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Indagine diretta a Bush intercettata dalla stampa
britannica. I mutamenti climatici in atto porteranno alla
devastazione entro 16 anni
WASHINGTON,
22 feb - Doveva restare un rapporto riservato, ma
la stampa britannica è riuscita a entrarne in
possesso. Secondo un indagine top secret inviata
dal Pentagono al presidente Usa George
W. Bush, il mutamento climatico
globale in atto porterà il mondo verso la catastrofe
già a partire dal 2020. Lo afferma il quotidiano
britannico The Observer, che ha ottenuto copia
del documento.
Il rapporto afferma che molte città europee
verranno sommerse dalle acque in seguito allo
scioglimento dei ghiacci, la Gran Bretagna avrà
un clima simile a quello della Siberia, e nel
mondo
si scateneranno disordini e rivolte innescati dalla scarsità di cibo.
Le previsioni tracciate dal rapporto che il giornale sostiene di
avere in possesso sono spaventose. Secondo gli
esperti consultati dal Pentagono, una delle
conseguenze del mutamento
climatico sarà la proliferazione nucleare,
perché molte nazioni si doteranno di armi atomiche per difendere
le proprie fonti di alimenti e d'acqua potabile. L'anarchia si
diffonderà tra i Paesi più deboli. Nel
complesso, afferma ancora il documento, la minaccia del mutamento
climatico è assai superiore a quella costituita dal terrorismo.
Il rapporto ottenuto dal Guardian definisce "plausibile"
la catastrofe climatica, che "metterebbe a rischio la
sicurezza degli Stati Uniti in circostanze che
dovrebbero essere affrontate immediatamente".
La presa di posizione del Pentagono - scrive il Guardian - è un
attacco diretto alla politica ambientalista portata avanti dalla
Casa Bianca, che per non compromettere le esigenze dell'industria,
nega che vi sia prova scientifica dei mutamenti climatici, e che
questi siano provocati da attività umane.
"Se il Pentagono ha inviato un messaggio del genere, si
tratta di un documento molto importante", afferma sir John
Hougton, ex direttore dell'Ufficio meteorologico
britannico, interpellato dal giornale. E secondo Bob
Watson, consulente scientifico della Banca
mondiale e già presidente della conferenza
intergovernativa sui mutamenti climatici, l'avvertimento del
Pentagono non può
essere ignorato.
Entro il 2020, afferma il documento, carestia e scarsità
di acqua potabile assumeranno proporzioni
"catastrofiche" e saranno impossibili da affrontare. Già
in epoche passate della Terra vi furono fenomeni
simili che portarono alla distruzione delle culture e a vaste emigrazioni
di massa. Questo potrebbe ripetersi.
Uno degli aspetti più inquietanti è che,
secondo gli esperti del Pentagono, potrebbe già essere troppo
tardi per prendere provvedimenti efficaci. La fase finale
della catastrofe potrebbe già essere cominciata, ma cominceremo a
sentirne gli effetti soltanto fra cinque anni.
(News2000) |
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