Cfr.
IL DIRITTO
MEDICINALE POSTMODERNO CONTRO LA CULTURA MEDIOEVALE DELLA PUNIZIONE
di Gennaro Francione
pubb.
su Lux terrae
Capita in
Italia che appena il parlamento decreta un provvedimento
svuotacarceri (amnistia, indulto, etc.) si scatena sulla stampa
forcaiola o di parte avversa una campagna d'informazione tendente a
dimostrare come il provvedimento sia contro il popolo. Metterebbe
fuori, infatti, fior fiori di delinquenti, alimentando altresì il
mito secondo cui nel nostro paese gli onesti vanno dentro e i
veri, grossi, delinquenti stanno fuori o, se entrano in carcere, ne
escono presto.
La leggenda
metropolitana è tutt'altro che infondata. Il problema, però, non è
di questo o quel governo ma dei metodi nel fondo della classe
politica tutta che di questi tempi e in quelli precedenti opera
secondo strutture incriminatrici desuete e fallimentari.
Come diceva
Confucio "più aumentano le leggi, più aumentano i delitti", massima
di saggezza che si attaglia più che mai al nostro discorso. E più
aumentano le carceri, più aumentano le leggi che dovranno riempirle
e così via senza fine col miraggio forse di mettere dentro tutta la
popolazione italiana perché ognuno uno scheletrino nell'armadio
dovrebbe pur avercelo...
La verità è
che ogni giorno sorgono nuove leggi incriminatrici anche per materie
che più semplicemente potrebbero essere represse con sanzioni
amministrative. Da ciò l'aumento della criminalità che richiede
nuove leggi repressive e così in aumento progressivo geometrico
ad infinitum fino a riempire le carceri italiane di 70.000
esseri umani potendone contenere solo 40.000. Amnesty dove sei?
Spesso il
provvedimento estintivo del reato e/o della pena malgrado abbia
intento di fondo "umanamente riparatore" di sfoltire le carceri,
nella mancanza di una logica organica provoca effetti paradossali
per cui un venditore di cd contraffatti per strada reiterato (il
Gran Criminale!) sta dentro e lo stupratore di donne, il pedofilo,
il rapinatore stanno fuori.
Per ovviare a
questa insensatezza della politica legislativa cieca e falsamente
protettrice della popolazione stiamo elaborando un progetto di
Diritto 2000 che sostituisce al medievale diritto
penitenziale (basato sulla punizione) il neoumanistico
diritto medicinale (cura preventiva e successiva, sanzioni
amministrative e civili, misure di sicurezza da applicare
soprattutto sul territorio).
Lo scrivente,
che forse qualcuno sa fa il magistrato oltre al drammaturgo, si
batte come giudice per l'abolizione del processo indiziario e
letterario, a favore di quello a prova epistemologica, per
l'umanizzazione della giustizia e del sistema di pena, per il
recupero dei devianti e degli emarginati attraverso l'arte in
particolare drammaturgica. Inoltre ha proposto una drastica
riduzione del copyright, non più proprietà intellettuale esosa ma
detentio, ovvero possesso in nome dell'Umanità, per cui l'opera
d'arte va data gratuitamente o, in minimis, smerciata a
prezzi alla portata della tasca del popolo. Anche per tutto questo
retroterra ha pronunciato sentenza di assoluzione di venditori di cd
contraffatti extracomunitari per stato di necessità (leggasi fame)
per un reato che comporterebbe la pena di alcuni mesi là dove,
nell'attuale sistema, basterebbe la semplice sanzione
amministrativa.
Quale
sanzione? Il carcere, per molti di questi reatucoli inventati dal
legislatore ma anche per altri, è diventato un palliativo. Si sbatte
dentro un contravventore della legge e chi per un motivo chi per un
altro esce. Ciò dipende spesso anche dal gonfiore del portafoglio,
sicuramente superiore nei grossi delinquenti e nei criminali dai
colletti bianchi, capaci di procurarsi avvocatoni o vere e proprie
scientifiche équipe defensionali. Da ciò la sequenza per cui il
povero (per un reato anche minimo) sta dentro e il mammasantissima
sta fuori.
Per tale via
neppure il carcere lungo o semilungo è una deterrenza. Il grosso
truffatore che ha intascato milioni di euro ai danni della povera
gente ha calcolato che si farà qualche mesetto di galera, cella
fresca, omnicomfort, relax, vitto e alloggio a spese dello stato
(500 euro al giorno ci costa un detenuto! finanziaria dove sei?) e
poi andrà a svernare alla Bahamas col gruzzolo guadagnato e
opportunamente congelato in una lontana banca straniera...
Insomma per
voler colpire tutti si finisce per non colpire nessuno e il senso
dell'impunità dilaga anche tra la gente "comune": si cammina senza
casco, si costruiscono case senza licenza edilizia, ci sono banche
che fanno usura allegramente etc. etc. etc. tanto ora una
contestazione sbagliata dal vigile, ora un condono, la multa non si
paga, e se si paga chi se ne frega, e poi la casa uno se la
ritrova con quattro spiccioli e un paio di mesi con la condizionale.
A fronte di
illeciti dilaganti di tutti i tipi la nostra prima proposta è
decriminalizzare una lunga serie di condotte, i cosiddetti reati
bagattellari, riducendole ad illeciti amministrativi.
La via della
prevenzione e della conoscenza dei mali personali e sociali nel
contravvenire alle leggi è quella fondamentale per la popolazione,
che spesso ignora ciò che è sotteso alle norme intese a proteggere
il patrimonio morale e materiale di una nazione. In caso di
trasgressione, la nostra proposta per i reati residuali è la cura.
Per tutte le
devianze residuali riteniamo che il miglior rimedio sia
neutralizzare i devianti prima di tutto colpendo i loro beni e le
loro azioni. Così chi cammina senza casco si vedrà sequestrato il
motorino per una mese la prima volta, per tre mesi, la seconda e
alla terza se lo vedrà confiscare dallo stato.
Chi costruisce
abusivamente deve sapere che senza colpo ferire, scoperta la
magagna, interverranno immediatamente le ruspe ad abbattere la
costruzione a meno che non si ritenga che la stessa possa essere
destinata a scopi sociali in tal caso essendo requisita dallo stato.
Il nostro
progetto di Uomo Nuovo fondato sul Diritto Medicinale porterà
all'eliminazione del terrorismo sanzionatorio penale per fondare
l'uomo sull'Etica Pura basata sulla fratellanza e sulla tolleranza.
La chiave di
volta di un processo non sarà più l'individuazione del "cosa ha
fatto" il deviato, ma "chi è" e soprattutto "perché l'ha fatto". Ciò
ad evitare che urli davanti ai giudici le sue ragioni in brevi
inutili frasi di giustificazione, senza sapere, i giudici stessi,
vita, morte e miracoli del soggetto.
La fratellanza
implicherà che ciascun reo sarà affidato al giudice-psicologo che lo
seguirà, con l'aiuto di esperti, nella fase del giudizio e
dell'esecuzione della sanzione. La fase della sorveglianza sarà
anticipata già a quella della cognizione, caricando il giudice della
sorte di ogni singolo individuo sulla via per il recupero, dovendo
egli seguirlo passo passo nella sanzione eventuale e nel percorso
all'esterno del carcere.
Nel progetto
medicinale, in una prima fase di transizione, le sanzioni penali
saranno sostituite per lo più da sanzioni civili e amministrative.
Alla fine il Nuovo Mondo porterà allo smantellamento massiccio delle
carceri che saranno abbattute materialmente o trasformate in
ospedali, case per il popolo etc..
Saranno
cercati spazi ecologici, pianeti verdi dove curare i soggetti
affetti da patologia dello ius.
Sarà
rovesciato il terroristico e falso monito evangelico "Chi non è con
me è contro di me", per quello iperevangelico laico "Chi non è con
me rimarrà comunque con me".
Howard Zehr,
direttore del Mennonite Central Comunity Office americano, ha
avanzato una proposta di giustizia penale riconciliativa più
conforme a suo dire al modello biblico.
Il sistema
penale attuale è basato ancora sulla retribuzione anziché sulla
riconciliazione. Gli atti criminali sono considerati come offese
contro lo Stato, ovvero la generalità degli individui.
Nella
giustizia riabilitativa, invece, il crimine è considerato una
violazione contro le persone e crea, quindi, un obbligo verso le
vittime. Al riguardo punire per punire è del tutto insensato.
Idee nuove ma
dettate solo dal buon senso e da considerazioni elementari di chi
ogni giorno opera nelle aule di giustizia e tocca con mano, in prima
persona, una bilancia della giustizia squilibrata. Ne aspettiamo
solo il tracollo dettato proprio da leggi desuete, apocalittiche e
medioevali, degne di Rodolfo il Glabro, che per paradosso si
arrogano il diritto di quadrare la retta condizione della vita
sociale in nome di un diritto che di moderno ha solo il nome.
Per chi
volesse saperne di più G. Francione IL DIRITTO PENALE TRA REALTA' E
UTOPIA (Utopia del sistema penale entropico). Trattato utopistico
sull'apocalisse del sistema penale e sulla sostituzione della cura
alla pena nel trattamento dei Criminali; Herald editore, Roma,
aprile 2008.
Altre
informazioni su
http://www.antiarte.it/eugius/saggio_entropia_penale.htm