NON CI SONO SOLDI PER
PROGETTI DI PACE
Se solo una piccolissima parte dei fondi statali utilizzati per
armamenti e guerre fossero investiti in progetti culturali tendenti ad
avvicinare i popoli, il germe della Pace attecchirebbe nel più fertile
dei campi. Se quei grandi coglioni cui sono affidate responsabilità di
governo comprendessero meglio il valore sacro di ogni vita umana ed il
significato profondo delle diverse culture si renderebbero conto che tra
esseri umani l'unica via possibile è quella del dialogo. Se tutti quei
patetici guerrafondai che si pronunciano in favore dell'ineluttabilità
della guerra come strumento di deterrenza e di convinzione, sapessero
cos'è l'uomo ,quali le sue potenzialità, quali i suoi bisogni di
riferimenti, di valori, di modelli sociali corrispondenti alla sua intima
natura, diminuirebbero come d'incanto le sofferenze ormai divenute
quotidiano spettacolo, capace di elevere i parametri dell'audience e di
veicolare assurdamente i più svariati prodotti e le più inutili merci.
NON CI CONVINCERA' MAI LA POLITICA CHE VUOL PORTARE LA PACE ATTRAVERSO
MISSILI E CANNONI. SOLO L'AZIONE SOLIDALE , LA GIUSTA COMPRENSIONE DELLE
DIVERSITA' ,IL RISPETTO PRIMARIO DELLA DIGNITA' DI TUTTI GLI ESSERI UMANI
PUO' CONDURCI VERSO UN DOMANI DI SICUREZZA E DI PROGRESSO. VENDETE LE
ARMI, COGLIONI D'ITALIA :APRITE I TEATRI!!!
Comitato per la salvaguardia della Cultura Europea