può proteggersi dalle conseguenze della sua stessa pazzia soltanto creando una società sana che si adatti ai bisogni dell'uomo, bisogni che sono radicati nelle stesse condizioni della sua esistenza. Una società nella quale l'uomo stabilisca con l'uomo rapporti basati sull'amore, nella quale egli sia radicato con i legami di fratellanza e di solidarietà piuttosto che con i vincoli del suolo e del sangue, una società che gli dia la possibilità di trascendere la natura creando anzichè distruggendo, nella quale ognuno conquisti un senso dell'io riconoscendo se stesso come il soggetto dei suoi poteri piuttosto che col conformismo,nella quale un sistema di orientamento e di devozione esista senza bisogno che l'uomo distorca la realtà e adori idoli.
Costanzo D'Agostino

ID: 1853  Risposta da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: mercoledì 11 maggio 2005 Ore: 15.18

Caro Tobia, benvenuto,

devi essere un uomo probo, che Dio ti benedica, tanto per stare nella terminologia mistica. Il giudice Francione è un uomo che "pratica" la giustizia per vocazione. Si scelgono i mestieri per ideologia. Il falegname si identifica in S. Giuseppe, il professore di Lettere in Dante alighieri e il Giudice in Salomone. Così il Nostro giudice scrittore e commediografo si dibatte tra il "dire e il fare", ra il "teorico ed il pratico, tra le ideologie sulla carta e le stesse messe squallidamente e irreparabilmente in mano agli uomini. E' difficile stare nei Suoi panni. Che Dio benedica pure Lui.

Superbo il Tuo intervento, Tobia, me lo sono sentito calzato addosso come, allora, il vestitino della mia Prima Comunione, che conservo gelosamente insieme alla mia divisa da marinaio in una valigetta, dove sopra ho incollato una etichetta con la scritta: "Il diavolo e l'acqua santa". Solo questo voglio con me sotterra, i simboli dell'amore e dell'odio umani, perché, chissà, può darsi ache all'altro mondo riesca a conciliarli, cosa che, impotenti, vorremmo fare in vita.
Da parte mia la chiave per capire i malesseri dell'umanità stà nella teoria Di Luigi De Marchi di "Scimmietta ti amo" edita dalla ERI, per la lucidità con cui Luigi espone il concetto di dannazione dell'uomo nella consapevolezza del suo destino di mortale, con reazioni folleggianti che vanno dal nichilismo religioso alla criminalità.
Anche se ti scopro il De Marchi in qualche fila politica e nel buio dell'ateismo. Ma ciò non vuol dire. La follia umana deve pur avere un fondamento che rientri nei limiti della nostra ragione. Il De Marchi l'ha imbroccata.
Ti lascio, per il momento. Spero Tu scriva ancora.

Luigi Mari




 

[SaLUG!] hacktivizzare

bongy at email.it bongy at email.it
Sun May 8 18:11:55 CEST 2005

horizontal rule

In questi giorni ho letto un libro di Gennaro Francione (giudice di 
professione) intitolato: Hacker -I Robin Hood del cyberspazio-
il testo contiene numerosi riferimenti a medie/piccole rivoluzioni che 
utilizzavano l'informatica come strumento principale per la diffussione di 
idee riguardanti diritti civili in primo luogo.

ieri durante un giretto su punto-informatico.it ho letto questo articolo:
http://punto-informatico.it/p.asp?i=52677&p=1
L'articolo parla di un progetto portato avanti a Padova (copyiotda alcuni 
studenti universitari che hanno occupato due locali.
Hanno impianto un infrastruttura informatica e un'antenna che distribuisce 
internet im modo gratuito tramite tecnologia wi-fi ad un intero quartiere.
Il messaggio che diffondono è essenzialmente "Condividere" sia software che 
conoscenze e lo fanno attraverso riunioni e un bar [fisico|virtuale].

Permettere a tutti i cittadini di ususfruire di risorse tecnologiche/culturali 
senza alcun costo dovrebbe essere una realtà già consolidata, ma per i motivi 
che ben tutti conosciamo è una visione alquanto utopistica.
E' un concetto che mi sta particolarmente a cuore e che in questi giorni mi ha 
fatto capire che è moralmente deprorevole a livello umano (almeno per me) 
restare inerti e non cercare alcuna soluzione.

Attraverso il salug stiamo cominciando a fare molte cose per distribuire 
cultura informatica nel salento, ma creare continuità sarebbe un bel passo in 
avanti....continuità intesa come un punto di riferimento (per noi e per la 
gente) dove incentrare seminari/dibbattiti/smanettamento e condivisione di 
_mezzi_ ed idee

ho contattato quelli di copyriot per sapere come si sono mossi e aspetto una 
loro risposta ma intanto vorrei conoscere le vostre opinioni sulla 
considerazione di creare una situazione simile nel salento per dare una bella 
scossa a questo stato oppressivo nei riguardi della libera circolazione di 
cultura liberaNTE

scusate per i toni un pò estremistici (anche se "estremismo" si sente spesso 
in questa ml ;) saluti enrico

 
 
 
 
 
Trasimaco

il giusto altro non è che l'utile del più forte