Marcella Boccia nasce a Baia e Latina, un piccolo centro
della provincia casertana, immerso nel verde della campagna alle pendici dei monti del
Matese.
In seguito alla
maturità classica (e più tardi magistrale), senza mai abbandonare gli studi di filosofia
(con una naturale predisposizione verso quella orientale piuttosto che occidentale),
studia presso l'Università della musica di Roma per perfezionare gli studi già
intrapresi anni addietro di canto e pianoforte (pur essendo la chitarra lo strumento che
la accompagnerà nei concerti).
Nel 1996 pubblica
l'album dal titolo "Canzoni da ricordare", col nome d'arte di Dafne,
poi abbandonato con la nascita delle Sfairos, di cui è leader e voce rap.
Notevole la
produzione poetica particolarmente vasta negli anni '96-'98, della sua permanenza nella
città di Roma. Oltre duecento componimenti, alcuni dei quali raccolti in "Impronte
digitali sulla mia Anima" (numerosi i premi alla poesia).
Nel 1997 scrive,
di getto, nella sua casa romana, "Welcome a baia giuliva", un racconto
semiserio che lei stessa definisce autobiografico, che narra delle vicende comicissime e
surreali di un piccolo borgo meridionale.
Tra il '98 ed il
2000 lavora al progetto Sfairos, di sperimentazione sonora, New e Next Age. Infatti "Next
Age" è il titolo del primo album firmato Sfairos.
Contemporaneamente al progetto
Sfairos, lavora al saggio di filosofia ermetica dal titolo "Cheleuta, il difficile
percorso verso la Conoscenza".
Yoga, shiatsu e
musicoterapia sono i principali aspetti della vita verso i quali l'autrice di "La
legge dell'equivalenza" pone maggiormente la propria attenzione. Tuttora è
iscritta alla facoltà di Filosofia presso la Federico II di Napoli, con uno sguardo
particolare verso il settore storico-religioso.
Libri
che, per l'autrice, sono stati dei veri e propri mentori:
"Il piccolo principe"
di Antoine de Saint-Exupery, "Illusioni" di Richard Bach, "Il
profeta" di Gibran, "Oltre le porte del tempo" di Brian Weiss.
<<E' una
lista troppo lunga da riportare qui ed ora -ci dice Marcella Boccia, tra libri,
candele e stecchini d'incenso- . Tutto
ciò che mi "capita" di leggere è per me sempre un importante mentore. Qui
farei un triplo segno rosso (come al liceo!) sull'espressione "capitare di
leggere": non credo affatto che ciò che leggiamo ci "capiti"
semplicemente, credo, piuttosto, che sia sempre il nostro dàimon, che non ci perde di
vista un solo istante, a suggerirci i mentori più adeguati alle nostre esigenze del qui
ed ora... Io ho sempre avuto uno strano rapporto con i libri. Molti dei miei
mentori sono "sbucati" da chissà dove, in genere non ricordo come e quando, e
non m' hanno più abbandonata. E', tuttavia, importante e fondamentale un approccio
critico ed una lettura obiettiva, per quanto possibile, dei "nostri testi",
perché se ne possano trarre i giusti insegnamenti. In realtà, il più delle volte, ciò
che leggo mi offre semplicemente delle conferme a ciò che ho sempre sostenuto e pensato,
stimolandomi a proseguire il mio percorso nella direzione che più di ogni altra mi appare
adeguata alle esigenze del mio spirito, tutto ciò sempre nel rispetto del qui ed ora.
>>
- Alcune Antologie italiane in cui è presente la
poesia di Marcella Boccia
"Il tempo della donna", Edizioni Il
Leccio, Siena, 2001 (poesie: "Come", "Enigma")
"Il naufragar m'è dolce in questa
radio", 2002
"Oltre le parole", Ed. Autunno al
casale, Secondigliano, 2002 (poesie: "Carboni ardenti",
"Enigma")
"Enciclopedia dei poeti Italiani
Emergenti", Aletti Editore, Roma, 2003 (poesia: "Come")
"Verrà il mattino... e avrà un tuo verso.
Poesie d'amore", Aletti Editore, Roma, 2004 (poesia:
"Retrogusto")
- Per maggiori informazioni su Marcella Boccia
www.marcellaboccia.it
Per altre
informazioni