RETTIFICAZIONE DI ATTRIBUZIONE DI SESSO E GIUDICE CREATIVO. Proprio
in questi giorni il Tribunale di Messina,in sintonia con l'orientamento
giurisprudenziale minoritario,ha accolto una domanda di rettificazione
di sesso senza intervento chirurgico.Centrale nella sentenza in esame è
dunque il diritto all’identità sessuale, che nelle parole dei giudici
assume la piena consistenza di diritto soggettivo derivante dalle fonti
costituzionali e internazionali. Esso va infatti «pienamente
riconosciuto non solo a coloro che, sentendo di appartenere all’altro
genere, abbiano modificato i loro caratteri sessuali primari, ma anche a
coloro che senza modificare i caratteri sessuali primari abbiano
costruito una diversa identità di genere e si siano limitati ad aseguare
in modo significativo l’aspetto corporeo». Per il Tribunale «non vi sono
interessi superiori da tutelare, non potendosi considerare tali né la
certezza delle relazioni giuridiche, che comunque sarebbe salvaguardata
dalle risultanze anagrafiche, né la necessaria diversità sessuale delle
relazioni famigliari, dal momento che la diversità di sesso non è più
considerata […] un presupposto naturalistico del negozio matrimoniale»
(v. al riguardo di recente Cass. civ., sez. I, 9.2.2015, n. 2400 |