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CAPITANATA MUSICISTA
Il talento polivalente di Capitanata pittore
surrealista, compositore New Age e artista multimediale e' una splendida realtą del mondo
Europeo. Il suo viaggio nel mondo dell'Arte inizia di fronte ad una tavolozza di colori
,centinaia di tele bianche e un cavalletto dove l'artista esprime i colori e le visioni
della sua anima spirituale. Nel suo ventennale percorso itinerante le sue opere vengono
esposte in gran parte dell'Europa e nel biennio 93-94 lavora a Salisburgo, Innsbruck e a
Trento dove stabilisce il suo studio artistico multimediale. E' lģ che nasce il progetto
In the Garden of the Heart seguito da Salzburg Concert dedicato ai maestri dell'arte del
dipingere. Nel 1997 alcune delle pił prestigiose etichette del settore come l'Austriaca
Lotus, la francese Soufle d'OR, la Belga Musicques Pour Vous e la tedesca Acquarius
pubblicizzano le opere dell'artista e le compagnie aeree Air Europe e Alitalia allietano i
voli a lungo raggio con i suoi brani. Nel 1998 arriva il profumo astrale e
spirituale . Doors of Universe é un collage New Age naturalista dedicato all'universo
dove prendono forme e colori melodie elettroniche, neoclassicismi e omaggi al Gautama
Siddharta e Stonehenge e alle costellazioni di Sirio e Vega inaugurando un profondo
dialogo d'amore interattivo con ogni creatura dell'infinita volta stellare. Segue il
progetto condiviso con il chitarrista Alberto Grollo After the Storm dedicato alla
meditazione ayurveda musica sublime e atmosfere come sorrisi del cuore. Nel 1999 l'artista
pubblica Colors of Crystals allegato al libro edito dalla Macropost Guarire con i
Cristalli , un cd suddiviso in 6 brani appositamente studiati per la
cristalloterapia insieme alla terapeuta Brahmagati ,musica per ascoltare se stessi e gli
altri. Concert for Master Choa Kok Sui nasce dall'incontro umano-spirituale fra l'artista
e il noto maestro spirituale delle filippine autore del libro Pranic Healing Master Choa
Kok Sui ,un sublime concerto dal vivo interpretato al gran piano acustico che opera da
catalizzatore sublimale di suoni,sensazioni ed energia allo stato puro.
Sergio d'Alesio
CAPITANATA PITTORE
"E' una pittura che non conosce le soperchierie del tecnicismo attuale ma una
spontanea lirica pittorica alla ricerca di una diversa e pił degna collocazione dei
sentimenti e della pura spiritualitą umana"
Francesca Negri
"Attraverso la pittura di Capitanata ci si
ritrova in una realtą serena e armoniosa, un'oasi della disumana vita attuale"
Ettore Sacco
" Quando mi sono deciso a guardare uno per uno, a studiare i quadri di Rino
Capitanata, che avevo sempre apprezzato e ammirato, avevo in programma la consueta analisi
sulla prossimitą di questo artista ( é un pittore che é un musicista , anzi é un
musicista che é un pittore) senza troppo ragionamento critico, ho preferito lasciarmi
affascinare conquistare, prendere dalle fantastiche realtą / irrealtą dalle immagini che
una dopo l'altra invadevano il mio essere; mi sono infatti semplicemente accorto che le
visioni di Capitanata fin dal primo sguardo interrogano, poi affascinano, poi ottengono
una specie di filosofica partecipazione all'avventura dell'itinerario estetico; si
guardano e si tornano ancora a guardare fino ad inoltrarci in quell'insondabile abisso di
cui Capitanata ci fa provare l'ilinx, la vertigine. Le sue sono immagini che sembrano
aprire una porta verso il mondo "altro", fatto di oggetti non costruiti di
materia ma di colori - vibrazioni sottili, divisioni extratemporali ed extraspaziali che
appartengono al momento dell'essere, non pił a quello del divenire. Certo sono presenti
nelle opere di Capitanata suggestione d'arte egizia, d'arte andina e del primitivo
italiano: in realtą il segno, il personalismo segno di Capitanata é costante ed é
quello di una ieratica geometria scompositiva che gioca con la luce e con le realtą
grandi dell'animo umano. Bellissima la sacrosanta immagine di quell'essere umano, uomo e
donna, dalla scura capigliatura rivolta verso l'arcana geometria del triangolo luminoso,
che sembra proprio dare corpo a quell'attimo felice e inenarrabile nel quale ci si stacca
dalla pesantezza materica per affrontare un viaggio nell'assoluto nel mondo di idee
platoniche, rompendo le mura della nostra caverna quotidiana popolata soltanto di riflessi
scialbi di quelle idee. Capitanata ha una sensibilitą istintiva per evocare con i colori
netti tutti suoi, con le forme decise mai fumettistiche o oleografiche fatti d'antica
memoria, fatti divenuti archetipi del nostro io profondo, al di lą delle maschere:
guardiamo il quadro delle tre donne oranti e musicanti di fronte ad una piramide sulla cui
vetta si trova un'altra figura femminile: una dea, una vittima da sacrificare? Certo un
fiore del mondo segreto di Capitanata, contro il cielo rossastro intensissimo le figure
umane la piramide a scalini che sembra ricordare i templi del centro America, l'erba
fiorita rispecchiano e richiamano il mistero (Quante volte torna la parola mistero per i
quadri di Capitanata! ) di quella civiltą tramontata in pochi mesi perciņ emblematica
del trascorrere rapido delle vicende umana: il fiore letale di cui ci parla i monumenti di
Tical. Le forme sono masse sode pił scultoree che pittoriche sono vibranti blocchi
sorretti da ombre forti e sfumature stagnate, sono fatte di pietra che sembra venire dalla
toscana medioevale, di quel sasso forte conosciuto dai mistici della Tebaide che amavano
pregare su di essa. Insomma: evocazione dai risvolti extradimensionale della realtą gioia
e sofferenza del mistero del vivere, meditazione sugli archetipi disegno ieratico. Questo
é il senso che io trovo nella ieratica geometria dei quadri di Capitanata. Il nostro
momento storico ci forza all'iperrealismo, con le sue figure pubblicitarie formalmente
imitative di natura, impeccabilmente asservite alla forma esasperatamente sempre pił
particolareggiate, che nulla lasciano alla fantasia creatrice dell'uomo; in questo
contesto invasivo di immagini - padrone di prepotenti detersivi ipercolorati di seni di
donna mostruosamente iperreali , Capitanata ci dona le immagini che Leopardi chiamava
vaghe, come l'ermo colle che invita a osservare l'infinito che sta al di lą. E sono grato
a Capitanata e alle sue immagino da aprire uno spiraculum su quell'infinito e introdurre
chi contempla pensoso le ieratiche geometrie dell'indefinito illimitato mai svelato oceano
dell'universo:
..e il naufragar m'é dolce in questo mare...
Michele C. del Re
dell'Immaginaro