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Real
sito
san tammaro
reggia di carditello, luigi marino, muzio e pagliarulo
presentano un’ interpellanza parlamentare. il real sito di carditello,
che si trova a metà strada tra Napoli e caserta, oltre AD essere una
delle più importanti opere di architettura neoclassica di francesco
collecini, decorata da affreschi di hackert, tenuta borbonica di caccia,
costituisce anche un significativo progetto di incentivazione agraria
voluta da ferdinando iv. la tenuta di carditello infatti si inseriva in un
disegno organico di sviluppo del territorio ed in particolare dell’
agricoltura e delle industrie. il real sito raggiunse nel 1833 un’
estensione di circa 2000 ettari destinATA ALL’ALLEVAMENTO DI CAVALLI,
BUFALI E ALLA COLTIVAZIONE DI PRODOTTI AGRICOLI; CON L’UNITà D’ITALIA
LA TENUTA PASSò AI SAVOIA E SUCCESSIVAMENTE, NEL 1919, FU DONATA
ALL’OPERA NAZIONALE COMBATTENTI CON SEGUENTE LOTIZZAZIONE DEI TERRENI.
NEL 1952 LA TENUTA ENTRO A FAR PARTE DEL PATRIMONIO DEL CONSORZIO GENERALE
DI BONIFICA DEL BACINO INFERIORE DEL VOLTURNO, RECENTEMENTE DOPO GLI
SPORADICI FINANZIAMENTI DELLA CASSA PER IL MEZZO GIORNO E DELLA REGIONE
CAMPANIA, IL MINISTERO, AL QUALE COMUNQUE SPETTA IL DIRITTO DI PRELAZIONE,
CHE è ESTESO ANCHE ALLA REGIONE, PROVINCIA ED AL COMUNE DOVE SI TROVA IL
BENE. MARINO, MUZIO E PAGLIARULO CHIEDONO DI SAPERE QUALI
PROVVEDIMENTI I MINISTRI IN INDIRIZZO INTENDANO ADOTTARE PER
SALVAGUARDARE UN BENE CULTURALE DI IMMENSO VALORE QUALE LA TENUTA DI
CARDITELLO IN MODO DA IMPEDIRE QUALSIASI TIPO DI SVENDITA E COMUNQUE QUALI
INTERVENTI INTENDANO ADOTTARE, PROMUOVERE E SOLLECITARE PER LA TUTELA E
VALORIZZAZIONE ANCHE EVENTUALMENTE IN CONCORSO CON GLI ALTRI ENTI
TERRITORIALI. UN TENTATIVO, SOLO L’ULTIMO DI UNA LUNGA SERIE, PER
CERCARE DI SALVARE LA STORICA TESTIMONIANZA, VERO PATRIMONIO PER SAN
TAMMARO E PER TUTTA LA PROVINCIA DI CASERTA.
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