Sentenza per la Pace
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GARBATELLA IN PIAZZA CONTRO LA GUERRA

Sabato 17 novembre, dalle 15.00 in poi, in piazza Damiano Sauli (Garbatella) giornata contro la guerra con interventi di artisti, poeti, giornalisti e scienziati, spazi di libero intervento, coinvolgimento dei bambini nella realizzazione di disegni e striscioni contro la guerra, proiezioni di video, pannelli e banchetti di materiale informativo, momenti musicali, e in chiusura cena multietnica. 

roma XI social forum
in collaborazione con il Roma Sud-Ovest social forum

17 novembre 2001 dalle ore 15
in piazza damiano sauli alla garbatella
GIORNATA DI DIBATTITO E MOBILITAZIONE

per dire insieme

NO ALLA GUERRA
che distrugge case di argilla, uccide e mutila bambini, donne, anziani, cittadini inermi, crea nuovi profughi, punisce il popolo afghano che non è responsabile dei crimini compiuti dai terroristi

NO AL TERRORISMO
che colpisce persone innocenti e globalizza una situazione di insicurezza psicologica, clima in cui i potenti del mondo tentano di criminalizzare ogni forma di opposizione, incrementano le spese militari, tolgono risorse all'istruzione, alla cultura, alla sanità e al sociale nel suo complesso programma.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA:

h 15.00: gruppo di lavoro con bambini, maestri, artisti per scrivere e colorare la pace
h 16.00-18.00: letture di poesie, interventi e dibattito, bacheche di controinformazione, di poesia e di lotta; banchetto libri organizzato dalla libreria odradek; omaggio alle vittime del terrorismo e delle guerre con il coro diretto dal maestro alessandro anniballi,  interventi delle associazioni di base del territorio, delle ong umanitarie e dei cittadini.
Interventi dei poeti e degli artisti - sono invitati:
artisti: vauro (disegnatore satirico) e valerio mastrandrea (attore)
poeti: tonino amendola, tomaso binga, claudia cefaro, maria teresa ciammaruconi, gaetano delli santi, erri de luca, michele arcangelo firinu, gennaro francione, camillo gaetano, gianni godi, nello governatori, maria jatosti, mattia mattias, piumalarga, lidia riviello, vito riviello, alberto scarponi, aurora sebastiani, eugenia serafini, italo spada.
h 18.00-20.00: forum della scienza - aula columbus, università roma 3 (via delle 7 chiese, n. 101/d) - sono invitati:
coordinatore: Franco Gallerano (scienziato); relatori: Daniel Amit  (scienziato), Alberto Di Fazio (scienziato), Don Franzoni (comunità di base di s. paolo), Giorgio Parisi (scienziato), Gennaro Francione(giudice-poeta)

h 20.10: Sentenza del Tribunale Internazionale dei Deboli contro i Signori della Guerra

a seguire: cena multietnica
musica rumena dei cârâmizari, musica popolare con il gruppo "tra il sole e la luna", gruppo teatrale romano "ass. cult. gruppo di ricerca".

Il ricavato della serata sarà devoluto ad Emergency




Roma Sud-Ovest Social Forum
Roma Sud-Ovest Social Forum

 

 

 

     IL TRIBUNALE INTERNAZIONALE  

               DEI 

              DEBOLI

 

riunito in seduta plenaria alla Garbatella con l'intervento di poeti, scienziati, antiartisti e del popolo tutto in occasione del Roma XI Social Forum presso l'Aula Columbus, Università Roma 3 via delle 7 chiese n. 1001 d)

in merito alla guerra mossa dagli occidentali contro l'Afghanistan dopo l'attacco alle torri gemelle di New York

                     sentenzia

      L'art. 11 della Cost. afferma "L'Italia  ripudia la guerra  come strumento di offesa  alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".

      Ripudia significa... che al nostro popolo la guerra... fa schifo!

      Precisamente ci sono due azioni ripudiate:

      - la guerra di aggressione;

      - la guerra per risolvere controversie tra Stati.

      Quanto al primo punto l'analogia con la legittima difesa è più che mai legittimo e si perdoni l'allitterazione.

      La legittima difesa è valida a scriminare i delitti quando la reazione è proporzionata all'azione ed è immediata.

      Nel nostro caso non c'è proporzione tra il male che si è subito e quello che si arreca. Manca cioè la proporzione tra il vile attentato alle torri compiuto da una banda di criminali e l'attacco a un intero popolo, quello afghano.

      Inoltre la reazione alla strage americana non è stata immediata ma meditata, preparata e poi sferrata.

      Ergo la legittima difesa non è invocabile perché non ne ricorrono i principi, passandosi con la reazione spropositata e dilatata nel tempo dalla possibile ragione al sicuro torto.

      Quanto alla controversia tra stati affinché essa insorga è prima di tutto necessario appurare il punto su cui controvertere. Orbene, prove o non prove, nessun giudice americano o di altro paese ha mai fatto il processo a Osama Bin Laden attribuendogli la responsabilità specifica e non solo per simpateia dei fatti di New York.

      In ogni caso la risoluzione della controversia era da demandarsi ad altri sistemi(intelligence, sanzioni economiche e    produttive etc.)da attuarsi con calma e metodo. Se c'era la possibilità di agire in quel modo, e c'era, bisognava adeguarsi perché questi sono i principi del nuovo mondo democratico che ripudia la giustizia sommaria dell'occhio per occhio... dente per...  un'intera dentiera.

      Insomma la guerra è ammessa in una situazione realmente agonica ma non si può andare ad attaccare un intero popolo perché nasconde terroristi. E' come sconfiggere la mafia bombardando e massacrando la Sicilia e i siciliani.

      Rispondere al terrorismo con una guerra che uccide anche un solo bambino è rispondere a barbarie con barbarie, è atto da altissimo medioevo. Promettere di ridurre ai minimi i danni alla popolazione civile avversa è pura demagogia e non comporta nemmeno la concessione delle attenuanti generiche.

      D'altra parte l'art. 11 della Cost. porta avanti un principio pacifista che lo Stato Italiano ha acquisito sulla scia di autorevoli precedenti come la Costituzione Francese del 1791. Noi stiamo ancora combattendo per la Rivoluzione Francese, qui, come soldati pacifici e disarmati,  perché non vogliamo la guerra e i signori della guerra,  opponendo loro solo i nostri corpi, la nostra fratellanza e la nostra intelligenza.

      L'Italia con questo principio dell'art. 11 si è definito "Stato pacifico" requisito fondamentale per entrare a far parte delle Nazioni Unite che ammettono nel loro ambito solo gli stati "amanti della pace". Bella pace!

      Entrando in questa guerra per catturare i terroristi l'Italia ha tradito  la costituzione; entrando in guerra gli occidentali -  Nato o Non Nato(quanto ognuno di noi vorrebbe a tal punto non essere in questo mondo mai...Nato)  - hanno tradito la Carta ineluttabilmente pacifista delle Nazioni Unite attaccando  un intero popolo inerme per catturare una banda di masnadieri.

      E tutto questo non trova alcuna giustificazione né nella Legge Scritta degli Uomini Forti né nella Legge Non Scritta dei Fratelli Deboli del Mondo;

                     P.Q.M.

visti i principi di Liberté, Egalité, Vivacité, Fraternité

 condanna  attaccanti e terroristi a  essere bruciati con l'incenso e le poesie sull'Altare della Pace Universale.

 

Così deciso in Roma il 17 novembre 2001

 

 

Vi parlo della peggior specie delle creazioni: quella delle masse armate, del regime militare, che io odio.
Provo un profondo disprezzo per colui che può, con piacere, marciare in ranghi dietro una musica: ha ricevuto il cervello per errore; un midollo spinale gli sarebbe stato più che sufficiente.
Bisognerebbe far scomparire il più rapidamente possibile questa vergogna della civiltà"


                                                Albert Einstein

http://www.mir.it/g8/2001/20011119/3bf9083736b4d.html

http://www.altremappe.org/SentenzaTribXI.htm

http://www.comunicati.net/comunicati/societa_civile/associazioni/14989.html

http://www.antiarte.it/movimentoutopista/nuova_pagina_6.htm