Bentornata Albania
Home Up Arche-neo-logia Antiarte Le 26 tesi dell'Antiarte Commentario Antiarte L'Antiarte di Macrì Forza Luther Blisset Maya e Campanella Antiarte Cyrano Schizzi H. Bey Cyberpunk Mail Art Opere generative Proprietà intellettuale è un furto Indipendenza Cyberspazio Contro Padroni Cultura Riso liberatorio Bentornata Albania

 

Up 

!manifes3.jpg (35090 bytes)

PREMESSA ALLA PUBBLICAZIONE " BENTORNATA ALBANIA"

La realizzazione della pubblicazione " Bentornata Albania" da parte di Costanzo D'Agostino editore in Roma, che ogni visitatore di questo sito potrà liberamente scaricare, risponde ad un'esigenza di carattere culturale portata avanti da gruppi di artisti albanesi ed italiani. Si tratta della riaffermazione del concetto che le necessità dell'Economia non debbano prevalere, come avviene normalmente oggi dappertutto nel mondo, sui bisogni della Cultura, ma procedere insieme in un armonico cammino strategico. Infatti, se la forza dell'Economia è attrattiva per i benefici di crescita economica di cui è portatrice, la forza della Cultura è il collante indispensabile per l'incontro e la comunicazione tra persone dalle origini, dalla lingua e dalle tradizioni diverse,in quanto essa si esprime sempre attraverso simboli e concetti riconosciuti universalmente.

Il poeta albanese Visar Zhiti, il giudice- scrittore Gennaro Francione e l'editore Costanzo D'Agostino, insieme a tanti altri, si stanno battendo da molto tempo su questo tema,convinti che il futuro dell'Umanità sarà sempre più basato su relazioni artistico-culturali capaci di governare i processi economici globali, spesso portatori di gravi storture ed evidenti ingiustizie.

 

                             

B 

L’invincibile eroe europeo

Giorgio Castriota Skanderbeg

Santa Madre Teresa

 

Cari amici,

in qualità di ambasciatore della Repubblica di Albania in Italia è per

me un onore presentare questa sintetica guida per chi, per motivi di

cultura, d’affari o di turismo, voglia conoscere un po’ meglio il

Paese delle Aquile. Come ormai è riconosciuto ampiamente da fondamentali

Istituzioni internazionali, l’Albania sta dimostrando un notevole

dinamismo nell’affrontare i problemi connessi al raggiungimento

di tutti gli standards necessari per essere in equilibrio con i parametri

richiesti dalla Comunità Europea. Lungo questo percorso ampi

spazi sono aperti all’apporto di investimenti finanziari ed imprenditoriali

stranieri, soprattutto provenienti dall’Italia con la quale esistono

buoni rapporti commerciali e culturali certamente soggetti ad

un elevato incremento nel prossimo futuro. Mi piace ricordare che

attualmente sono oltre quattrocento le imprese italiane stabilmente

operanti in Albania, suddivise tra quelle con casa madre in Italia,

con socio e/o capitale italiano ed organizzazioni non governative

(ONG) e quelle non lucrative di utilità sociale (ONLUS). Lo Stato albanese

fornisce a tutte queste aziende ed operatori economici tutte le

necessarie forme di tutela. Infatti le Istituzioni del mio Paese sin dal

1993 si sono dotate di una legge per la protezione degli investimenti

stranieri che ha liberalizzato ed agevolato l’ingresso di capitali ed

iniziative economiche, attraverso una serie di garanzie molto ampie.

A ciò si aggiunge la possibilità di operare in un territorio ricco di

storia, di cultura e di paesaggi incantevoli, moltissimi dei quali ancora

incontaminati. Attraverso la consultazione di questa breve guida,

avrete certamente il piacere di penetrare nell’odierna realtà shqipetara

e, ove dovesse sorgere in Voi l’intimo desiderio di una conoscenza

più approfondita, sappiate, e non è retorica, che nella nostra

Albania sarete sempre i benvenuti.

Llesh Zef Kola

Ambasciatore della Repubblica d’Albania in Italia

 

Kruja: Museo di Giorgio Castriota Skanderbeg

 

 

a) Innanzitutto per la vicinanza geografica che permette una facile operatività.

b) Per le tradizioni ed i legami storici consolidati esistenti tra Italia ed Albania.

c) Per la ricchezza delle sue risorse naturali ancora in grandissima parte da

sfruttare.

d) Per l'accessibilità ed il basso costo di una manodopera laboriosa e qualificata

che permette una produzione anche di alta qualità a prezzi competitivi.

e) Per il particolare momento di transizione attraversato dal Paese, che rende favorevole

ogni possibilità di intraprendere.

f) Per la possibilità di operare in molti settori strategici ove si concentra ogni

sforzo istituzionale e governativo albanese (per esempio energia, infrastrutture,

turismo, ecc.).

g) Per il processo di privatizzazione in corso, riguardante altri settori primari.

h) Per l'opportunità di trovarsi in un territorio altamente strategico, definito

“Porta dei Balcani",dove sono previsti sviluppi a medio e lungo termine di

grandissima importanza.

i) Per le condizioni sociali di stabilità politica e finanziaria (la crescita del P.I.L.

è oltre il 6% annuo), che offrono prospettive di sicurezza negli investimenti.

l) Per le riforme già fatte e quelle in atto per uniformarsi alla corrente legislazione

europea,nel rispetto delle normative in uso in ambito internazionale.

m) Per la conoscenza diffusa nel territorio shqipetaro della lingua italiana che

rende agevole ogni relazione sociale e burocratica.

n) Per la fortissima aderenza del Popolo Albanese ai valori dell'Amicizia, della

Cultura e della Solidarietà ,colonne portanti del processo irreversibile della

formazione della Nuova Europa.

o) Per l’eccezionalità dell’iniziativa governativa denominata “Albania un euro”

che consente agli imprenditori stranieri di utilizzare immobili, terreni e strutture

statali attraverso il pagamento simbolico di un euro.

PERCHE':

E' VENUTO IL TEMPO

IN CUI E' CONVENIENTE INVESTIRE IN ALBANIA

 

MAPPA D’ALBANIA

di Visar Zhiti

Ah,

montagne,

montagne, montagne

come sepolcri immortali

di patrioti. Il sole e la

luna in alto genitori anziani

che bruciano per la sofferenza.

Fiumi che fuggono. Ed io che fuggo

con i venti turbinosi del destino.

Tutti i paesaggi della vita

ho dentro un tozzo di pane

Bosco folto, oscuro

è la nostra saggezza: con

animali e fulmini, copioso di

foglie che si staccano, uccelli

che s’involano nei cieli dell’avvenire.

Raggiungo laghi d’amore. Guardo e guardo

i miei volti immensi tra le onde. M’inginocchio

e bevo la luce dei miei occhi liberi e

di nuovo fuggo. Mai senza di te. Dimezzato.

Isola di solitudine. Un antro attende lo spirito

mio. Il nome che non ho cancellato

accenderò qui come un cero. Ovunque

mi troverò (anche in mare)

lontano, le mie orme

lascerò a forma

di mappa

della

patria.

 

di Costanzo D’Agostino*

Ah,

montagne,

montagne, montagne

come sepolcri immortali

di patrioti.

Montagne e foreste coprono, in Albania, circa i

2/3 del territorio, per un totale di 991.000 ettari.

Sono le montagne di Giorgio Castriota

Scanderbeg, padre dell’identità albanese ed eroe

europeo; sono i posti in cui, durante l’irripetibile

epopea di questo invincibile principe e generale

del XV secolo, fu fermata l’avanzata degli

eserciti del potentissimo impero ottomano, tesa

alla conquista di vari paesi occidentali. In questi

siti, attualmente, i 4/5 delle risorse disponibili

sono costituiti da latifoglie, principalmente querce

e faggi. Si tratta di un patrimonio forestale

ancora da sfruttare, in quanto mancano quasi

ovunque le infrastrutture stradali necessarie al

processo di commercializzazione. Malgrado ciò,

l’industria della lavorazione del legname, nel

Paese delle Aquile, è in una fase di sviluppo e

presenta notevoli potenzialità di ulteriore crescita.

Il settore è da tempo completamente privatizzato

e si stimano in tutto il paese circa un centinaio

di operatori, inclusi quelli facenti parte di

joint-venture con investitori stranieri. Spesso le

zone montagnose albanesi conservano anche

grandi risorse minerarie che, pur rappresentando

una fonte sicura di ricchezza, non possono essere

utilizzate per via dell’arretratezza delle attrez-

Un viaggio in Albania

zature di alcune miniere e la localizzazione di

gran parte di esse si trova in aree di difficile accesso,

soprattutto nelle regioni settentrionali.

Bagnato dal Mar Adriatico ad ovest e separato

dall’Italia dallo stretto di Otranto per 82 Km, il

territorio albanese rivela una grande diversità

paesaggistica, dalle spiagge all’entroterra collinare,

dai paesaggi collinari alle alte e ripide

montagne al confine con il Kosovo. La favorevole

collocazione geografica insieme ad un clima

moderatamente temperato permettono produzioni

agricole di notevole interesse. Basti pensare

che le piantaggioni di ulivi coprono un’area di

circa 45.000 ettari (circa il 12% della superficie

agricola), con circa 5 milioni di ettari. Le principali

concentrazioni di piante di ulivo sono nelle

aree di Berat, Valona, Saranda, Lushnje, Fier,

Tirana e lungo la costa meridionale. Il distretto

di Berat è il primo produttore del paese, con un

numero di alberi d’ulivo pari a 450.000 unità,

mentre Valona è al secondo posto con 412.000

unità. La produzione interna è limitata ed interamente

destinata al mercato locale. Poiché la domanda

internazionale di olio di oliva è elevata

ed in continua crescita, ben si comprende quale

opportunità di realizzazione finanziaria offra

questo comparto ad eventuali nuovi investitori.

Così come il comparto agricolo in generale che

annovera circa 460.000 unità agricole che producono

ortaggi sia per il mercato interno che per

l’export. L’alto numero di produttori riflette l’incremento

della domanda di ortaggi freschi e la

redditività del comparto. Il settore più importante

è rappresentato dalla coltivazione degli ortaggi

in serra. Durante la stagione invernale la produzione

si indirizza verso l’insalata, gli spinaci e,

in minore quantità, verso carote e cavolfiori. Il

settore offre una varietà di opportunità sia di investimento

(creazione di nuove fattorie modello

orientate verso i mercati esteri) che commerciali

(stipula di accordi d’acquisto a lungo termine

con i produttori già in attività), che nella fornitura

di attrezzature. Allargando il discorso al settore

della frutta, si stima che l’Albania possegga

circa 5 milioni di alberi da frutta, mezzo milione

di alberi di limone e 5.000 ettari di viti. Con

l’esclusione della frutta destinata al soddisfacimento

della domanda interna, la maggior parte

dei prodotti è destinata all’industria conserviera.

Ci sono circa 40 linee di trasformazione operanti

in Albania, di proprietà di 20 piccole e medie

imprese private, localizzate in diverse aree del

Paese. La maggior parte di queste imprese usano

tecnologie obsolete e producono con bassi standard

qualitativi, necessitando di un’opera di modernizzazione

radicale. Per quanto riguarda invece

il latte ed i prodotti caseari è da rilevare che

il consumo di yogurt è molto elevato ( 0,5 litri

al giorno per famiglia) in ragione delle condizioni

climatiche e delle tradizioni alimentari

tipiche dell’area balcanica. E’ anche questo un

interessante campo di opportunità d’investimento

data l’alta redditività del comparto.

…Il sole e la

luna in alto genitori anziani

che bruciano per la sofferenza.

Fiumi che fuggono. Ed io che fuggo

con i venti turbinosi del destino.

Gli eventi sociali turbinosi di alcuni anni or sono

(che avevano portato l’Albania quasi sull’orlo

di una guerra civile) hanno determinato l’intervento

di varie organizzazioni internazionali a favore

della ricerca di una stabilità socio-politica

dell’intera zona balcanica e, soprattutto,

dell’Albania. Per il raggiungimento di questo

scopo l’Unione Europea, la Banca Mondiale, il

Fondo Monetario Internazionale, la Banca

Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo ed i

donatori bilaterali sono da tempo impegnati, insieme

al Governo albanese, nella realizzazione

del programma di “ricostruzione” del Paese delle

Aquile.

La meta non è molto distante, in quanto la crescita

culturale del Paese, avvenuta sopratutto negli

anni scorsi attraverso un processo di migrazione

di decine di migliaia di studenti albanesi

nelle Università di tutto il mondo, è agevolata

dalla presenza in loco di importanti centri culturali

ed universitari che hanno da tempo raggiunto

livelli europei e prosegue senza sosta rilevandosi

determinante per l’iter dell’impresa.

L’accesso dell’Albania alla Organizzazione

Mondiale del Commercio, nel settembre 2000, ha

permesso l’applicazione in loco delle politiche e

delle regole del commercio internazionale che

assicurano agli investitori stranieri la parità di

trattamento nei rapporti commerciali. Il Paese

gode di un accesso preferenziale al mercato

dell’Unione Europea, beneficiando di agevolazioni

fiscali sulle esportazioni che permettono un

incremento costante del loro sviluppo. I principali partners commerciali dell’Albania sono:

Italia, Grecia, Ucraina, Cina e Germania.

Tutti i paesaggi della vita

ho dentro un tozzo di pane

In pochi anni il popolo albanese si è trovato costretto

ad avviare un processo di trasformazione

giuridica e sociale atto a raggiungere gli standards

richiesti dalla Comunità Europea ai nuovi

Stati che aspirano a fare l’ingresso nella nuova

Patria comune. A momenti di difficile congiuntura

sono seguiti successi importantissimi in vari

campi. Tutte le riforme già avviate e quelle in

via di attuazione, hanno creato il terreno più

idoneo all’ingresso nel Paese di capitali ed esperienze

straniere, in particolar modo dall’Italia.

Secondo gli ultimi dati disponibili, il 48% degli

investimenti stranieri in Albania provengono da

azioni imprenditoriali italiane ed hanno come finalità

il settore commercio (67%), l’industria

(17%) e i servizi. Gli investimenti italiani sono

concentrati principalmente nella parte Ovest del

paese, lungo la costa adriatica. Si tratta di investimenti

di piccole-medie imprese che operano

per il 35% nel settore edile; per il 21% nel settore

tessile e calzaturiero e per il 16% nel commercio

e servizi; per l’8% nell’industria agro-alimentare.

I settori nei quali sarebbe auspicabile sviluppare

una forte azione di promozione degli investimenti

diretti sono: infrastrutture, settore

energetico e delle pubblic utilities, settore tessile

ed abbigliamento, strutture stradali e portuali,

che sono in rapido miglioramento (sostenuti anche

dalla cooperazione italiana). E’ da evidenziare

che nel Paese è presente una forte domanda di

tecnologia su standard di tipo occidentale ed è

attualmente in atto un processo per portare

l’aspetto tecnologico delle infrastrutture ad un

livello più elevato. Tale processo potrebbe generare

interessanti opportunità per le imprese italiane,

coperte dalle più opportune garanzie. Già

a partire, infatti, dal 1993, con l’approvazione

della legge n° 7764, agli investitori viene riconosciuta

una serie di garanzie e protezioni di base.

L’Albania ha accolto le linee guida indicate dalla

Banca Mondiale in riferimento all’ammissione,

al trattamento, all’espropriazione e alla risoluzione

delle controversie aventi ad oggetto gli investimenti

stranieri diretti, che ricevono un trattamento

uguale a quello applicato agli investimenti

nazionali a parità di circostanze. Gli investimenti

stranieri non potranno essere espropriati

o nazionalizzati, sia direttamente che indirettamente,

tranne che per necessità dettate dal

pubblico interesse. Ad ogni modo, il soggetto

espropriato avrà diritto a ricevere una compensazione equivalente al corrente valore di mercato

della proprietà espropriata.

Bosco folto, oscuro

è la nostra saggezza: con

animali e fulmini, copioso di

foglie che si staccano, uccelli

che s’involano nei cieli dell’avvenire.

L’avvenire albanese si basa su alcuni punti di

forza ben identificati:

basso costo del lavoro e mercato flessibile: il

costo del lavoro in Albania è tra i più bassi

in Europa. Il costo medio di un addetto nel

settore dell’abbigliamento è pari a circa 200-

250 US $ nell’area di Tirana e Durazzo, con

livelli anche inferiori in altre parti del paese.

Il basso costo del lavoro non va a discapito

della qualità e dell’abilità tecnica della

manodopera;

numerose risorse naturali quali quelle minerarie

(tra cui cromo, nichel, rame, petrolio

e carbone); giacimenti di leauxite e fosfati,

ancora poco o per nulla sfruttati. Di

minor importanza le riserve di dolomite,

gesso, sale, argilla, vetri vulcanici, bitume

e marmo. Anche l’agricoltura, come precedentemente

accennato, ha un buon potenziale,

grazie al clima favorevole, ed offre

interessanti possibilità di integrazione nell’industria

conserviera;

favorevole locazione geografica: l’Albania è una

buona base per la delocalizzazione di processi

produttivi ad alto contenuto di lavoro, è come

porta d’accesso per tutta l’area balcanica;

accesso al mercato locale che, sebbene sia piccolo

e dalla produzione interna limitata, lascia

aperte diverse opportunità per gli investitori

stranieri interessati a stabilire nuove unità produttive

o centri di distribuzione.

Raggiungo laghi d’amore. Guardo e guardo

i miei volti immensi tra le onde. M’inginocchio

e bevo la luce dei miei occhi liberi e

di nuovo fuggo.

L’Albania è un paese ricco di laghi e di luoghi

incontaminati capaci di creare l’immediato

innamoramento in chi ha la fortuna di osservarli

e goderli. Sono una risorsa turistica ancora

tutta da sfruttare, così come i 450 chilometri

di costa che accompagnano buona parte

dei suoi confini. La mancanza di infrastrutture

adeguate ha però finora ostacolato lo sviluppo

delle attività turistiche. La maggior parte

dei turisti che visitano le spiagge albanesi

sono cittadini albanesi e del Kosovo e la presenza

di altri cittadini europei, pur essendo in

crescita, è considerata ancora bassa rispetto

alle potenzialità ricettive del Paese. La costa

ionica da Llogara al confine greco offre interessanti

attrazioni complementari, come l’area

archeologica di Butrinto, che potrebbero attrarre

segmenti selezionati del mercato turistico

internazionale. Un’altra area suscettibile di

sviluppo turistico è il lago di Ohrid, una mèta

tradizionale per molti turisti. Il lago, che comprende

anche le attrazioni delle “città museo”

di Gjirokastra e Berat, potrebbe offrire l’opportunità

per l’organizzazione di attività turistiche.

Attualmente, il governo albanese è impegnato

nell’incentivare e nel sostenere lo

sviluppo degli investimenti in questo settore.

Mai senza di te. Dimezzato.

Isola di solitudine. Un antro attende lo spirito

mio. Il nome che non ho cancellato

accenderò qui come un cero. Ovunque

mi troverò (anche in mare)

lontano, le mie orme

lascerò a forma

di mappa

della

patria.

L’Europa non può fare a meno della sua agognata

figlia Albania, come questa sente fortissimo

l’afflato d’appartenenza alla propria

Terra Madre. Fervono i negoziati inerenti

l’Accordo di Associazione e Stabilizzazione

con l’Unione Europea attraverso dei tavoli

tecnici che si riuniscono a cadenza mensile

per la verifica di avvicinamento alla norma

comunitaria, anche nel settore economicocommerciale,

producendo nel tempo un avvicinamento

della legislazione.

La “Mappa d’Albania” di Visar Zhiti sta per essere

accompagnata da una splendida definitiva

mappa territoriale e spirituale cui faranno riferimento

tutti i cittadini della Nuova Europa.

* I dati sono tratti dal Ministero degli Affari

Esteri d’Italia e dalla Comunità Europea.

 

DIMENSIONI

L'Albania copre una superficie di

28.750 Kmq. di cui il 77% è costituito

da zone montagnose ed il rimanente

23% da terreni fertili e zona

costiera.

CONFINI

L'Albania è situata nell'Europa sudorientale

ed è uno dei più piccoli

Stati della penisola balcanica.

Confina a nord e a nord-est con

Montenegro e Kosovo, ad est con la

Macedonia, a sud sud-est con la

Grecia e ad ovest con il mare

Adriatico e il mare Ionio. La linea costiera

misura 362 Km.

CLIMA

Lungo il bassopiano costiero si gode

il tipico clima mediterraneo: estati

calde, secche e inverni miti e piovosi.

La regione montuosa interna è sotto

l'influenza di un clima continentale

con rigidi inverni e torride estati, tuttavia,

alle quote più elevate, fa freddo

anche d'estate. La media annua

delle precipitazioni piovose va dai

760 mm. della zona montuosa di sudest,

i 2.030 mm. della pianura costiera

a nord e i 1.070 mm. a Durazzo.

POPOLAZIONE

L'Albania ha una popolazione di

3.564.571 abitanti (censimento del

giugno 1999), di cui il 95% sono albanesi,

il 3% greci, il 2% altri. La

densità è di 118 persone per chilometro

quadrato.

Il tasso d'incremento annuo della popolazione

è dell'1,16%.

LINGUA E TOPONIMI

La lingua albanese fa parte della famiglia

delle lingue indo-europee, è

originale e non rientra in nessun altro

gruppo. Secondo gli esperti del

settore, essa trae origine dalle prime

radici dell'albero linguistico. La nazione

è conosciuta con il nome di

Albania ed il suo popolo è detto

Albanese, tuttavia gli abitanti del

Paese chiamano la loro terra

“Shqiperia", che significa " Paese

delle Aquile" e loro stessi

"Shqiptare" cioè " figli delle aquile".

Si ritiene che il toponimo derivi dal

re Pirro che regnò sull'Epiro dal 297

al 272 a.C. Il nome Albania deriva,

invece, da Albanoi, antica tribù illirica

insediata al centro del paese.

Taluni affermano che il nome

Albania si sia riscontrato in antichi

testi latini come indicativo della terra

da cui si origina l'alba.

CAPITALE

La capitale dell'Albania è Tirana, situata

al centro del Paese; ha una popolazione

di circa 750.000 abitanti.

RELIGIONE

Originariamente l'Albania era il primo

paese cattolico dei Balcani, perché

strettamente influenzato dalla

dominazione romana; l'occupazione

Il Paese

dove nasce l'alba

Il Paese

dove nasce l'alba

ottomana ribaltò questa realtà: oggi,

infatti, i musulmani sono oltre il

50%,ortodossi albanesi e cattolici poco

meno del 50%. Bisogna ricordare

che dal 1967 al 1990 tutte le Moschee

e le Chiese sono rimaste chiuse e

proibite tutte le pratiche religiose.

L'Albania ha sempre comunque costituito

una realtà esemplare di coesistenza

armonica tra fedi religiose diverse.

CONTESTO POLITICO

L'Albania è una Repubblica Parlamentare

dove, come in ogni Paese democratico,

vige un sistema politico

pluripartitico.

MUSICA

La musica albanese è tanto variopinta,

quanto antica. Jan Kukuzeli è il compositore,

originario di Durazzo, del periodo

bizantino, noto per le sue opere

ecclesiastiche. Canzoni epiche del Nord,

accompagnate da strumenti musicali

popolari di legno, si contrappongono

alle polifonie vocali del Sud, dichiarate

dall'UNESCO patrimonio culturale

dell'Umanità, e alle canzoni popolari

caratteristiche dei centri urbani, soprattutto

Scutari e Berat. Meravigliose

danze tra cui quelle delle spade degli

uomini,si mescolano ad eleganti coreografie

di donne albanesi, ornamentate

di costumi con filamenti d'oro, rappresentanti

la ricchezza e la diversità delle

varie stagioni della vita. E' presente anche

l’opera lirica ed il balletto.

PITTURA

Dal "Paese delle Aquile" ci sono pervenuti

mosaici ed affreschi diversi, accompagnati

da splendide icone col rosso

del famoso Onufri, maestro medievale

di chiese. Caratteristica l'opera pittorica

degli artisti di oggi che realizzano i

propri lavori artistici con tutte le tecniche

moderne e si proiettano in ambito

internazionale ricevendo continui plausi

e prestigiosi premi.

TEATRO E CINEMATOGRAFIA

Queste due importantissime arti hanno

cominciato a prosperare subito dopo la

seconda guerra mondiale e stanno ricevendo

particolare impulso nell'attuale

momento evolutivo democratico

che sta attraversando il Paese.

LETTERATURA

Non è possibile fissare una data certa

dell'inizio della scrittura in Albania,

perchè tutta la produzione letteraria

che precede il XVI secolo è andata dispersa.

Sappiamo che essa ha origini

antiche ed è contrassegnata dall'esistenza

di alcuni poemi epici popolari

che inneggiano agli eroi mitologici; la

prima opera pervenuta ad oggi è il

“Messale" di Gjon Buzuk (1555) di cui

l'originale si conserva nella Biblioteca

del Vaticano. L'opera di questo autore è

seguita da altri poeti e scrittori suoi

contemporanei che danno vita ad una

sorta di rinascimento albanese. Si ricordano

Barleti, Budi, Bogdan,

Bicikemi e De Rada in Italia, nelle colonie

albanesi del sud. Ma fu Naim

Frasheri (1846- 1900) il vero fondatore

della letteratura unitaria albanese, oltre

che patriota, maestro ed apostolo del

Popolo albanese al suo nascere come

nazione. I versi patriottici di questo

grande poeta sono seguiti da quelli di

Gjergj Fishta (1871-1940), tesi ad esaltare

le azioni di difesa del territorio albanese

contro le invasioni dall'esterno.

Lasgush Poradeci (1899-1987) ci tramanda

delle opere poetiche celestiali,

pregne di concetti filosofici e di tendenze

all'amore. Inizia dal secolo scorso anche

la prosa moderna con i narratori

Ernest Koliqi (1903-1975), Mitrush

Kuteli (1907-1967) e Migjeni (1911-

1938). Ismail Kadarè (1936), con i suoi

innumerevoli romanzi, tradotti in tutto

il mondo, affronta in profondità l'evoluzione

dello spirito albanese e i condizionamenti

storici e sociali che l'hanno

portato alla realtà attuale, rappresentando

con la sua opera quasi l'intera enciclopedia

del cammino del Popolo

d'Albania. Oggi gli scrittori albanesi sono

liberi ed impegnati in ogni genere

letterario contemporaneo. Le loro opere

vengono tradotte correntemente in molte

lingue. La letteratura albanese e le altre

arti sono sviluppate contemporaneamente

ai propri centri d'origine, anche

nelle regioni adiacenti del Kosovo, del

Montenegro, della Macedonia, nelle

colonie albanesi del sud d'Italia e presso

la diaspora albanese mondiale.

dell’Ambasciata d’Albania in Italia

Grafica, impaginazione e stampa

E.S.I. srl

Via Frascati, 38 - 00178 Roma - Tel.06.76988626

Costanzo D’Agostino editore ©

 

CULTURA ED ECONOMIA ( L'ALBERO E L'ESSENZA )

Cultura ed economia rappresentano due fondamentali attività umane che non possono in alcun modo operare in modo separato, in quanto ciò recherebbe all'uomo gravissimi danni e limitazioni. Possiamo immaginarle come un albero,costituito da foglie e rami che si protendono, sotto gli occhi di tutti, verso il cielo, e da invisibili radici che esprimono le proprie vitali funzioni standosene nascoste nella profondità della terra. Foglie e rami sono dunque la parte immediatamente percepibile, come l'Economia ed i suoi effetti; le radici costituiscono invece la parte meno appariscente pur essendo le più determinanti per la vita dell'intero albero, come la Cultura e le sue proprietà. 

Spesso chi si occupa di Economia,dimenticando l'esistenza delle radici, è tenuto a pensare che l'albero cui appartiene è costituito solo da foglie e rami,non riflettendo abbastanza sul fatto che ciò non potrà mai alterare la verità e cioè che comunque le radici continuano ad operare indipendentemente da questa sua forma di pensiero. Si sa del resto che foglie e rami non potrebbero mai sopravvivere senza radici,mentre le radici possono benissimo sopravvivere senza foglie e rami. Tagliando l'albero, ci accorgeremmo che le radici proseguono la loro attività,dando luogo alla nascita di un nuovo albero; eliminando le radici, le foglie ed i rami perirebbero immediatamente. 

Per concludere, l'Economia produce il pensiero commerciale,la Cultura quello spirituale. Il pensiero commerciale si esprimerà al meglio fintanto che le sue radici,ovvero la Cultura, bevono ed assorbono l'energia vitale,sottoterra, com'è nella loro natura.

Costanzo D'Agostino

 
Nje ftese ‘ndryshe’ per te promovuar Shqiperine. 


Rome, Mars 2007

                            


Nje ftese ‘ndryshe’ per te promovuar Shqiperine permes gjuhes te artit fotografik te ekspozites "Marubi"dhe asaj te imazheve ne fjale te proshures "Bentornata Albania".
Ne ambientet e Ambasades Shqiptare ne Rome ne diten e 19 Marsit pikerisht u mundesua ky aktivitet teper i vecante per menyren e paraqitjes dhe projektimit te tij drejt Shqiperise dhe vlerave te saj.
Ekspozita ‘Marubi’ nepermjet Fototekes te saj, ishte domethenia me e mire per te shprehur faktin qe kjo pasuri kombetare dhe gjithashtu e UNESKO-s paraqet nje Shqiperi duke shfetuar ne vitet e saj historike me momente te fiksuara ne art qe prej te madhit Pjeter Marubi (1856 – 1904) e deri ne ditet e sotme.Marubi ky arkitekt, piktor dhe skulptore, largohet nga Piacenza (Itali) si garibaldian per te gjetur strehim per kohen ne qytetin me tradita te Shkodres ku edhe aty realizon per here te pare studion e pare fotografike.
Nje shekull i tere historik i percjelle nepermjet fotove dhe imazheve te ndryshme nga Marubi tek Kel e me pas Geg Marubi, ku sot nepermjet ketij presantimi Shqiperia ka nje kartvizite me ndryshe e pse jo me te bukur.
Nje plejade e madhe fotografish ambientesh, tradicionesh, pejsazhesh dhe figurash historike te cilat ekspozohen me nje elegance dhe profesonializim prej kuratorit te organizimit artistit Ferdinant Bjanku.Ne sfondet e ndryshem ku ndesh shikimi i te pranishmeve fotot bejne nje rikthim ne vite shume te rendesishem faktesh dhe figurash historike, Shpalljes se Panvaresise, Ismail Qemalit e Isa Boletinit, apo paraqitjes se gruas shqiptare ne zona te ndryshme, nje Shkodre ne shume kenveshtrime arti kulture e zhvillimi ekonomik te kohes e deri ne peisazhet aq te bukura te nje natyre shqiptare mahnitese.
Jo shpesh ndodh qe Shqiperia te shihet me syrin e vleresimit nga dikush qe nuk eshte shqiptare, dhe kjo merite e vecante dhe shume e hershme eshte pikerisht e nje artisti italian qe e filloi mision qysh ne vitet 800-900 per ta pasuar me vone ne artistet e mbrekullueshem shkodran.
“…jam perpjekur te perzgjedh midis kesaj lendine te Dinastise ‘Marubi’ edhe pse per mua nuk ka qene aspak e lehte…” shprehet zoti Bjanku.Si nje artist por edhe si nje shkodran qe artin e kane ne shpirt Bjanku eshte perpjekur te sjelle nje ekspozite ku puna dhe perkujdesja kane qene te nje niveli te larte.Duke u futur ne ‘sekretet’ e artit ai ka realizur nje perpunim te imazheve, stampimit ne letra te perzgjedhura e deri ne pershtatjet ne kornize per te ruajtur po aq te bukur paraqitjen e ketij arti te nisur prej te madhit Marubi.
‘Bentornata Albania’ e Costanzo D’Agostino dhe nen mbeshtetjen e Ambasades Shqiptare ne Rome, eshte po nje ftese aq promovuese per vendin e Shqiponjave sic thuhet ne prezantimin ballor te kopertines.
Nje proshure ose udhezues per te vizituar Shqiperine qe sic shprehet Shkelqesia e tij zoti Ambasador 
Llesh Kola ne citimin e tij ne hyrje te saj, “ …te vizitoni nje vend te pasur ne histori, kulture dhe vende te mbrekullueshem…ne nje Shqiperi qe do te jeni gjithmone te mirepritur.”
Ne faqet e kerij libri impresionohesh nga nje ‘harte’ Shqiperie neper fjalet e poetit dhe njekohesisht Minister i Kultures prane Ambasades zoti Visar Zhiti, nje dedikim Shqiperise ne agimin e rilindur prej tunelit shume vjecare te erresires, por qe cdo gjethe peme e gure, lumej e brigje, pyje e kreshta, toke e njerez te ftojne ta duash me ndjenjen e dashurine e pafund te nje Atdheu.Po ashtu nepermjet pamjeve dhe historikut te pershkrimit te tyre editori D’Agostino ka pershkuar nje udhetim turistik, kulturor, tregetare, e zhvillimi ekonomik te Shqiperise sot, ndryshimeve te cilat jane nje aspekt pozitiv dhe inkurajues per te ftuar sa me shume turizmin e huaj dhe investimin.
Ky aktivet ne Rome eshte padyshim nje manifestim shume dinjitoz i bashkekzisteces se artit te djeshem e te sotem, te nje gjuhe te perbashket artistesh te vendeve fqinj te cilet historia shume here i ka pare protagonist ne ngjarjet historike por shume here edhe ne art, ne nje nga forcat dhe mjetin me te bukur per te njehsuar popujt dhe perfaqesimin e tyre.
Merrnin pjese ne kete mbasdite personalitet te artit dhe kultures nga te dyja vendet, miq te ftuar artiste, poete shkrimtare e personazhe te tjere ne fusha te ndryshme.Per te pranishmit dhe televizionet pershendeti Shkelqesia e tij zoti Ambasador Llesh kola, Ministri i Kultures prane Ambasades zoti Visar Zhiti, botuesi Coastanzo D’Agostino,Shkelqesia e tij prane Selise se Vatikanit zoti Rrok Logu.
Ekspozita ‘Marubi’ do te vazhdoje ne ambientet e Ambasades deri me daten 24 Mars 2007 per artedashesit dhe kenaqesine e vizitoreve te shumte. 



A.Mezini.
Foto,F.Bjanku

A.Mezini.© 2006 All Rights Reserved

 
 

Copyright ANTIARTE2000 (anno 1999).
For problems or questions regarding this web contact adramelek@tin.it.
Last updated: maggio 08, 2005.