Cerva Musa
Angel dispiega
l’ala
A curar sbendata
Fortuna
Che repente, con
vista chiara,
i mali del mondo
in roccia infera
atterra.
E gia’ sgravata Dea
Cornucopia
dispiega a terra
fluviale
Ubertosi frutti
d’arte e d’amore
Ed eleva in aere,
nel ciel di valle
stellata,
Mappa alchemica
Di presepe montano,
microutopia del
sol giammai sconfitto.
T’amo pia Musa,
t’amo Cervara.
(Gennaro Francione, Cervara 129 ottobre 200)