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CITTA’ GIARDINO è un modello di città ideale teorizzato in Inghilterra
alla metà del XIX secolo dal cosiddetto movimento utopista, la cui idea
originaria venne poi successivamente ripresa e sviluppata dal pensatore
socialista inglese Ebenezer Howard (1850-1928)”
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Città giardino
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Melilli, vedi Città Giardino.
Con il termine città giardino si indica una città ideale a misura
d'uomo. Il nome "città giardino" deriva dall'inglese "garden city", che
stava ad indicare dei quartieri immersi completamente nel verde.
Indice
* 1 Origine del nome
* 2 La prima città giardino
* 3 In Italia
o 3.1 Viareggio
+ 3.1.1 Storia
+ 3.1.2 Bibliografia
* 4 Note
* 5 Voci correlate
* 6 Altri progetti
* 7 Collegamenti esterni
Origine del nome
L'idea di Città Giardino ha origine in Inghilterra durante la metà del
XIX secolo. In quel periodo, il crescente sviluppo delle industrie e
l'aumento della popolazione nei centri urbani avevano creato un forte
degrado alle città con conseguenti disagi e abbrutimenti che mal si
conciliavano con la vita dell'uomo.
Questa originaria idea fu ripresa e sviluppata da Ebenezer Howard, che
aveva come principale obiettivo quello di salvare la città dal
congestionamento e la campagna dall'abbandono.
Lo scopo era raggiungere contemporaneamente due vantaggi: gli agi e le
comodità della vita urbana e gli aspetti sani e genuini della vita di
campagna. La progettazione di questo nuovo tipo di città doveva quindi
tener conto di tutti gli aspetti della vita umana, rispettando le
esigenze primarie dell'individuo. Si pensò quindi a nuclei abitativi
formati da residenze unifamiliari, attorniate dal verde, collegate tra
loro, con servizi, negozi, teatro, chiesa, zone produttive e zone
amministrative, in modo tale da rendere questi centri completamente
autosufficienti.
La prima città giardino
Letchworth[1] è stata la prima città giardino, fondata nel 1903 a circa
50 km da Londra. Questa distanza doveva garantire la creazione di una
fascia verde con un duplice scopo: fornire tutto il necessario alla
sopravvivenza dei cittadini e frenare di conseguenza l'espansione
incontrollata della città stessa.
Altre città sono state progettate e sviluppate su questo principio (ad
esempio Milanino, in provincia di Milano, o Cervia, in provincia di
Ravenna), ma non sempre l'idea originaria ha dato i risultati sperati.
In molti casi la vicinanza con un grande centro ha finito per inglobare
la città giardino, in altri l'ha resa semplicemente un quartiere
dormitorio o una borgata.
C'è da dire che non sempre l'idea originaria veniva rispettata: il
concetto di giardino non era solo puramente estetico, ma doveva servire
principalmente a rendere autosufficiente il nucleo abitativo.
L'idea viene normalmente considerata abbandonata negli anni trenta,
anche se è stata di ispirazione a grandi architetti come Le Corbusier,
che ne hanno tratto principi ispiratori, e soprattutto per la successiva
- 1946 - costruzione di New Towns (le eredi delle Città-giardino, fra
cui Harlow, dislocate per lo più, ma non solo, intorno a Londra), con la
collaborazione dei migliori urbanisti dell'epoca, da Raymond Unwyn a
Lewis Mumford.[2]
In Italia
In Italia un esempio di città giardino è il Villaggio Solvay a Rosignano
Solvay, realizzata negli anni venti del Novecento.
La Città-giardino è una zona del quartiere di Monte Sacro nel IV
Municipio a Roma.Il paese di Acquedolci in provincia di Messina,
costruito a partire dal 1922,rappresenta un altro esempio di
Città-giardino.
Città-giardino è anche un quartiere di Nuoro, situato nella zona
sud-ovest della città.
Viareggio
Città-giardino è un quartiere di Viareggio (comune versiliese), situato
nella zona nord-ovest della città. Si caratterizza per i numerosi
giardini che circondano le case del quartiere.
Storia
Quando nel 1919 cominciò a sorgere il primo nucleo abitativo del
quartiere di Montesacro tramite un'iniziativa di un comitato delle
ferrovie dello stato si cercò di seguire un modello inglese di
edificazione che prevedeva di rendere ai cittadini una vita meno
disagevole. L'idea fu di creare una Garden City (la più grande del
mondo), da cui il nome della città in italiano. L'edificazione fu
commissionato al "Consorzio Città-Giardino Aniene" su progetto di
Gustavo Giovannoni, ma l'ideazione del nuovo quartiere si deve a Alberto
Calza Bini ed a Filippo Cremonesi. Il progetto prevedeva sull'asse Ponte
Tazio-Corso Sempione-Piazza Sempione l’inserimento dei servizi
indispensabili alla popolazione che sarebbe andata ad abitare nel nuovo
quartiere di Roma:
* una chiesa,
* un ufficio postale,
* un cinema-teatro (forse corrispondente o al Cinema Espero o al Cinema
Giardino),
* dei negozi (storici furono i supermercati della Standa e dello "Zio
d'America")
* ed un parco (oggi inglobato nella Riserva Naturale dell'Aniene.
Nella zona del IV Municipio degli anni trenta-quaranta vennero così
realizzate le zone di Val Melaina, della Cecchina e del Tufello e tra
gli anni '40-anni cinquanta fu iniziato a costruire il Grande Raccordo
Anulare.
Così i primi edifici del Tufello furono edificati sull'allora moda della
Garden City cioè palazzine di pochi piani immerse nel verde.
Ma la grande espansione urbanistica della città creata dopo la seconda
guerra mondiale vide l'edificazione di palazzine di 6-7 piani a
discapito del verde, si vide così morire, dopo solamente qualche
decennio dall’ideazione, la Garden City di Giovannoni, Calza Bini e
Cremonesi.
Successivamente vennero creati i nuovi quartieri di Monte Sacro Alto,
Vigne Nuove, Bufalotta, Conca d'Oro, Serpentara, Nuovo Salario e di
Talenti. Pure Fidene fu interessata, da questo fenomeno, anche se
all'epoca quest'ultima zona doveva essere interessata a scopo
agricolo... Quest’ultima zona venne definita la zona dove i palazzi
crescono come funghi...
Nonostante si riuscì a creare il vicino Parco di Aguzzano, non si fu in
grado di fermare l'espansionismo della zona fra la Via Nomentana, Via
Gaspara Stampa e Via di Casal Boccone, ove, nel periodo tra il 1995 ed
1998 ed in 2ª ondata, dopo il 2000 vennero creati un nugolo di
palazzoni...
Le zone di verde rimaste nella zona sono:
* il Parco di Aguzzano,
* la Riserva naturale Valle dell'Aniene,
* il Riserva naturale della Marcigliana.
Bibliografia
* G. Sozi, Montesacro. Antico e nuovo, Roma, 1994.
* F. Coarelli, Roma, Roma-Bari, Laterza, 1980.
* F. Coarelli, Dintorni di Roma, Bari, Laterza, 1993.
* Armando Ravaglioli, Roma anno 2750 ab urbe condita, Roma, Newton
Compton, 1997.
* Quilici-Gigli, Roma fuori le mura, Roma, Newton Compton, 1986.
Note
1. ^ Letchworth.com
2. ^ Di quest'ultimo, una descrizione approfondita del fenomeno
Città-giardino / New town, si trova nel libro "La città nella storia",
Ed Bompiani, Ed orig. 1961. Qui è possibile, specialmente nel cap. XVI (Suburbia...
e oltre), esaminare il vero substrato e le reali intenzioni, assai meno
sbrigative e semplicistiche di come solitamente esse vengono liquidate,
dell'intero movimento sotteso all'operazione urbanistica qui presa in
considerazione.
Voci correlate
* Città ideale
* New Town
Altri progetti
* Collabora a Commons Wikimedia Commons contiene file multimediali su
Città giardino
Collegamenti esterni
* Sito dedicato a Ebenezer Howard
* Una critica a Città giardino
* Letchworth garden city
* Mario Ierardi. 5. Verso i giorni nostri: la nascita della "città
giardino " e degli altri quartieri (Info sulla Città Giardino a Roma).
Comune di Roma, 1999-2007. URL consultato il 31/07/2008.
http://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_giardino
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