LIBERI: INTERNET LO CONSENTE
In una novella, H. G. Wells racconta di una guida di montagna che
precipita in una valle dove da secoli vive una comunità di ciechi,
completamente ignara di tutto ciò che è visibile, e inconsapevole del
mondo civilizzato. Nunez, questo è il suo nome, cerca di descrivere ai
ciechi la bellezza delle nuvole, dei fiori e della luce, ma è preso per
pazzo. A poco a poco è costretto ad accettare le regole di quella
cultura: Si innamora di una donna, vuole entrare a far parte di quella
comunità. Vuole essere accettato da tutti.. Ma il prezzo da pagare è
molto alto: per ottenere ciò che desidera, dovrebbe farsi togliere gli
occhi e diventare cieco pure lui. Di fronte a questa scelta drammatica,
Nunez esita, è sul punto di cedere, poi cambia idea. Con un atto di
coraggio abbandona la comunità, sale sulla montagna da cui è precipitato
e, sulla cima, si guarda attorno: le sfaccettature di un cristallo, la
vena verde di un minerale, un minuscolo lichene color arancio, le ombre
profonde e mostruose della valle, color porpora e turchino, il tramonto di
fiamma, e poi il cielo stellato, tutto gli appare come una straordinaria
visione di libertà e di bellezza.
Tutti noi siamo come Nunez in quella situazione: possiamo essere ciechi
alle realtà più belle e costringere gli altri alla nostra cecità - o
adattarci alla loro - e organizzare conseguentemente la nostra vita, i
rapporti con gli altri, la società intera.
Oggi si parla tanto di libertà digitale, di abolizione del copyright e
del diritto d'autore in genere, di porre una forte limitazione ai
privilegi legati alla detenzione di marchi e di brevetti. In tutto il
mondo si sono create organizzazioni, movimenti, comitati, associazioni, a
difesa di tali giusti ( secondo noi ) principi, che, sempre secondo noi,
dovrebbero avere come caratteristica fondante la transversalità. Invece
assistiamo all'assalto forsennato di frange del mondo della politica alle
posizioni conquistate attraverso molteplici azioni di tanti uomini liberi,
con l'intento di ricavarne consenso, da trasformare al momento opportuno
in potere, e ponendosi come presidio del futuro controllo e
condizionamento delle libertà acquisite. E' questa l'insidia. Chi segue
la via della libertà deve astrarsi dalla ricerca di soluzioni provenienti
dai professionisti della politica, astraendosi insieme dal loro contesto
culturale, per poter raggiungere quella terra di nessuno dove tutto è
nuovo e sconosciuto, perché solo lì ciò che è giusto gli può apparire
con tutta la sua forza. Quindi deve imparare a vivere al di fuori di ciò
che è stereotipo e stantìo, e liberarsi da qualsiasi vincolo che lo
possa asservire: ruoli, legami, ideologie, interessi, abitudini. Internet
permette tutto ciò. Internet consente di rimanere liberi e contrastare
l'arroganza di chi propone l'ingiustizia come modello: vedi monopolio
SIAE, duopolio RAI-MEDIASET, brevetti sul software, ecc. LA
LIBERTA',RICORDIAMOCI, RICHIEDE ESERCIZIO ED ATTENZIONE QUOTIDIANA.
Comitato per la salvaguardia della Cultura Europea