IL NUOVO STOKER E'
ITALIANO?
di
Raul Karelia
E' uscito in questi giorni l'atteso romanzo storico-biografico di
Francione Dominneddracula, descrivente gli orrori draconiani di Vlad
Tepes l'Impalatore, voivoda rumeno ertosi coraggiosamente col suo
piccolo popolo contro i turchi di Mohammed il Conquistatore.
L'operazione di scrittura vampirica è rovesciata rispetto al Dracula di
Stoker: non più dalla realtà di Vlad al mito del Vampiro, ma dal
sanguinario dell'inconscio collettivo leggendario alla storia reale.
Quanto al titolo l'autore spiega che il semplice "Dracula" era
troppo sfruttato(Stoker, Lantos etc.) per cui ha escogitato, mentre
scriveva i versi introduttivi dei vari capitoli, Domineddracula, essendo
altri elementi come l'orrida funzione d'Impalatore e la Resurrezione
come Vampiro, riportati in esaustivo sottotitolo.
Domineddracula richiama Domineddio, ponendosi naturalmente Dracula
come Anticristo, in paradoxo, lui che pure difese la cristianità contro
i turchi. La parola di neoconio rivela l'oscura religiosità di
quest'eroe ambiguo; ne mostra l'omnipotenza. Quella parola dà coi
dentali battenti il senso dell'orrido che insieme al grottesco invade la
storia. Se "Domineddio" è parola molto usata nelle sante
perorazioni, con Domineddracula il voivoda rumeno viene invocato, quasi
a mo' di sinistro salvatore, affinché risolva i mali del mondo col suo
palo penetrante ovvero acché ci faccia risorgere coi potenti morsi sul
collo dei suoi canini, veicoli puntuti della trasfusione verso l'eternità
dei morti viventi.
Il senso multiplo della storia riecheggia anche nel trittico della
copertina, dove la figura centrale di Dracula è attorniata da una lato
dalla croce recante il drago infilzato e dall'altro lato da un impalato
crocifisso.
Un libro fantastico, ipertestuale, multiforme nel passaggio dalla poesia
fittizia del poeta Beheim alla prosa scorrevole dell'Io Narrante. Un
libro patinato d'antico grazie al gotico che l'autore usa con giusto
dosaggio, già definito da una prima lettrice entusiasta e rapita
"meravigliosamente orrido".
Un libro, a dire dell'esoterista Marco Macrì, che potrebbe essere stato
scritto da Stoker ove il Dublinese non avesse abbandonato subito la
figura del Dracula storico per prediligere in assoluto quella del
Vampiro.
Questa connotazione rende Domineddracula assolutamente unico nel suo
genere. Infatti gli scrittori sul tema hanno prediletto o la figura del
Vlad storico o quella fantastica del Vampiro; invece Francione unifica i
due momenti preponendo il Dracula Voivoda e spiegando in via
parascientifica la sua trasformazione in essere eterno grazie al
connubio col sangue del pipistrello.
Il romanzo è stato presentato dall'autore in margine alla presentazione
della Porta Magica di Piazza Vittorio a Roma (La Porta Magica, G.
Francione, Nuova Editrice Spada - Roma, gennaio '91) nel racconto
di come la rinascita vampirica di Vlad passasse lungo la via della
resurrettina ricercata dagli alchimisti, così trasmutandosi la storia
del voivoda dalla saga barbarica alla nuova incandescente
dimensione rinascimentale, scientifica e protoilluminista.