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Molestie:
Il “Disturbatore tv” Paolini processato a Roma
13
marzo 2007 alle 13:22
— Fonte: repubblica.it
“Sono
un fenomeno televisivo mondiale, in undici anni ho fatto ventimila
apparizioni in tv e non certo perché sono il mago Otelma.
Se
puntualmente conosco ore, minuti, secondi e luoghi di un collegamento è
perché posso contare su amicizie di ogni tipo con chi opera nei famosi
appalti Rai, Mediaset, Sky e La7”. Sono alcune delle dichiarazioni
spontanee di Gabriele Paolini, il ‘disturbatore’ per eccellenza dei
collegamenti in diretta tv, sotto processo davanti al tribunale
monocratico di Roma per il reato di molestia alle persone. A citarlo in
giudizio è stato il pm Antonella Nespola che gli ha attribuito quattro
incursioni tra il 2002 e il 2004 in occasione di altrettanti servizi
esterni svolti da cronisti Rai. “Conosco persone che mi pagano i
soggiorni in albergo o i pranzi al ristorante per essere presente al
momento opportuno — si è giustificato Paolini in aula -, vengo
retribuito per servizi extra dagli stessi soggetti che lavorano in
televisione.
Io
non ho mai interrotto un servizio, esercito soltanto il diritto di un
cittadino di dire quello che pensa quando va in onda un collegamento. Sul
mio modo di essere la Garzantina mi ha ben dedicato 17 righe”. Di
diverso parere i tre giornalisti Rai (l’azienda è parte civile nel
procedimento attraverso gli avvocati Marcello Melandri e Astrid
Giovannelli) che hanno raccontato al giudice Gennaro Francione la loro
personale disavventura. Giuseppina Paterniti portò a termine un servizio
da Palazzo Chigi mentre Paolini alle sue spalle esibiva un fallo di legno;
Bergamini, in onda dalla Cassazione, fu costretto a raccontare l’esito
di un processo zigzagando per piazza Cavour per evitare di essere
disturbato dall’imputato che gridava in continuazione ‘Berlusconi in
galera’; Paolo Cantore fu addirittura spintonato e, per non dare spazio
ai ripetuti epiteti che Paolini lanciava contro Bruno Vespa, preferì
troncare drasticamente il collegamento da Palazzo Chigi.
Insomma,
per i cronisti Rai, quei blitz sono stati lesivi della loro immagine e
hanno compromesso gravemente la qualità dei servizi giornalistici andati
in onda. Il giudice, per avere più chiara la situazione, ha ordinato la
visione in aula delle cassette incriminate e ha aggiornato il dibattimento
al 13 aprile prossimo per le conclusioni. Ultimamente Paolini ha esposto
un cartello in cui insultava il Papa durante un collegamento Rai.
http://newscontrol.repubblica.it/item/293824/molestie-il-disturbatore-tv-paolini-processato-a-roma
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Notizia
del 13 marzo 2007 - 17:15
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Paolini,
io fenomeno della tv
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«Mi
pagano per disturbare»: si è difeso in tribunale sulle sue
puntuali apparizioni in video
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«Sono
un fenomeno televisivo mondiale, in 11 anni ho fatto 20mila
apparizioni in tv e non certo perché sono il mago Otelma.
Io sono ricco dentro perché esprimo il diritto di un cittadino di
parlare in televisione... Io conosco ore, minuti, secondi e luoghi
delle trasmissioni perché ho amici che mi informano
alla Rai, a Sky, a Mediaset e alla La7». Così ha dichiarato
Gabriele Paolini sotto processo al tribunale di Roma per molestia
alle persone.
«Conosco
persone che mi pagano i soggiorni in albergo o i pranzi al
ristorante per essere presente al momento opportuno - si è
giustificato Paolini in aula -, vengo retribuito per servizi extra
dagli stessi soggetti che lavorano in televisione. Io non ho mai
interrotto un servizio, esercito soltanto il diritto di un cittadino
di dire quello che pensa quando va in onda un collegamento. Sul
mio modo di essere la Garzantina mi ha ben dedicato 17 righe».
Insomma, più di tanto non si scompone di fronte alle accuse del pm
Antonella Nespola, che gli ha attribuito quattro incursioni tra il
2002 e il 2004 in occasione di altrettanti servizi esterni svolti da
alcuni cronisti della Rai, costituitasi parte civile.
Giuseppina
Paterniti ha raccontato al giudice, Gennaro Francione, di aver
portato a termine un servizio da Palazzo Chigi mentre Paolini esibiva
un fallo di legno alle sue spalle; Oliviero Bergamini
in onda dalla Cassazione, fu costretto a raccontare l'esito
di un processo zigzagando per piazza Cavour per evitare
Paolini che continuava a gridare «Berlusconi in galera»; Paolo
Cantore fu addirittura spintonato e, per non fare sentire
gli insulti lanciati a Bruno Vespa, troncò il collegamento da
Palazzo Chigi; infine per un cartello con cui sbucò alle spalle di
un telecronista.
Per i cronisti
Rai quelle incursioni sono state lesive della loro immagine e hanno compromesso
gravemente la qualità dei servizi giornalistici andati in
onda. Il giudice ha aggiornato il dibattimento al 13 aprile prossimo
per le conclusioni.
http://magazine.libero.it/generali/generali/ne4603.phtml
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L'avv. Massimiliano Kormuller
MASSIMILIANO
KORNMÜLLER
Nasce
nel 1964 in Pennsylvania (USA), vive e lavora a Roma.
Dopo
aver compiuto gli studi classici che gli hanno fatto scoprire il fascino
dell’arte ellenistica – romana e tardorinascimentale, si laurea
in Giurisprudenza pur frequentando i corsi della Scuola Libera del
Nudo dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, con
particolare interesse per il corso di Incisione e per il corso di Pittura.
In
seguito a ricerca personale e basandosi sulle testimonianze di Plinio e di
Vitruvio, Massimiliano Kornmüller si avvale dell’antichissima tecnica
dell’encausto.
Tra
le numerose mostre a cui partecipa, possiamo ricordare la 153 ma
Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino (1993),
in cui due lavori di tecnica pompeiana hanno suscitato un curioso
interesse, e le sue personali Encausti Pompeiani tenutasi alla
Galleria Mediapolis di Torino nel luglio 1994, la mostra In Nomo
Arsinoitico (Icone pagane del Fayyum) presentata al Castello di Mango
d’Alba (Cn) nel novembre 1994. Due sue opere sono state con successo
battute all’Asta di Christie’s a New York nel dicembre 1994.
Dopo
la mostra di fotografie stampate con tecniche ottocentesche, intitolata Wunderkammer
(marzo 1995), Massimiliano Kornmüller ha tenuto una personale a La Morra
(Cn) intitolata Evoé, Dionyse! (Icone pagane a soggetto dionisiaco)
ed ha esposto in collettiva alla Galleria La Tartaruga di Roma (luglio
1995) ed alla Galérie Mouvances in Place des Vosges a Parigi (luglio –
settembre 1995).
Dall’ottobre
1995 due sue opere ad encausto sono presenti nella raccolta della
Pinacoteca Civica della città di Moncalieri (Torino). La mostra personale
di antiche tecniche fotografiche intitolate “Da Praga a Roma e
Ritorno. Il Viaggio ideale degli artisti rudolfini” (aprile –
maggio 1996) tenutasi presso l’Istituto di Cultura dell’Ambasciata
d’Italia a Praga, ha di poco preceduto l’altra mostra personale “Floralia.
Encausti pompeiani in onore della Dea Flora” (giugno – luglio
1996) tenutasi nella secentesca sala del Palazzo Comunale di Cherasco (Cn),
confermando l’antico amore per gli horti picti romani
dell’autore.
Dopo
la personale Neptunalia, encausti pompeiani in onore del dio Nettuno,
tenutasi ad Alassio (SV) nell’agosto del 1997, ha fatto seguito
l’altra personale “Ceris pingere ac inurere”, la Pittura Colta a
Torino, marzo e aprile 1998, esposta nelle sale del Circolo degli
Artisti di Torino nel settecentesco palazzo Graneri della Rocca.
Celebrative
dei miti greci nella terra di Sicilia sono state invece le due personali Vulcanalia
(novembre – dicembre 1998) presso la galleria L’Astrolabio di
Messina e Tauromenium pictum (febbraio – marzo
1999) a Taormina ( ME) nel trecentesco palazzo dei duchi di S. Stefano
sede della Fondazione Mazzullo.
È
stato altresì presente nella grande esposizione collettiva “Finché
c’è morte c’è speranza” organizzata dal Trevi Flash Art
Museum con la collaborazione di Pio Monti in Palazzo Lucarini a Trevi (PG)
nei mesi di ottobre-novembre 1999.
Infine
con la personale Fortuna Primigenia – Il culto della Fortuna nelle
icone pagane di Massimiliano Kornmüller (maggio – giugno 2000)
tenutasi a Palazzo Barberini a Palestrina, un tempo santuario della
Fortuna Primigenia, l’autore ha celebrato nelle sue icone la concezione
di un paganesimo esoterico che, passando per l’Hypnerotomachia Poliphili
di Francesco Colonna, signore di Palestrina, è giunto intatta fino ai
nostri giorni.
Nell’ottobre
2001 è stato infine selezionato nel secolare concorso “Aequa
Potestas” sezione pittura indetto dall’Accademia di San Luca di
Roma.
Per
sensibilità e formazione culturale, Massimiliano Kornmüller fa sua la
poetica della Pittura Colta, intesa come arte di distacco dal moderno
concepito come perdita del Centro (Sedlmayr), in quanto ritiene che
l’arte sia sempre stata ricerca del Centro e del Fondamento, affondo
nel cuore del mondo (Italo Tomassoni): è nell’ignoto meraviglioso,
attraverso il ricordo di un mondo di bellezza simboleggiato anche dal
Mito, e custodito nel più profondo del cuore di ogni uomo, che
la pittura trova infatti la sua origine, la sua essenza
stessa di operare.
Massimiliano
Kornmüller pratica con entusiasmo la decorazione murale, la
scenografia e le antiche tecniche di incisione, con particolare
predilezione per le acquaforti e le acquatinte.
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Paolini coi due avvocati Lorenzo La Marca e Massimiliano Kornmuller
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ANNULLAMENTO DELLA SENTENZA AD OPERA DELLA CASSAZIONE
TV/ CASSAZIONE ANNULLA ASSOLUZIONE DEL 'DISTURBATORE' PAOLINI
Atti rinviati al tribunale di Roma, ma reato si
prescrive presto
Roma, 27 lug. (Apcom) - La Cassazione ha annullato con rinvio la
sentenza di assoluzione dal reato di molestie, a danno di tre
giornalisti della Rai, di Gabriele Paolini. La Suprema Corte ha anche
disposto il pagamento delle spese di giustizia, da rifondere all'azienda
di viale Mazzini. Il processo a carico del noto 'disturbatore
televisivo' si era concluso il 13 aprile scorso, davanti al giudice
monocratico Gennaro Francione. Adesso gli atti saranno di nuovo
trasmessi al tribunale di Roma, ma ad una diversa sezione.
Paolini è accusato perché "con più azioni esecutive del
medesimo criminoso, in occasione di collegamenti televisivi esterni in
diretta Tg Rai, disturbava l'attività dei giornalisti stessi, in
particolare in data 25/9/2002 alle ore 23,04 mostrando un fallo di
legno, in data 3/11/2002 alle ore 13 lanciando epiteti contro Bruno
Vespa, il 28/1/2003 gridando più volte 'Berlusconi in galera', infine
il 5/6/2004 sbucando all'improvviso alle spalle del telecronista con un
cartello in mano". In ogni caso le contestazioni si prescrivono
presto, forse ancora prima che il nuovo processo possa avere inizio alla
ripresa dell'attività del tribunale, dopo l'estate.
La Rai è assistita dai legali Marcello Melandri e Astrid Giovannelli.
Gli stessi penalisti hanno proposto il ricorso in Cassazione attraverso
il procuratore generale. I supremi giudici, riuniti in composizione
feriale, hanno ribaltato la decisione del tribunale monocratico. Il
magistrato Francione, nella motivazione della sentenza, aveva spiegato,
tra l'altro, che la Rai non subisce ma provoca le incursioni, che creano
anzi maggiore ascolto e che le esibizioni di Paolini non recherebbero
danno, ma beneficio per l'attività dell'ente. L'attività di Paolini,
insomma, a parere del giudice romano, non solo non erano affatto
moleste, ma in base a dati auditel, avrebbero anche contribuito ad
alzare gli indici di ascolto dei programmi che ospitano i suoi blitz.
L'avvocato Melandri ha spiegato: "E' stata ristabilita la
giustizia".
http://notizie.alice.it/notizie/politica/2007/07_luglio/27/tv_cassazione_annulla_assoluzione_del_disturbatore_paolini,12922519.html
http://www.roma-citta.it/roma/news_8604-cronaca.html
La Cassazione annulla assoluzione
per il disturbatore tv Paolini
Niente assoluzione e nuovo processo davanti a un'altra sezione
del Tribunale per il "disturbatore" televisivo Gabriele
Paolini. A deciderlo è stata la Cassazione. Paolini fu assolto in
aprile dall'accusa di molestie e disturbo delle persone per
essersi messo alle spalle di tre giornalisti Rai. La Cassazione
ha ritenuto fondati i motivi con i quali il procuratore generale
Antonio Marini aveva sollecitato l'annullamento della sentenza.
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Petulante/ La Cassazione: "Gabriele Paolini ha disturbato l'attività dei cronisti Rai". Le motivazioni dell'annullamento dell'assoluzione
Mercoledí 08.08.2007 15:33
Gabriele Paolini in azione
Condotte "impertinenti, indiscrete, invadenti e intrusive, riconducibili alla nozione di petulanza". Così la Cassazione definisce quelle messe in atto da Gabriele Paolini, "disturbatore" per eccellenza di programmi e telegiornali in diretta tv, e spiega perché, il 26 luglio scorso, ha deciso di annullare con rinvio l'assoluzione pronunciata dal tribunale monocratico di Roma nei confronti dello stesso Paolini, imputato per molestie (art.660 c.p.).
Sentenza/ Altro che disturbatore, Gabriele Paolini è il Robin Hood dell'informazione tv
Il personaggio/ Parla con Affari il 'disturbatore tv' Gabriele Paolini: “Basta incursioni, mi dò alle installazioni artistiche. E querelo Mentana e Mediaset”
Al centro del procedimento, quattro episodi di "disturbo" ai danni di cronisti della Rai: nel primo, risalente al settembre 2002, Paolini aveva mostrato un fallo di legno, mentre nel novembre dello stesso anno aveva lanciato epiteti contro Bruno Vespa. Poi, il 28 gennaio del 2003 aveva gridato più volte "Berlusconi in galera" e nel giugno del 2004 era sbucato alle spalle del telecronista con un cartello in mano.
Per il tribunale della Capitale, Paolini doveva essere assolto poiché i fatti a lui ascritti, erano stati "commessi in presenza di una causa di giustificazione ai sensi dell'articolo 51 c.p., per avere legittimamente esercitato il suo diritto di libera espressione del proprio pensiero" come sancito dagli articoli 2,3 e 21 della Costituzione.
Del tutto diversa l'interpretazione della Suprema Corte (sezione feriale penale, sentenza n.32321), che ha accolto il ricorso del procuratore generale presso la Corte d'appello di Roma contro la decisione del giudice monocratico: "Le condotte poste in essere dal Paolini - scrivono gli "ermellini" - hanno chiaramente disturbato l'attività del cronista e degli altri operatori della Rai, alterando le normali condizioni di tranquillità alle quali tali persone avevano diritto nello svolgimento della loro attività lavorativa". Infatti, in tema di molestie e disturbo alle persone, "l'elemento soggettivo del reato - si legge ancora nella sentenza - consiste nella coscienza o volontà della condotta tenuta nella consapevolezza della sua idoneità a molestare o disturbare il soggetto passivo, senza che possa rilevare, in quanto pertinente alla sfera dei motivi, la eventuale convinzione dell'agente di operare per un fine non biasimevole o addirittura per il ritenuto conseguimento, con modalità non legali, della soddisfazione di un proprio diritto".
In tale quadro, dunque, secondo i giudici di piazza Cavour, "gli argomenti addotti dal tribunale monocratico di Roma per giustificare la scriminante dell'esercizio di un diritto sono chiaramente privi di fondamento". L'esercizio di libertà del pensiero, conclude la Cassazione, "per spiegare la propria funzione scriminante all'interno dell'articolo 660 c.p., deve essere esercitato entro limiti ben definiti e non esclude la contravvenzione se esso avviene con modalità petulanti".
http://canali.libero.it/affaritaliani/culturaspettacoli/paolini0808.html
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CASSAZIONE: ASSOLUZIONE PAOLINI ANNULLATA, DISTURBAVA CRONISTI
Atteggiamento invadente e petulante
Roma, 8 ago. (Apcom) - Gabriele Paolini ebbe un atteggiamento "invadente e petulante" sbucando con cartelli vari alle spalle dei cronisti Rai. Così la Cassazione ha bollato il comportamento del disturbatore annullando, lo scorso 26 luglio, con motivazioni rese note soltanto oggi nella sentenza 32321, l'assoluzione dal reato di molestie pronunciata dal Tribunale di Roma nell'aprile del 2006.
Ora gli atti torneranno presso i giudici di merito che dovranno rivalutare il caso. A fare ricorso alla Suprema corte è stata la Procura capitolina secondo la quale il capo di imputazione per molestie continuate andava confermato dal momento che l'uomo aveva "disturbato le attività dei giornalisti, in particolare nel 2002 mostrando un fallo di legno e poi ancora lanciando epiteti contro Bruno Vespa e gridando più volte 'Berlusconi in galera'".
La sezione feriale di Piazza Cavour ha accolto la tesi dell'accusa precisando che "il reato di cui all'articolo 660 del Codice penale consiste in qualsiasi condotta oggettivamente idonea a molestare e disturbare terze persone, interferendo nell'altrui vita privata e nell'altrui vita di relazione. Tale principio è stato affermato in un precedente riguardante il medesimo ricorrente e fatti del tutto analoghi. In tale occasione questa Corte ha ritenuto che il giudice di merito avesse correttamente ravvisato il reato di molestia nel comportamento di un soggetto che, ponendosi con un cartello alle spalle di un cronista durante il collegamento televisivo, aveva disturbato le attività del cronista stesso e degli altri operatori della televisione, alterando le normali condizioni di tranquillità alle quali avevano diritto tali persone nello svolgimento della loro attività lavorativa".
Insomma, ha precisato il collegio, "le condotte poste in essere dal Paolini hanno chiaramente disturbato (per le loro caratteristiche impertinenti, indiscrete, invadenti e intrusive, evidentemente riconducibili alla nozione di petulanza) l'attività del cronista e degli altri operatori della Rai, alterando le normali condizioni di tranquillità alle quali tali persone avevano diritto nello svolgimento del loro lavoro". La sentenza del Tribunale di Roma è stata quindi annullata con rinvio e il caso dovrà essere riesaminato. Nel frattempo l'imputato è stato condannato alle spese sostenute dalla parte civile, oltre 2mila euro.
http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2007/08_agosto/08/cassazione_assoluzione_paolini_annullata_disturbava_cronisti,12975223.html
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"Paolini disturba il lavoro dei cronisti"
Cronaca - Nonostante anni di "incursioni video", il disturbatore che propaganda l'uso dei profilattici era stato assolto da ogni accusa. Oggi la Cassazione ribalta la sentenza: "Toglie tranquillità ai giornalisti Rai"
Il "disturbatore" Gabriele PaoliniIl "disturbatore" Gabriele Paolini
Roma, 8 agosto 2007 - Era stato assolto da ogni accusa, durante il processo intentatogli dalla Rai, con motivazioni che la Cassazione definisce "discutibili". E' per questo che lo storico "disturbatore" della tv italiana, Gabriele Paolini, si è visto annullare la sentenza di assoluzione da parte della Corte.
La motivazione di assoluzione, dicono infatti i giudici, era basata su facili assiomi, fra cui, ad esempio: "Paolini non puo' avere disturbato le trasmissioni perche' egli e' la televisione'". Il diritto di manifestazione del pensiero infatti "deve essere esercitato in limiti ben definiti e non esclude la contravvenzione se esso avviene con modalita' petulanti", che hanno invece "chiaramente disturbato l'attivita' del cronista e degli altri operatori della Rai, alterando le normali condizioni di tranquillita' alle quali tali persone avevano diritto nello svolgimento del loro lavoro".
Paolini ora sara' nuovamente processato dal Tribunale di Roma per molestie alle persone e in particolare per aver mostrato un fallo di legno nella diretta del tg delle 23 del 25 settembre 2002, per aver lanciato epiteti contro Bruno Vespa il 3 novembre 2002, per aver gridato piu' volte 'Berlusconi in galera' il 28 gennaio 2003 e per essere sbucato alle spalle di un cronista con un cartello in mano il 5 giugno 2004.
http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=89202&doc=si
Quanti ai "facili assiomi" crediamo che i
predicati del giudice Francione siano tutt'altro
che facili e men che mai assiomatici, visto che nella
sentenza egli ha impiegato almeno una dozzina
di pagine profondendo alta cultura di diritto, sociologia,
estetica per spiegare i suoi concetti(Nota di G. Trilemma)
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Tutto si motiva.
E' uno scontro non di diritto ma di forze
normative in campo.
Giudici di merito (Francione, il P. M.
d'udienza, il Pretore di Parma - Fidenza) contro i giudici di
legittimità.
zona bassa della piramide giudiziaria
contro zona alta.
La scriminante dell'esercizio di un
diritto ovvero esprimere il proprio pensiero(ampiamente
motivata nella sentenza di Francione) è un fatto oggettivo:
essa esclude la punibilità del reato di cui paradossalmente
il giudice ha riconosciuto l'esistenza.
La disputa giuridica sul punto, per cui
la Cassazione è in disaccordo, continua.(Gigi Trilemma)
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http://news.kataweb.it/item/337105/tv-cassazione-annulla-assoluzione-di-paolini
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http://www.tg2.rai.it/dettaglio_notiziario.asp?id_categoria=16&id_notiziario=7516
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http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1149932042
http://canali.libero.it/affaritaliani/cronache/paolini2707.html
http://www.studiocataldi.it/ultimora.asp?id_notizia=17727
http://roma.repubblica.it/notizie-dal-web/gabriele+paolini
http://www.gruppoespresso.it/gruppoesp/eng/default.jsp?idCategory=2220&idContent=2536202
http://fantavillage.repubblica.it/index.php?page=news&id=185883&ck_fantacalcio=BADSESSION
http://www.tvblog.it/post/5843/ascolti-tv-i-dati-auditel-di-giovedi-26-luglio-2007/5
http://notizie.interfree.it/cgi-bin/desc.cgi?id=112624
http://italy.rin.ru/article/cassazione-disturbo-tv-annullata-lassoluzione-i31943.htm
http://www.film.it/rssfeed/index.php?oid=1325083
http://www.articolo21.info/news.php?id=21148&table=news
http://www.lastampa.it/_web/_servizi/agr/newsagr.asp?id=3756E877-68C9-4167-97EC-2C46FA117561
http://news.centrodiascolto.it/view/176150/d=2007-07-27/c=Giustizia/ie=1/il_caso_paolini
http://www.lacittadisalerno.quotidianiespresso.it/giornalilocali/index.jsp?s=lacitta&l=dettaglio&idContent=2403668&datefrom=2007-07-27
http://www.unicalmondo.com/?p=22308
http://alessiettalessietta.spaces.live.com/
http://www.ilgossip.com/televisione/processo-rinviato-per-paolini/
http://www.metronews.it/cat.php?def=cronaca
http://iniziativapopolare.blogspot.com/
http://www.metroroma.it/MetroRoma/HTML/IT/News/ANSA/Cronaca.htm?id=245138
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http://intrattenimento.it.msn.com/televisione/articolo.aspx?cp-documentid=5777990
http://summerjam.freewordpress.it/2007/07/31/niente-piu-assoluzione-per-il-disturbatore-tv-paolini/
http://www.romagnaoggi.it/showarticle.php?articleID=234376§ion=news/Cronaca&storico=giorno
http://www.popso.it/selettore.php?cdOp=clink&idCat=5&name=details&id=199574
http://www.popso.it/selettore.php?cdOp=clink&idCat=5&name=details&id=199574
http://tv.lospettacolo.it/leggi.asp?id=-9223372036854715854
http://www.fiuh.it/rassegna-stampa/spettacolo-da-google-news.html?Itemid=94
http://spoleto.freewordpress.it/2007/08/03/il-buon-paolini-puo-dire-addio-alle-incursioni-in-tv-annullata-la-sentenza-di-aprile-dalla-corte-di-cassazione/
http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_2403511.html?ref=hpsbdx2
http://www.film.it/tag/ca/cassazione/
http://www.deanotizie.it/webnews/index.php?option=com_content&task=view&id=873&Itemid=1
http://www.toplegal.it/notizia.asp?idnotizia=%7B3756E877-68C9-4167-97EC-2C46FA117561%7D
http://www.itnews.it/servizi/Segnala,cj1sMjAwNzA3MjcxMjAyMDIzNDl8cGhhc2U9MQ==
http://www.sentieriselvaggi.it/articolo.asp?sez0=5&sez1=0&art=22464
http://blog.libero.it/bronzecuertediro/3053098.html
http://www.accademiadelcattivogusto.it/Articles.asp?cat=49
http://italy.rin.ru/article/petulante-la-cassazione-gabriele-paolini-i33158.htm
http://ilcentro.repubblica.it/dettaglio-news/Roma-13:58/2403511?edizione=Pescara
http://www.ttubbies.it/forum/showthread.php?p=22392
http://s0yn9kqf.nm.ru/asl-invaliditaaaa-civile.html
http://www.comodo.it/news/paolini_cassazione_annulla_assoluzione_000451.php
http://www.ecquologia.it/sito/m/Miscellanea28Giugno2007.pdf
http://www.ttubbies.it/forum/showthread.php?s=1a6bb6aceefb013a77c6b5bab4e8e1de&t=1418&page=2
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PAOLINI RITORNA NELL’OBLIO, LA CORTE DI CASSAZIONE ANNULLA LA SENTENZA DI APRILE CHE LO AVEVA ASSOLTO
http://liberostampacom.freewordpress.it/2007/08/03/paolini-ritorna-nelloblio-la-corte-di-cassazione-annulla-la-sentenza-di-aprile-che-lo-aveva-assolto/
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http://blog.libero.it/bronzecuertediro/
GABRIELE PAOLINI
Parliamo
oggi di lui, del rompiconiglioni televisivo. Di quello che pur
di farsi vedere con o senza cartelli e/o preservativi più o
meno sponsorizzati in mano si è fatto prendere a calci dal
fior fiore dei giornalisti italiani, si è fatto insultare dai
più famosi anchor man, si è preso una caterva di
“benedizioni” da Fede che credo non odi neanche Prodi più
di lui… ed è tutto dire!.
Mi ricordo ancora le dirette in cui sto uomo spuntava come un
fungo velenoso da dietro la testa di Paolo Brosio ai tempi in
cui faceva l’inviato davanti al palazzo di giustizia
Milanese mentre seguiva l’affare tangentopoli, con Fede che
sbraitava dietro sia all’uno che all’altro. Quante
risate!.
A me sto uomo piace, mi rende normali i personaggi televisivi
più compassati, complessati e mummificati. E’ una specie di
effetto “Isola dei Famosi” ambulante. Me li fa sbraitare
come le pescivendole più scatenate, li rende schizzosi più
di una zitella inacidita, li smummifica e li fa muovere più
di un ballerino professionista di salsa nel tentativo di
coprire l’intruso per buttarlo fuori dall’inquadratura
televisiva (sempre se ci va bene e non ci inquadrano il
giornalista di turno talmente da vicino da farci vedere
cos’ha mangiato per pranzo).
Pare che quando appare Paolini con la sua faccia incerata
dietro il giornalista l’ascolto
del tg di turno cresca vertiginosamente… per forza! Chi vuoi
che ascolti l’ennesima stessa notizia data dall’ennesimo
stesso inviato fintamente rigido, fintamente dispiaciuto e/o
fintamente addolorato o smanioso di far vedere quanto è
bravo?!. Almeno ci si apre un siparietto divertente alla zelig
no?.
Beh insomma, pare che la RAI si sia stufata delle incursioni e
abbia denunciato sto uomo per fatti accaduti dal 2002 al 2004.
E pare siano anche arrivati in Cassazione!! Cioè vi rendete
conto! Al terzo e ultimo grado di giudizio?! Per sta cosa! Mai
che le cazzate finiscano a tarallucci e vino .
Un tal giudice Gennaro Francione, il 13 aprile scorso, aveva
assolto Paolini dall’accusa di molestie a tre giornalisti
della RAI, sostenendo che il fatto non costituiva reato in
quanto le incursioni di Paolini erano un modo da parte del
cittadino di esercitare il proprio diritto di libera
espressione del pensiero. Solo formalmente l’intrusione
dell’ometto era un’azione di disturbo che alterava le
normali condizioni di tranquillità di coloro che stavano
lavorando. La sentenza recita: "Gli interventi di Paolini,
talora anche volgari e diseducativi, sono volti a manifestare
idee nuove e battaglie civili attraverso il mezzo televisivo,
catturandolo nell'unica fase di accesso, altrimenti
impeditogli: quella della scesa in strada dei cronisti. I raid
di Paolini al riguardo - era stato il giudizio di Francione -
risultano alla pari come quelli di programmi come Le Iene e
Striscia la notizia".
La Cassazione invece non ha cassato (così si dice) ma
annullato la sentenza del giudice Francione rinviando ad altra
sezione del tribunale monocratico di Roma la decisione sulla
sorte di Paolini, che intanto si è visto addebitare tutte le
spese processuali.
Forza Gabriele! Io confido nella prescrizione del tutto…
torna, ti prego! Torna a romper le palle ed a farci divertire!
Magari oltre al preservativo portati anche frustini e manette
da usare sul giornalista che davanti a te ci racconta quanti
schizzi di sangue ci son sul soffitto o quanti peli fuori
posto ci sono nel pigiama sotto il piumone…
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Articolo di Giulio Gargia, Tv disturbiamo il
manovratore su Off, del 14-4-2007, p. 3 |
Articolo di Marco Ferri, Paolini, radiografia di un
disturbatore televisivo su Off, del 15-4-2007, p. 3 |
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