La
commissione ufficiale ha concluso la sua inchiesta sulla disgrazia
ferroviaria avvenuta la notte del 3 marzo u. s.
La
catastrofe è stata determinata da una combinazione di cause materiali,
quali densa nebbia, foschia atmosferica, mancanza completa di vento, che
non ha mantenuto la naturale ventilazione della galleria, rotaie umide,
ecc., cause che malauguratamente si sono presentate tutte insieme e in
rapida successione.
Il
treno si è fermato a causa del fatto che scivolava sulle rotaie e il
personale delle macchine era stato sopraffatto dall'avvelenamento prodotto
dal gas, prima che avesse potuto agire per condurre il treno fuori del
tunnel.
A
causa della presenza dell'acido carbonico, straordinariamente velenoso, si
è prodotta l'asfissia dei passeggeri clandestini.
L'azione
di questo gas è così rapida, che la tragedia è avvenuta prima che alcun
soccorso dall'esterno potesse essere portato.
È
stato constatato che nessun fattore ha contribuito più di un altro;
quindi si può trovare giustificazione dell'avvenuto, classificandolo, con
fraseologia legale, un «caso di forza maggiore» piuttosto che
negligenza di personale e difetto di macchine.
La
cifra ufficiale mostra che invece di 509 morti, come precedentemente
annunziato, si deplorano 426 vittime, per asfissia prodotta dall'acido
carbonico.
da
http://www.torreomnia.com/Testi/argenziano/argenziano_treno/Pag.05.htm