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 E' nato ufficialmente il MOVIMENTO PER IL NEORINASCIMENTO DELLA GIUSTIZIA (MOV.RIN.GIU)
Il primo Rinascimento fu rappresentato dall’Illuminismo che, stroncata virtualmente la giustizia disumana degl’inquisitori, gettò i semi per una rivoluzione di Temi che attende ancora di essere realizzata col nostro secondo Rinascimento. Emblematico è che ancor oggi il processo indiziario col rischio di condannare innocenti, sovvertendo la massima di Voltaire: “È meglio correre il rischio di salvare un colpevole piuttosto che condannare un innocente".
E, quanto al carcere, gli attuali lager restrittivi definiti eufemisticamente alberghi (8 persone in una cella) tradiscono il principio di Beccaria: “Il fine delle pene non è di tormentare ed affliggere un essere sensibile. Il fine non è altro che d'impedire il reo dal far nuovi danni ai suoi cittadini e di rimuovere gli altri dal farne uguali”.E poi: “Il più sicuro ma più difficil mezzo di prevenire i delitti si è di perfezionare l'educazione”.
Il libro base è "TEMI DESNUDA" (VADEMECUM PER CREARE UNA GIUSTIZIA GIUSTA), curato da Francione e da lui scritto insieme a Ferdinando Imposimato e Paolo Franceschetti, con interventi in pre e postfazione di Saverio Fortunato e Antonietta Montano. Editrice Herald di Roma, collana “Settimo Potere”.
Nel campo penale il MOV.RIN.GIU sostiene i seguenti principi: lotta al processo indiziario, giudice di quartiere e d'intervento web, nomofilachia nel favor rei, verdetti innovativi pro deboli contro i forti, doppio grado di giudizio, diritto medicinale, separazione delle carriere e, infine, una gigantesca rotazione dei giudici nell’unificazione di tutte le magistrature in incarichi pro tempore (giudice ordinario, giudice di pace, giudice amministrativo, giudice di quartiere e web).
Nel campo penitenziale il MOV.RIN.GIU progetta una giustizia sostituente al medioevale “diritto penitenziale” (basato sulla punizione e sulla vendetta) il nuovo “diritto medicinale”, fondato su cura, sanzioni e misure di sicurezza per la repressione dei reati con l'ausilio delle nuove tecnologie, della psicoterapeutica, e grazie all'estensione del controllo dei devianti direttamente sul territorio.
La chiave di volta della giustizia a misura d’uomo debole è che prima della giustizia dei giudici ci dev’essere la giustizia sociale nell’equa distribuzione delle risorse assicurando a ogni individuo un minimo di esistenza dignitosa a livello fisico, spirituale, culturale. E’ il principio realizzato della Fraternité previsto dall’art. 3 2° co. della Costituzione, solo in forza del quale hanno senso concreto la Liberté e l’Egalité.
Al fine di potenziare lo sviluppo interiore l’uomo MOV.RIN.GIU utilizza l’arte come mezzo di comunicazione educativa, e purificazione delle coscienze sia dei giuristi che del popolo.
Il Movimento è sostenuto da EUGIUS (Unione Europea dei Giudici Scrittori) e da UNDA (Unione nazionale donne avvocato)
Il GIURISTA UMANISTA E FRATERNO è il target finale del movimento.
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