1. Capricci
io cinque nove trentasette
gg anagrafico in cella digitale del comune
e della centrate solforosa al trentaseipercento
di rendimento
tossico dipendente (che poi ribolle il mare
denso con il resto)
io ometto equilibrato bene inserito
fast-food fast-love fast-dream
che ogni secondo prevedo onestamente il secondo
appresso:
mille roboprofeti ad imbonire:
“moltiplicatevi e producete che si fan soldi
specie con bombe e bare”
io laborintegrato con tutto il necessaire come
il tarlo
prima di finire il legno
vado a capricci birichini:
or voglio il salvacondotto astrale!
no! voglio giocare coi seni di venere a
perdifiato
no! voglio dormire sul velluto venerando della
previdenza sociale
no! lentissimo la morte voglio bere e far arte
purissima
2. Contraccettivo
è orrendo il pallore lunare
che fa trasognare le coppie
e nascono figli costosi.
Abele
Abele
uccidi Caino e spegni la luna
4. Supplica del tarlo
Lasciatemi la croce classica di legno
da rosicchiare a mano a mano verso il divino
Questo cristo di plastica impassibile
mi farà morire di fame
6. Ebbi una visione
Ero piccino allora vidi la mia anima.
Non stava al centro bensì spostata a sinistra.
Lattiginosa sottile frastagliata un poco porosa
quadrotta
bidimensionale in luogo incolore forse grigio.
Da quando la notai la prima volta è sempre lì
ogni tanto la vedo fluttuare.
La mia anima è staccata dal cervello
sembra stia davanti alla zona del cuore.
A volte assomiglia a quei riccioli
di ferro prodotti dal tornio.
Io so che dentro la mia anima non c'è niente.
Altre volte pare un buco attorcigliato tipo ombelico.
Non è bella la mia anima non è niente.
Per vederla ci debbo pensare.
Gianni GODI
(recittao in introduzione a sorpresa al
2* Convegno Giudici Scrittori)