Miniguida del governo
sull'allestimento dei siti della PA
Il Dipartimento della Funzione
pubblica, in vista dell'attuazione del piano di informatizzazione "e-Government"
ha emanato una circolare( Gazzetta ufficiale del 19 marzo
2001) che rappresenta una vera e propria miniguida per la
realizzazzione
di web siti da parte della PA
Lo spirito della circolare
indirizzata a tutte le amministrazioni dello Stato appare essere quello
di stimolare la creazione di siti di qualità che in particolare devono
mirare all'interazione con i cittadini i quali quindi non devono essere
considerati esclusivamente soggetti passivi ma devono essere coinvolti
nelle scelte .
Quindi trasparenza e coinvolgimento
dei cittadini a mezzo strumenti interattivi ,uso di un linguaggio
semplice, impiego di una tecnologia basata sugli standards più diffusi
:insomma "accessibilità " e "usabilità"
Ma questa accessibilità è
richiamata esclusivamente in vista di"
individui affetti da disabilità fisiche o sensoriali, o condizionati
dall'uso di strumenti con prestazioni limitate o da condizioni
ambientali sfavorevoli."
Nessuna parola invece viene spesa sulla
"gratuità" dell'accesso!!
Avremmo voluto (siamo da anni che ci
battiamo per questo)che la circolare sostenesse la libera e
gratuita consultazione via internet delle leggi e di tutti gli altri
provvedimenti pubblici (sentenze,decreti ecc) anche se con la
limitazione che gli stessi potessero avere diffusione solo dopo la loro
pubblicazione sul relativo sito della Pa,onde evitare speculazioni di
chi
si accaparra il provvedimento in tempo
reale per darlo prima di tutti.
Ci fa quindi piacere che di tanto in
tanto torna in mente alla Pa che esistono nuove tecnologie con cui
le istituzioni devono
fare i conti,ma non bastano le
affermazioni di principio.
La circolare afferma:
"L'esclusione causata da barriere
di comunicazione risulta perciò particolarmente grave." ...e i
costi?
Il prezzo da pagare per usufruire delle
informazioni (comprese il contenuto delle leggi-provvedimenti) NON E'
BARRIERA di comunicazione?
Le nuove
tecnologie della comunicazione solo se usate in modo appropriato
permettendo a tutti, senza distinzione territoriale , temporale,ed
economica di essere informati e quindi di partecipare alle scelte
decisionali che ci riguardano,contribuiranno alla crescita della
democrazia e alla evoluzione in generale della società.
La presenza
delle istituzioni nella rete deve servire soprattutto ad educare e a
stimolare il diffondersi delle idee
senza le quali
non c'è evoluzione.
Come si fa a
formare il cittadino se si deve pagare un prezzo per conoscere le
intenzioni della PA?
Per
raggiungetre l'obiettivo di modernizzazione amministrativa tentende a
sburocratizzare e a diagolare con i cittadini,bisogna abbattere i costi
dei nuovi mezzi tecnologici.
Questa è la
politica prioritaria da seguire se si vogliono veramente rendere
accessibili e usufruibili da parte dei cittadini le banche date delle
istituzioni.
Solo così si
può valorizzare la trasparenza e sol così si può rimproverare il
cittadino e, perchè no, lo straniero.
A proposito di
stranieri va osservato quanto segue.
Oramai abbiamo
un'invasione di stranieri che chiaramente devono osservare le leggi del
Paese che li ospita.
Ma come può
uno straniero da poco arrivato conoscere le leggi italiane?
Come può
assimilarne il contenuto se non conosce nemmeno la lingua?
Cercherà di
imitare i suoi connazionali che a loro volta vengono sfruttati e
ingannati dalla malavita locale!
Se si capisce
questo si capisce l'importanza della diffusione gratuita e
capillare dellel leggi e della loro traduzione nelle lingue più
importanti.(Così le norme europee devono essere diffuse in tutte le
lingue ).
Si capisce a
tale scopo l'importanza dei siti internet della PA e della loro
traduzione.
Si capisce a
questo punto l'mportanza della sentenza emessa il 15/02/2001 dal Giudice
Francione del Tribunale di Roma che ha assolto gli extracomunitari
che vendevano
cassette pirata.
Chi li ha mai
informati?invece hanno avuto l'esempio di tanti che ad ogni angolo di
strada vendono cd e cassette.Appare naturale ritenere per il comune
cittadino la liceità del fatto: immaginarsi per uno straniero!
Per
la sentenza vai qui e per
il commento alla stessa qui
Sulla stessa
Sentenza ritorneremo a giorni, intanto per quanto detto concludiamo
questo intervento raccomandando l'accesso gratuito ai siti e la loro
traduzione
La
circolare la trovate qui
Avv.
Vincenzo Iapichino