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D'Agostini
Alessandro (Roma 1972), poeta, narratore, promotore culturale e
polemista, vive a Roma. È fondatore del Movimento di rivalsa
culturale "Giovani Poeti d'Azione" e presidente di giuria
del premio di poesia e pittura in estemporanea "Arte in
Belvedere" che si tiene presso l'Anfiteatro comunale di
Belvedere Marittimo in provincia di Cosenza. Ha pubblicato un volume
di poesie Rivelazione (1997) ed
è curatore della Prima antologia dei
giovani poeti d'azione (1995). Nei concorsi letterari ha
ricevuto significativi riconoscimenti: 1990, targa d'onore e 1994,
menzione speciale al premio letterario "Giuseppe Gioacchino
Belli" per una poesia in lingua; 1997, primo premio per la
poesia inedita al premio nazionale "Lidense". Sulla
produzione poetica di D. hanno scritto, fra gli altri: G.
Biancofiore «...l'autore di Rivelazione sembra impegnato
nel rinnovare un riepilogo comprensivo di almeno due filoni poetici
contemporanei (avanguardia ed esistenzialismo), tentandone la più
matura mediazione, sulla via per la quale questo giovane sembra
avviato, collocandosi fra quanti con coraggio intendono restituire
dignità e umanità al triste epilogo di un secolo, invece di
sfruttarne le premesse.»; P.L. Dal Canto
«La produzione poetica di D. si precisa nell'arco di dieci anni di
militanza letteraria, durante i quali l'autore ha potuto elaborare
un progetto poetico insieme di discontinuità e rinnovamento della
tradizione poetica italiana...»; S.
Folliero «D. è un attento, sensibile osservatore e
testimone dei fenomeni psicosociali della nostra epoca. Una poesia,
la sua, densa di umori, molto intrigante poiché ci dà la misura di
ciò che può essere e diventare la paura, la rabbia, la ribellione
di una generazione che usa la parola come grimaldello. La usa per
scoperchiare i biblici sepolcri imbiancati; denunciare ipocrisie,
corruzione, falsi miti...»; G. Spagnoletti
«...un abile ed inedito intreccio di divertimento e di grottesco...»;
L. Tallarico «Un secolo fa il
poeta Marinetti avviava la liberazione della poesia dai legamenti
sintattici e dalle leggi metriche in nome di quella simultaneità
che rende la parola più prensile e vivace, più colorata e
rutilante, ... oggi l'azione lirica di D'A., e dei nuovi Poeti
dell'azione, è diretta a scongiurare i guasti provocati
dall'Ermetismo sulla parola, diventata intangibile e preservata
entità letteraria, non veicolo della lotta e dell'ironia della
vita. ... "Sono stufo" dice D'A. "di essere in vita
senza vivere!". Proprio perché vi è questo conflitto nella
sua lirica che pone l'immaginario contro il razionale e l'astoricismo
contro la storicità, nutrita e mantenuta in vita dalla logica del
passato, il poeta ha cercato di contrapporre alla ruminazione del
senso storico, la libera esistenza di un presente attivo, convinto
con Giambattista Vico che l'arte è attività della fantasia,
irrazionale e creatrice di immagini. Proprio perché la vita non è
un processo obbligato e non obbedisce alle regole della gnosi, il
poeta dell'azione sa che la vita è continua e fantastica creazione
e rivelazione e che la fantasia, come dice Vico, è tanto più
robusta, quanto è più debole il raziocinio.». L'impegno profuso
per il riconoscimento sociale degli artisti e la difesa dei loro
diritti, gli ha valso nel 2001 la nomina a responsabile nazionale
del Sindacato Nazionale Creativi Ugl, per il settore
"Letteratura e Poesia".
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e-mail poetid'azione@poetidazione.it
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