NUOVO!
Per saperne di più
clicca qui
| |
EMOZIONI LETTERARIE
"DomineDDracula.
Vita, gesta, morte e resurrezione di Vlad Tepes l’Impalatore",
di Gennaro Francione
17/01/2004
di Dragoste
(marco terragni) |
Raramente mi è capitato di leggere un libro così
avvincente, uno di quei rari libri per i quali non aspetti che di
avere un momento per andare avanti nella lettura, ma che verso la
fine ti spiace che stia per finire.
E' un romanzo storico-biografico, che racconta in modo
straordinariamente preciso e documentato la storia vera, fin da
prima della sua già inquietante nascita, di Vlad Tepes l'Impalatore,
voivoda (principe) della Valacchia, terra di confine tra l'attuale
Romania, la Transilvania e l'Ungheria. Una terra ponte tra la civiltà
dell'Occidente, preda a quei tempi di mille intrighi, alleanze,
tradimenti e ondate barbariche, e la potenza inarrestabile
dell'Impero Ottomano di Mohammed il Conquistatore; ma analogamente
un romanzo-ponte tra tra la storia ed il fantastico, tra l'avventura
e l'esoterismo, tra il misticismo e la crudeltà.
Il romanzo scorre con uguale ritmo ed intensità su due binari:
quello della storia e degli avvenimenti politici, militari, sociali
e religiosi tra il 1400 ed il 1500, e quello della storia personale
di Vlad Tepes o Dracula, figlio di Dracul II di Valacchia. Fin dai
primi anni di vita di Dracula emergono con grande chiarezza i tratti
più forti ed inquietanti della sua personalità, che lo porteranno
a sognare, costruire, vivere e consumare il suo progetto di
regno-baluardo del Cristianesimo contro la minaccia dell'Islam. Ma
emerge sempre più chiaramente nello scorrere del romanzo, in
parallelo con la crescita di Dracula, come il suo sogno sia sempre
più imprescindibilmente legato alla sua concezione di potere
assoluto, dove il suo altissimo senso della giustizia, dello stato
inteso come comunità e del rispetto dei valori si traduce in una
spietata difesa di tutto questo, attraverso l'uso massiccio della
tortura e della pena di morte per impalamento.
Altrettanto intensa, inquietante, tormentata è la sua concezione
dell'Amore, ed allo stesso modo il rapporto emotivo e fisico con le
donne della sua vita. E ciò che più sorprende, a dispetto di
quanto si potrebbe immaginare, è una storia che regala anche
commozione.
|
|
|
tratto da
http://www.scrivi.com/pubblicazioni.asp?id_pub=97563
http://www.emiliopappagallo.it/libri.htm
http://www.infow.net/laziocronaca/home.cfm
|
|
|